VIA CRUCIS VIVENTE AD AUGUSTA

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Domenica 10 è stata rappresentata la V edizione della Via Crucis vivente di Augusta dal titolo “ I.N.R.I. … da Giovanni Battista in poi”, dopo un saluto al numeroso pubblico assiepato in piazza Duomo dall’Arciprete Don Gaetano Incardona, che ha letto una lettera giunta dalla Segreteria di Stato del Vaticano con la quale il Papa Benedetto XVI, avendo ricevuto il video e le foto dell’edizione precedente, ha voluto “incoraggiare a voler proseguire nella lodevole iniziativa, auspicando che quanti ripercorrono con fede e devozione i momenti del Cammino doloroso abbiano a riscoprire e profondamente intendere l’amore infinito del Figlio di Dio verso l’uomo e la forza della Redenzione”. La lettera si conclude poi con una “speciale Benedizione per il gruppo organizzativo, gli interpreti e le persone a loro care”. Lungo la via P. Umberto la Via Crucis con le stazioni e in Piazza Castello la conclusione con la Crocifissione e la Resurrezione, la caratteristica di questa Via Crucis è sempre la chiusura dove Gesù riappare giocando con i bambini segno della speranza per un domani migliore. L’organizzazione ringrazia per la collaborazione l’Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco, Vice Sindaco e l’Assessore Fraterrigo, l’Amministrazione della Provincia di Siracusa, L’Assessore Provinciale Lazzari e il Consigliere Amato, la Polizia Municipale, l’Associazione Carabinieri, tutti gli sponsor e quanti hanno contribuito alla realizzazione di questa edizione.   

    Foto in alto di Giuseppe Lazzano

Esordio del gruppo folkloristico Augustafolk

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Domenica 3 aprile 2011 – all’interno del Lago Biviere di Lentini –  il gruppo folkloristico “Augustafolk” di Augusta,  ha fatto il suo esordio, animando con uno spettacolo itinerante,  la prima edizione della manifestazione Agribiviere.  Il gruppo folkloristico “Augustafolk” nasce nel 2010, per iniziativa di un gruppo di giovani amanti  delle tradizioni popolari, del teatro e del folklore.  Il fine del gruppo è la ricerca, la tutela e la valorizzazione delle tradizioni popolari,  per diffondere  la cultura della meravigliosa terra di Sicilia.

 Lo straordinario e meritato successo, decretato tra la commozione generale è stato unanime. In centinaia hanno applaudito con gioia.  La rappresentazione folkloristica si è svolta in un‘ alternanza di canti e danze della tradizione siciliana,  instaurando un’atmosfera di grande suggestione e allegria,  nel meraviglioso scenario del lago di Biviere. Il gruppo è formato da trenta elementi – musicisti, ballerini e cantanti – di età compresa tra i 18 e i 40 anni. La musica – tipicamente popolare – è stata eseguita con  strumenti tipici (friscalettu, fisarmonica, chitarra, marranzanu e tamburo ).

 

   Seby Gianino

Viaggio d’istruzione Vienna-Budapest

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Così vicini, ma allo stesso tempo così lontani. Le classi quinte del liceo classico Mègara di Augusta sono state protagoniste di un viaggio d’istruzione in Austria e Ungheria, in un percorso certamente ricco di fascino e interesse, culminato nell’incontro con questi popoli dell’Europa Orientale, che per noi siciliani si trovano alla stessa distanza geografica dalle città del Nord Italia (il volo Catania-Budapest impiega meno di 2 ore, più o meno quanto Catania-gita a Budapest.jpgMilano), ma sono lontanissimi da noi per quanto riguarda lo stile di vita, la cultura e, ahinoi, la cucina. Andare all’estero è il modo migliore per rendersi conto della fortuna di vivere le prelibatezze culinarie italiane. In particolare, a Vienna, la cucina era nettamente peggiore rispetto a Budapest, e, se dovesse capitarvi di trovarvi in quei luoghi, rassegnatevi a dimenticare cosa sia la pasta. Per fortuna la bellezza delle città riempiva lo spirito di un corpo fisicamente spesso a digiuno. A Vienna sembra che il tempo non fosse mai trascorso, i suoi edifici riecheggiavano ancora l’atmosfera dello splendore dell’Impero, in particolare il palazzo di Schonbrunn, la residenza della principessa Sissi, il cui giardino esterno valeva da solo il prezzo del biglietto.   La fama di Vienna è rinomata, mentre Budapest è stata una piacevole sorpresa. La capitale ungherese è assolutamente da visitare, perché, oltre alla parte artistica e storica, assicura anche luoghi di intrattenimento e divertimento, il tutto a prezzi modici, in quanto in Ungheria, non essendo presente l’Euro, ma una moneta svalutata nei cambi, ovvero il Fiorino Ungherese. Il patrimonio artistico di Budapest è certamente notevole, ma possiamo tranquillamente affermare che è quasi nullo rispetto a quello della sola Sicilia, ma è ben valorizzato, tramite i restauri, a differenza del nostro patrimonio culturale. Perché in Ungheria, paese certamente non ricco, reduce dal controllo dell’URSS per decenni e democratico da appena 20 anni, si riescono a trovare i fondi per far diventare una città normale come Budapest una meta del turismo culturale, mentre da noi, pur avendo tanti monumenti, li facciamo crollare?

Evitiamo di dare adito a facili, pur motivate, polemiche, ma di certo non possiamo continuare ad accettare che tutto scorra tranquillamente, come le acque del Danubio che attraversano Vienna e Budapest prima di sfociare nel Mar Nero.

   Ottavio Pugliares

VIOLENZA ALLE DONNE: COME DIFENDERSI

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Il Coordinamento Donne CISL Siracusa,  lunedì 7 marzo 2011 alle ore 16,00,  ha organizzato presso la sala “Giulio Pastore” – Via Arsenale 22- Siracusa,  il convegno dal titolo “Violenze: dal mobbing allo stalking”.Sono intervenuti: Giuseppa Tempio (segr.territoriale Cisl), Grazia Girmena (resp. coord. Donne Cisl Siracusa), Adriana Prazio (pres. Centro Antiviolenza-Antistalking “La Nereide”), Corrado Basile (dir. Divisione Polizia Anticrimine), Enrico Pigozzo (comandante  Compagnia Carabinieri Siracusa, Roberto Cafiso )direttore Dipartimento salute mentale), Barbara Carrara (resp. coord. Donne Cisl Sicilia) e Filippo Favale ( magistrato ord. tribunale di Crotone) – ha concluso : Paolo Sanzaro (segr. gen. UST Cisl Siracusa) . Gli interventi dei relatori sono stati molto interessanti ed esaustivi e per comodità, per non trascurarne  nessuno intervento  li pubblicheremo in due puntate.  Iniziamo nel riportare l’intervento di Barbara Carrara (resp. Coord. Donne CISL Sicilia.   La Dott.ssa Carrara ha esordito che “I due disagi lavorativi e psico sociali hanno molte analogie in comune ed interpellano l’attenzione del sindacato nel creare quel welfare aziendale che con la contrattazione aziendale si deve promuovere. Il suo intervento ha voluto mettere in evidenza queste analogie, partendo dall’importanza che oggi si deve dare alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ma in generale nella società tutta. La Carrara  concludendo ha lanciato le proposte di intervento della cisl: 1) informare è fare prevenzione attraverso le iniziative che vengono messe in campo da ognuno di noi; 2) accordi di clima aziendale ( welfare aziendale) per favorire il benessere psico-fisico dei lavoratori/ lavoratrici; 3) creare rete di alleanze sociali con gli altri attori che possono esserne coinvolte; 4) Piattaforma Nazionale cisl nella lotta contra la violenza sulle donne e minori, promuovendo strategie di contrasto alla allarmante violenza sociale  a favore del rilancio di un  nuovo equilibrio sociale ;5) promuovere un cambiamento culturale parlando e comunicando con i giovani , come hanno  fatto durante la settimana contro la violenza nelle scuole!!! 6) informazione sugli sportelli anti-mobbing cisl. . Nel merito degli aspetti psicologici di stalker e vittima, è entrato il Dr.  Roberto Cafiso, dirigente del Dipartimento Salute Mentale dell’ASP. “Sono fenomeni da analizzare, valutare e censire con attenzione – ha detto Cafiso – Da una parte le difficoltà di chi scarica le proprie attenzioni su qualcuno, dall’altra le resistenze di chi diventa vittima anche inconsapevolmente.”Per Cafiso, infatti, servono prevenzione e informazione, cercando di evitare di essere accomodanti e sostegni inconsapevoli verso chi ripone eccessive attenzioni. A Filippo Favale, magistrato ordinario al tribunale di Crotone e prossimo al trasferimento alla sede di Siracusa, il compito di esporre il quadro normativo esistente. Il magistrato si è soffermato, in particolare, sugli aspetti prevalenti dell’ordinamento in materia di contratti di lavoro e, quindi, sulle tutele per le lavoratrici ed i lavoratori. Molto interessante l’intervento del  Dr. Corrado Basile, dirigente della Divisione Anticrimine della Questura P.S;

Titolo del suo intervento: “Ammonimento quale strumento anche di tutela sociale”. Evidenziamo alcune parti del Suo intervento –“Se sono stato legato sentimentalmente ad una persona, se ho amato quella persone, il coniuge, il compagno o la compagna, l’amico o l’amica, il fratello, la sorella o un parente, ecc. nel momento in cui l’affetto, l’amore, l’amicizia, la complicità viene meno, c’è il rischio che questi sentimenti si trasformino nella migliore delle ipotesi in indifferenza, in amarezza, in rabbia, ma, spesso e volentieri, in odio.Il Dr. Basile ha puntualizzato che bisogna però subito dire che, nella stragrande maggioranza dei casi, la persona che si presenta è un cittadino o una cittadina che ha bisogno di aiuto e che non può non essere accolto con tutta l’attenzione che merita e che la situazione necessita.E’ importante, quindi, rassicurare la vittima affinché non si senta in imbarazzo nel dover raccontare particolari intimi o imbarazzanti, spiegando che tutto può essere utile ai fini delle indagini. La vittima, inoltre, spesso prova rabbia verso se stessa per non essere riuscita a far cessare le condotte vessatorie.

 A questo punto il Dr. Corrado Basile  ha fatto riferimento all’ Art. 8 D.L. n. 11/20ide.sr9 convertito in legge n. 38 del 2009 – Ammonimento E’ importante, quindi, rassicurare la vittima affinché non si senta in imbarazzo nel dover raccontare particolari intimi o imbarazzanti, spiegando che tutto può essere utile ai fini delle indagini.  A questo punto il Dr. Corrado Basile ha ha fatto riferimento all’ Art. 8 D.L. n. 11/20ide.sr9 convertito in legge n. 38 del 2009 – Ammonimento .L’Ammonimento è un atto amministrativo che non genera alcun procedimento penale. Per tale motivo (a differenza della  querela o della denuncia) non viene notiziata od investita la Procura della Repubblica. NEL CASO IN CUI IL REATO E’ COMMESSO DA SOGGETTO GIA’ AMMONITO SI PROCEDE D’UFFICIO (ANCHE IN ASSENZA DI QUERELA). Grazia Girmena, Responsabile Prov.le Coordinamento Donne Cisl, ha sottolineato: “Mobbing e Stalkig due termini entrati nel vocabolario comune come sinonimo di violenza psicologica e fisica, di ossessione, denigrazione. Due fenomeni che spesso rischiano di schiacciare la personalità di uomini e donne sia in ambito lavorativo che familiare. Il ruolo del sindacato essere più presente sul posto di lavoro per fare emergere quanto di sommerso esiste in termini di non denuncia.  La scrivente, quale presidente del Centro Antiviolenza-Antistalking “La Nereide”,Onlus, ha riferito l’esperienza diretta  del Centro, attivo da un decennio, e che l’ha vista testimone del fenomeno insieme alle numerose operatrici e volontarie.  La sottoscritta  ha precisato che “nel 2010, sono state accolte dal   Centro  antiviolenza , 102 donne  e  la stragrande maggioranza di loro  sono state inviate dalle  FF.OO, dai servizi socio-sanitari,  dai consultori di Siracusa  e  provincia,  dall’ASP- Distretto Ospedale Umberto 1°.

Il Centro Antiviolenza collabora  da anni con l’associazione “Mareluce,Onlus”, presieduta dalla Dott.ssa Daniela Respini ”la quale, oltre ad essere  la psicologa-psicoterapeuta di riferimento del  Centro Antiviolenza, dirige lo staff di  professioniste ( psicologhe, pedagogiste, counsellor e assistenti sociali), rigorosamente  formate  per accogliere le donne ed i bambini vittime di maltrattamenti e abusi  e per loro organizza   percorsi di “auto-aiuto” con progetti sempre nuovi ed innovativi. Presso la sede dell’Associazione Mareluce, ubicata in Via Piave 119/A, è attivo il martedì dalle ore 9,30-12,30 lo sportello Antistalking – telef. n. 331 4777772”. 

Le conclusioni del convegno sono state affidate al Segretario Generale della UST – Dr.  Paolo Sanzaro che  ha evidenziato l’impegno forte del sindacato che sta già progettando la creazione di un centro ascolto. “Le nostre sedi ed ogni singola federazione seguono da sempre storie personali che rientrano in questa tipologia di fenomeni” – ha detto Sanzaro.  “ La Cisl è un sindacato di uomini e donne che, ogni giorno, vivono intensamente i problemi del lavoro e dei luoghi di lavoro. Abbiamo la necessità di perseguire quella autentica parità di diritti, condizioni e lavoro in tutti i luoghi di lavoro. Abbiamo la necessità di inseguire quella autentica parità di diritti, condizioni e possibilità che un Paese forte e moderno esige. In casa Cisl questo è già avvenuto e ogni federazione, nessuna esclusa, ha forti rappresentanze femminili che condividono idee, progetti e iniziative; un autentico valore aggiunto per tutta l’organizzazione.” 

     Adriana Prazio  

PIOGGIA D’ORI PER LA CANOTTIERI CLUB NUOTO AUGUSTA

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Sabato 9 e Domenica 10, sul Lago di Piana degli Albanesi (PA) si è svolta la terza regata Regionale per società Siciliane e il Meeting Nazionale per Allievi,  Cadetti  e Master, questa manifestazione ha visto affrontarsi 160 atleti di 20 società provenienti dalla Sicilia, Sardegna, Puglia, Campania e Toscana. La Canottieri Club Nuoto Augusta ha avuto un ottimo successo totalizzando complessivamente nelle due giornate NOVE medaglie D’oro malgrado le difficilissime e limitate condizioni in cui questi giovani ragazzi Augustani sono costretti ad allenarsi ”migrando” presso altre società amiche ed “avversarie”. Al carattere il senso di sacrificio di questa giovane squadra sono stati determinanti  per ottenere questi brillantissimi risultati. Nella regata Regionale, durissima ed appassionante la gara del singolo ragazzi, che ha visto Rosario Galoforo vincere sfoderando tutta la sua rabbia e grinta e lottare per 2000 lunghissimi metri che si sono conclusi con un strepitoso serrate finale. Nel Meeting Nazionale due medaglie D’oro per Sebastiano  Galoforo nel singolo 7,20 Allievi “C” e nel singolo olimpico Allievi “C”, due medaglie D’oro per il doppio Allievi “C” di Salvatore Contento e Giuseppe Cipriani, Oro per Valentina D’Amico nel singolo Master femminile, Oro per Domenico Moschitto nel singolo Master e nell’otto con Master con l’armo della Canottieri Irno di Salerno. Argento per il doppio Allievi “B” di Matteo Licata e Luca Dettori,  Argento anche per Domenico Moschitto che componeva il 4 di coppia Master misto con il CUS Catania, Bronzo per il 7,20 Allievi “B”  di Matteo Licata , due Bronzi per Giuseppe Urso con il doppio Cadetti e come componente del 4 di coppia “Eq. B”   della rappresentativa Regionale Siciliana.

Hanno partecipato con risultati discreti Andrea Farini, Sebastiano Greco,  Alessandro Ferraguto , Alberto Pedalino e Beatrice Prato, questi giovani atleti hanno patito particolarmente i disagi della Canottieri Club Nuoto Augusta ad allenarsi con regolarità, sperando che al più presto potranno allenarsi sulle acque di casa.

  

    Vincenzo Galoforo      Nella foto: Sebastiano Greco, Luca Dettori, Matteo Licata, Alessandro Ferraguto, Beatrice Prato, Giuseppe Urso, Sebastiano Galoforo, Rosario Galoforo, Salvatore Contento, Giuseppe Cipriani, Domenico Moschitto , Andrea Farini, Alberto Pedalino

MONITORAGGIO DELLA SALUTE

 

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Saponara (ME)– Si è concluso nella mattinata di oggi, domenica 10 aprile 2011, a Saponara (ME) il “Monitoraggio della Salute”, attività posta in essere dal Comitato Provinciale di Messina della Croce Rossa Italiana a completa disposizione della cittadinanza. Bilancio positivo per l’evento realizzato grazie all’impegno della dottoressa Francesca Stagno d’Alcontres, Commissario del Comitato Provinciale di Messina della Croce Rossa Italiana. Nutrito il numero dei pazienti sottoposti a visita medica e undici gli specialisti che, assistiti da personale qualificato delle Infermiere Volontarie, si sono avvicendati dalle 8.30 alle 12.30 negli ambulatori: consulenza chirurgica (dott.sa Teresa Arena), ortopedia (dott. Giulio Santoro), tumori cutanei (dott. Antonio Cappiello), senologia (dott. Carlo Trimboli), odontoiatria (dott.sa Ketty Irrera), psicologia della nutrizione (dott.sa Maria Giacobbe), dietologia (dott.sa Claudia Davì), valutazione della memoria (dott. Francesco Corallo, dott.sa Francesca Timpano e dott.sa Letteria Spadaro) e analisi cliniche (dott. Mauro Lo Piano). Mediante il prelievo del sangue sono state effettuate le analisi volte a rilevare i valori di glicemia, colesterolo e trigliceridi.  L’Associazione per  il “Supporto e la Ricerca sull’Alzheimer e le Demenze” (A.RI.A.D.) ha attivato l’ambulatorio di “Valutazione della Memoria” dove i medici e gli specialisti di settore dei nuclei “Prevenzione” e “Ascolto e Consulenza”, coordinati dal dott. Francesco Cordici, hanno fornito informazioni sulle patologie della Demenza e dell’Alzheimer e somministrato il test per la valutazione della memoria. Il personale del Corpo Militare, delle Infermiere Volontarie, dei Donatori Sangue e dei Pionieri della Croce Rossa Italiana ha fornito l’assistenza e il supporto logistico.  Proseguono, dunque, le attività del Comitato Provinciale di Messina della Croce Rossa Italiana, una realtà della Provincia di Messina, in favore della popolazione. Nel 2011 ha già avviato una serie di iniziative in campo formativo, culturale (partecipazione alla Notte della Cultura e alle manifestazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia) e sociale. Proprio in quest’ultimo settore, il 3 marzo, ha organizzato, in occasione del “carnevale”, un momento ludico ricreativo per oltre novanta utenti diversamente abili curandone il trasporto, l’assistenza e l’intrattenimento presso i saloni dell’Istituto “Don Orione” di Messina. Peculiare, poi, l’impulso dato alla “donazione del sangue” con l’avviata campagna di sensibilizzazione e l’intesa raggiunta con l’A.O.R. “Papardo-Piemonte”, che ha permesso, nel capoluogo peloritano, la costituzione del “Punto mobile di raccolta sangue” mediante l’impiego quotidiano (giorni feriali dalle 8.30 alle 10.30) dell’autoemoteca della Croce Rossa presso il Presidio Ospedaliero “Piemonte” in Viale Europa.

   Enrico  Casale

Inaugurato asilo nido “Simone Neri” ad Augusta

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simone neri.jpgAUGUSTA. “Sono pochi gli uomini che sanno guardare la morte negli occhi per il bene di altre persone e Simone Neri, al pari di eroi altrettanto giovani come il carabiniere Salvo d’Acquisto, merita un posto d’onore nella nostra memoria”. Mai parole come queste sono state così adeguate e tempestivamente pronunciate per conferire la medaglia d’oro al valore civile, alla memoria, di un giovane eroe dei nostri tempi. ll 27 novembre del 2009 parole e medaglia furono pronunciate e consegnata dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ai familiari del ventenne sottocapo della Marina Militare Simone Neri, che il l° ottobre dello stesso anno aveva perso la vita per salvare un bambino rimasto intrappolato nella cameretta dell’abitazione devastata dall’ alluvione che sconvolse il villaggio di Giampilieri nel messinese. Simone Neri aveva già salvato la vita a otto persone. Avrebbe compiuto vent’anni da lì a pochi giorni, essendo nato a Messina il 15 ottobre del 1989. Mercoledì scorso, 6 aprile 2011, tutti i familiari di Simone Neri erano presenti alla cerimonia d’intitolazione a “Pasquale Simone Neri”  dell’asilo nido che il comando di Marisicilia ha fatto costruire nel comprensorio denominato Campo Palma, in Augusta.  More solito,  la cerimonia è stata celebrata in pompa magna, con tanto di picchetto, composto da marinai uomini e marinai donne, davanti a un folto pubblico di invitati, fra cui l’ex prefetto di Siracusa oggi a Messina, Alecci, l’assessore Giuseppe Isgrò, in rappresentanza del sindaco di Messina, Buzzanga, il sindaco Carrubba di Augusta.  Al taglio del nastro due madrine: Maria Angela e Vittoria Neri, sorelle di Simone, orgogliose, ovviamente, del fratello eroe, ricordato dal fratello minore Salvatore come  “una persona solare,  generosa e simpatica, pronta ad aiutare il prossimo. Ci manca, ma lo sentiamo comunque vicino a noi. Ringrazio la Marina a nome della mia famiglia e soprattutto di Simone”. Salvatore, Maria Angela , Vittoria e il loro padre hanno presieduto al taglio dell’enorme torta, riproducente la facciata dell’asilo nido, preparata, come, tutto il resto del pranzo offerto dalla Marina, dai cuochi, o maestrini, per usare il sostantivo in uso  da loro, interni alla base. Ovviamente compiaciuto il “padrone di casa”, l’ammiraglio di div. Ruzittu, comandante di Marisicilia, non solo per la riuscita della cerimonia , ma per l’apertura di un asilo nido aziendale, cioè  per i figli dei dipendenti della Marina, ma anche aperto alla gente di Augusta.

“C’è una convenzione in itinere con il Comune”, ci ha detto il maresciallo Paolo Antonuccio, che ha la responsabilità, diciamo così, militare dell’asilo, gestito da una cooperativa di Palermo che ha assunto personale locale: tre educatrici e due ausiliarie. – Come mai di Palermo?  Domandiamo.”La Marina ha bandito una gara d’appalto in campo europeo e la gara è stata vinta da una cooperativa palermitana, mentre le illustrazioni delle pareti esterne sono state offerte gratuitamente dai docenti e dagli allievi del liceo artistico di Giarre: la Marina si è limitata a fornire l’occorrente per eseguire le illustrazioni”. -Quanti sono i bambini che attualmente frequentano l’asilo? “Sono sei, ma  l’asilo  può ospitare trenta bambini: sei posti sono destinati a figli di augustani, non appena sarà firmata la convenzione che, in questo momento, è in fase di definizione.”

Vicino a noi, mentre intervistavamo il maresciallo Antonuccio, l’assessore messinese Isgrò, cui abbiamo chiesto come mai non viene de ocalizzato il villaggio di Giampilieri che è sotto l’incubo delle frane dovute alle alluvioni. “La gente non se ne vuole andare, è radicata in quei posti, Giampilieri di sopra, Gimpilieri di sotto e atril, che non possiamo spostare non sappiamo nemmeno dove. Ma stiamo lavorando per metterli in sicurezza.”

 Giorgio Càsole     Nel tondo: Simone Neri    Nella foto: Giorgio Càsole mentre intervista l’assessore Isgrò e il maresciallo Antonuccio

AMBIENTALISTI LOCALI CONTESTANO GLI ACCORDI TRANSATTIVI DEL MINISTRO PER L’AMBIENTE

Lettera Aperta alla ministra  Prestigiacomo sulla “Tutela Penale dell’Ambiente”

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On. Ministra, entro il prossimo 10 aprile dovrà essere emanato il decreto legislativo sulla tutela penale dell’ambiente che recepisce la Legge Comunitaria 200. Possiamo sperare che detto decreto venga effettivamente deciso e che non si ricorra d un suo rinvio in previsione di una imperdonabile decadenza? Le nostre Associazioni ritengono di vitale importanza che questa occasione di vera democrazia, non venga sprecata. Quello che è in gioco è il miglioramento della qualità ambientale di un territorio che da oltre cinquanta anni è stato massacrato da uno sviluppo senza alcun controllo e che può realizzarsi, a nostro avviso, ricorrendo a interventi sanzionatori anche di carattere penale, e non attuando provvedimenti premianti come gli accordi transattivi da Lei proposti. “Accordi transattivi” con le industrie, fra cui quelle siciliane di Priolo e Gela, per cancellare in un sol colpo tutti i gravi disastri ambientali da esse causati.

Si  tratterebbe di un colossale condono tombale/ambientale a favore di quanti hanno consapevolmente ignorato di fatto la violazione di numerosissimi diritti tra cui quello alla salute, alla vita, a un ambiente sano e a uno standard di vita accettabile. Tali accordi infatti equivarrebbero a un saldo del tipo di fine stagione: Inquini 10 paghi 1. “Finalmente in Italia il contrasto al crimine ambientale non si farà più con armi spuntate”, come ha dichiarato il senatore Francesco Ferrante, che si interessa delle politiche relative ai cambiamenti climatici, intervenuto al workshop “I delitti contro l’ambiente e la salute” organizzato dall’Isde Italia (International Society of Doctors for the Environment, Associazione Medici per l’Ambiente).

“In Italia” – aggiunge Ferrante – “i responsabili dei reati ambientali sono soggetti solo a sanzioni pecuniarie. Nel nostro Paese i reati contro l’ambiente sono sostanzialmente crimini senza castigo, sebbene il numero delle violazioni in materia di tutela ambientale, salute e sicurezza dei lavoratori e dei cittadini,  sia  pari a circa uno ogni 43 minuti. Non emanare il decreto legislativo entro il 10 aprile vorrebbe dire fare un regalo enorme all’ecomafia e agli inquinatori senza scrupoli, un vero e proprio colpo di spugna che annullerebbe i principali processi per crimini ambientali in Italia”. La nostra preoccupazione sull’eventuale non emanazione del suddetto decreto scaturisce dalla conoscenza dei gravi danni all’ambiente e alla salute certificati dai numerosi studi epidemiologici che ne attestano il rapporto di causa-effetto, oltreché dei rischi cui sono esposti lavoratori e cittadini residenti nell’area industriale. Signora Ministra, ci siamo permessi di esternarLe i nostri dubbi sull’emanazione del decreto, considerati i Suoi ultimi e decisivi orientamenti, non condivisi dai cittadini del siracusano, in tema di protezione della salute (CDR, da impiegare quale co-combustibile nei cementifici, operazione che produce molto più inquinamento rispetto agli inceneritori) e di prevenzione dei rischi (costruzione di rigassificatore, ignorando le giuste prescrizioni dell’Assessorato regionale all’Energia e il parere negativo dell’Assessorato regionale all’Ambiente per la coesistenza nel sito prescelto del triplice rischio: sismico, bellico ed industriale.

           

 Decontaminazione Sicilia, AugustAmbiente e Costituente Ecologista Siracusa

OSPEDALE MUSCATELLO: SI SOLLEVERA’ LA GENTE DI AUGUSTA COME IL 28 DICEMBRE 1960?

Lettera aperta a  Prefetto di Siracusa, Presidente della Regione Sicilia,  Assessore Regionale alla Sanità, Corte dei Conti Palermo, Procura della Repubblica di Siracusa

 

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I sottoscritti Movimenti Cittadini, Associazioni Ambientaliste, Comitato Difesa Ospedale Augusta, Tribunale dei diritti dei malati, con sede in Augusta, città sita all’interno del triangolo industriale Augusta-Priolo-Melilli, preso atto:

1.             della dichiarazione di “Area a Elevato Rischio di Crisi Ambientale” del dicembre 1990, comprendente anche Augusta;

2.            della relazione della Commissione Ambiente del Senato, approvata all’unanimità il 23.07.02, che recita come “I siti di Priolo ed Augusta non siano più un’area a rischio ambientale, ma un’area in piene crisi ambientale, per cui si rendono indispensabili interventi legislativi e finanziari che consentano di affrontare con tempestività la drammatica emergenza”;

3.            che trattasi di “area a elevato rischio di incidente rilevante” per la contemporanea esistenza di tre rischi che possono essere sottoposti a “ effetto domino”:

4.            bellico (basi Nato e Marina Militare, depositi di armamenti di Cava Sorciaro), sismico (area dichiarata a sismicità 12) e industriale;

5.            dei numerosi studi epidemiologici effettuati in passato per conto dell’Autorità giudiziaria (Inchiesta Condorelli), dell’O.M.S. , dell’Enea, dell’Assessorato regionale Sanità, oltre che gli attuali effettuati dal registro territoriale delle patologie dell’ASL 8 e dal registro tumori della provincia di Siracusa che dimostrano come nell’area del triangolo industriale sia la mortalità che l’incidenza dei tumori sono in continuo aumento, in special modo ad Augusta dove l’incidenza tumorale risulta doppia sia nei maschi che nelle femmine rispetto al resto della provincia. Inoltre lo studio specifico sulla tipologia dei tumori indica come il polmone non è più l’organo bersaglio principale ma tutta una serie di tumori che hanno a che vedere con la compromissione della catena alimentare legata al grave inquinamento industriale. Infine gli studi recenti hanno dimostrato la presenza notevole di metalli pesanti (in specie mercurio, piombo e alluminio) e di diossine, che rappresentano la causa etiologica principale non solo delle patologie tumorali, ma del registrato aumento delle malformazioni congenite, dell’aumento dell’abortività (ad Augusta quadruplo volte superiore rispetto alla media nazionale e doppio rispetto alla provincia) che per un terzo è causata da patologie malformative a carico del sistema nervoso centrale, dell’aumento dell’infertilità di coppia e delle disfunzioni tiroidee, delle malattie neurodegenerative allergiche e cardiovascolari. Non a caso l’O.M.S., ha stabilito che circa il 25% delle patologie, di cui in atto l’uomo soffre, siano da riferire all’inquinamento da metalli pesanti;

 

6.       del trattato costitutivo della Comunità Europea, art. 174 comma 2, dove si individua come prioritaria “La protezione della salute umana, fondata sui princìpi della precauzione e dell’azione preventiva”;

7.            della Legge regionale n. 5/2009 art. 6, che prevede che gli ospedali operanti nei siti ad alto rischio sia di incidente rilevante, che in crisi ambientale, debbano essere potenziati;

8.            che in ossequio a tale principio siano stati mantenuti e potenziati gli ospedali di Gela e Milazzo;

9.             che sotto il profilo di una buona amministrazione e di una efficacia dell’azione amministrativa, si registra uno sciupio di denaro pubblico derivante dal mancato utilizzo del nuovo padiglione, già da anni pronto per essere adibito a ospedale e che invece, solo recentemente è stato utilizzato in minima parte ad uso amministrativo (per quei pochi uffici presenti in ospedale), con evidente illogicità: uso di locali progettati per altro e spese inutili per ammodernamento del vecchio ospedale. Quest’ultimo poteva essere utilizzato per l’allocazione di tutti gli uffici sanitari e amministrativi, attualmente distribuiti in vari plessi cittadini presi in affitto, senza la necessità di effettuare ristrutturazione alcuna. Si precisa che quanto sopra non ha comportato alcuna riduzione delle suddette spese di affitto. Pertanto un uso scorretto delle risorse pubbliche da porre all’attenzione della Procura presso la Corte dei Conti;

10.           che infine la presenza della base navale del porto di Augusta, in caso di eventi bellici (dati i tempi che da circa venti anni si vivono nel Mediterraneo), rappresenta un obiettivo sensibile ed è quindi necessaria la persistenza di un centro ospedaliero di immediata cura, con tutti i reparti funzionati.

Tutto ciò valutato, pur considerando le difficoltà economiche della Regione in tema di spesa sanitaria e la necessità di limitarle, non si può far ricadere il tutto su una Comunità che ha cpagato e continua a pagare, in termini di salute e sicurezza e che, dal punto di vista economico (accise sui prodotti petroliferi e attività portuali) tanto contribuisce al bilancio nazionale.  Poiché i danni principali alla salute e all’ambiente sono da attribuire agli impianti industriali e agli insufficienti controlli da parte delle istituzioni preposte, si propone che le spese di mantenimento della nostra struttura ospedaliera siano a carico dei Ministeri dell’Ambiente e dell’Industria invece di proporre accordi transattivi con le industrie, che prevedono il pagamento del 10% di quanto dovuto per i gravi disastri ambientali causati dai loro impianti, come ha fatto recentemente la ministra Prestigiacomo, addebitando il rimanente 90% alle casse dello Stato: una vera e propria scandalosa sanatoria!  Le predette Associazioni, Comitati e Movimenti cittadini, si dichiarano pertanto contrari alla programmazione sanitaria regionale e della ASP 8, che prevede un depotenziamento dell’ospedale di Augusta in antitesi a quanto previsto da leggi e decreti vigenti. Se ciò dovesse verificarsi ne conseguirebbe una riduzione della risposta sempre più pressante in tema di diagnostica preventiva con conseguente compromissione del buon fine delle terapie relative alle patologie suindicate, senza considerare le difficoltà logistiche e la maggiore spesa per gli utenti. Inoltre il depotenziamento dell’ospedale di Augusta, per i motivi evidenziati, potrebbe rappresentare un grave pericolo per i residenti, i lavoratori portuali e dell’area industriale, in caso di incidenti rilevanti. Pertanto i ricorrenti preannunziano, fin d’ ora, che adiranno le vie legali, in caso di danni alla salute e alla vita dei cittadini, nei confronti di coloro che di fatto hanno determinato con le loro decisioni i suddetti temuti danni. Infine i Sottoscrittori avvisano di essere pronti a manifestare pacificamente il loro dissenso con sit-in con le modalità ritenute più idonee

 

Associazioni Ambientaliste, Comitato Difesa Ospedale Augusta, Tribunale dei diritti dei malati

A Kinisia, nel trapanese, immigrati trattati come bestie. Storia di una tendopoli costruita su terreno contaminato

imagesCAN88MGA.jpgC’è una zona vicino Trapani dimenticata da tutti: una ex pista militare di un ex aeroporto ormai dismesso che ha nome Kinisia.  Proprio in questa zona, in mezzo a strutture diroccate e una torre di controllo fantasma sono state montate ben 88 tende di 6/8 posti ciascuna per accogliere circa 700 immigrati in arrivo da Lampedusa. Certo che costruire una tendopoli a una manciata di chilometri dall’aeroporto di Birgi, in una zona dove non ci sono le minime condizioni igienico-sanitarie, è stata proprio un’idea brillante!  Tanto è vero che ci sono state parecchie mobilitazioni sia da parte dei cittadini che da parte delle autorità locali per gridare a tutti che è una pazzia!  Da un paio di giorni a questa parte, si sente anche che non solo la zona è inospitale e inadatta ma sarebbe anche contaminata! Per cui, in seguito a varie denunce da parte dei cittadini e dello stesso sindaco, ci si è dati da fare: ben tre aree nella strada d’accesso a Kinisia sono state poste sotto sequestro per permettere alla polizia municipale di effettuare sopralluoghi in modo da verificare la presenza di amianto.  Ed infatti, amian kinisia.jpgil Direttore Generale di Arpa Sicilia, l’ingegner Sergio Marino, ha dichiarato: “I detriti e le schegge di amianto sono ancora facilmente rinvenibili su tutto il terreno. L’eternit con ogni evidenza è stato “smaltito” per frantumazione e il tutto è stato malamente coperto da uno strato di terra.”  Ora, le aree messe sotto sequestro dalla polizia hanno i sigilli e gli atti trasmessi alla magistratura per la convalida del sequestro.  E le tende? I profughi, prima buttati in una nave, ora sono stipati a dozzine in una tenda, senza acqua, senza servizi igienici, senza luce, sotto il sole, in mezzo al deserto e, in aggiunta, immersi nell’amianto.  Chi ha operato la scelta di Kinisia o non conosce il sito o ha deciso di arrichire qualcuno. Come?  Non lontano da questa area esistono strutture della difesa in disuso ma abbastanza “presentabili” che risulterebbero ancora idonee ad ospitare “umani” con un minimo di intervento e capacità organizzativa . Anzichè spendere milioni in campi di concentramento con tanto di doppia recinzione di passata memoria, le fervide menti del Governo hanno pensato bene di dimenticarsene poichè, se messe a disposizione di qualcuno, avrebbero dovuto rinunciare alla loro “valorizzazione” con una perdida secca per i loro interessi.  Non è certo la soluzione ottimale, ma le condizioni igenico sanitarie sarebbero state migliori.  

Tutti noi speriamo che una tenda resti libera, per dare la possibilità al Presidente di comprarla e di goderne!

 

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