FRUCIANO, del tribunale dei malati, fa sentire la sua voce pro MUSCATELLO

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AUGUSTA. La politica, nel sacrosanto diritto alla salute, resti fuori dalla Sanità”. Lo afferma Domenico Fruciano responsabile cittadino del Tribunale del malato. “Chiediamo alla Direzione Generale dell’ASP di Siracusa, di revocare ogni atto o azione che mira allo “smantellamento” del Muscatello”. L’appello arriva dopo l’incontro che una delegazione ha avuto con l’assessore regionale alla sanità, Russo,  che “ancora una volta – secondo Fruciano “ ha ribadito che il decreto non sarà rivisto, che il piano di rifunzionalizzazione sanitaria per il territorio di Augusta, va avanti. L’Assessore, durante l’incontro con il Comitato cittadino, ha precisato di essere all’oscuro e sorpreso dalle decisioni aziendali che dirottano verso altre strutture servizi, attrezzature e personale, ribadendo con fermezza che ad Augusta il Muscatello non sarà “smantellato” senza averlo prima dotato di quanto è previsto nel decreto”. Il Tribunale del malato, quindi invita il Direttore Generale “a adoperarsi finché lettini, armadietti, comodini, tavolini… acquistati da anni per il nuovo padiglione del presidio Muscatello, tornino alla legittima sede. Il servizio del centralino torni a essere funzionante , visti i disagi e le lamentele dell’utenza, che spesso si rivolge alla struttura sanitaria locale. I posti letto ordinari di Otorino e Psichiatria, che troppo “frettolosamente” sono stati dirottati altrove, siano ripristinati Da tempo”, –  continua a Fruciano –“ nell’ambulatorio di ginecologia non si effettua la “morfologica”, esame importante per le gestanti che, invece, sono indirizzate verso altre strutture o in studi privati. Come mai? Il Tribunale per i Diritti del Malato, visto che l’Assessore ha dichiarato di essere all’oscuro di tutto ciò, e che non è previsto alcuno “smantellamento”, chiede al Direttore Generale di dare un segnale positivo, per togliere ogni ombra di dubbio su personaggi che potrebbero essere di parte – conclude Fruciano – Così facendo, si abbasserebbe un po’ la tensione dei cittadini, che in questi giorni, assieme al Tribunale del malato manifestano a difesa del loro Ospedale”. Nel frattempo è stato confermato il programma delle prossime manifestazioni di protest:, la Cgil – Federazione italiana lavoratori trasporti ha segnalato a prefettura, forze dell’ordine e lavoratori che: “Aderirà allo sciopero generale del 6 e 7 maggio proclamato – si legge nella nota ufficiale – dal comitato cittadino per la difesa dell’ospedale, con le seguenti modalità dalle 11 del 6 alle ore 7 del giorno successivo”. A queste categorie di servizi portuali si aggiunge lo sciopero di 24 ore dei rimorchiatori per il 5 maggio la conferma da una nota ufficiale di Filt-Cgil,CMR, Fit-Cisl inviata ad autorità e forze  di polizia “I lavoratori si asterranno dal lavoro dalle ore 7 del 5 alle ore 7 del giorno successivo”. Quindi sono tre i giorni di sciopero che se saranno messi in atto significheranno il blocco delle operazioni portuali per tre giorni, esclusi “eventuali interventi di emergenza”

C.C.