Torneo Regionale di Scacchi dei Giochi Sportivi Studenteschi 2010/2011

I

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l Liceo “Megara”  ha partecipato  alla fase regionale del torneo di scacchi dei Giochi Sportivi Studenteschi 2010/2011 che si è svolto a Gliaca di Piraino in provincia di Messina. La squadra, costituita dagli alunni  Francesco Arcidiacono ( II D Liceo Scientifico),    Christian Cannata   (V C Liceo Scientifico), Juri Quarta ( V A Liceo Scientifico), Claudio Righetti ( III B Liceo Scientifico) e Francesca Righetti (III B Liceo Classico), ha disputato sei turni di gioco di cui due di mattina e quattro nel primo pomeriggio fino alla sera. Abbiamo perso  solo con l’ITIS “Torricelli” di S.Agata di Militello e il Liceo Scientifico “Cannizzaro” di Palermo, ma abbiamo vinto contro quattro istituti tra i quali  il Liceo Scientifico “Bartolo” di Pachino, il Liceo Scientifico “Archimede” di Messina e il Liceo Scientifico “E.Fermi” di Paternò. Nella classifica a squadre ci siamo piazzati al quinto posto con lo stesso punteggio della seconda classificata. Pertanto abbiamo ottenuto  un ottimo piazzamento, su undici rappresentative, ma ci è rimasto po’ di rammarico perché solo le prime tre squadre si sono qualificate per la fase nazionale. Il torneo si è tenuto in un grande salone all’interno del quale sono stati presenti, oltre alle rappresentative  qualificate della scuola secondaria superiore, le squadre delle scuole medie ed elementari della Sicilia. Durante gli incontri, è necessario ottenere  il massimo silenzio e per questo motivo non tutti possono assistervi, ma solo i capitani delle squadre e pochi accompagnatori. Gli unici rumori che si sentono sono quelli degli orologi che vengono azionati dai giocatori e che regolano il tempo di riflessione per ogni mossa. Ogni scacchista ha a disposizione un massimo di trenta minuti complessivi per ogni partita. Durante le pause, tra i turni di gioco, i ragazzi non si riposano, ma hanno la possibilità di allenarsi ed esercitarsi in alcune sale messe a loro disposizione per mettere a punto le strategie di gioco. Accompagnare gli alunni di questo Istituto ed assistere al torneo è stata per me una bella esperienza che spero di poter ripetere il prossimo anno, cercando di coinvolgere un numero maggiore di ragazzi.

 

 

 

    Mariarosa  Masotti

Visita all’Osservatorio Astrofisico di Catania

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Giorno 31 marzo alcuni ragazzi delle classi quinte del nostro Liceo Mègara hanno avuto la possibilità di visitare l’Osservatorio Astrofisico di Catania, grazie ad un incontro organizzato dalla nostra docente Anna Lucia Daniele. La struttura, immersa nel verde, è sede dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e, alla sua sommità, presenta l’osservatorio vero e proprio, un locale a base circolare  cupolato, contenente la ‘Barra Equatoriale’ per l’osservazione del Sole. Nella astro.jpgprima parte dell’incontro i ragazzi hanno assistito ad una conferenza tenuta dalla ricercatrice dott. ssa Carla Buemi riguardante la vita delle stelle, e in particolare, della stella Sole. Sono state presentate delle foto ingrandite della fotosfera solare, che si presenta granulosa e ribollente, per via dei moti convettivi. A questi ultimi sono legate le macchie solari, cioè delle zone della fotosfera che appaiono più scure rispetto a quelle circostanti, causate da un’intensificazione del campo magnetico che inibisce l’attività convettiva. In questo modo le zone interessate, avendo una temperatura più bassa, risultano ‘fredde’ e ci appaiono scure. Le macchie solari compaiono con una certa periodicità, 11 anni, e quest’anno dovrebbero essere di nuovo visibili in gran numero.
La seconda parte della visita si è svolta nel locale dedicato all’osservazione del Sole, ma, a causa delle condizioni atmosferiche, non è stato possibile usufruire della ‘Barra Equatoriale’.
Un buon motivo per ritornare l’anno prossimo sperando di poter osservare il Sole.

   Dorotea  Roggio

Al torneo di pallavolo vince la VB del Liceo Scientifico

pallav.jpgSi è concluso il Torneo interno di Pallavolo misto riservato alle classi quarte e quinte del nostro Istituto che  si è svolto presso la palestra della Marina Militare, nell’ambito del progetto delle attività motorie e sportive extracurriculari. Al torneo hanno partecipato dieci squadre: III A e III B del Liceo Classico, IV(A+ B) e V A del Liceo Socio-Psico-Pedagogico, IV A, V A, IV B, V B, IV D e IV E del Liceo Scientifico, con un coinvolgimento complessivo di una novantina di alunni. Le squadre, suddivise in tre gironi, hanno effettuato solo incontri di andata; terminate le partite di qualificazione, le migliori quattro squadre hanno disputato incontri di semifinale e quindi di finale. Al primo posto si è classificata la squadra della V B del Liceo Scientifico costituita da Dimitri Acri, Carla Borriello, Debora Fazio, Samuele Fichera, Tommaso Granata, Carola Grasso, Giulia Trapani ed Elena Tringali; si è aggiudicato il secondo posto la squadra della IV E del Liceo Scientifico costituita da: Stefano Bella, Daniela Carnemolla, Dario Esposito, Giuseppe  Passanisi, Paride Peritore, Luciano Saraceno, Cristiano Serra, Danesh Shahpouri e Vincenzo Sortino; si è classificata al  terzo posto la squadra della IV D del Liceo Scientifico costituita da: Ettore Caramagno, Giulia Carriglio, Domenico Di Franco, Marco Di Maura, Arianna Lischi, Christian Lombardo, Luca Marino, Simone Masala, Claudio Valenti e Gaetano Volpe. Sono rimasta molto soddisfatta della partecipazione dei ragazzi  perché tutti si sono impegnati al meglio delle loro possibilità, rispettando le regole del gioco e comportandosi in maniera corretta anche fuori dal campo di gioco. Un grazie particolare lo voglio rivolgere a Federica e Monia Giudice della III B del Liceo Scientifico e  a Mirko Romeo della III C del Liceo Scientifico che si sono resi molte volte disponibili a svolgere, con estrema serietà ed imparzialità, le funzioni di giudice e/o arbitro, contribuendo alla buona riuscita del torneo. Ritengo pertanto questa prima esperienza nel complesso positiva e spero il prossimo anno di poterla riproporre coinvolgendo un numero maggiore di  alunni e apportando qualche modifica alla composizione delle squadre.

Mariarosa Masotti

Torna a splendere il quadro del “Battesimo di Cristo” nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù ad Augusta.

Tela_-_Battesimo_di_Cristo..jpgAUGUSTA. Un dipinto – olio su tela – ritorna a splendere nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù. Trattasi del “battesimo di Cristo” – pala d’altare di anonimo pittore – risalente alla metà del novecento. Nell’opera possiamo scrutare l’effige del Cristo Gesù nell’atto di ricevere il battesimo da San Giovanni Battista – raffigurato a sinistra – secondo i caratteri dell’iconografia classica. In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito Santo discendere su di lui come una colomba (Mc 1, 9-10).  Nell’opera si evince una dimensione verticale, ossia il legame di Gesù con il padre. Un legame valorizzato dal sacramento che sta per ricevere il Cristo, con l’effusione dello spirito santo in forma di candida colomba e dai raggi luminosi che si librano da essa. Il cielo terso è solcato da nuvole e due angeli in alto a destra, rendono ancora più sacrale la scena come se fosse tutto in primo piano. La dimensione orizzontale, ossia il legame tra l’umanità e il verbo incarnato, che nell’opera è inequivocabilmente segno della conversione, è arricchita da un angelo e due figure dai contorni femminili con lo sguardo rivolto al Cristo. La scena risulta essere delimitata dalle rive – leggermente ondulate – del fiume Giordano, le cui acque limpide e trasparenti, danno la misura della profondità dello spazio prospettico e della lontananza dai corpi. A sinistra Giovanni il Battista – con in mano una ciotola – compie il suo gesto. Detta ciotola rappresenta il punto di equilibrio della dimensione orizzontale – così come la colomba – rappresenta il punto di equilibrio della dimensione verticale, dando armonia alle distanze tra le diverse figure dell’opera. Alla trinità alludono altresì gli angeli stessi, in numero di tre e i colori dei loro abiti. Il dipinto è tornato a distanza di trent’ anni nella stessa parete del presbiterio dove era originariamente esposto, rappresentando un nuovo tassello nel lungo processo di recupero artistico dell’edificio sacro. La tela – rimossa nei primi anni ottanta durante i lavori di ristrutturazione dell’interno dell’abside e da allora rimasta in deposito nei locali della sagrestia – è stata sottoposta ad un intervento di restauro, che ha permesso di ravvivarne i colori, nonché il recupero della cornice.

    Seby Gianino

Iniziativa umanitaria a favore di bambini di Augusta

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L’ Associazione UNITRE – Augusta, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – Augusta, ha ottenuto l’assenso della Dirigente e del Consiglio di Istituto del I° Circolo Direttivo “G. Pascoli”, per una iniziativa congiunta umanitaria a favore dei bambini di età compresa fra i tre e i cinque anni frequentanti il detto Circolo Didattico.

Per prevenire gravi problemi visivi che potrebbero insorgere nell’immediato futuro, ai detti  bambini si vorrebbe data l’opportunità di una speciale visita oculistica gratuita.

 Università delle Tre Età –   Accademia di Cultura, Umanità e Solidarietà

unitresedeaugusta@gmail.com

Telerondine nell’ isola dei famosi

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I meno giovani  ricorderanno certamente gli slanci culturali che Giorgio Càsole, non ancora prof., ha più volte dato in questi lunghi anni alla città di Augusta. Non a caso Rosario Fiorello, tanto per citare un personaggio noto, proprio con lui ha mosso i primi passi esordendo per la prima volta nello spettacolo “Bazar umoristico”  della compagnia “Teatro Gruppo”  diretta dallo stesso Càsole e nella quale anche chi scrive, allora giovinetto, recitava il ruolo di un  vigile urbano di provincia.  Il nostro prof. l’abbiamo poi rivisto in tv nella veste di direttore di telegiornale, a telemarte, la stessa emittente locale radiotelevisiva che diede i natali di speaker radiofonico a  Fiorello, attraverso la quale il D.J. Fiorello, nel vecchio locale “Monte Amara” durante una delle sue infinite serate ebbe l’incontro col paladino della “dance music” Claudio Cecchetto. Erano i tempi in cui, ricordo,  nel vecchio locale di Monte Amara esistevano due ingressi: uno principale, dove si entrava esibendo regolare biglietto e uno secondario, dietro la piscina, dove l’altra metà dei ragazzi e delle ragazze potevano entrare liberamente senza biglietto, e questo lo sapevano tutti.

 Andando a ritroso coi tempi troviamo ancora Càsole nella veste di editore della prima e unica televisione di Augusta, “Radiotele Rondine” (seconda in Sicilia solo a “Teletna), emittente che all’epoca “rischiò” di diventare la terza rete nazionale di Sicilia, Rai 3.

 TeleRondine iniziò a trasmettere in forma sperimentale nell’Aprile del 1978 dagli scantinati della clinica ospedaliera “Villa Salus” e per volere del suo direttore recentemente scomparso, dott. Innocenzo Galatioto,  per poi trasferirsi in centro negli studi di via Principe Umberto 132 .

Lì accorsero, da tutti i rioni, molti giovani speranzosi di sottoporsi al “provino” che li avrebbe  resi  famosi in quel misterioso e magico  mondo della radiotelevisione, quando la tv era ancora in bianco e nero e le radio andavano ad occupare liberamente le prime frequenze FM. Il segnale dell’emittente televisiva TeleRondine, irradiato da un impianto trasmittente con 1.000 watt di potenza e diffuso sui canali 29 62 31 UHF, era diretto da Umberto Bassi, da non confondere con l’esponente leghista perché questi era un bravo tecnico sottufficiale della marina militare italiana, tanto che  il segnale veniva ricevuto a Siracusa città, in provincia di Catania e da mezza Calabria, grazie a un ripetitore piazzato strategicamente sui Monti Climiti, in territorio di Melilli, nell’alto di una vallata.

Tra i programmi trasmessi dall’emittente megarese particolare menzione aveva Spazio Poetico” condotto sempre da  Càsole, dove venivano presentati molti talenti creativi della nostra terra dimostrando, inaspettatamente, un vero successo di pubblico, proprio per la possibilità di presentare in passerella tali personaggi. Agli inizi del 1980, l’emittente aderisce al consorzio TVA Televisioni Associate,  per interrompere definitivamente le proprie trasmissioni alla fine del 1988.

Erano anche i tempi in cui un altro fenomeno, quello delle radio libere, andava espandendosi straripando l’etere della comunicazione in Italia, proprio come oggi avviene nel mondo con le moderne chat di internet.

Noi c’eravamo, i ragazzi di allora: Saro Fiorello che non superò il primo provino radiofonico,  Franco Tanasi con la trasmissione pomeridiana di musica dance con tanto di effetti speciali che piacevano alle ragazzette, Sandro Bonaccorsi con la musica “by night” e le sue note romantiche che andavano perdendosi nella notte lacerando i cuori delle mature signore, Primo Acireale, Corrado Quartarone e tanti  altri o forse tutti i giovani dell’isola perché, a pensarci bene, eravamo tantissimi e ci volevamo tutti bene, anche quando facevamo a cazzotti.

E le nostre storie andavano raccontate nelle pagine dei giornali della provincia, come oggi succede con il “Giornale di Augusta” o con “augustanews.tk” dove, per caso o per fatalità, col  prof. Giorgio Casole ci siamo ritrovati per provare ancora una volta a dare un ulteriore slancio, attraverso un forum cittadino libero e incondizionato, alla cultura, all’ arte, alla musica e alla storia della nostra “Augusta” cittadina che non potrà tramontare mai.

    Giuseppe  Tringali

Apre il primo Asilo “Aziendale” della Marina Militare intitolato a “Pasquale Simone Neri” Medaglia d’oro al Valor Civile

 

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  AUGUSTA   Mercoledì 6 aprile alle ore 11.30, alla presenza del Comandante Militare Marittimo Autonomo in Sicilia, Ammiraglio di Divisione Salvatore Ruzittu, e delle autorità politiche, militari, civili e religiose cittadine e regionali, avrà luogo ad Augusta, nel comprensorio logistico di Campo Palma, la cerimonia di intitolazione  del  primo asilo nido “aziendale” della Marina Militare  a “Pasquale Simone Neri”, medaglia d’oro al valor civile.

asilo2.jpg Si tratta del Sottocapo di 1^ Classe Neri,  che nell’ alluvione di Giampilieri,  dopo aver tratto in salvo otto vite umane, in particolare di cinque bimbi, nel tentativo ultimo di salvare un altro bambino, di cui aveva sentito il pianto, ha perso la vita.

     Alla cerimonia di intitolazione hanno assicurato la loro presenza i famigliari dell’eroe, ai quali sarà consegnato dall’ Ammiraglio  Ruzittu un ulteriore riconoscimento, ovvero la medaglia d’oro al merito di Marina.

     U.S.

 

Identificato il cadavere di donna ritrovato ad Augusta

Maria Pelaia.jpg AUGUSTA. La notte fra venerdì 25 e sabato 26 , in contrada Vetrano, in un anfratto di  una delle più belle scogliere di Augusta è stato ritrovato, grazie alla scoperta compiuta da un pescatore e da alcuni passanti, il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, di una donna, che poteva avere trentacinque-quarant’anni.  Le operazioni di recupero sono state condotte dai vigili del fuoco, mentre la polizia ha avviato sùbito  le indagini. La notizia è stata lanciata brevemente durante l’edizione pomeridiana del tiggì regionale della  RAI, lo stesso sabato 26. Un’altra trasmissione televisiva, Chi l’ha visto? Di RAITRE,  settimane fa fa, si occupò della scomparsa di una donna, bianca, dell’età della donna ritrovata fra gli scogli di Augusta. Potrebbe essere stata la corrente a trasportare il cadavere della donna sfortunata, identificata  dai parenti, anche sulla scorta della protesi dentaria, come la quarantenne Maria Pelaia scomparsa il 2 marzo scorso, dalla località Serra San Bruno, vicina a Vibo Valentia, in Calabria. L’identificazione è stata rapidamente  compiuta  dal fratello e dagli zii della donna che, prima di scomparire, evidentemente gettandosi in acqua, aveva abbandonato la propria auto, con all’interno i documenti, a Davoli Marina  nell’area di Catanzaro. L’autopsia è stata compiuta dal medico legale Giuseppe Bulla, il quale ha chiesto due settimane di tempo per depositare i risultati della sua perizia. Al momento si esclude l’ipotesi di violenza o, peggio, di omicidio. Sembra più probabile l’ipotesi  che si sia trattato di un atto volontario, quello del suicidio, giacché la quarantenne soffriva di un grave forma di depressione, a causa di un’attività commerciale, ereditata dal padre, che aveva subìto un autentico dissesto finanziario.

Cecilia Càsole