Iniziativa umanitaria a favore di bambini di Augusta

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L’ Associazione UNITRE – Augusta, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – Augusta, ha ottenuto l’assenso della Dirigente e del Consiglio di Istituto del I° Circolo Direttivo “G. Pascoli”, per una iniziativa congiunta umanitaria a favore dei bambini di età compresa fra i tre e i cinque anni frequentanti il detto Circolo Didattico.

Per prevenire gravi problemi visivi che potrebbero insorgere nell’immediato futuro, ai detti  bambini si vorrebbe data l’opportunità di una speciale visita oculistica gratuita.

 Università delle Tre Età –   Accademia di Cultura, Umanità e Solidarietà

unitresedeaugusta@gmail.com

Telerondine nell’ isola dei famosi

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I meno giovani  ricorderanno certamente gli slanci culturali che Giorgio Càsole, non ancora prof., ha più volte dato in questi lunghi anni alla città di Augusta. Non a caso Rosario Fiorello, tanto per citare un personaggio noto, proprio con lui ha mosso i primi passi esordendo per la prima volta nello spettacolo “Bazar umoristico”  della compagnia “Teatro Gruppo”  diretta dallo stesso Càsole e nella quale anche chi scrive, allora giovinetto, recitava il ruolo di un  vigile urbano di provincia.  Il nostro prof. l’abbiamo poi rivisto in tv nella veste di direttore di telegiornale, a telemarte, la stessa emittente locale radiotelevisiva che diede i natali di speaker radiofonico a  Fiorello, attraverso la quale il D.J. Fiorello, nel vecchio locale “Monte Amara” durante una delle sue infinite serate ebbe l’incontro col paladino della “dance music” Claudio Cecchetto. Erano i tempi in cui, ricordo,  nel vecchio locale di Monte Amara esistevano due ingressi: uno principale, dove si entrava esibendo regolare biglietto e uno secondario, dietro la piscina, dove l’altra metà dei ragazzi e delle ragazze potevano entrare liberamente senza biglietto, e questo lo sapevano tutti.

 Andando a ritroso coi tempi troviamo ancora Càsole nella veste di editore della prima e unica televisione di Augusta, “Radiotele Rondine” (seconda in Sicilia solo a “Teletna), emittente che all’epoca “rischiò” di diventare la terza rete nazionale di Sicilia, Rai 3.

 TeleRondine iniziò a trasmettere in forma sperimentale nell’Aprile del 1978 dagli scantinati della clinica ospedaliera “Villa Salus” e per volere del suo direttore recentemente scomparso, dott. Innocenzo Galatioto,  per poi trasferirsi in centro negli studi di via Principe Umberto 132 .

Lì accorsero, da tutti i rioni, molti giovani speranzosi di sottoporsi al “provino” che li avrebbe  resi  famosi in quel misterioso e magico  mondo della radiotelevisione, quando la tv era ancora in bianco e nero e le radio andavano ad occupare liberamente le prime frequenze FM. Il segnale dell’emittente televisiva TeleRondine, irradiato da un impianto trasmittente con 1.000 watt di potenza e diffuso sui canali 29 62 31 UHF, era diretto da Umberto Bassi, da non confondere con l’esponente leghista perché questi era un bravo tecnico sottufficiale della marina militare italiana, tanto che  il segnale veniva ricevuto a Siracusa città, in provincia di Catania e da mezza Calabria, grazie a un ripetitore piazzato strategicamente sui Monti Climiti, in territorio di Melilli, nell’alto di una vallata.

Tra i programmi trasmessi dall’emittente megarese particolare menzione aveva Spazio Poetico” condotto sempre da  Càsole, dove venivano presentati molti talenti creativi della nostra terra dimostrando, inaspettatamente, un vero successo di pubblico, proprio per la possibilità di presentare in passerella tali personaggi. Agli inizi del 1980, l’emittente aderisce al consorzio TVA Televisioni Associate,  per interrompere definitivamente le proprie trasmissioni alla fine del 1988.

Erano anche i tempi in cui un altro fenomeno, quello delle radio libere, andava espandendosi straripando l’etere della comunicazione in Italia, proprio come oggi avviene nel mondo con le moderne chat di internet.

Noi c’eravamo, i ragazzi di allora: Saro Fiorello che non superò il primo provino radiofonico,  Franco Tanasi con la trasmissione pomeridiana di musica dance con tanto di effetti speciali che piacevano alle ragazzette, Sandro Bonaccorsi con la musica “by night” e le sue note romantiche che andavano perdendosi nella notte lacerando i cuori delle mature signore, Primo Acireale, Corrado Quartarone e tanti  altri o forse tutti i giovani dell’isola perché, a pensarci bene, eravamo tantissimi e ci volevamo tutti bene, anche quando facevamo a cazzotti.

E le nostre storie andavano raccontate nelle pagine dei giornali della provincia, come oggi succede con il “Giornale di Augusta” o con “augustanews.tk” dove, per caso o per fatalità, col  prof. Giorgio Casole ci siamo ritrovati per provare ancora una volta a dare un ulteriore slancio, attraverso un forum cittadino libero e incondizionato, alla cultura, all’ arte, alla musica e alla storia della nostra “Augusta” cittadina che non potrà tramontare mai.

    Giuseppe  Tringali

Apre il primo Asilo “Aziendale” della Marina Militare intitolato a “Pasquale Simone Neri” Medaglia d’oro al Valor Civile

 

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  AUGUSTA   Mercoledì 6 aprile alle ore 11.30, alla presenza del Comandante Militare Marittimo Autonomo in Sicilia, Ammiraglio di Divisione Salvatore Ruzittu, e delle autorità politiche, militari, civili e religiose cittadine e regionali, avrà luogo ad Augusta, nel comprensorio logistico di Campo Palma, la cerimonia di intitolazione  del  primo asilo nido “aziendale” della Marina Militare  a “Pasquale Simone Neri”, medaglia d’oro al valor civile.

asilo2.jpg Si tratta del Sottocapo di 1^ Classe Neri,  che nell’ alluvione di Giampilieri,  dopo aver tratto in salvo otto vite umane, in particolare di cinque bimbi, nel tentativo ultimo di salvare un altro bambino, di cui aveva sentito il pianto, ha perso la vita.

     Alla cerimonia di intitolazione hanno assicurato la loro presenza i famigliari dell’eroe, ai quali sarà consegnato dall’ Ammiraglio  Ruzittu un ulteriore riconoscimento, ovvero la medaglia d’oro al merito di Marina.

     U.S.

 

Identificato il cadavere di donna ritrovato ad Augusta

Maria Pelaia.jpg AUGUSTA. La notte fra venerdì 25 e sabato 26 , in contrada Vetrano, in un anfratto di  una delle più belle scogliere di Augusta è stato ritrovato, grazie alla scoperta compiuta da un pescatore e da alcuni passanti, il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, di una donna, che poteva avere trentacinque-quarant’anni.  Le operazioni di recupero sono state condotte dai vigili del fuoco, mentre la polizia ha avviato sùbito  le indagini. La notizia è stata lanciata brevemente durante l’edizione pomeridiana del tiggì regionale della  RAI, lo stesso sabato 26. Un’altra trasmissione televisiva, Chi l’ha visto? Di RAITRE,  settimane fa fa, si occupò della scomparsa di una donna, bianca, dell’età della donna ritrovata fra gli scogli di Augusta. Potrebbe essere stata la corrente a trasportare il cadavere della donna sfortunata, identificata  dai parenti, anche sulla scorta della protesi dentaria, come la quarantenne Maria Pelaia scomparsa il 2 marzo scorso, dalla località Serra San Bruno, vicina a Vibo Valentia, in Calabria. L’identificazione è stata rapidamente  compiuta  dal fratello e dagli zii della donna che, prima di scomparire, evidentemente gettandosi in acqua, aveva abbandonato la propria auto, con all’interno i documenti, a Davoli Marina  nell’area di Catanzaro. L’autopsia è stata compiuta dal medico legale Giuseppe Bulla, il quale ha chiesto due settimane di tempo per depositare i risultati della sua perizia. Al momento si esclude l’ipotesi di violenza o, peggio, di omicidio. Sembra più probabile l’ipotesi  che si sia trattato di un atto volontario, quello del suicidio, giacché la quarantenne soffriva di un grave forma di depressione, a causa di un’attività commerciale, ereditata dal padre, che aveva subìto un autentico dissesto finanziario.

Cecilia Càsole