AUGUSTA, NUOVO J’ACCUSE DEL CONSIGLIERE DI MARE

DI MARE consigliereAugusta. Il consigliere comunale Giuseppe Di Mare lancia un nuovo atto d’accusa contro l’Amministrazione comunale. Questa volta il consigliere eletto nella lista di #perAugusta afferma esserci “irregolarità” nell’albo pretorio informatico del Comune, cioè lo strumento attraverso il quale tutti i cittadini possono informarsi, attraverso la pubblicazioni degli atti pubblicati sulle attività intraprese dall’Amministrazione comunale. L’Albo pretorio informatico è uno strumento prezioso per la cosiddetta democrazia partecipativa, reso possibile dalla moderna tecnologia. Fino a un recente passato, i cittadini, se volevano documentarsi, dovevano andare in municipio e leggere delibere e determinazioni su documenti cartacei affissi in alcune bacheche nell’androne del municipio. Leggiamo il testo dell’atto di accusa di Di Mare: “Avevo sollecitato già diverso tempo fa la sistemazione dei mezzi di pubblicazione degli atti del Comune, oggi continuano a essere presenti troppe mancanze, motivo per cui ho chiesto agli organi competenti la verifica di validità per tutti gli atti che non rispettano la legge. Non è bastato l’intervento della funzione ispettiva pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la nota indirizzata al nostro Comune per porre fine a una situazione che può creare grossi problemi a diversi atti, il più delle volte pubblicati attraverso una semplice scansione (non sempre leggibile in alcuni casi) in contrapposizione a quello previsto dalla legge, e cioè che la pubblicazione sia autentica, integra e immodificabile, cosa che può farsi solo attraverso l’apposizione della firma digitale del responsabile, che non è presente in tutti gli atti pubblicati. La legge stabilisce che la pubblicazione riguarda tutti gli atti prodotti, deliberazioni, ordinanze, determinazioni, avvisi, manifesti, gare, concorsi e altri atti del Comune, tutti i documenti pubblicati devono essere firmati con firma elettronica qualificata o firma digitale, da parte del responsabile del procedimento che ha generato l’atto o da parte del responsabile del procedimento di pubblicazione. Purtroppo, nell’Albo Pretorio on line del Comune di Augusta non tutte le norme sono rispettate, per esempio lo stesso Bilancio di previsione 2016-2018 è stato pubblicato, di recente, con scansioni tagliate e riproducibili senza l’apposizione di firma digitale, motivo per cui ho chiesto l’immediata revoca della pubblicazione. Per cercare di risolvere la problematica ho protocollato, contemporaneamente, una proposta di deliberazione di regolamento per la gestione delle procedure di pubblicazione nell’albo pretorio online, che sarà cura della presidenza del consiglio calendarizzare dopo che l’iter normativo si sia concluso. Non ho potuto fare a meno, considerato che nonostante le sollecitazioni non si è risolto definitivamente il problema, di chiedere agli organi preposti, la verifica della validità degli atti pubblicati con divergenze rispetto al dettato normativo ed eventualmente accertate tali irregolarità procedere con l’avvio della dichiarazione di nullità degli atti non validamente pubblicati”.

  M.S.

IL SENATORE PISANI RINGRAZIA GLI ELETTORI

pisaniAUGUSTA – Voglio ringraziare, con queste parole, gli elettori delle province di Siracusa e Ragusa che hanno scelto il Movimento 5 Stelle come forza politica a sostegno e tutela dei loro diritti nelle sedi istituzionali. Voglio anche esprimere la mia gratitudine per la fiducia e la stima che hanno riposto nella mia persona ed assicurare, nel contempo, che manterrò fede, con massimo impegno, all’incarico di rappresentarli nel Senato della Repubblica. Confido di espletare il mio mandato con la stessa dedizione e lo stesso scrupolo che hanno segnato la mia carriera di medico, nel corso della quale ho avuto modo di apprezzare il valore immenso dell’umiltà degli uomini e del rispetto dell’ambiente in cui viviamo. Agli elettori che mi votarono tre anni addietro, nelle precedenti elezioni amministrative del Comune di Augusta, voglio dire che non ho mai scordato i loro voti e che il mio impegno, oggi, è ulteriormente rafforzato dalla riconoscenza per la loro immutata stima. Mi auguro che possano maturare le condizioni per un governo del Movimento 5 Stelle al fine di attuare una politica di servizio ai cittadini, lontana dagli interessi di parte, che possa ridare speranza, lavoro e dignità alla nostra terra ed al nostro meraviglioso Paese.

        Dott. Giuseppe Pisani

AUGUSTA, DOPO 50 ANNI, AVVERATO IL SOGNO DEL SENATORE – di Cecilia Càsole

pisaniAugusta. I dati sono ora ufficiali. Pino Pisani sarà senatore del collegio uninominale Siracusa-Ragusa (161.799 voti, pari al 53,85 per cento). L’attesa era grande non solo per tutti gli attivisti e i seguaci del movimento pentastellato, ma per molti augustani che, dopo 24 anni, hanno un loro concittadino al Parlamento. Nel 1994, fu eletto alla Camera, anch’egli trionfalmente (13.532 voti ad Augusta, pari al 63,59 per cento), l’avvocato penalista Puccio Forestiere, missino di vecchia data, per la coalizione di centro-destra. E dopo cinquant’anni, gli augustani vedono avverarsi il sogno di avere un senatore a Palazzo Madama. Alle elezioni politiche del 1968, infatti, solo per una manciata di voti, non scattò in Sicilia il seggio senatoriale per il Movimento sociale italiano (Msi), il cui candidato era Salvatore, detto Turi, Vinci, per cui, allora, votarono seguaci di tutti i partiti, comunisti compresi. Pisani ha conquistato 1122 di voti personali, oltre trecento in più di quelli conquistati quando, nel 2015, si presentò quale candidato al consiglio comunale e quale vicesindaco designato. Pisani ha ricevuto, quale candidato all’uninominale del M5s, 8.960 voti (a fronte di 7.838 voti di lista), pari al 52,98 per cento, sostanzialmente in linea con il consenso ottenuto dal neo deputato pentastellato Paolo Ficara alla Camera (9.246 voti). Com’è noto, Pisani è stato vicesindaco e assessore all’ambiente per alcuni mesi, dopo essere risultato il più votato al consiglio comunale, ma si dimise, esattamente due anni fa, asseritamente per ragioni di salute, suscitando non poche critiche sia nell’immediatezza che durante quest’ultima campagna elettorale. Abbiamo cercato di raggiungere il neo senatore per pubblicare una sua dichiarazione, ma, nonostante i nostri sforzi, non è stato possibile raggiungerlo al momento. Nell’attesa, vi forniamo i principali dati locali definitivi riferiti ai voti di lista dei partiti che hanno superato i cento voti. Al Senato per il Pd 1.984 voti di lista, Liberi e uguali 315, Fratelli d’Italia – Meloni 658, Lega – Salvini 1066, Noi con l’Italia 216, Forza Italia 2.967, M5s 7.838. Alla Camera il Pd 2.227, Liberi e uguali 411, Fratelli d’Italia – Meloni 641, Lega – Salvini 1.124, Noi con l’Italia 284, Forza Italia 3.319, M5s 8.429, il Partito valore umano, che schierava il geometra augustano Francesco Ruggero, 136. Insomma, accanto all’ulteriore exploit del M5S, il Centrodestra ad Augusta tiene con 5.558 voti alla Camera (Nicoletta Piazzese), 4.987 al Senato (Mariella Muti), mentre crolla il Centrosinistra, come avvenne già alle amministrative, racimolando 2.497 voti alla Camera (Sofia Amoddio) e 2.191 al Senato (Maria Alessandra Furnari).

AUGUSTA, QUANDO SALVINI PRESE UN BITTER IN PIAZZA DUOMO – di Cecilia Càsole

Salvini intervistato da Cecilia CàsoleAugusta. Matteo Salvini, probabile nuovo primo ministro, nel maggio scorso, tuonò contro il cosiddetto hotspot nel porto commerciale. La mattina di venerdì 3 novembre, alla vigilia delle elezioni regionali, il leader della Lega, ha lanciato i suoi strali contro l’hot spot non nell’area portuale, ma nel cuore del centro storico, in Piazza Duomo, ripulita per l’occasione da solerti netturbini, sotto un sole primaverile. In ritardo, comprensibile, sulla tabella di marcia, è sceso dalla berlina con una camicia bianca immacolata, che metteva in risalto l’abbronzatura di questo tour elettorale in Sicilia. E’ sceso con il cellulare in mano e ha passeggiato sul sagrato della chiesa madre per tutta la durata della conversazione, ma il comizio l’ha tenuto  nell’unico angolo all’ombra della piazza, accerchiato dai fedelissimi e dai curiosi, cui ha subito dichiarato che gli piace stare in mezzo alla gente e non su un palco o su uno sgabello, tant’ è che Salvini ha fatto breccia  fra gli augustani riportando un successo inaspettato, alle elezioni di domenica scorsa, con 1.066 voti per il Senato e 1.124 per la Camera.  Dopo i saluti di rito di Franco Saraceno, referente locale di “Noi con Salvini”, il leader lumbard ha toccato le note politico-elettoralistiche  che rappresentano il leit-motiv della sua campagna, con coloriture siciliane e con variazioni locali: i giovani che sono costretti a lasciare la propria terra per lavorare, i migranti che non cappano da guerre ma che portano le guerre da noi, l’hotspot  che non s’ha da fare in Augusta e la tassa sulla spazzatura per i poveri, con riferimento ovvio alla recente Tari richiesta al “Buon Samaritano” e ad altre associazioni di volontariato. L’aver toccato queste ultime note, ha provocato, a sorpresa, l’arrivo del sindaco Di Pietro, scesa dal quel palazzo di città che s’affaccia su Piazza Duomo. Di Pietro, fotografi e operatori di ripresa all’opera, s’è fatta largo tra la folla per l’incontro ravvicinato con Salvini e ha precisato, con lo sguardo più tenero possibile, che per quanto riguarda l’hot spot è ” l’Unione Europea, come Lei sa, che lo impone” e, per quanto riguarda la Tari per i volontari, “non sapevo e verificherò.” Dopo i chiarimenti e la stretta di mano, Salvini si è concesso una passeggiata sul corso principale e un bitter seduto ai tavoli di un bar prospiciente la piazza, a godersi il caldo sole autunnale. Salvini ha fatto breccia anche fra gli augustani riportando un successo inaspettato, alle elezioni di domenica scorsa, con 1.066 voti per il Senato e 1.124 per la Camera.

Cecilia Càsole

CANDIDATI AUGUSTANI PER IL 4 MARZO

pisaniRuggero PVU

Augusta. Sono quattro i candidati locali per il prossimo 4 marzo, presentati in pubbliche conferenze nei giorni scorsi. In Via Sacro Cuore, sede del M5S ha inizio l’annunciata presentazione dei candidati pentastellati per Camera e Senato nei collegi i cui Augusta è inserita. L’attesa era grande, specialmente per Pino Pisani, candidato al Senato, già primario radiologo al Muscatello e già consigliere comunale (il più votato nel 2015), ex assessore-vicesindaco dell’attuale giunta a guida Di Pietro. Non c’è, però, la folla delle grandi occasioni, quella per esempio, che ci fu quasi tre anni fa quando fu annunciata la candidatura della stessa Di Pietro. Forse, l’influenza che, in questi giorni imperversa, forse la pioggia insistente e il clima un po’ più rigido rispetto ai giorni precedenti, hanno costretto pentastellati e rappresentanti alla stampa a stare a casa. A parte Di Pietro sindaco, nessuno della Giunta, due soli i giornalisti presenti, quattro i consiglieri comunali che fanno parte della maggioranza. Fa gli onori di casa Di Pietro che sostiene d’essere moderatamente ottimista sul successo della lista, ma sottolinea di non sentire la vittoria in tasca. Continua a leggere

TRE AUGUSTANI CANDIDATI NELLE LISTE DEL P.V. U., PRESENTATI DA FRANCESCO RUGGERO

Ruggero PVUAugusta. Sono tre gli augustani presenti nelle liste del neonato Partito Valore Umano (P.V.U.), partito capeggiato in campo nazionale da Maurizio Sarlo, fondatore del Comitato etico per un mondo migliore (Coemm), che ha avuto gli onori della cronaca nazionale grazie a un servizio del popolare programma televisivo di Italiauno, “Le iene”. Ad Augusta e in provincia uno dei più attivi sostenitori del Coemm prima e del PVU ora è stato ed è Francesco Ruggero, geometra di professione, già consigliere comunale augustano in rappresentanza del movimento cittadino “Augusta agli Augustani” da lui fondato. Ruggero è candidato alla Camera, come lo fu anni fa per “L’Italia dei Valori”, il partito fondato dall’ex p.m. di “Mani pulite”, Antonio Di Pietro. Amalia Morso, vedova Lavaggi, già attiva nella Croce Rossa, è candidata al senato, come l’ex imprenditore Piero Pasqua. Questi candidati augustani, con l’architetto siracusano Francesco Pelligra e la lentinese Anna Catania, casalinga, entrambi  candidati alla Camera, sono stati presentati, in un salone a piano terra di palazzo Lavaggi in Via Umberto,  dallo stesso Ruggero,  che ha sottolineato il binomio su cui si fonda il PVU: uomo e ambiente,  e ha ricordato le battaglie da lui condotte in passato con lo scomparso pediatra Giacinto Franco, una cui gigantografia campeggiava alle spalle di Ruggero e degli altri.

G.C. – Nella foto: da sin. Pasqua, Morso, Ruggero, Catania, Pelligra.

AUGUSTA, POTENZIATI GLI OSPEDALI DI AVOLA E LENTINI A DANNO DEL “MUSCATELLO” LE CUI SALE OPERATORIE SONO CHIUSE DA OLTRE UN MESE

Muscatello blocco operatorioAugusta. Mentre si continua a sostenere che non ci sono le risorse necessarie per l’attivazione dei posti letto assegnati all’ospedale di Augusta, ci si accinge ad attivare nella provincia di Siracusa due nuovi, costosissimi, reparti di rianimazione: uno nell’ospedale di Avola, l’altro in quello di Lentini. Curiosa è la storia del reparto di rianimazione dell’ospedale di Lentini. Tale reparto, infatti,  è stato istituito dall’ASP di Siracusa, con deliberazione del 2013: “ facendo ricorso ai fondi aggiuntivi di cui alla Legge Regionale n. 5 del 14.04.2009 art. 6 comma h) che prevede l’assegnazione di risorse di bilancio aggiuntive per le aree a forte rischio industriale, tra cui appunto quella di Augusta, dove, secondo i programmi aziendali, dovrà sorgere il Polo Oncologico di riferimento provinciale che, con riguardo all’Area dell’Emergenza, avrà a suo supporto quello del P.O. di Lentini”. Paradossalmente, si decide, quindi, di utilizzare le risorse di cui all’art. 6 della legge 5/2009  destinati alla tutela della salute degli abitanti dell’area industriale di Augusta-Melilli-Priolo per l’ospedale di Lentini invece che per l’ospedale di Augusta. Non solo. Si decide di attivare tale reparto di rianimazione quando nemmeno uno dei posti letto di Oncologia e di Oncoematologia assegnati all’Ospedale di Augusta è ancora operativo e mentre, contestualmente, il reparto di Chirurgia e il complesso operatorio di Augusta vengono sempre più depotenziati.  Nessuna considerazione per l’ospedale di Augusta. Del Polo oncologico provinciale assegnato dall’Assessorato regionale al “Muscatello” non c’è traccia, il Pronto soccorso rimane privo della necessaria Osservazione Breve Intensiva (O.B.I.), le sale operatorie da oltre un mese sono chiuse per mancanza di personale. Dove sono finiti gli impegni solenni assunti da tanti esponenti politici e funzionari della Stato dopo l’avvenuto scippo dei Reparti di Ostetricia e di Pediatria? Eppure l’Ospedale di Augusta rappresenta il naturale riferimento sanitario dell’area industriale Augusta-Melilli-Priolo, dalla quale lo Stato italiano ha tratto e trae tuttora enormi risorse e la cui presenza ha determinato un grave inquinamento ambientale e  significativi danni alla salute delle popolazioni residenti. Nel porto di Augusta si è registrato il maggior numero di sbarchi di immigrati in Italia. Ad Augusta hanno sede l’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia Orientale, il Comando Marittimo di Sicilia (MARISICILIA), l’Arsenale Militare Marittimo (MARINARSEN). E’ evidente che la peculiarità del bacino di utenza del “Muscatello” dovrebbe imporre un diverso atteggiamento, soprattutto ora che, con l’avvenuta delocalizzazione dell’Istituto Villa Salus dal Comune di Augusta alla periferia sud del Comune di Melilli, in prossimità dell’abitato di Siracusa, l’offerta sanitaria risulta ulteriormente decurtata. Viene prospettato, invece, ancora una volta, con l’apertura di un costosissimo reparto di rianimazione, l’ulteriore potenziamento dell’Ospedale di Lentini. E’ evidente che l’apertura della rianimazione a Lentini costituisce un danno per gli abitanti dell’area industriale Augusta – Melilli – Priolo Gargallo, sia per l’impropria utilizzazione dei fondi di cui all’art. 6 della legge 5/2009 in un ospedale posto al di fuori dell’area industriale; sia perché con le risorse previste per la rianimazione di Lentini potrebbero, più utilmente, essere attivati nell’ospedale di Augusta i posti letto di Osservazione Breve Intensiva al Pronto Soccorso, due posti letto  di terapia semi-intensiva  nel Reparto di Medicina, il reparto di Oncologia medica e quello di Oncoematologia. Le decisioni che l’Azienda Sanitaria e l’Assessorato Regionale della Salute stanno per assumere incideranno in maniera negativa sul futuro del “Muscatello”.  Oggi è ancora possibile intervenire in maniera efficace. Dopo potranno esserci, soltanto, inutili recriminazioni.

     Giuseppe Vaccaro

CON UN ATTIVO DI 180 MILIONI DI EURO, IL PORTO DI AUGUSTA E’ LA GALLINA DALLE UOVA D’ORO, CHE FA GOLA AI CATANESI

portoAugusta Ammonta a circa 180, diconsi centottanta, milioni di euro, (che equivarrebbero a circa 360 miliardi di lire) l’attivo di bilancio dell’Autorità portuale di Augusta, attualmente commissariata, che dovrebbe scomparire per diventare Autorità di sistema portuale (AdSP), in unione con Catania, la cui autorità portuale, al contrario, è in passivo. Com’è noto, per la nuova AdSP , il ministro dei trasporti, Delrio (PD), ha designato il salernitano Andrea Annunziata , già deputato della Margherita e già sottosegretario ai trasporti nel governo Prodi bis e, per otto anni, presidente dell’Autorità portuale di Salerno. “Possibile che in tutta la Sicilia non si trovi una persona con i requisiti?” si e ci domanda maliziosamente un operatore portuale di Augusta, che, però, non vuole sia fatto il suo nome, e che continua: “Il porto di Catania non è nemmeno adatto alle navi da crociera, non avendo la profondità per le attuali navi da crociera che, invece, Augusta può ospitare, non dovrebbe nemmeno essere sede di Direzione marittima e, invece, ha un ammiraglio che comanda la capitaneria di porto. Perché la Marina Militare ha potuto trasferire la sede di Marisicilia da Messina ad Augusta e ora i catanesi ci stanno scippando la sede del comando dell’Autorità portuale? Perché l’Autorità portuale di Augusta è una gallina dalle uova d’oro, con un attivo di bilancio che si avvicina ai 180 milioni di euro e che aumenta sempre di più, mentre l’Autorità portuale di Catania naviga in cattive acque e, quindi, i catanesi hanno tutto l’interesse a far sì che la sede del comando sia a Catania e non ad Augusta”. Sia il sindaco etneo, Enzo Bianco (PD), sia il presidente della Regione, Rosario Crocetta (PD-Megafono), hanno sostenuto a gran voce che Catania, città metropolitana non può essere priva dell’Autorità portuale, Perché? Dov’è scritto? Augusta è sede del comando di Marisicilia e ha un porto invidiabile e sempre invidiato, che dà allo Stato italiano fior di milioni di euro in diritti erariali, e che potrebbe diventare veramente il porto di tutta la Sicilia orientale, come Catania, con il suo aeroporto, è lo scalo più importante della Sicilia. Catania ha già i suoi trofei: oltre l’aeroporto, l’Università , gli ospedali più prestigiosi. Vuole fagocitare tutto? L’area metropolitana, però, non arriva fin qui. Bisognerebbe applicare la lezione del 28 dicembre 1960 per far capire a Delrio, a Crocetta e a Bianco che non si possono più far valere basse ragioni di bottega campanilistica o partitica. Al ministro Delrio si potrebbe dire, se non ci sono siciliani in grado di fare i presidenti della nuova Autorità portuale di sistema, perché non dà l’incarico a un olandese di Rotterdam o a un tedesco di Amburgo? Il suo collega Franceschini non ha incaricato alcuni non italiani a dirigere i musei italiani? Il porto di Augusta rende più soldi di un qualsiasi, pur prestigioso, museo.

AUGUSTA E IL SOGNO DEL SENATORE

Pino Pisani, dopo 50 anni, farà rivivere  la speranza incarnata nel 1968 da Salvatore Vinci?

Pino-PisaniAugusta. Ormai è ufficiale. L’augustano Pino Pisani, radiologo, in occasione delle elezioni politiche del 4 marzo, sarà candidato al Senato per il Movimento 5 Stelle nel collegio Ragusa-Siracusa. Dopo cinquant’anni, gli augustani potrebbero rivivere la speranza di un loro concittadino a Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica. Nel 1968, infatti, Augusta coltivò quella speranza grazie a Salvatore, detto Turi, Vinci, candidato al Senato per il Movimento Sociale Italiano. Vinci, un marcantonio, con una pelata mussoliniana, in anticipo sui nostri tempi, esponente d’una famiglia aristocratica locale, conquistò 8.519 voti. Dal confronto dei voti riportati da ciascun partito nelle liste per la Camera e per il Senato risulta evidente che Vinci ebbe i consensi di molti elettori di ciascuno schieramento ideo logico. Il sogno fu, però, di breve durata. Vinci non ce la fece, perché, per una manciata di voti, non scattò il seggio per il collegio. Pino Pisani, già vicesindaco e assessore all’ambiente nell’attuale Giunta pentastellata di Augusta, ce la farà a incarnare quella speranza nutrita dagli augustani nel 1968? Certo, dopo mezzo secolo, tante cose sono cambiate. E’ vero che i sogni muoiono all’alba, ma è anche vero che a volte s’avverano.

AUGUSTA, TRIBERIO E LISITANO: “VOGLIAMO CHE IL BARCONE RESTI AD AUGUSTA”

Il governo Gentiloni lo vorrebbe trasferire a Milano, con una spesa di 6oo mila euro. I consiglieri comunali esprimono pieno sostegno al Comitato 18 aprile che si batte per mantenere ad Augusta il relitto del barcone del naufragio di migranti del 18 aprile 2015, da un anno ospitato al pontile Nato della Marina militare, “per evitare che si concretizzi la scellerata decisione del Governo nazionale di spendere 600 mila euro di fondi pubblici per trasferire il relitto a Milano”.

barcomne inabissato 2Augusta. Non sono bastati 20 milioni di euro pubblici per recuperare dal fondo del mare di Lampedusa il barcone che naufragò con 700 migranti, per trasportarlo al pontile NATO di Augusta, per recuperare i corpi e conservarli in banconi frigoriferi, ancora in funzione, per tentare individuare l’identità dei 700. Ora si vorrebbero spendere altri 600 mila euro per trasportare, chissà perché, a Milano il barcone, ricoverato al pontile NATO, quando un comitato ha proposto di lasciarlo qui ad Augusta, come mònito e come simbolo. Al riguardo abbiamo ricevuto una nota del  consigliere Giancarlo Triberio che, giovedì 28 dicembre, a firma congiunta con il consigliere Francesco Lisitano di Art 1-Mdp Liberi e Uguali, ha protocollato una mozione consiliare con cui si impegna l’amministrazione comunale a dare un seguito immediato e concreto agli intendimenti espressi nella  lettera inviata al governo nazionale di sostegno all’azione del comitato chiedendo al presidente del Consiglio dei ministri, e ai ministri della Difesa e dell’Interno un formale incontro con una delegazione composta dal sindaco, dal presidente del consiglio comunale e dal comitato 18 aprile, “al fine di meglio rappresentare che la volontà di questa comunità coincide con le finalità governative in tema di immigrazione molto più di un decontestualizzato museo a Milano, nonché a coinvolgere formalmente il presidente della Regione Siciliana e l’assessore regionale alla Cultura al fine di sostenere le richieste di questo Comune affinché il relitto rimanga ad Augusta come arricchimento del patrimonio museale della città, e culturale dell’intera Regione, quale elemento significativo e fondante di quel “Giardino della Memoria” posto a presidio e testimonianza delle tragedie delle persone migranti, oltre che segno di rispetto per le vittime e dall’alto valore didattico per le nuove generazioni che si troveranno a crescere nel multiculturalismo.

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