Viaggio d’istruzione Vienna-Budapest

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Così vicini, ma allo stesso tempo così lontani. Le classi quinte del liceo classico Mègara di Augusta sono state protagoniste di un viaggio d’istruzione in Austria e Ungheria, in un percorso certamente ricco di fascino e interesse, culminato nell’incontro con questi popoli dell’Europa Orientale, che per noi siciliani si trovano alla stessa distanza geografica dalle città del Nord Italia (il volo Catania-Budapest impiega meno di 2 ore, più o meno quanto Catania-gita a Budapest.jpgMilano), ma sono lontanissimi da noi per quanto riguarda lo stile di vita, la cultura e, ahinoi, la cucina. Andare all’estero è il modo migliore per rendersi conto della fortuna di vivere le prelibatezze culinarie italiane. In particolare, a Vienna, la cucina era nettamente peggiore rispetto a Budapest, e, se dovesse capitarvi di trovarvi in quei luoghi, rassegnatevi a dimenticare cosa sia la pasta. Per fortuna la bellezza delle città riempiva lo spirito di un corpo fisicamente spesso a digiuno. A Vienna sembra che il tempo non fosse mai trascorso, i suoi edifici riecheggiavano ancora l’atmosfera dello splendore dell’Impero, in particolare il palazzo di Schonbrunn, la residenza della principessa Sissi, il cui giardino esterno valeva da solo il prezzo del biglietto.   La fama di Vienna è rinomata, mentre Budapest è stata una piacevole sorpresa. La capitale ungherese è assolutamente da visitare, perché, oltre alla parte artistica e storica, assicura anche luoghi di intrattenimento e divertimento, il tutto a prezzi modici, in quanto in Ungheria, non essendo presente l’Euro, ma una moneta svalutata nei cambi, ovvero il Fiorino Ungherese. Il patrimonio artistico di Budapest è certamente notevole, ma possiamo tranquillamente affermare che è quasi nullo rispetto a quello della sola Sicilia, ma è ben valorizzato, tramite i restauri, a differenza del nostro patrimonio culturale. Perché in Ungheria, paese certamente non ricco, reduce dal controllo dell’URSS per decenni e democratico da appena 20 anni, si riescono a trovare i fondi per far diventare una città normale come Budapest una meta del turismo culturale, mentre da noi, pur avendo tanti monumenti, li facciamo crollare?

Evitiamo di dare adito a facili, pur motivate, polemiche, ma di certo non possiamo continuare ad accettare che tutto scorra tranquillamente, come le acque del Danubio che attraversano Vienna e Budapest prima di sfociare nel Mar Nero.

   Ottavio Pugliares