IL SALONE DEL CIRCOLO UNIONE RITORNA AGLI ANTICHI SPLENDORI

 

circolo.jpgAUGUSTA. La presidente  del circolo Unione Gaetana Bruno  alla presenza dell’intero direttivo composto dal  vice presidente, Luigi Ranno,  dal segretario, Gaetano Gulino, dai consiglieri Giovanni Romeo, Elena La Ferla e Carmelo Salamone, ha avuto un incontro con i giornalisti per illustrare i lavori, durati circa tre mesi, per portare il salone di rappresentanza agli antichi splendori e presentare la serata inaugurale. Gaetana Bruno ha ricordato il   “ lungo e travagliato iter ha caratterizzato gli interventi tanto voluti quanto attesi dal direttivo nonché dalla società Ionia, presieduta da Alfredo Beneventano,  che si è fatta carico di gran parte del finanziamento per riportare i locali al loro antico splendore .  lavori sono stati avviati lo scorso 5 novembre e portati a compimento una settimana fa. Prima di assegnarli alla Fortedil di Avola che li ha eseguiti con la collaborazione dell’architetto Campisi ci siamo avvalsi della consulenza tecnico-strutturale dell’ingegnere Giovanni Ranno. Ringrazio la società Ionia per aver contribuito in maniera determinante alla ristrutturazione dei locali e tutto il direttivo”. Giovanni Romeo ha ricordato che il salone, edificato nel 1911, costruito dopo il circolo degli operai, nella centralissima Piazza Duomo, nei locali dell’ex convento dedicato a Santa Caterina, fu il  salotto in cui si discutevano i fatti della politica locale, fino al 1924. Il pavimento del salone, portato a nuovo lustro,  proviene dalla chiesa della Madonna delle Lettere di Messina da dove venne recuperato all’epoca per essere destinato al Circolo grazie al nonno di Romeo. Elena La Ferla cura il sito internet: circolounioneaugusta. org attraverso il quale è possibile acquisire informazioni su attività, corsi e appuntamenti in calendario. Il salone, per volontà del direttivo,ritornerà a essere un luogo di promozione della cultura, sono previsti concerti e conferenze, e si aprirà ai giovani, con la speranza manifesta di invogliare gli stessi giovani a iscriversi al circolo per un necessario ricambio generazionale.

G. C.  

CHIESTE LE DIMISSIONI DEL COMMISSARIO REGGENTE E DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

augusta.jpgAUGUSTA. Il clima politico sta per diventare rovente nella città fondata da Federico II, attualmente governata da un ex funzionario regionale, in pensione da anni e “resuscitato” da quel “governatore” Lombardo che è stato l’artefice sostanziale del drastico ridimensionamento dell’ospedale Muscatello. Pur già dimissionario, Lombardo ha nominato il 75enne Antonio La Mattina commissario reggente del Comune, dopo le dimissioni da sindaco di Massimo Carrubba. Si è trattato, dunque, di una nomina “fiduciaria” di un “governatore” dimissionario. Perché sottolineiamo questo. Perché il signor La Mattina, dopo l’elezione di Crocetta a presidente della Regione avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni, in coerenza con quanto egli stesso, cioè il La Mattina, ha fatto qui in Augusta, azzerando tutte le nomine di incarichi fiduciari, compresi quelli non onerosi.  Oppure avrebbe dovuto Crocetta revocare l’incarico al La Mattina e nominare un commissario di sua fiducia. La querelle non è nominalistica, perché, in sostanza, questi commissari reggenti sono o sono stati funzionari, sono sì, apparentemente, figure “tecniche”, non politiche, ma, di fatto, rispondono ai politici che li hanno nominati, soprattutto se, come ha fatto e sta facendo il La Mattina qui in Augusta, non si limitano a gestire l’ordinaria amministrazione, ma agiscono con l’esercizio del potere che deriva loro dal ricoprire la funzione di sindaco e di giunta. Aggiungiamo un fatto non di poco conto rispetto proprio al La Mattina, Costui è residente a Palermo, alloggia in un hotel del centro storico e riceve un’indennità legata alla funzione, che va a sommarsi alla sua ricca pensione di ex funzionario regionale. E se invece del La Mattina il Lombardo avesse nominato, com’è stato fatto a Ragusa, un funzionario o ex funzionario vicino a casa nostra? Non sarebbe stata fatta un’economia per le finanze regionali? Ma transeat.   Il  La Mattina, come Monti prima di fare il candidato premier? Il paragone, mutatis mutandis, potrebbe reggere.  Anche del governo Monti si diceva che era un governo di tecnici. E Monti non è stato certo esente da critiche anche aspre. E certo il La Mattina non può pretendere d’esserne immune. Due consiglieri comunali, Sessa e Di Mare, lo hanno criticato e hanno inoltrato una lettera al presidente Crocetta per chiederne la revoca e hanno reso pubbliche e le critiche e la lettera. Apriti cielo!  Delitto di lesa maestà! Come Giove pluvio il La Mattina ha tuonato e ha chiesto la difesa d’ufficio del presidente del consiglio, Salvatore Amato. Amato ha convocato in un  luogo non deputato, cioè nella sua stanza al palazzo municipale,  i consiglieri comunali, tranne Sessa e Di Mare, e ha reso pubblico un verbale in cui risulterebbero presenti consiglieri che, invece, si trovavano altrove, [questo non è un falso ideologico?] per dare maggiore risonanza alla sottoscrizione di  solidarietà al La Mattina, offeso da Sessa e Di Mare. Sessa e Di Mare  hanno prontamente  risposto  a  Amato, mettendo in evidenza: -l’indicazione della “presenza a consiglieri che negli orari indicati in verbale  erano in tutt’altra parte della città e quindi impossibilitati due essere fisicamente presenti”,  – la dimenticanza” della convocazione degli stessi Sessa e Di Mare, – la riunione “carbonara”, ancorché URGENTE del consiglio comunale. Per completa documentazione, abbiamo pubblicato la lettera di risposta ad Amato da parte dei consiglieri comunali Sessa e Di Mare e la loro lettera al presidente Crocetta per chiedere, motivando, la revoca della nomina al commissario reggente. Ovviamente siamo pronti a pubblicare le repliche delle persone chiamate in causa.

Giorgio Càsole