COSA VANNO CERCANDO VERAMENTE I GIOVANI D’OGGI?

La testimonianza d’una di loro e il ricordo di Pietro Taricone

taricone.jpgAUGUSTA.  Il XXI secolo si è aperto con un universo di nuove idee, nuove problematiche, nuove tecnologie, scoperte scientifiche e letterarie ma anche come un secolo che ha stravolto le nuove generazioni. È piacevole ascoltare i racconti della giovinezza dei miei nonni, le passeggiate interminabili, i sorrisi genuini, i vecchi giochi nel cortile di casa, il profumo di un’aria pulita. Bastava pochissimo, perfino un paio di biglie o noccioline, per strappare un sorriso ai ragazzi di un tempo. In questi anni mi sto accorgendo come, invece, i giovani siano sempre insoddisfatti, delusi, quasi scontenti della vita che fanno. Facciamo un passo indietro fino a sessant’anni fa : non esistevano cellulari, motorini di nuova generazione, smartphone, tablet, televisione, per non parlare di tutti quegli effetti tridimensionali che catturano i ragazzi che navigano su internet, ciattano sui social network e si lasciano manipolare da tutti coloro che stanno al di là degli schermi tentando di creare nuovi “mostri”… e oggi? Già un ragazzino di quattordici anni possiede tutto eppure è sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. Così si arriva ai sedici – diciassette anni ricercando l’impossibile e, la maggior parte dei ragazzi, avendo tutto, si rifugia nell’alcol, nella droga, alla disperata ricerca di nuove emozioni. Le famose stragi del sabato sera sono un chiaro esempio di questo terribile fenomeno. Quanti ragazzi innocenti alla guida di un mezzo vengono a da giovani ubriachi, drogati che perdono il senno in discoteche e pub! Si comincia con una sigaretta, poi un cocktail, poi due..fino ad arrivare con una bottiglia in mano commettendo errori che ti segneranno per tutta la vita. Mi preme molto questo fenomeno poiché ormai siamo veramente pochi a estraniarci da questo mondo losco, ingannevole che, a mio parere, non porta a nulla di positivo. Spesso mi sono sentita quasi esclusa perché preferivo un bicchiere di coca cola a una bottiglia di superalcolico. Ma questo è solo uno dei tanti diversivi trovati dai giovani d’oggi per fuggire dalla realtà. Altro nuovo svago sono gli sport estremi: paracadutismo, bungee jumping ecc. Nulla in contrario a questi sport che vengono dapprima collaudati, provati da sportivi esperti, tecnici e con adatti sistemi di sicurezza. Ma sono comunque sport rischiosi, si può sempre spezzare una corda o in base al carattere e alle attitudini di una persona si può sbagliare anche un minimo dettaglio per rimanere colpiti a vita. Ricordo il caso di Pietro Taricone, uno showman della nostra televisione, un ragazzo solare, felice, padre di due splendidi bambini amato da una donna meravigliosa. Per puro capriccio, voglia di nuovo, non oso immaginare perché cercasse nuove emozioni, provò il paracadutismo; non una, non due o tre volte ma pian piano diventò per lui un vero e proprio sport. Fu così che un giorno, collaudati tutti gli attrezzi si lanciò da quel maledetto aereo, il paracadute non si aprì e si schiantò al suolo morendo ad appena 35 anni.  Immagino il dolore della famiglia, dei genitori, dei figli che cresceranno senza un padre che torni a casa la sera con quel sorriso stanco, ma felice di essere di nuovo in famiglia. Purtroppo, non sono solo uno o due i casi di morte dovuti a questi sport estremi. Non saprei rispondere esattamente alla domanda “Cosa vanno cercando i giovani d’oggi?”. Penso che molti risponderebbero la felicità, il divertimento, nuove avventure. Ma ora vorrei scagliare una freccia a favore di tutti quei ragazzi cresciuti con sani valori che si impegnano per raggiungere ottimi obiettivi per migliorare la nostra società. “Non siamo gioventù bruciata, gioventù passiva” questo è il motto di molti ragazzi che fanno parte dell’associazione Italia Nostra di cui io stessa faccio parte. È una realtà grazie all’azione di circa cento giovani che non desiderano altro che migliorare la loro città; la loro felicità risiede nel fatto di essere ricchi di idee, iniziative, fantasia e aver trovato un modo per poter esprimere le loro capacità. Il mio augurio è che sempre più giovani possano riscoprire il valore di uno sguardo, un sorriso sincero e genuino e condurre una campagna che porti alla dissoluzione di fenomeni come l’alcol, la droga, la ricerca di avventure nuove e pericolose per ritornare a una vita intrisa di sani princìpi.

 

Letizia Carrabino – Nella foto,  Pietro Taricone con la moglie

MANTO STRADALE AD AUGUSTA? UNA GRUVIERA!

MANTO STRADALE.jpgAUGUSTA.  Ultimamente sui quotidiani che riguardano Augusta si riportano notizie di incidenti di motociclisti causati da una cattiva manutenzione del manto stradale, i pronto soccorsi ospedalieri registrano lesioni e traumi da parte di giovanissimi motociclisti; è difficile segnare un confine di responsabilità tra la guida maldestra e l’asfalto che presenta grossolane irregolarità tra buche e spaccature. Se dovessimo rappresentare con delle foto le condizioni delle strade augustane si farebbe prima a fotografare i tratti di asfalti ben tenuti (che sono veramente pochi). Al nostro Comune quotidianamente pervengono denunce e segnalazioni da parte di cittadini che sono vittime accidentali, subendo danni alla propria persona o danneggiando il proprio mezzo di trasporto, rompendo un cerchione in una buca o prendendo una storta semplicemente perché una piastrella di un marciapiede che fa da trabocchetto mentre si mette il piede sopra. La responsabilità della manutenzione delle strade comunali riguarda l’Amministrazione comunale e il dirigente dell’Ufficio Tecnico. In alcuni Comuni di eccellenza in Italia (ovviamente il nostro Comune è lontano anni luce per essere definito tale) gli Uffici Tecnici operano un monitoraggio delle strade, con cadenza periodica, in modo che si possa segnalare in tempo dove serve un intervento di manutenzione per non aggravare lo stato del manto stradale. Spero in un futuro miglioramento in quanto anche io possessore di uno scooter e vivo questa situazione drammatica in prima persona.

    Ettore Italia