IL M5S PUBBLICA I NOMI DEI CONSIGLIERI COMUNALI CHE HANNO APPROVATO L’AUMENTO DELLA TARSU

DI SILVESTRO FUTURO SINDACO DI AUGUSTA?

di silvestro.jpgAUGUSTA. Potrebbe essere il futuro sindaco di Augusta, Antonio Di Silvestro, promotore  e portavoce locale del Movimento ideato dall’ex comico Beppe Grillo e da Gianroberto Casaleggio, esperto di comunicazione. Quando molti  opinionisti, ma soprattutto i giornalisti-veline, chiamavano Grillo come l’esponente dell’antipolitica, modestamente chi scrive lo  definiva antipartitico, perché nel momento in cui ci si muove per modificare la cosa pubblica, si “fa” politica. “Politica” è una parola che deriva dal greco e significa occuparsi della “polis”, cioè dello Stato o della res publica,  come i Romani antichi chiamavano lo Stato. Chiamare Grillo esponente dell’antipolitica era un modo per prenderne le distanze, per dileggiarlo, soprattutto quando si continuava a chiamarlo comico, nel momento in cui, seppur provocando qualche risata liberatoria, diceva cose terribilmente serie e  drammatiche. Attenzione! Il grillismo non è un fenomeno inedito nel panorama storico italiano. Il nome è nuovo, perché deriva dal cognome dell’ex comico genovese (con una bella villa a S. Ilario), non il fenomeno di  un movimento popolare/populista, animato da un capo popolo che si scaglia contro il regime dominante. Non voglio risalire al ventisettenne  Tommaso Aniello d’Amalfi, meglio conosciuto come Masaniello, protagonista della rivolta napoletana che vide, dal 7 al 16 luglio 1647, la popolazione civile della città insorgere contro la pressione fiscale imposta dal governo del vicerè  spagnolo. Vorrei ricordare il fenomeno del “Qualunquismo”, derivante dal movimento “L’uomo qualunque” e dall’omonima rivista del  commediografo-giornalista Guglielmo Giannini, napoletano come Masaniello, che usava, come oggi Grillo, espressioni dirette e  di sicura presa, come “non ci rompete le scatole”. Giannini nel 1946, l’anno delle prime elezioni italiane a suffragio universale diretto, l’anno del referendum istituzionale che privilegiò la forma repubblicana dello Stato, portò ben trenta deputati all’Assemblea costituente, superando il cinque per cento. Anche quello di Giannini era un movimento antipartitico. Grillo è stato più lungimirante. Ha incominciato circa sette anni fa, ha organizzato grandi adunate pubbliche denominate “Vaffaday”, ha fatto le prime prove alle amministrative  di Parma, conquistando  la poltrona di sindaco, ha fatto le prove generali qui in Sicilia lo scorso ottobre, con significative conquiste all’Assemblea siciliana e ora, alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio ha superato ogni più rosea previsione, attestandosi sulla soglia del 25 per cento. Grillo sogna in grande e pretende la maggioranza assoluta se si dovesse andare a votare di nuovo da qui a breve, data la situazione  che si presenta sulla carta ingovernabile,  perché Grillo non vuole fare accordi con alcuno. Grillo potrebbe ottenere la maggioranza assoluta, se gli Italiani fossero ancora spremuti con le tasse e delusi dai partiti tradizionali. Grillo supererebbe gli altri capipopolo e  aprirebbe uno scenario  m5s.jpgche a qualcuno potrebbe far pensare a uno scenario autocratico, per non dire fascista. Di Silvestro già gongola al pensiero che rebus sic stantibus, così stando le cose,   fra poco meno di tre mesi, potrebbe diventare il nuovo sindaco di Augusta se le due coalizioni maggiori – PD e PDL – non troveranno qualificati esponenti da opporre a quello di 5 S, visto che alle politiche il grillini ad Augusta hanno ricevuto un consenso pari a oltre il  42 per cento alla Camera  Intanto, Di Silvestro  si muove già come un candidato. Gestisce il sito on line del Movimento, da cui ogni mattina dà il buon giorno e su cui ogni sera pubblica il diario della sua giornata,capeggia delegazioni che vanno dal commissario reggente del Comune a quello straordinario dell’Asp, invita i simpatizzanti a festeggiare l’ingresso dei grillini al Parlamento nazionale, invito formulato addirittura giorni prima di conoscere il risultato atteso, ma non in quella misura. L’ultima fatica di Di Silvestro è quella d’aver spulciato il sito del Comune di Augusta per conoscere e pubblicare i nomi dei consiglieri comunali che hanno approvato lo sconsiderato aumento dell’IMU chiesto dal commissario reggente, La Mattina. Detto fatto. Promessa mantenuta. I nomi  sono pubblicati nel sito del Movimento, nel riquadro che vi proponiamo (cliccateci sopra per ingrandire).

   Giorgio Càsole

 

LEGGENDE POPOLARI AUGUSTANE RACCONTATE DAI PESCATORI

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Giorno 1 marzo alle 17.30 presso palazzo san Biagio verrà presentato in prima nazionale il libro IL SOGNO DI ZIO CIANO, scritto da Alessio Di Modica, edito da LIBRIDINE EDIZIONI, illustrazioni di Corrado Portuesi, con una nota introduttiva dell’antropologo Antonino Cusumano. Dal teatro alla carta stampata, il testo racconta la storia recente e le leggende popolari di Augusta viste dallo sguardo dei pescatori. La terra dunque è vista dal mare: la serra monaca, il fantasma che vive nel pozzo  e che una volta all’anno esce, il cavallo di San Domenico, apparizione notturna nella “strada mastra” della città, la Marzucca,“lo scazzubulo”, il pesce magico che fa diventare adulti. Il magico irrompe nella storia tra  la dura fatica del lavoro dei pescatori, tra i loro riti di iniziazione, i loro ritmi legati alla natura, cosa che la nostra memoria ha scordato e di cui non vi è rimasta traccia. Questo testo nasce da anni di ricerca sul campo che l’autore ha fatto per realizzare uno spettacolo teatrale e recupera le atmosfere, i luoghi, la geografia del golfo e del paese,le tradizione, le feste religiose, i modi di dire di un tessuto sociale molto forte dove vigevano  la solidarietà,  l’innocenza di uomini vigorosi e donne forti,   le diatribe tra confraternite, le decine e decine di tipi di pesca  vengono raccontate con un linguaggio popolare di altri tempi. IL SOGNO DI ZIO CIANO è un libro che porta il lettore  in  un viaggio nella cultura marinara della nostra città, nella memoria del mondo dei pescatori, una memoria sepolta o semplicemente nascosta. A presentarlo ci saranno insieme al’autore, Antonino Cusumano antropologo, Franco Sferlazzo l’editore,  Carmelo Maiorca giornalista, Christian Bonatesta (video maker e regista),  moderatore   Gianmarco Catalano.

    Ivano Di Modica

FINE SETTIMANA FUNESTASTO DA 2 RAPINE IN RAPIDA SEQUENZA – UN’ALTRA RAPINA ALLO SPACCIO ALIMENTARE

rapina.jpgAugusta. Due rapine una dietro l’altra si sono registrate  la sera di sabato 23, vigilia delle elezioni politiche. Quattro persone con il viso coperto da passamontagna  sormontati da cappellini  sono entrati  nello “Spaccio alimentare , ex SMA, ipermercato d contrada Cozzo delle Forche localizzato  prima  dell’ingresso della città. Pistola in pugno,  hanno intimato ai cassieri di consegnare loro l’incasso della giornata e  quasi sùbito dopo, a piedi e indisturbati,  si sono diretti in un altro supermercato situato proprio davanti al primo e con le stesse modalità, sempre mascherati e  con la stessa pistola, hanno obbligato i cassieri di dare quanto avevano in cassa. Quando è scattato l’allarme era ormai troppo tardi. I rapinatori si erano dileguati a bordo di un auto. Un carabiniere che si trovava in borghese nel secondo supermercato rapinato, ha cercato di fermarli senza riuscirci, poi ha informato i colleghi dell’Arma che sono arrivati sul posto, senza poter fare altro che compiere le prime indagini. Negli ultimi tempi si è registrato un aumento delle rapine, non solo nei supermercati: l’ex SMA, da quando si è trasformato in Spaccio Alimentare, è stato oggetto di ben tre rapine. Mentre prima non è mai successo nulla del genere. Il fatto dovrebbe far riflettere. O c’è un tentativo mafioso in atto o i duri tempi della crisi hanno prodotto una recrudescenza della criminalità, organizzata o no. Episodi di microcriminalità si sono estesi anche ai danni delle abitazioni estive, anche se in molti casi le persone che hanno subito il furto non hanno fatto denuncia alle forze di polizia, le quali invitano tuti a denunciare sempre qualsiasi furto.

   Giulia Càsole

IL KIWANIS COMPIE 33 ANNI, MA PERDE LA COSTOLA GIOVANILE

Il presidente Gaetano Roggio: “ Il viaggio è più importante della meta; il nostro è un viaggio che continua”.

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AUGUSTA E’ stata più sobria di altre celebrate  nel corso di oltre un trentennio la cerimonia della XXXIII charter Kiwanis e XXX Kiwanis junior  tenutasi al Venus Sea Garden, con la partecipazione di un numero inferiore di soci, sia per l’abbandono di taluni, sia per il clima che ha costretto non pochi a stare a casa propria. La sobrietà è caratteristica dell’attuale presidente Gaetano Roggio, direttore di cancelleria al tribunale di Siracusa, ma c’è da dire che si respirava  un’aria non di lutto, ma certamente di mestizia. Mestizia non dovuta  crisi che sta funestando questo periodo, giacché la serata è stata all’altezza delle tradizioni kiwaniane, quanto al fatto che il circolo augustano perderà la sua costola giovanile, il Kiwajunior, che ha celebrato il trentesimo compleanno, trentesimo e ultimo, dunque, per via di recenti disposizioni dei vertici internazionali. In alto loco è stato deciso che un vero kiwajunior deve reclutare soci fra il 18 e i 26 anni. Superati i 26, si può diventare soci senior o uscire dal sodalizio giovanile. Seppur spiritoso, l’intervento di Federico Cannavà, ultimo presidente, è stato venato dalla mestizia, appunto,  di dover essere il notaio della chiusura, anche se il vicegovernatore, Francesco Valenti, ha tentato, attraverso il racconto di un apologo, di esprimere una parola d’incoraggiamento, non potendo certo opporsi alle decisioni verticistiche.  Il presidente Gaetano Roggio nel suo breve intervento ha fatto riferimento alla sua esperienza nel club giovanile: “La mia esperienza nasce già come Kiwanis junior, è stato facile diventare senior. Il Kiwanis significa responsabilità, vedersi, discutere e porsi delle domande per cercare di dare delle risposte. Il successo per ogni socio consiste nell’essere in pace con sé stesso, sapendo di essersi sforzati di dare il massimo di cui si è capaci. Il nostro viaggio che si è svolto in questi 33 anni è più importante della meta , è un viaggio che continua”.  Nel corso della serata sono stati raccolti altri fondi per la campagna intrapresa da anni, di concerto con l’Unicef, di eliminare dalla scena mondiale il tetano materno-infantile. “Bastano pochi spiccioli per salvare una vita” – ha ricordato Roggio,  il quale ha precisato che con soli due euro si possono comprare ben tre vaccini.”

Giorgio Càsole    Nella foto, da sin. Francesco Valenti, Gaetano Roggio, Federico Cannavà

L’ Italia mal governata già prima delle elezioni, diventa ingovernabile e si spacca in 3

grillo.jpgIl vero vincitore della tornata elettorale è senza dubbio Beppe Grillo del Movimento 5 Stelle, il  partito più votato alla Camera con il 25,55% dei voti,  8.688.545 consensi che realizzano 108 seggi, e terzo partito  al Senato, 23,79% ,pari a 7.285.648 voti e 54 seggi. Un Paese ingovernabile, diviso in tre: centrosinistra, centrodestra e Movimento 5 Stelle. Lo spread che chiude a 300 punti per poi risalire ancora la mattina dopo a 347, coi mercati internazionali che premono su un Paese instabile. La coalizione di Pier Luigi Bersani (Pd) totalizza al Senato il 31,63%, 120 seggi con Trentino e Valle d’Aosta, mentre alla Camera il 29,54%, con 10.047.507 voti e 340 seggi. Il centrosinistra conquista la maggioranza assoluta alla Camera e, a pelo, la maggioranza relativa al Senato. Segue col fiato sul collo la coalizione di Silvio Berlusconi con il 30,72%, una differenza di 3 seggi, 117 in totale, mentre alla Camera la stessa totalizza il 29,18%, ossia 124 seggi. La coalizione di Mario Monti invece, conquista alla Camera 45 seggi, il 10,56% pari a 3.591.560 voti. Restano fuori dal Parlamento Fli, La Destra, radicali, Samorì, Rivoluzione civile, Fare per fermare il declino. Dentro due piccoli partiti che ottengono un senatore ciascuno: la lista Crocetta in Sicilia e il Grande Sud in Calabria.  

I risultati definitivi:   alla Camera       al Senato

Prosegue il ciclo promosso dal Teatro Stabile di Catania e dal Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università

Enrico IV e la follia secondo Pirandello: appuntamento con Vincenzo Pirrotta e i “Dialoghi con il personaggio”

teatro_Stabile_Catania.jpgCATANIA – Come accade alla maggior parte degli antieroi pirandelliani, il protagonista di Enrico IV accetta – o meglio sceglie – di indossare una maschera. In questo caso la maschera della follia: soluzione meditata dopo aver conosciuto un mondo cinico e meschino, che lo ha psicologicamente scisso e disorientato. Al ruolo del titolo è dedicato il sesto appuntamento con Vincenzo Pirrotta e il ciclo Dialoghi con il personaggio, promosso dal Teatro Stabile di Catania e dal Dipartimento di Scienze umanistiche dell’’Università. L’incontro si svolgerà lunedì 4 marzo alle ore 21 (l’’ingresso è libero) al Teatro Musco, che torna a ospitare i “Dialoghi” ideati da Giuseppe Dipasquale, direttore dello Stabile, e dallo storico Enrico Iachello, docente nel Dipartimento.  Il progetto – che prevede la partecipazione degli allievi della Scuola d’arte drammatica dello Stabile – punta sulla matura riflessione di Pirrotta, sul suo magistero artistico di interprete-regista-drammaturgo, sulla potenza espressiva che innerva queste sue colluttazioni”con ruoli che da sempre l’artista desidera portare in scena e ancora in embrione dentro di lui. Tra questi non poteva mancare il pirandelliano Enrico IV, scritto dall’’autore nel 1921 per Ruggero Ruggeri. L’’azione si svolge vent’’anni dopo la tragica cavalcata in costume e il trauma in seguito al quale il protagonista – che Pirandello lascia senza nome – si è“fissato” nel personaggio dell’’imperatore di Sassonia, da lui scelto per potersi inginocchiare davanti alla donna amata, che si chiama Matilde, come la gran contessa di Canossa. La vecchia fiamma viene ora a visitarlo insieme a Belcredi, il rivale in amore che l’ha sposata, e alla loro figlia, fidanzata con il nipote dello stesso Enrico. Non sanno che l’’uomo, per lungo tempo realmente pazzo, da otto anni è guarito e continua a fingersi folle per dolorosa necessità. I venti anni perduti gli sembrano azzerarsi d’’un colpo quando sta per abbracciare la figlia di Matilde, così simile a lei da giovane, ma è un’illusione crudele: dopo aver ucciso Belcredi, a Enrico non resta che arroccarsi di nuovo nella pazzia, acuendo e reprimendo il rimpianto per una vita non vissuta. In ciò Enrico IV è metafora dell’uomo novecentesco – alienato, emarginato, contraddittorio e della nevrosi decadente. Rientra così nel catalogo dei personaggi che si ritirano e rifugiano in dimensioni altre rispetto alla realtà sensibile, eppure coscienti della loro condizione, come il Des Esseintes di Huysmans. Antieroi che demoliscono ipocrisie e verità fittizie, ma al contempo simboli di repressione volontaria, senso della rinuncia.

 

ROTARY CLUB RACCOGLIE 2 TONNELLATE DI ALIMENTI PER AIUTARE I PIU’ BISOGNOSI

aliment.jpgAUGUSTA –In occasione del “ Rotary Day “, sabato 23 febbraio, tutti i soci dei Club del 2110°  Distretto Sicilia – Malta  si sono uniti, idealmente, per attuare un progetto a favore della propria comunità. Il soci del Rotary Club Augusta,  su proposta del presidente Pietro Paolo Amara,  hanno scelto di agire a favore delle persone che vivono in una situazione di estremo disagio realizzando un “Banco alimentare” al quale hanno partecipato, oltre a numerosi rotariani, anche i ragazzi del Rotaract e Interact. La raccolta alimentare, svoltasi dalle ore 9 alle ore 18, realizzata presso noti Supermercati della città, ha ottenuto eccellenti risultati avendo raccolto oltre 2000Kg di alimenti che sono stati consegnati ad alcune parrocchie di Augusta e Brucoli per la successiva distribuzione alle famiglie più bisognose,  con la massima discrezione e riservatezza. Paolo Gemelli, segretario del circolo,  attraverso l stampa, desidera ringraziare”di cuore a tutti coloro che hanno aderito alla realizzazione di questa nobile iniziativa e, soprattutto, i cittadini che con la loro generosità hanno contribuito a regalare un sollievo a chi soffre”,  mettendo in pratica il motto di fresco conio “LA GENEROSITA’ NON CONOSCE LA CRISI”. Nello stesso giorno i giovani dell’Interact  presieduto da Federica Finazzo, hanno piantumato, nell’aiuola all’ingresso della città, alcune piante e una targa a ricordo del Rotary Day.

P. G.