SI TORNI A FARE PROPAGANDA ELETTORALE NELLE PIAZZE E NON DENTRO IL MUNICIPIO

AntonioAlbanese.jpgAUGUSTA. In questi giorni di fermento politico-elettorale, stiamo assistendo a un fitto avvicendamento di personaggi politici di spicco al Salone del Palazzo di Città: il 10 febbraio è intervenuto Gianfranco Fini, leader del FLI e Presidente della Camera Dei Deputati, mentre il 16 febbraio è stata la volta di Rosario Crocetta, Governatore della Regione Sicilia e leader del partito “Il Megafono”. In entrambi i casi, ci è parso di ravvisare la storiella del lupo che si traveste da agnellino: i politici in questione, infatti, seguendo lo stesso canovaccio, vengono accolti al Palazzo di Città in veste di rappresentanti istituzionali, ottenendo così l’autorizzazione a utilizzare il Salone di Città per incontrare i cittadini, facendosi introdurre dai saluti del Commissario regionale in carica con tanto di fascia tricolore; alle spalle dei relatori, però, campeggiano nemmeno tanto fittiziamente i loghi partitici di riferimento e il politico di turno avvia la sua esplicita propaganda elettorale in favore della propria lista alle prossime elezioni nazionali. Il giochetto in questione viene a palesarsi esplicitamente anche attraverso i manifesti affissi per le strade, dove gli incontri al Salone del Palazzo di Città vengono pubblicizzati con tanto di logo elettorale, prima FLI, poi “Il Megafono”. Davanti a una tale evidenza, ci sembra quantomeno inopportuno concedere il Salone del Palazzo di Città ai fini della propaganda elettorale, violando palesemente l’articolo 1 del “Regolamento per la concessione e l’uso del Salone municipale di rappresentanza” che, citiamo testualmente, puntualizza “non saranno accolte richieste volte allo svolgimento di manifestazioni il cui contenuto attenga ad argomenti legati a campagne elettorali”. Noi preferiamo che la propaganda si torni a fare nelle piazze, confrontandosi con i cittadini senza alcuna “benedizione” istituzionale, evitando di declassare il Salone di città a  un salotto di propaganda politico-elettorale.

   Claudio Forestiere – Angelo Pasqua

BOLLETTE SALATE: CHI PROTESTA E CHI FA DA SE’

bollette.jpgAUGUSTA. “Ormai la misura è colma, non si possono chiedere sempre sacrifici ai cittadini. Chi ha delle responsabilità, deve riconoscere che la causa di questi aumenti è dovuta alla manifesta incapacità di amministrare, quindi si chiedono, per correttezza nei confronti della cittadinanza che sta pagando e non per strumentalizzazione politica, le dimissioni immediate di tutto il Consiglio Comunale. Non si comprende come mai la Tarsu non debba essere pagata tenendo conto del numero dei componenti del nucleo familiare e non dei metri quadrati dell’immobile. Gestisco una pagina sul social network Facebook e i cittadini manifestano la rabbia di questo ulteriore incremento di tassa che, serve solo a coprire il deficit creato in questi anni dalle amministrazioni che si sono succedute. Il commissario straordinario di Augusta non può amministrare “alla Monti”, aumentando le tasse senza dare i servizi in cambio. Non vedo una città più pulita, non vedo una raccolta differenziata, i tombini restano otturati, i rifiuti ingombranti giacciono dappertutto, il randagismo permane” Chi parla così è Mimmo Di Franco, amministratore di un frequentato sito in un altrettanto frequentato socialnetwork. Di Franco si è fatto portavoce delle proteste di molti augustani che in questi giorni si sono viste recapitate bollette salatissime relative al consumo dell’acqua e alla raccolta dei rifiuti solidi urbani,la spazzatura, in parole povere. Si tratta di imposte comunali che Antonio La Mattina, commissario reggente ha chiesto al Consiglio comunale di aumentare, ottenendone l’assenso, rapidamente come altrettanto rapido è stato l’inoltro da parte della Puibliservizi, la società che ha la concessione per i tributi comunali. E’ la stessa società che recentemente ha mandato altre cartelle, che sarebbero “pazze”, per l’imposta ICI del 2007. Sarebbero “pazze”, cioè erronee, ma, intanto, devono essere i cittadini  a comportarsi da sudditi e a dimostrare d’aver pagato. Stanchi, i cittadini hanno inscenato una manifestazione di protesta in Piazza Duomo, nella mattinata di venerdì 22. Erano oltre cinquecento. Nel frattempo, in Viale Italia, la ventottenne  M. C. è stata  denunciata dai carabinieri per allaccio abusivo per sottrarre ad altri l’energia elettrica. Mentre scriviamo, non si sa se la donna abbia agito da sola o in compagnia. Forse lo ha fatto per non poter pagare la bolletta. Le sono stati concessi gli arresti domiciliari. Userà le candele?

  Giulia Càsole

L’ ATENEO KORE DI ENNA VIENE INCONTRO AI RAGAZZI PIÙ MERITEVOLI

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Venire incontro agli studenti: questo l’obiettivo dell’Università Kore di Enna, che è stata presentata dall’ingegnere e ricercatore (nonché ex alunno del Liceo “Mégara”) Gianfranco Scatà, nell’evento organizzato e aperto dalla prof. ssa Anna Lucia Daniele, giorno 23 Febbraio presso l’aula Vallet. Tale evento rientra nelle attività di orientamento post-diploma condotte sin dal mese di ottobre dalla docente Daniele.  Questo valido ateneo, che si è classificato al quarto posto per meriti tra le migliori università siciliane, offre 14 corsi di laurea e la frequenza di 9000 studenti che possono usufruire di agevolazioni di vario tipo. E sono proprio questi i vantaggi, che l’ingegnere Scatà ha voluto riassumere in maniera convincente in 10 punti, che hanno provato la sensibilità che l’università Kore dimostra nei confronti delle esigenze dei suoi studenti più meritevoli. Infatti aldilà delle borse di studio riservate alle “eccellenze”, il panorama delle offerte formative della Kore comprende anche progetti antimafia, borse di lavoro part-time, certificazioni Cambridge (che possono essere conseguite presso il CLIK: centro linguistico interfacoltà) e servizi ERSU inerenti agli alloggi per studenti e alla ristorazione. Infine non di minore rilevanza risulta la promozione di convegni, viaggi-studio, e attività culturali, anche internazionali, che possono rappresentare una base di lancio per gli studenti nel mondo del lavoro.  Sicuramente la Kore, può aggiungersi al pari di altri validi atenei, a quelle opportunità che i nostri studenti potrebbero prendere seriamente in considerazione per costruire il loro futuro.

   Cristina De Fino