AUGUSTA, IL ROTARY E LO STILE DI VITA

rotaryAugusta, Il Rotary club Augusta presieduto da Giuseppe Pitari ha ospitato una delegazione di soci della sezione AIRC di Augusta coordinata da Sabrina Toscano. Nell’occasione si è parlato di alimentazione e stili di vita in relazione alla salute.  Ha introdotto i lavori il medico oncologo della UOC di oncologia della ASP 8 di Siracusa dott. Fabrizio Romano (nella veste anche di presidente entrante del Rotary Club Augusta).  A seguire le relazioni del dott. Alberto Romano, neurochirurgo, responsabile Unità Funzionale di Neurochirurgia nell’ l’Istituto Ortopedico Villa Salus di Augusta che ha parlato di “Salute e stili di vita”, e del prof. Paolo Guarnaccia, docente di ‘Principi e tecniche agronomiche in Agricoltura Biologica’ nel  Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Univeristà di Catania, che ha trattato l’argomento “Terra, cibo e salute: un trinomio indissolubile”. Fabrizio Romano ha sottolineato come   “Abbiamo guadagnato in tenore di vita ma abbiamo perso in qualità della vita”. Alberto Romano ha evidenziato il ruolo che svolgono nella insorgenza delle malattie tumorali non solo i fattori ambientali (inquinamemto atmosferico, agenti chimici, amianto e metalli pesanti, agenti fisici e agenti infettivi) ma anche gli stili di vita (fumo, alcol, sole, alimentazione, obesità e sedentarietà), ponendo una particolare attenzione al ruolo dello stress nella genesi di molte malattie. Paolo Guarnaccia, infine, ha spiegato come “l’attuale modello agricolo dei paesi industrializzati è poco sostenibile: per produrre, trasformare, trasportare e consumare 1 caloria di cibo, in media nel mondo si consumano 7,3 calorie di energia; inoltre per andare dal campo alla tavola un alimento compie 3500 km; infine il 30% dei gas climalteranti provengono dall’agricoltura e dalla zootecnia intensiva”.

 

  1. S.

IN SICILIA I PRIMI HUB DI EDUCAZIONE FINANZIARIA PER I CITTADINI CON “WIDIBA”

Senza titolo-1MILANO – Nascono i primi hub di educazione finanziaria per il cittadino in Sicilia, un servizio aperto a tutti disponibile a fornire informazioni qualificate in tema di investimenti. Con questa iniziativa Widiba intende rispondere concretamente alla Legge Salva-Risparmio e alla forte richiesta di informazione e orientamento dei cittadini in tema di tutela e pianificazione patrimoniale. A partire dalla prossima settimana sarà possibile confrontarsi con un consulente certificato UNI ISO 22222 per comprendere i propri bisogni finanziari e conoscere gli strumenti presenti sul mercato per ottimizzare i propri risparmi. Un giorno alla settimana, un esperto sarà presente per rispondere a tutti i quesiti e fornire informazioni in merito alla previdenza complementare, le forme di indebitamento più convenienti, la fiscalità, le soluzioni di investimento più efficienti, i PIR (Piani Individuali di Risparmio) e per comprendere meglio i mercati. Gli hub saranno disponibili tutte le mattine dalle 9 alle 13.30 secondo il seguente calendario: Lunedì a Catania in Viale Regina Margherita 21 – Martedì a Cefalù in Piazza Bellipanni 8 – Mercoledì a Corleone in Via Francesco Bentivegna 13 – Giovedì ad Augusta in Via Garibaldi 43 – Venerdì a Palermo in Via G. Magliocco 36 . Lingresso è libero

  Pietro Ferreri

AUGUSTA, PER LA PRIMA VOLTA IL PRESEPE NELLA CHIESA PATRONALE NEL RICORDO DI CARMELO MIANO

Aperto per tutto il periodo natalizio fino al 6 gennaio 2017,  lo hanno allestito 12 sostenitori di  don Palmiro per ricordare  l’amico, “vittima del cancro”, che lo aveva fortemente auspicato.

presepe-san-domenicoAugusta.  E’ stato celebrato il trigesimo della scomparsa di Carmelo Miano, “vittima del cancro”, come hanno ancora sottolineato i suoi familiari, (moglie e tre figli) nel manifesto murale che è stato affisso per invitare gli amici ad assistere alla messa in suffragio celebrata dall’arciprete augustano, quel don Palmiro Prisutto, noto alle cronache non solo locali, ma nazionali, per la sua ultratrentennale battaglia contro l’inquinamento del territorio, inquinamento che  ha contribuito e contribuisce a provocare le patologie tumorali che portano alla morte delle persone, tanto che don Palmiro ogni 28 del mese ricorda in chiesa, durante la messa, i morti per cancro certificati. Prisutto è  arrivato a leggere oltre 8oo nomi. Fra questi ora anche quello di Carmelo Miano che è stato uno strenuo sostenitore di don Palmiro in occasione dell’esplicita avversione al sacerdote esplicitata da tre confraternite cattoliche, avversione culminata – come si ricorderà – con la pubblicazione di un violento manifesto  esposto nelle chiese dell’Annunziata, di San Giuseppe e  delle Anime Sante, di cui Prisutto era rettore per volere del vescovo siracusano, Salvatore Pappalardo, cui le confraternite avevano rivolto le loro accuse,. tanto che il presule era arrivato a chiedere a Prisutto le dimissioni da parroco della chiesa madre. Grazie a un movimento della pubblica opinione, animato con forza da Miano, l’ordinario diocesano ha fatto marcia indietro, lasciando Prisutto al suo posto di parroco, ma ha destinato ad altri sacerdoti le rettorie delle tre chiese gestite dalle tre sorprendenti confraternite.  Dodici amici e solidali di Carmelo Miano, sostenitori di don Palmiro, hanno voluto rendere testimonianza d’affetto all’uno e all’altro, in memoria e in vita, allestendo, per la prima volta, il presepe nella chiesa patronale, dedicata a San Domenico, che è stata sempre sotto la giurisdizione del parroco della chiesa madre. Il presepe è realizzato con pregiatissimi “pastorelli di Caltagirone” in terracotta, messi a disposizione da Gianluca Blandino, e costituisce un motivo in più offerto agli augustani, e in particolare a coloro che tornano in città in occasione delle festività natalizie, per visitare la chiesa di San Domenico. Il presepe rimarrà allestito fino al 6 gennaio. “ L’iniziativa assume un significato molto forte per coloro che l’hanno realizzata, perché prende spunto da un desiderio espresso dal compianto Carmelo Miano, recentemente scomparso, ennesima vittima del cancro” e “Nessuno muore veramente sulla terra finché vive nel cuore di chi resta“, affermano i promotori in riferimento allo spirito che li ha animati nella realizzazione dell’iniziativa.

Cecilia Càsole

FLORIDIA COME SIENA, IL PALIO DELL’ASCENSIONE ATTIRA GENTE E PROCURA EMOZIONI

IMG-20160508-WA0022palio FloridiaFLORIDIA. Dopo anni,  ritorna la tradizione del Palio, Una corsa ippica per la via principale della cittadina, con precedente benedizione dei cavalli che avviene nel sagrato della Chiesa Madre; nella tradizione Floridia viene accoppiata alla festa dell’Ascensione e alla corsa dei cavalli, che attira migliaia di appassionati dell’intera regione. Questa corsa è una delle pochissime rimaste in Italia, nella versione originaria di corsa a pelo, cioè senza sella,  da qualche anno, ha fatto un notevole salto di qualità tecnica. La gara  ha visto quest’anno la vittoria del cavallo Rochelle delle contrade Marchesa-Taverna, condotto da Roberto Amaraddio, secondo classificato il cavallo Ringhio condotto da Massimo Argentano per il quartiere Piano Mastru Vartolo. Tanta affluenza di pubblico per questa corsa ippica  fa capire che non bisogna perdere le tradizioni perché sono una risorsa importante, culturale ed economica di ogni popolo nel valorizzare il territorio locale, nel recupero di questa ricchezza, utile a comprendere il presente partendo dal passato, per conoscere le proprie radici nella vita, nei riti, nella letteratura e nelle feste. Davvero momenti emozionanti, dunque, il ritorno alle tradizioni è un sapere indispensabile per scoprire chi siamo,  necessario per confrontarci con gli altri in uno scambio produttivo e paritario. Il gonfalone  è stato consegnato.  in Piazza del popolo, dal sindaco Orazio Scalorino e, come vuole la tradizione,  viene dato in custodia al quartiere vincitore dove rimane per un anno.
Mariangela Scuderi  

CONFERENZA INDETTA DALLA CHIESA SULL’ ELEVATO RISCHIO DI CRISI AMBIENTALE IN TERRITORIO DI SICILIA – di Giuseppe Tringali

IMG_20160413_183442IMG_20160413_183500AUGUSTA – Si è svolta giovedì 13 aprile, presso l’aula magna dell’ istituto Ruiz di Augusta, una conferenza sulle problematiche ambientali che inquietano la nostra regione, con particolare riguardo alle città di Augusta-Melilli-Priolo, notoriamente esposte ai rischi che riguardano l’inquinamento e le morti per cancro. All’ incontro, organizzato dai laici e presbiteri impegnati nella “Pastorale Sociale del Lavoro” erano presenti i sacerdoti della diocesi e il vescovo di Siracusa, monsignor Salvatore Pappalardo. Dopo i saluti e i ringraziamenti iniziali del vescovo ai numerosi partecipanti e a tutti i collaboratori, i lavori sono iniziati con la presentazione, a cura di don Angelo Saraceno, della figura dell’ eccellente ospite relatore, monignor Filippo Santoro, vescovo di Taranto, personaggio noto per avere fronteggiato talune spinose vicende legate all’ambiente, come la delicata questione dell’ ILVA che ha, non molto tempo addietro coinvolto o, ancor  meglio, “sconvolto” drasticamente la città, nonché per gli ultimi coraggiosi interventi sul tema “Tempa Rossa”, il giacimento petrolifero nell’alta valle del Sauro e le ripercussioni sul territorio. “Nell’agosto del 2005,” – riferisce don Angelo nella sua presentazione – “nell’ aula magna del liceo di Augusta la chiesa presentava un documento dal titolo <Salvaguardia del creato e lavoro in Sicilia>, dove i vescovi siciliani evidenziavano il problema ecologico e la grande drammaticità in molte zone della Sicilia anticipando, per certi versi, la nuova enciclica papale <Laudati si>, alla quale viene ispirato l’incontro. Il fenomeno, già allora aveva raggiunto un livello di estrema gravità, come si evince dal fatto che da diversi anni alcune aree della nostra regione sono state riconosciute dalle competenti autorità <aree ad elevato rischio di crisi ambientale>. In particolare nella zona Augusta – Priolo – Melilli, l’inquinamento del mare e dell’aria, l’accumulo e lo smaltimento di enormi quantitativi di sostanze tossiche e nocive, le nascite di esseri e bambini malformati, l’incremento delle malattie dell’apparato respiratorio della popolazione residente e l’aumento esponenziale delle mortalità per cancro e leucemie, hanno raggiunto livelli più che preoccupanti.  Di seguito prende la parola monsignor Santoro: “La natura, vista come il creato, è un libro splendido nel quale Dio ci parla e ci trasmette qualcosa della sua bellezza e della sua bontà. Nella visione francescana del papa i principi cristiani si uniscono alla sfida che ci viene dalla realtà, alla sfida che ci vengono dai problemi.” Il relatore racconta successivamente alcune vicende legate alla sua esperienza personale e missionaria, prima in Brasile e, successivamente, a Taranto, dove appena arrivato scoppiava il caso ILVA, in una città dove il problema dell’inquinamento durava dagli anni 60, dai tempi dell’ ITALSIDER. Una conferenza per un messaggio chiaro di una chiesa moderna che scende in campo per sensibilizzare, senza pretendere di definire le questioni scientifiche, non per sostituirsi alla politica, ma per invitare il cittadino a un dibattito onesto e trasparente, proponendo al primo posto la dignità dell’ uomo e un graduale orientamento verso quelle che vengono definite energie rinnovabili o sostenibili.

  Giuseppe Tringali –  nella foto in alto, da sin.: mons. Pappalardo, mons. Santoro, padre Saraceno

LA TRADIZIONALE FESTA DI SAN GIUSEPPE DELL’ARSENALE M.M. DI AUGUSTA

“TOGLIETECI TUTTO, MA NON IL NOSTRO SANTO”, HANNO ESCLAMATO LE MAESTRANZE

SGiuseppe3AUGUSTA – Il personale civile della difesa che opera all’interno dell’ Arsenale Militare di Augusta è sempre stato devoto a San Giuseppe. Lo ha dimostrato anche lunedì santo, rimanendo in attesa del proprio Protettore, di ritorno dalla Chiesa San Domenico, per accompagnarlo in corteo “nato spontaneamente” fino alla sua dimora, un locale ricavato nelle antiche mura spagnole. Ciò è successo a distanza di qualche giorno dalla conclusione della tradizionale festa di San Giuseppe, svoltasi quest’anno il 17 marzo, per la prima volta dal 1951 senza la rituale processione all’interno dello Stabilimento. Il simulacro si trovava nella chiesa di San Domenico in quanto le incerte condi-meteo sconsigliavano la funzione religiosa in un luogo aperto all’interno dell’Arsenale. La messa avrebbe lì dovuto essere celebrata dall’arciprete della Chiesa Madre di Augusta, don Palmiro Prisutto. Ma, di lì a poco, la decisione di svolgere la cerimonia nel cortiletto ricavato tra le nuove palazzine direzionali dell’Arsenale. Ha avuto così inizio la messa, presieduta dal cappellano militare, mentre Il simulacro del Santo rimaneva in custodia presso la Chiesa San Domenico. Alla funzione partecipava il personale militare, il Comandante di Marisicilia, il Direttore dell’Arsenale, assenti i dipendenti civili della difesa che, decidevano di non partecipare, in quanto gli stessi reclamano un ritorno alla tradizione nata nel lontano 1951 ad opera del defunto dipendente Carmelo Spirio. Carmelo Spirio, il fabbro che nel 1951 ebbe l’idea di fare costruire, coi mattoni rossi pressati di Sicilia, dentro lo stabilimento un’edicola votiva dedicata al Santo patrono degli artigiani e degli operai, proprio davanti l’officina dove egli stesso prestava servizio. In quell’anno, con il consenso dell’ amministrazione militare, Spirio riuscì a realizzare, assieme al suo reparto, la prima festa di San Giuseppe dell’Arsenale, probabilmente inconsapevole di avere dato inizio ad una vera e propria tradizione. Da quel momento la festa venne organizzata a turno dai vari reparti dell’ Arsenale militare. Al mattino veniva portato in processione un piccolo simulacro di San Giuseppe, poi veniva celebrata la messa a cui partecipavano tutti i lavoratori con le rispettive famiglie, le autorità civili e militari e le orfanelle dell’ Istituto Parisi-Zuppello Santangelo, ricorrenza questa ultimamente emulata  anche dagli Arsenali di Taranto e La  Spezia. “Abbiamo registrato che con il passare degli anni la festa delle maestranze operaie organizzata a turno dai vari reparti dell’Arsenale, nostro malgrado, è stata pian piano snaturata diventando sempre più cerimonia militare e sempre meno festa delle maestranze e dei relativi familiari, facendo discostare sempre più quell’orgoglio nato nel 1951 e il senso di appartenenza ad una comunità che in quella festa riconosceva il proprio mestiere come opera indispensabile doverosa e fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi comuni cosi come l’aveva concepita “onorevolmente” il defunto dipendente Carmelo Spirio, fabbro dell’Arsenale militare di Augusta. Quanto avvenuto giovedì scorso non passi semplicemente come mero fatto di cronaca, ma costituisca un punto di riflessione affinchè la tradizionale Festa di San Giuseppe dell’Arsenale, sia restituita alle maestranze civili”.

     Sebastiano Trigilio –  Cgil Funzione Pubblica 

L’ “antico carnevale tra miti classici e modernità”, organizzato dall’associazione SulidArte nel centro storico di Augusta

l (76)AUGUSTA. L’associazione culturale SulidArte, il 9 febbraio,  presenterà il progetto “Antico Carnevale tra miti classici e modernità”, che si svolgerà per le vie del centro nel giorno di martedì grasso tra le 17 e le 20.  Ovviamente, le vie interessate  saranno chiuse al traffico automobilistico, e non solo. Poiché sono previste altre manifestazioni carnascialesche a cura dell’associazione commercianti di Augusta, l’amministrazione comunale ha predisposto la chiusura della Via Principe Umberto,  che sarà isola pedonale, durante le sere del 4, 7 e 9 febbraio.

l (77)

LA LUNGA TRADIZIONE DEL CARNEVALE DI MELILLI

carnevale-di-melilli1-694x480MELILLI – Ha  una storia lunga quasi settant’anni il Carnevale di Melilli, che attira molti visitatori, come o forse più li attira la tradizionale festa di San Sebastiano. Due appuntamenti, uno laico, pagano, che affonda le radici nei riti dionisiaci greci, e uno religioso, che trae la linfa dall’oralità, dal racconto popolare. Entrambi due appuntamenti tradizionali di forte richiamo nella nostra Sicilia così ricca di storia, ma così povera di risorse. A Melilli, la prima semplice spartana ma gioiosa edizione del Carnevale risale al lontano 1936, con un solo carro, dal titolo “Vivere – Non si muore mai”, messo su alla bell’e meglio da un gruppo di entusiasti che si autodefinirono “A sommeggiata”. Da allora è stato sempre un crescendo, grazie al contributo delle amministrazioni comunali che si sono succedute. L’unica pausa è stata ovviamente rappresentata dagli anni della Seconda guerra mondiale. Al pari della festività religiosa di San Sebastiano, il Carnevale Melillese è  molto sentito dai cittadini di Melilli, i quali, come nel resto della Sicilia, erano soliti già nell’anteguerra celebrare il Carnevale in maniera semplice ma altrettanto divertente rispetto ai giorni nostri, facendo assumere per certi versi un significato che andava ben oltre la festa in sé. Il Carnevale, infatti, era  un modo per la comunità di dimenticare per qualche giorno la fatica del vivere quotidiano, del lavoro nei campi o, nel dopoguerra, il lavoro  nelle prima fabbrica, la Rasiom fondata da Moratti,  che aprì la strada al polo petrolchimico più grande e, quindi, più inquinante d’Europa. La settimana compresa fra il giovedì e il martedì grasso era   vissuta pienamente dalla gente comune. In quei giorni giovani e meno giovani si sbizzarrivano a fare scherzi e a vestirsi “mascarati”: agli uomini bastavano uno straccio con due fori all’altezza degli occhi per realizzare una maschera e un largo mantello  per “travestirsi”; le donne utilizzavano abiti larghi con vistosi grembiuli per camuffare il proprio corpo e grossi scialli per  ricoprire la testa e parzialmente il viso.

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GLI ALBERI DI NATALE DONATI DAI CLUB ALLA CITTÀ DI AUGUSTA

imagesAUGUSTA – Quest’anno, i club service cittadini Rotary, Lyons, Kiwanis, Inner Wheel e Fidapa, nel quadro dei singoli programmi di “servizio” rivolti alla comunità augustana, quale, ad esempio, la raccolta alimentare di sabato 13 u.s., hanno aderito molto volentieri alla proposta dei Commissari Straordinari del Comune di Augusta  di addobbare, con l’ormai classico simbolo natalizio dell’albero, P.zza Duomo, P.zza Fontana e P.zza S. Nicola di Brucoli. Il Comune  e i club hanno concordato di coinvolgere anche le scolaresche, affinché alunni e famiglie si sentissero parte fondamentale di questa valida iniziativa e l’intera città la sentisse sua. Hanno aderito gli studenti degli Istituti Comprensivi “Principe di Napoli”, che hanno addobbato l’albero di P.zza Duomo; il “Domenico Costa” e il “Salvatore Todaro”, che hanno addobbato l’albero piacevolmente inusuale di P.zza Fontana; e gli studenti dell’ “Orso Mario Corbino” che hanno addobbato l’albero di Brucoli. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Grazie alla sapiente direzione dei docenti, tutti gli allievi hanno realizzato gli addobbi in materiale riciclato, per mandare un messaggio di coscienza ecologica alla città. L’Amministrazione Comunale è sempre stata tenuta informata sui relativi progetti esecutivi, nel corso di svariate riunioni proficuamente produttive, fornendo, per tutto quanto di loro competenza, la massima disponibilità e collaborazione. Un sentito ringraziamento va rivolto a tutti coloro che si sono spesi per far si che questo  progetto  si potesse realizzare, in particolar modo ai tecnici e alla squadra lavori del Comune, che si sono resi disponibili, anche al di fuori dell’orario di servizio, e all’Associazione “Officina Teatrale di Augusta” che ha fornito, in via del tutto gratuita, un mezzo munito di cestello tramite il quale è stato possibile espletare l’attività di addobbo dei predetti alberi.

D. T.

AUGUSTA/ La Cena organizzata da Inner Wheel Augusta presso la Casa di reclusione

Grande emozione e partecipazione  per reclusi e ospiti

Cena galeotta foto finale-3AUGUSTA – Grande emozione e partecipazione hanno caratterizzato la Cena “Galeotta” del 5 Dicembre 2014  promossa da Inner Wheel club di Augusta, presieduto da Patrizia Fangano, in collaborazione con la Casa di reclusione di Augusta, diretta da. Antonio Gelardi. In linea con il Presidential Theme 2014-2015 “Light the Path“, la serata di beneficenza ha consentito la raccolta di fondi da destinare a sostegno delle attività trattamentali a favore dei detenuti. Ospiti d’onore la Governatrice del Distretto 211 Inner Wheel Italia  Donatella Amendola Maestri e la Segretaria distrettuale Elisa Ammirati Nicoscia, in visita istituzionale al Club di Augusta. Erano tra gli altri presenti, la Vice Governatrice Nadia Arena Micalizio (socia del club di Augusta), Gaetana Bruno (membro Commissione Espansione) e Concetta Sanfiorenzo Angelino (membro Commissione Internazionale). Dopo i controlli di rito degli ospiti all’ingresso, gli avventori sono stati accompagnati dalla Polizia Penitenziaria) direttamente nelle celle, opportunamente arredate per l’accoglienza degli ospiti e la successiva cena.  La  società cooperativa sociale l’Arcolaio per il reinserimento socio-lavorativo di detenuti della Casa Circondariale di Cavadonna si è occupata della preparazione dei piatti bio, serviti dai neo addestrati ragazzi, detenuti nella Casa di reclusione, impegnati al meglio per rendere piacevole e indimenticabile la serata. Dopo la cena gli ospiti sono stati allietati dapprima dall’animazione del gruppo teatrale della Casa di reclusione per lo più composto da reclusi Campani e successivamente dalla Swing Brucoli’s Brothers Band (corale formata da giovani reclusi e diretta  dalla Maestra Mariagrazia Morello). I detenuti, utilizzando il linguaggio universale e gioioso che solo la musica e il canto possono dare, sono riusciti a coinvolgere in un crescendo di emozioni gli ospiti, che hanno risposto con fragorosi applausi, partecipazione e forte commozione. “Il contatto con il  territorio e il sostegno della comunità augustana perseguito dai programmi del Penitenziario hanno trovato nell’Inner Wheel club di Augusta un diretto collaboratore”, queste le parole del Direttore Gelardi alle quali hanno fatto seguito quelle della Presidente Fangano, che dopo i ringraziamenti a margine della presentazione dell’iniziativa, ha concluso esprimendo un sentito e partecipato ringraziamento per ciò che i reclusi sono riusciti a donare agli ospiti intervenuti. La governatrice Amendola Maestri ha espresso profonda ammirazione e orgoglio per l’alta valenza sociale dell’iniziativa, evidenziando come il club di Augusta Inner Wheel  sia in prima linea nella promozione e divulgazione delle attività di servizio ce promosse in favore dei più deboli e bisognosi.

D. C.