Unimed e il liceo Mégara: corsa alla borsa di studio

 

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AUGUSTA – Il liceo “Mégara” prosegue con l’attività di orientamento, che lo ha visto attivo già dai mesi precedenti, e anche quest’anno ha riproposto lo stage Unimed, una ghiotta occasione per i tanti studenti che aspirano ad entrare ai corsi di laurea ad accesso programmato, che prevede il conseguimento di un’ingente borsa di studio così da poter frequentare uno dei corsi Unimed per la preparazione ai test di ammissione. Tale evento, che ha visto la partecipazione di ben oltre sessanta ragazzi del quarto e del quinto anno, si è svolto venerdì 11 Gennaio presso la sala riunioni del liceo ed è stato organizzato e aperto dalla professoressa Anna Lucia Daniele che ha presentato con orgoglio l’attesa attività, giunta ormai alla quinta edizione, agli studenti desiderosi di ottenere informazioni utili circa il percorso che hanno intenzione di intraprendere. La professoressa Daniele ha presentato i due esperti Unimed, il Dr. Antonio Vitale, medico chirurgo specialista odontoiatra nonché fondatore e amministratore dell’Unimed, e Massimiliano Carnazza, l’esperto collaboratore Unimed. Il Dr. Vitale ha esposto ai giovani studenti la dura realtà di frequentare un corso Unimed e la lotta che si verifica annualmente per entrare in uno dei tanti corsi di laurea ad accesso programmato. Oltre a presentare l’Unimed, il dottor Vitale ha anche trattato di alcuni miti riguardo i test di ammissione nella facoltà di Medicina e Chirurgia, i cosiddetti test “truccati”: oggigiorno è del tutto impossibile che accadano simili eventi ed il concorso è del tutto trasparente e meritocratico, con una relativa difficoltà che può essere arginata grazie ad uno studio motivato e costante e dalle aspirazioni del giovane stesso. “Una realtà da film di azione”, come il dottor Vitale ha scherzosamente enunciato ai ragazzi, che vede i ragazzi combattere giustamente per il loro futuro. In seguito si è svolta la simulazione che ha visto gli studenti impegnati per 60 minuti a rispondere a 40 quesiti tra cultura generale, chimica, matematica e fisica. C’era tanto in gioco e gli studenti si sono dimostrati motivati sottoponendosi al test con l’unico scopo di dare il massimo. Tramite il sito Unimed gli studenti hanno potuto vedere istantaneamente il loro punteggio ma la loro curiosità è stata placata solo in serata quando è stata stilata la graduatoria. Dal risultato del test si è decretato vincitore della borsa di studio lo studente Antonio Galvano frequentante la VB liceo Scientifico. Al secondo posto lo studente Carmelo Intravaia, anch’egli frequentante la VB del liceo Scientifico. Degnamente classificatasi al terzo posto la studentessa Valentina Mameli della VD liceo Scientifico. Nonostante la non-vittoria degli altri partecipanti, gli studenti sono stati particolarmente colpiti da questa esperienza e di loro si è apprezzata la capacità di mettersi in gioco e la loro grande forza di volontà, tipica dei giovani.  “Forse è proprio vero che tra di noi ci sono già i medici e i chirurghi del domani; il nostro compito per adesso è quello di mettercela tutta per arrivare al nostro traguardo. Noi non possiamo far altro che impegnarci e sperare; sono convinta che enti come l’Unimed possono aiutarci a realizzare i nostri sogni” ha commentato l’alunna Silvia Mattei, anche lei partecipante allo stage. In conclusione la professoressa Daniele si è complimentata con tutti gli studenti per l’interesse e l’impegno mostrato durante l’effettuazione del test e ha ringraziato i rappresentanti dell’Unimed per la loro annuale disponibilità nel fornire questa opportunità ai ragazzi del Mégara.

    

    Silvia Mattei Nella foto,  la professoressa Daniele col vincitore della borsa di studio

AUGUSTA/ FINALMENTE SBLOCCATI I FONDI PER IL PORTO

 porto.jpgAUGUSTA. Lo sblocco dei finanziamenti necessari per il completamento del porto di Augusta contribuirà al rilancio della città. Un segnale positivo, secondo il vice presidente della Camera di Commercio Pippo Gianninoto, verso il percorso di crescita e ammodernamento del sistema delle infrastrutture della provincia, necessarie per lo sviluppo dell’intero territorio. E’ stata la Commissione europea a sbloccare i finanziamenti, che, quindi, non erano «aiuti di Stato», come sostenevano i vertici dell’Autorità portuale di Augusta. Si tratta di un finanziamento di 140 milioni di euro che, di fatto, trasformeranno il porto megarese in una delle più moderne strutture portuali del Mediterraneo, indispensabile per il rilancio dell’economia della provincia e delle sue produzioni d’eccellenza, in grado, in questo modo, di potersi inserire in tutti i mercati mondiali. Il completamento dei lavori del porto era e resta uno dei punti fermi della piattaforma per il rilancio dell’economia della provincia di Siracusa. «Diamo atto all’Autorità portuale di Augusta e al suo presidente di aver ben operato – commenta Pippo Gianninoto -, sia sostenendo la tesi del superamento della questione legata agli aiuti di Stato, sia per aver già espletato la gara per l’aggiudicazione dei lavori che facilita e velocizza enormemente le procedure per l’assegnazione dei lavori all’impresa che se li è aggiudicati». Resta aperta la questione relativa all’unificazione, in un’unica Autorità portuale, del porto commerciale di Augusta e di quello industriale di Santa Panagia, così come votato e richiesto, da tutto il comitato Portuale, che comprende anche la Camera di Commercio, il Consiglio comunale di Siracusa e la Capitaneria di Porto di Siracusa. «L’auspicio è proprio questo – sottolinea Gianninoto – in quanto l’unificazione di queste due importanti strutture portuali nel Mediterraneo, oltre a renderle più forti e competitive, offre più garanzie a futuri investimenti della Comunità europea nel Siracusano. Elementi indispensabili per porteranno solo benessere alle nostre comunità e all’economia complessiva del territorio provinciale. Non è un caso che tutto il territorio ed il partenariato hanno creduto in questo processo naturale di unificazione dei due porti, inserendolo nella Pianificazione Strategica. Per cui voglio augurare che il sindaco di Siracusa e il comandante della Capitaneria di Porto, superando vecchi localismi e concetti campanilistici, diano la loro disponibilità all’unificazione di questi due importati porti sotto un’unica Autorità Portuale per permettere una programmazione che renda più grande e competitivo il nostro sistema portuale».
   Paolo Mangifico

AugustaInsieme promuove un manifesto pubblico invitando i consiglieri comunali di Augusta a rassegnare le proprie dimissioni

augustainsieme.jpgIl testo:

Il Comitato Civico AugustaInsieme  invita il Consiglio Comunale di Augusta ad evitare alla città la vergogna incancellabile dello scioglimento per mafia. Dignità personale, senso di responsabilità e decoro istituzionale impongono  ai Consiglieri Comunali tutti, nessuno escluso, la decisione di rassegnare le DIMISSIONI IMMEDIATE E IRREVOCABILI. Gli Augustani onesti invocano questo gesto d’amore per la città e ringraziano i Consiglieri Comunali che non si sottrarranno all’ultimo atto che si chiede loro per ricominciare a sperare.

   augustainsieme@alice.it

AUGUSTA/MARISICILIA: CARUSO LASCIA DOPO 15 MESI E SUBENTRA CAMERINI

Cambio di comando: bilanci e prospettive

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3 .jpgAUGUSTA.  Mattina del 16 gennaio, ore 11, clima freddo, consono per la stagione, dopo giorni di tempo mite. La notte precedente, con pioggia e grandine, non faceva prevedere vento calmo, come dicono in Marina. Per fortuna, Giove pluvio è stato clemente e la cerimonia del cambio di comando fra l’ammiraglio Raffaele Caruso e il contrammiraglio Roberto Camerini  è andata “liscia”. Alla presenza della fanfara dei bersaglieri del 6° reggimento fanteria di Trapani, del capo di Stato maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Binelli Mantelli che, fra quindici giorni, sarà promosso al grado di capo di Stato maggiore della Difesa, e di un nugolo di generali dell’esercito e di altre forze armate e di ospiti,  ha preso la parola l’ammiraglio “cedente”, Raffaele Caruso, che ha tracciato un bilancio del suo comando: “Sono trascorsi quasi quindici mesi da quando, il 9 novembre del 201, assunsi la responsabilità del comando militare marittimo autonomo in Sicilia e con essa ricevetti il privilegio di poter vivere questa esperienza professionale e umana, unica nel suo genere. Questi mesi sono trascorsi intensamente e velocemente in questa splendida isola. Sono tornato ad augusta dopo più di 30 anni e, come se questo tempo non fosse trascorso, sono stato, fin dal primo giorno, circondato dal medesimo calore, dalla stessa spontanea generosità, che non avevo mai dimenticato e che mi avevano accolto nel lontano 1978,  quando ero giovane sottotenente di vascello. E’ stato, quindi, facile ambientarsi in questa regione dove la marina militare è presente da sempre con le sue componenti navali, aeree e logistiche. Dal giorno che ho assunto il comando ho cercato, con tutti i miei sforzi e le mie risorse, di attuare tutti gli adempimenti derivanti da questo importante incarico; ebbene, con entusiasmo e autentica dedizione ho cercato di garantire la preziosa continuità dell’azione, che è uno dei cardini fondamentali di ogni organizzazione, in particolare di quella militare. Ma i miei sforzi non avrebbero sortito effetto se non avessi ricevuto da parte del Capo di Stato Maggiore, supporto, fiducia e libertà d’azione e di ciò desidero oggi ringraziarlo. Questa giornata, che chiude un capitolo entusiasmante della mia vita di uomo e di militare, é dedicata alla riflessione personale e alla sintesi su cosa si è fatto, sul come si è fatto, su cosa si lascia in sospeso. Ma in questa giornata vi è anche il grande rischio di essere presi dai sentimenti e dalla commozione. E’ stato un anno di comando intenso, apparentemente trascorso velocemente, e tutti sappiamo bene che il tempo ci appare trascorrere velocemente solo quando le quotidiane vicende si vivono intensamente e con coinvolgimento personale. Se il 2011 è  stato l’anno che ha visto Marisicilia primariamente fornire supporto logistico ai mezzi impegnati nelle operazioni in Libia, il 2012 è stato l’anno in cui la priorità d’azione è stata rivolta all’adeguamento strutturale della componente logistica terrestre; infatti, limitandomi alle imprese più significative:

qui a terravecchia e’ stata avviata la costruzione della nuova palazzina comando che consentirà anche la ricollocazione del centro di telecomunicazioni; sono imminenti i lavori di risanamento della palestra in cui la marina militare è lieta di ospitare gli studenti del liceo mègara sin tanto che  non verrà per loro costruita idonea struttura;

nell’area di campo palma è stato completato l’adeguamento ai  previsti standards dell’asilo nido, che costituisce oggi un punto di eccellenza nell’area e auspico che possa, nel breve termine, essere anche fruito, nelle percentuali previste, dalla popolazione locale;

per l’arsenale continua il finanziamento del piano brin per il rinnovo delle infrastrutture;

per l’area di punta izzo sono stati firmati accordi di collaborazione con la polizia

di stato e con la guardia costiera ausiliaria per l’utilizzo degli spazi per fini istituzionali, mentre è proseguito l’impiego delle aree terrestri e marittime, ai fini dell’addestramento del personale della marina militare, in particolare per il dipendente nucleo sdi e i gruppi elicotteri di Catania; nella medesima area si sta procedendo con un piano organico di sistemazione urbanistica per gli organismi di protezione sociale; per l’attività di questi ultimi mi piace ricordare la funzione solidale da essi svolta anche a favore della popolazione cittadina, delle associazioni no profit per l’assistenza a disabili e per gli sport acquatici dilettantistici a favore dei giovani;

per la rada, sono state finanziate e avviate le procedure per l’eliminazione e lo smaltimento dei relitti presenti presso l’isolotto di forte vittoria e presso punta cugno;

nell area di san cusumano , nel comune di Melilli,  i lavori di ammodernamento dei

serbatoi hanno raggiunto il 50%.

nell’area di Messina è in corso d’esame la possibilità di utilizzo di ulteriori spazi da

parte della guardia costiera;

nell’area di Catania presso maristaeli sono in fase di completamento i lavori di

realizzazione della pista di atterraggio degli elicotteri;

nell’area di Palermo si sta completando la bonifica dei depositi nafta di monte pellegrino ed è prevedibile la successiva consegna del comprensorio all’ente parco

della favorita; nel fare l’elenco delle primarie attività che il comando militare marittimo autonomo ha affrontato, non posso esimermi dal citare, ponendolo non certo in secondo piano,  il diuturno impegno delle forze di pattugliamento costiero e

delle capitanerie di porto, in particolare, nel controllo del flusso dei migranti e nella salvaguardia della vita umana in mare. Rammento al riguardo le drammatiche vicende umane che si consumano quasi quotidianamente nelle acque della Sicilia e l’operazione di soccorso effettuata sulla “m/n gelso m” il 10 marzo 2012, di cui sono ancora in atto, nell’area di santa panagia del comune di Siracusa, le operazioni di eliminazione del relitto. Ne’ posso esimermi dal citare le maestranze arsenalizie, che spesso, superando enormi difficoltà lavorative, assicurano con prontezza, dedizione e

professionalità  l’efficienza del naviglio, ne’ il personale medico sanitario,  quotidianamente impegnato anche a favore del personale di altre ff.aa. e corpi armati.

Ritengo, in sintesi, che questo comando militare sia riuscito ad attuare, nei limiti delle risorse assegnate e con il massimo impegno da parte del personale dipendente, sotto l’attenta guida dei miei più diretti collaboratori, le politiche istituzionali e le direttive impartite dallo stato maggiore. Ringrazio i prefetti delle province della Sicilia e della Calabria per avermi fornito in ogni circostanza indicazioni chiare e efficaci nonché  dimostrato sempre sensibile attenzione per le problematiche e le esigenze della forza armata”.

 Dopo questo suo bilancio di quindici mesi di comando, l’ammiraglio Caruso ha  formulato numerosi ringraziamenti e, fra questi,  ci hanno colpito i ringraziamenti e i “saluti affettuosi” alla città di Augusta, sede di Marisicilia, in cui la Marina Militare è parte integrante e  agli organi di informazione per quello che hanno fatto per far conoscere le attività della marina all’opinione pubblica.  Sùbito dopo c’è stata la breve ma significativa cerimonia del cambio di comando con le parole pronunciate ad alta voce dallo stesso caruso: “ nel nome del capo dello stato – squilli di tromba- , ufficiali, sottufficiali, marinai, d’ora in avanti, riconoscerete come vostro comandante, il contrammiraglio Roberto  Camerini”. Caruso fisicamente si è spostato e Camerini ha preso il posto occupato dal suo predecessore e ha tenuto quest’allocuzione:  “ l’aver assunto oggi questo prestigioso e impegnativo incarico è per me motivo d’orgoglio e grande soddisfazione, soprattutto in questo momento pieno di sfide e di significativi cambiamenti, che richiedono da parte di tutti, una partecipazione attiva, entusiasta e determinata. E’ per me un privilegio, dopo due anni e mezzo di servizio presso lo stato maggiore, ove ho avuto l’opportunità  di avere una straordinaria esperienza professionale e umana in qualità di responsabile della comunicazione e delle relazioni esterne, tornare su questa terra nobilissima, a profonda vocazione marittima, crocevia di civiltà millenarie che evoca in me carissimi ricordi vicini (il comando delle forze da pattugliamento) e lontani (primo imbarco dopo l’uscita dall’accademia navale, sui sommergibili) legati a persone, equipaggi di navi e sommergibili a cui sono profondamente affezionato (in questi luoghi ho perso due grandi amici, a cui voglio rivolgere il mio affettuoso ricordo). E’ per questo che desidero indirizzare il mio omaggio alle genti di Sicilia e di Calabria, alle loro istituzioni locali, provinciali e regionali con le quali, proseguendo l’opera già abilmente avviata dai miei predecessori, intendo intensificare i rapporti di proficua sinergia e di trasparente collaborazione ai fini del perseguimento di comuni interessi. Desidero salutare affettuosamente gli ufficiali, i sottufficiali, i marinai tutti, a bordo e a terra, il personale civile, parte integrante della grande comunità marinara, le organizzazioni sindacali della giurisdizione, dalle quali mi aspetto certamente la presentazione dei problemi del personale ma anche una attività propositiva alla ricerca delle migliori soluzioni, (le nostre famiglie che con noi condividono i disagi e il peso del nostro lavoro). Insieme dobbiamo guardare al futuro con spirito innovativo e scevro da pregiudizi, con ottimismo e con disponibilità al cambiamento, vedendolo come un fattore indispensabile di miglioramento. Non mi nascondo le difficoltà ma mi accingo ad affrontarle con animo sereno e fiducioso perché so di poter contare su di voi, sul vostro apporto intellettuale e sul vostro cuore.

So di poter contare sulla vostra collaborazione leale e incondizionata, fatta di grande professionalità e tenacia. Ognuno dovrà sentire la fierezza, l’orgoglio e, insieme, la grande responsabilità di essere parte vitale di un organismo efficiente e necessario alla Marina Militare. Voi dovete avere la certezza che io per voi ci sarò sempre e che sempre sarò al vostro fianco per condividere e percorrere questa importante esperienza professionale e umana. Rilevo il timone da un amico, l’ammiraglio Caruso, ufficiale ammiraglio di altissimo profilo professionale ed umano a cui esprimo il mio sincero ringraziamento per quanto oggi mi ha consegnato e, sicuro di

interpretare i sentimenti di tutto il personale dipendente, gli formulo i più sinceri auspici di buon lavoro.” 

Il capo di Stato maggiore è intervenuto dopo il discorso del nuovo comandante di Marisicilia, che potrebbe essere l’ultimo, giacché Marisicilia  sarà destinata a scomparire in quanto tale: la nuova denominazione dovrebbe essere Dipartimento logistico di Augusta , come  c’è il dipartimento di Taranto e quello di Ancona. L’ammiraglio Binelli Mantelli, dopo aver celiato qualche istante, giacché ha esortato lo schieramento ritto sulla piazza d’armi a sgranchirsi le gambe a causa del freddo, ha detto che” la Sicilia è terra di grande civiltà e di profonda cultura, pari alle sue bellezze naturali, terra di eroici marinai quali Luigi Rizzo, Salvatore Todaro, indomabili guerrieri del mare , che non hanno mai perso l’umanità e il rispetto per l’avversario.” Poi ha parlato  già da Capo di Stato maggiore della Difesa, il grado più alto cui può aspirare un militare di professione e ha  confermato quanto ci riferì, quindici mesi fa, lo stesso ammiraglio Caruso e che abbiamo ricordato su, cioè che Marisicilia, Marisardegna e altri comandi territoriali si trasformeranno in Dipartimenti o Comandi logistici alle dipendenze di un centro che avrà sede a Napoli, nelle infrastrutture del comando NATO,  comando in via di soppressione.

 

  Giulia Càsole  nella foto in alto, un momento della cerimonia del cambio di comando –  nell’altra, da sin.: Camerini, Binelli Mantellio, Caruso

IL COMMISSARIO REGIONALE LA MATTINA NOMINA UN CONSULENTE ESTERNO, NONOSTANTE IL GRAVISSIMO DEFICIT DEL COMUNE DI AUGUSTA

la mattina.jpgAUGUSTA.  La settimana scorsa, su queste colonne abbiamo pubblicato la pubblica reazione dell’imprenditore Paolo Amato alla richiesta rivolta ai creditori del municipio di ridurre i loro crediti rivolta loro dal 75enne ex funzionario regionale Antonio La Mattina, che regge le sorti del Comune di Augusta come commissario straordinario fino al maggio prossimo, quando dovrebbero esserci le elezioni amministrative, a meno di uno scioglimento anticipato del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose.  Tuttavia, a fronte dell’enorme deficit del Comune, nonostante i tanti commercialisti in città, che potrebbero anche accontentarsi di un gettone di presenza, La Mattina ha dato un incarico oneroso a un commercialista dipendente nientepopodimmenoche dal Comune di Campobello di Licata. Che cosa significa questa onerosa consulenza esterna? Da un lato si chiede lo sconto del 20% alle aziende che hanno lavorato con il Comune e che su quelle somme hanno pagato interessi, oneri e dipendenti, dall’altro si nomina un consulente esterno. Questa è la reazione critica ad Antonio La Mattina formulata dai consiglieri comunali Giuseppe Di Mare di “Futuro e Libertà” e Francesco Sessa dei “Circoli Socialisti movimento per il territorio”. I due consiglieri facendo riferimento a  questa nomina,  La Mattina con determina personale dello stesso commissario regionale, mettono in risalto che La Mattina, sin dal suo insediamento, non ha perso occasione per bacchettare a destra e manca sulla mancata utilizzazione  delle risorse interne e sulla gestione finanziaria dell’ente che ha portato, negli anni, al gravissimo  disavanzo di ben 43mln di euro. Affermano Di Mare e Sessas: ” Lascia parecchi dubbi la scelta del commissario di nominare personalmente un consulente esterno esperto in materia finanziaria e contabile per 1500 mensili. Sin dal suo  insediamento chi oggi ci amministra ha sempre fatto notare la grave situazione economica del nostro Comune, propinando e attuando una politica d’austerità, oggi la nomina di un consulente esterno ci riporta indietro nel tempo e ci lascia perplessi. Senza entrare nel merito delle capacità personali del professionista nominato, senza contestare la somma assegnata, ma veramente il nostro Comune ha bisogno di un consulente esterno esperto in materia contabile? Ma l’ufficio a ciò preposto, con tanto di dirigenti, di personale preparato, può esser messo dinanzi a questo sberleffo che di fatto ne qualifica in modo scarso il lavoro? La stessa modalità di scelta dell’esperto  sa molto di “vecchia politica”, con il curriculum della persona da nominare che è “casualmente” protocollato in data 13 dicembre 2012, e la nomina che avviene un paio di giorni dopo, anticipata il giorno prima da una disposizione del sindaco di Campobello di Licata che autorizza l’esperto (responsabile del settore finanziario di quel Comune) ad espletare l’attività nel nostro Comune. Riteniamo che sarebbe bastato chiedere ai tanti professionisti della città di dare il proprio contributo, se proprio si voleva fare questa scelta, siamo sicuri che in molti anche gratuitamente lo avrebbero fatto”.

   Giorgio Casole

La Commissione europea autorizza una trance di 100 milioni di euro per lo scalo commerciale di Augusta

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Il progetto di rafforzamento delle infrastrutture merci e container del porto di Augusta non costituisce aiuto di stato. La Commissione europea ha così liberato una trance di 100 milioni di euro destinati dall’Italia allo scalo siciliano su un investimento complessivo di 145,3 milioni di euro. L’aiuto è stato ritenuto compatibile con le norme dell’Ue in materia di aiuti di Stato in quanto “persegue un obiettivo di comune interesse, ossia l’adattamento delle infrastrutture esistenti al trasporto intermodale”. E’ il risultato dell’analisi presentata alle istituzioni europee sul rapporto tra costi e benefici economici, in cui si dimostra che gli introiti generati dall’utilizzo dell’infrastruttura non sarebbero stati sufficienti a coprire i costi degli investimenti. La capacità supplementare di traffico di merci e di container che sarà generata dal progetto nel porto di Augusta dal 2015, anno in cui è previsto il completamento del progetto, non è tale da provocare significative distorsioni della concorrenza e sugli scambi tra Stati membri.

Va a pezzi il supercarcere di Brucoli, ad Augusta

carcere di augusta,augustanewsNella casa circondariale di Brucoli, ad Augusta, a distanza di poco tempo dalla caduta dell’ inferriata di recinzione, solo in parte e non del tutto ripristinata,   è la volta adesso del crollo di un tratto  di cornicione che, fortunatamente, non ha fatto registrare danni a persone, ma solo danni materiali. A renderlo noto è il vice segretario generale dell’Osapp, Mimmo Nicotra, che punta il dito contro l’inesorabile e continuo declino verso una condizione di vetustà dalla quale, con il perdurare del disinteressamento del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, non vi potrà essere più ritorno se non con l’investimento di ingenti somme di denaro pubblico”. “E’ dagli inizi degli anni 90, a seguito del sisma che già allora ha procurato le prime lesioni alla struttura – spiega Nicotra – che l’istituto di Augusta ha intrapreso la strada del declino strutturale. Se questo trend non verrà perentoriamente interrotto – conclude – e il Dap non troverà nel più breve tempo sufficienti risorse economiche per garantire il minimo degli interventi strutturali necessari, la casa di reclusione di Augusta è destinata sicuramente a continuare ad essere al centro della cronaca per il suo inarrestabile decadimento”.

   BlogSicilia

LA DECENZA DEL MERCATO RIONALE DEL “GIOVEDÌ”

GIOVEDI.jpgAUGUSTA  – Non si rivanga la scelta politica del trasferimento del “mercato del giovedì” dalla trafficata zona di Contrada Fontana a quella attuale di via Bruno Buozzi. Ma ci attardiamo a raccogliere gli sfoghi dei residenti angustiati sia dal rumore e dalla difficoltà e disagio di trovare il cancello d’ingresso al condominio ostruito, ma soprattutto a rilevare l’igiene ambientale, per cui è bene definire il contesto “una questione di decenza”. In particolare ci riferiamo all’indecoroso e strafottente comportamento dei bancarellari di frutta e verdura e, soprattutto, dei pescivendoli. I primi accumulano per terra scarti di ogni sorta di verdure e frutta avariata, in modo decisamente trascurato e disinvolto mentre, almeno, dovrebbero essere contenuti in appositi contenitori e non essere dispersi nello spazio circostante. I secondi, cioè i titolari dei banchi del pesce, non risparmiano di sciorinare per terra l’acqua di sciacquio che a rivoli si disperde nel suolo. Il lezzo, il cattivo odore, i miasmi che esalano, restano sospesi nell’aria che ne diventa una vergognosa costante, sottoponendo i residenti dei condomini che fronteggiano la piazza a respirare aria putrida e maleodorante che permane per tutta la settimana. Infatti, il “giovedì” successivo, la musica ricomincia, sotto l’indifferenza generale, sicché il malcostume da lanzichenecchi si ripete aggravando oltremodo il già compromesso sistema ecologico. Non sono da meno tutti gli altri ambulanti che, alla fine della fiera, lasciano per terra in abbandono ogni sorta di rifiuto, scatole, imballaggi e carte che, nelle giornate ventose svolazzano allegramente per ogni dove. Sempre in tema di igiene, va però sottolineato che il malcostume va in parte attribuito anche ai proprietari di cani che a tutte le ore del giorno lasciano fare i bisogni ai loro animali nella stessa piazza, e se è vero che gli ambulanti lasciano in uno stato pietoso la piazza dopo aver svolto i propri affari, è altrettanto vero che alle sei di mattina, quando alzano gli ombrelloni e approntano i loro banconi, devono fare gli slalom fra gli escrementi, frutto di una settimana di “depositi”. Si badi, questa non è una discriminazione sulle povere bestiole che comunque devono assecondare le proprie esigenze fisiologiche, piuttosto è la segnalazione dell’inciviltà di molti dei loro “padroni” che, incuranti dell’altrui libertà di andare in giro senza dover incorrere in una sudicia “calpestata” non pensano nemmeno di dotarsi di paletta e sacchetto per rimuovere le feci appena confezionate (cosa abbastanza normale in cittadine un pochino più civili della nostra). Sarebbe il caso, visto che la disciolta precedente amministrazione, sebbene sollecitata, non ha posto mano al problema, di un preciso intervento del Commissario Straordinario al Comune Dr. La Mattina. In primo luogo, interessasse l’Ufficio Igiene e Sanità a controlli e verifiche circa lo stato di igiene dell’insediamento e contestualmente emettere provvedimenti e condizioni in ordine al corretto uso dello spazio pubblico da parte dei titolari/assegnatari, stroncando, al contempo, atteggiamenti e comportamenti manifestamente incivili, al fine di impedire lo sversamento nell’area in questione di scarti di merce e acque di risulta dal trattamento del pesce. Non da meno, durante la settimana, dovrebbero essere effettuati controlli su chi porta a spasso il proprio cane, per verificare il possesso, a seguito, di mezzi e strumenti per rimuovere gli escrementi dei loro animali. Confidano i residenti che qualcosa si muova e che non stiano, oltremodo, ad aspettare ancora per chi suona la campana. Insisteremo su queste pagine sino a quando ai residenti della zona non sarà restituito il legittimo diritto di fare una sana passeggiata nei dintorni senza il rischio di fare lo slalom (fintanto che ci se ne avvede) tra gli escrementi canini e a respirare l’aria che la natura concede.

            Francesco Migneco

CHIUDERA’ il 31 MAGGIO L’AGENZIA DELLE ENTRATE DI AUGUSTA, MA QUALCOSA SI PUO’ SALVARE – di Giorgio Càsole

casol.jpgAUGUSTA. Il prossimo 31 maggio sarà l’ultimo giorno di permanenza in Augusta  dell’Ufficio delle Entrate, che sarà trasferito con tutto il personale a Siracusa.. Perderemo, quindi, un altro pezzo importante dei presìdi istituzionali, dopo aver  perso, sostanzialmente, il Muscatello, così come perderemo la sezione staccata del tribunale e l’ufficio dei giudici di pace e come perderemo fra  qualche anno Marisicila. La conferma della chiusura dell’Agenzia delle  Entrate mi è stata da Roberto Moro, funzionario decano della stessa agenzia, il quale, però, ha precisato che se il Comune  cederà alcuni locali, l’Agenzia potrebbe mantenere ad Augusta  un ufficio distaccato con un  personale minimo: per questo dovremmo incominciare a batterci tutti quanti, a suonare la grancassa, perché i locali il Comune potrebbe facilmente metterli a disposizione, soprattutto se pensiamo che fra un po’ i Carabinieri si  trasferiranno nella nuova caserma  di contrada Scardina e lasceranno gli  ampi locali  di Pizza Carmine, dove potrebbero trasferirsi i VIGILI URBANI – E RISPARMIEREMMO FIOR DI QUATTRINI DI AFFITTO, LA BIBLIOTECA COMUNALE, visto che  i nuovi locali a palazzo di città non sono  idonei e anche l’ufficio distaccato dell’agenzia delle entrate. SAREBBE > VERGOGNOSO PERDERE QUEST’OPPORTUNITA’, COME ABBIAMO PERSO GINECOLOGIA E PEDIATRIA. Ho già partecipato questa notizia e questi miei sentimenti ai corrispondenti dei quotidiani La Sicilia e Giornale di Sicilia, che hanno dato immediatamente risonanza alla notizia e al mio appello, aprendo la pagina locale sabato 5 gennaio proprio con il giusto rilievo e pubblicando anche le assicurazioni del commissario La Mattina il quale, ignaro del problema, ha voluto tranquillizzare l’opinione pubblica assicurando che prenderà in esame la proposta avanzata da me. Questo è un momento delicato perché siamo in campagna elettorale e perché, come ho già avuto modo di osservare sulla stampa e in rete, anche con video, sul consiglio comunale di Augusta pende la spada di Damocle di scioglimento per infiltrazioni mafiose. NON POSSIAMOLASCIARE SOLO LA MATTINA. Anzi, dobbiamo premere di più perché mantenga fede alla parola data e perché eviti la perdita totale dell’Agenzia.

Chi vorrà sostenere questa battaglia per i cittadini tutti?

Giorgio Càsole

TORNA “IL PARANINFO” DI CAPUANA, GRANDE CLASSICO DEL TEATRO COMICO SICILIANO

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CATANIA Nel nuovo cartellone dello Stabile etneo – intitolato dal direttore Giuseppe Dipasquale “L’arte della commedia” in dialettica correlazione al tempo della crisi – non poteva mancare un classico del teatro comico siciliano. La scelta è caduta su un testo di culto: “Il paraninfo” di Luigi Capuana, pietra miliare della drammaturgia in vernacolo. L’appuntamento è al teatro Musco dall’11 gennaio al 10 febbraio. La produzione dello Stabile riprende e rinnova quella realizzata nel febbraio 2003 puntando sulla qualità di allestitori e interpreti. Regia e adattamento sono di Francesco Randazzo, che posticipa l’azione dalla Sicilia postunitaria a quella dell’ultimo dopoguerra. Dora Argento firma scenee costumi, Silvana Lo Giudice i movimenti coreografici, Nino Lombardo le musiche, Franco Buzzanca le luci.Nel ruolo del titolo un beniamino del pubblico come Angelo Tosto, qui affiancato da un folto cast che annovera Vitalba Andrea, Alessandra Barbagallo, Filippo Brazzaventre, Cosimo Coltraro, Egle Doria, Camillo Mascolino, Margherita Mignemi, Rosario Minardi, Sergio Seminara, Olivia Spigarelli, Riccardo Maria Tarci, Aldo Toscano, Luana Toscano. Al pianoforte lo stesso Nino Lombardo.  Situazioni esilaranti innervano un capolavoro ricco di risvolti umani e sociali, com’era nelle corde del grande scrittore verista, nativo di Mineo. In un’epoca in cui il matrimonio combinato era assai diffuso, l’autore rivendica la priorità del sentimento. Convinto altresì dell’importanza del teatro dialettale, redige il copione in siciliano ricavandolo da una sua novella in lingua. Non a caso la pièce si colloca agli albori di quel “secolo breve” che tanto fecondo si sarebbe rivelato per la narrativa e la drammaturgia isolane. “Dodici aprile 1915. Questa data non si cancellerà mai dalla mia mente, dovessi campare mille anni!”.

Angelo Musco ricorda così nell’autobiografia la prima rappresentazione milanese, che lo avrebbe consacrato come il più grande comico dei suoi giorni.Capuana tratteggia da par suo uno spaccato di fine ‘800, per raccontare la vicenda di un ex maresciallo della Guardia di Finanza, il cui scopo nella vita è portare al fidanzamento giovani e meno giovani, borghesi e campagnole di buona famiglia. Per Don Pasquale Minnedda fare sposare il prossimo è una “missione”, ma gli procura più guai che gratitudine, visto che le sue coppie improbabili si sciolgono in men che non si dica. Parlantina da avvocato mancato, Pasquale è appunto un paraninfo, ovvero un combinatore di matrimoni per professione, quale ormai non si trova più neppure nei piccoli paesi della provincia. Ma il fascino del testo resta inalterato. Osserva il regista Francesco Randazzo: “Questa mia versione scenica ritorna al Teatro Musco, in tempi di crisi, quale piccolo antidoto che, attraverso la comicità, auspica quel senso di positivo umore collettivo che lo spettacolo suggerisce. In un contesto di libertà creativa, anarchica e popolare, come i teatranti che mi hanno preceduto, ho esaltato il guizzo e lo spirito frizzante, in modo fruibile e divertente per il pubblico attuale, composto da generazioni differenti: le più vecchie amano riconoscersi in ciò che vedono, le più giovani sorprendersi e scoprire ciò che sta prima di loro, con ritmi e codici propri. Quindi modernizzare, rivitalizzare, rendere riconoscibile un genere ed allo stesso tempo dargli un respiro più vicino a noi. Da qui lo spostamento temporale dell’azione, che ho collocato in un immaginifico secondo dopoguerra, momento di rinascita, apertura ad influssi culturali ed artistici, entusiasmi e novità”. La scommessa è fare convivere tradizione e innovazione. “Partendo dal copione originario – prosegue Randazzo – ho ripreso alcuni giochi attoriali ancora vivi, scartandone molti. Ed ho chiesto agli attori di reinventarli insieme, tradurre con codici e ritmi diversi le ricchezze della tradizione. Un passaggio verso il genere di commedia in senso più largo, nutrita di commedia dell’arte ma anche di cinema muto, commedia e comicità surreale d’oltreoceano e nostrane; ma soprattutto di musica e di canzoni, genere che quell’epoca rinnovava attraverso guizzi musicali, dal jazz alle frizzanti canzonette della radio e della rivista. Ne risulta una comicità di situazioni più leggera, ironica fino al surreale, in cui Don Pasquale è il sognante animatore, ostinato e ingenuo, di un villaggio popolato di gente allegra e scombinata. Perché ciò che conta, il motore della pur esile vicenda, è l’ottimismo, la volontà di affrontare il mondo e le sue difficoltà, reali o inventate. Così tutti, teatranti e pubblico, abbiamo la fugace possibilità di seppellire la tristezza con una risata. Che non risolve, ma ricarica i nostri spiriti stanchi in questi tempi duri”.

    Caterina Rita Andò