AUGUSTA/ L’AMM. ROBERTO CAMERINI, COMANDANTE DI MARISICILIA, DESTINATO A LA SPEZIA

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AUGUSTA. Dopo due anni dall’assunzione del comando di MariSicilia, il contrammiraglio Roberto  Camerini è stato promosso e destinato ad altro incarico. Nato a Sliema, Malta,  60 anni fa, Roberto Camerini, comandante di sommergibili, ha percorso brillantemente il cursus honorum della Marina Militare. Dal 6 ottobre 2008 al 19 luglio2010 è stato il Comandante delle Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera, con il grado di contrammiraglio, il primo dei gradi di ammiraglio. Dal 20 luglio 2010 al 6 gennaio 2013 è stato  Capo dell’Ufficio Comunicazione dello Stato Maggiore della Marina. Dal 01 novembre 2010 al 6 gennaio 2013 è stato, altresì, Capo dell’Ufficio Affari Generali e Relazioni Esterne dello Stato Maggiore della Marina. Dal 16 gennaio 2013 è il Comandante Militare Marittimo Autonomo in Sicilia. Promosso al grado di ammiraglio di divisione, il 29 gennaio, fra pochi giorni, andrà a comandare la base navale di La Spezia, dove, nel prossimo  mese di maggio riceverà il grado di ammiraglio di divisione. Camerini cederà il comando al contrammiraglio  NICOLA DE FELICE, romano, 56enne, proveniente dallo Stato Maggiore, Ufficio Affari Generali, Reparto Piano Operazioni e strategie martittime. Camerini “indosserà” il grado superiore a maggio prossimo.

G. C.    

AUGUSTA CONSIDERATA AREA PECULIARE PER LA MARINA MILITARE – di G. Casole

NOSTRA INTERVISTA ESCLUSIVA ALL’ULTIMO COMANDANTE DI MARISICILIA, AMMIRAGLIO CAMERINI

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AUGUSTA. In tempi di crisi profonda, anche la Marina Militare deve fare la sua parte: i ranghi devono essere sfoltiti, i comandi ridotti,  le navi  adeguate ai tempi nel numero e nella tecnologia, le  basi razionalizzate. Fino al 2024 non potrà essere  reclutato personale civile. I civili attualmente in servizio dovranno essere riqualificati per essere meglio integrati all’interno della Fora armata. Anche il personale militare sarà reclutato in misura inferiore agli anni precedenti.  Saranno banditi concorsi per reclutare un’ottantina di marinai in ferma breve contro i trecento che erano reclutati annualmente.  La struttura della Marina militare viene ridisegnata per combattere gli sprechi, ma, soprattutto, per rendere più efficiente la forza armata,  pronta a integrarsi con le altre marine europee, nell’ottica d’un’unica marina militare dell’UE. Dal 1° gennaio 2014 scompariranno comandi storici, quali Marisardegna e Marisicilia. La sede di Marisicilia, dopo essere stata per ottant’anni a Messina, nel novembre 2002  fu trasferita ad Augusta, sede di comando, ritenuta più importante dalla Marina,  che già allora, con lungimiranza, voleva razionalizzare le proprie risorse. Domandiamo all’attuale  e ultimo comandante di Marisicilia, contrammiraglio Roberto Camerini:

-Dopo novant’anni, dunque, Marisicilia cesserà di esistere. Quali  saranno le ripercussioni su Augusta? Marisicilia si trasformerà in Maricomlog, cioè in Comando Logistico della Marina, con sede sempre in Augusta, con una giurisdizione inferiore,  giacché sarà esclusa la parte della Calabria che oggi è interessata, ma con maggiori responsabilità” -Può chiarire il concetto? “La M.M.  ha individuato linee di comando dove le responsabilità non sono bene identificate e, quindi, ha previsto nuovi comandi i cui vertici saranno  maggiormente responsabilizzati. Per esempio, attualmente, Marisicilia ha una funzione, diciamo così, ispettiva nell’area della giurisdizione. Dal 1° gennaio 2014 il direttore di Maricommi, il commissariato militare, e  il direttore dell’arsenale dipenderanno funzionalmente dal comandante del Comlog  Area Sicilia, con sede in Augusta. Queste nuove linee di comando comporteranno certamente più efficienza e meno deresponsabilizzazione. La Sicilia è stata considerata un’area peculiare nell’àmbito di questa ristrutturazione, non solo per la presenza della base navale di Augusta, strategicamente importante, ma anche per la presenza della base di Maristaeli, nei pressi di Catania.”

 Il comando della flottiglia corvette rimarrà ad Augusta?

“Sì, certo, e dipenderà funzionalmente dal comando della squadra navale”. -Lei ha accennato all’arsenale militare, terzo in Italia, dopo quelli di Taranto e La Spezia. Qualcuno ne ha ipotizzato una gestione privatistica. “Come ho già detto, l’Arsenale dipenderà direttamente dal Comlog, manterrà il suo direttore, ma la responsabilità sarà del responsabile del comando logistico territoriale. Per quanto riguarda il personale civile, che, per circa vent’anni, non potrà essere rimpiazzato, come sta succedendo già oggi, questo personale dovrà essere riqualificato e dovrà assumere compiti attualmente svolti dai militari, proprio nell’ottica della razionalizzazione delle risorse e della riduzione delle spese”. Oltre vent’anni fa, il capitano di vascello Compiani, che comandava la base di Augusta, Comar, non ancora sede di Marisicilia, mi parlò del progetto di un terzo ponte che avrebbe consentito il passaggio diretto di uomini e mezzi dall’area di pertinenza della Marina,  nei pressi della stazione ferroviaria,  a quella dell’arsenale, un ponte tale  da potere essere utilizzato da tutti in caso di calamità. Che ne è di quel progetto? “Le posso dire che siamo alla conclusione della prassi burocratica e questo famoso terzo ponte sarà considerato una priorità”. In tempi di razionalizzazione di risorse, mentre l’esercito intende alienare o cedere  vecchie caserme ormai inservibili in tempi in cui  il servizio militare è volontario, la Marina non ha un patrimonio immobiliare da dismettere? Per esempio, ad Augusta la sede dell’ex forestieria, che potrebbe essere destinata a pubblici uffici? “La Marina Militare è sensibile a queste problematiche e  penso che se il Comune facesse richiesta l’Agenzia del Demanio non avrebbe nulla in contrario alla cessione dell’immobile, la cui manutenzione non graverebbe più sulla stessa Marina.” Siamo ormai nella stagione estiva e per la gente di Augusta si ripropone il problema dei bagni a mare nell’area del Faro, per raggiungere la quale occorre attraversare una strada talmente  stretta e piena di curve che non vi può transitare nemmeno un  mini-bus. La Marina non potrebbe cedere parte di quell’area un tempo destinata a poligono di tiro? “Devo dire che anche qui occorre razionalizzare. Oggi, per esempio, tutti coloro che devono esercitarsi devono recarsi al poligono di Agrigento. Quindi l’area di Augusta potrebbe essere ripresa in considerazione, ma sempre nell’ottica di un proficuo rapporto di cooperazione con la comunità cittadina e, quindi,  anche qui, se il Comune avanzasse la richiesta, si potrebbe ragionare”.

   Giorgio Càsole  –   nella foto, da sin. Càsole, Camerini, Migneco

MARISICILIA DIVENTERA’ COMANDO LOGISTICO TERRITORIALE – di F. Migneco

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AUGUSTA – Il 16 gennaio 2013 al comando di Marisicilia Augusta si insediava il nuovo comandante contrammiraglio Roberto Camerini, succedendo al breve, ma intenso, comando dell’ammiraglio di divisione Raffaele Caruso. L’ammiraglio Camerini vanta un’ interessante carriera militare, allorquando, nel 1974 entra e frequenta l’Accademia navale di Livorno sino al 1978. Dopo il rituale periodo di preparazione dal ‘78 all’82 è capo servizio nel  sommergibile Dandolo e, successivamente, ufficiale in 2a nel  sommergibile Di Cossato , quindi, di seguito e fino al 1990, comandante dei sommergibili Romei  e Prini. Ricopre, inoltre, importanti incarichi, approdando nel 1996 al ruolo di capufficio coordinamento logistico del Comando Marina Augusta, e, subito dopo, quale comandante in 2a, rimanendovi fino al 2002. Sino al 2004 è comandante di Maribase Augusta. Negli anni successivi ricopre importanti altri servizi in altre sedi, per poi fare ritorno ad Augusta il 6 ottobre 2008, ove assume il comando delle Forze da Pattugliamento Sorveglianza e Difesa Costiera, che mantiene fino al 10/07/2010. Trasferito a Roma dal 20 luglio 2010 e sino al 6 gennaio 2013, dirige l’Ufficio Comunicazione dello Stato Maggiore della Marina, nonché come Capo Ufficio Affari Generali e Relazioni Esterne dello stesso Stato Maggiore della Marina. In questa veste è apparso più volte sugli schermi di RAI UNO intervistato da Bruno Vespa nel programma Porta a porta. Infine, gli viene affidato il Comando Militare Marittimo Autonomo in Sicilia, Augusta, ove si insedia il 6 gennaio 2013. L’ammiraglio Camerini, conosce, quindi, molto bene il territorio, e la sua giurisdizione militare a cui è chiamato a gestire. 

Certamente tale conoscenza gli permetterà di svolgere il delicato compito affidato, con molta più completezza, anche se a breve, Marisicilia dovrà transitare verso il nuovo “assetto generale” che il Governo ha previsto per la riorganizzazione generale delle Forze Armate. Nel nostro caso, non più tardi della fine del corrente anno, Marisicilia passerà al detto COMLOG, che sarà sempre al comando dell’ammiraglio Camerini, il quale assumerà un ruolo più complesso, in quanto riassumerà nella propria piena responsabilità di comando, tutti i servizi della Base e della sua giurisdizione, accrescendo, in termini operativi, un ruolo più rilevante e prestigioso. E così, l’amm. Camerini, concluderà il “SESTO PASSAGGIO” di Marisicilia in Augusta, istituito, già, con ordine del Capo di Stato Maggiore della Marina del 4.10.2002 n. 07, il trasferimento da Messina ad Augusta. Il 1° passaggio avveniva, in effetti , il 1° novembre 2002, con incarico, ad interim, all’amm. Oreste Guglielmino, già comandante del COMAR Augusta. Oggi, quindi, il comando M.M. in Sicilia, è retto dall’amm. Camerini, ufficiale di carriera di Stato Maggiore, di notevole livello e provata esperienza professionale, il quale dal suo insediamento, svolge il suo incarico con determinazione, e con il chiaro scopo di accrescere, ove possibile, l’efficienza operativa della base, che, guarda caso, a distanza di 150 anni, si vede consolidare la predizione di un grande politico come Camillo Benso di Cavour, il primo a comprendere con impressionante lucidità e lungimiranza la “valenza strategica militare di Augusta, oggi, imprescindibile nello schema tattico della NATO  nel Mediterraneo. Nell’intervista, concessa giorni orsono dall’amm. Camerini, abbiamo con piacere colto la volontà di voler accrescere, ancor più, il ruolo operativo di Marisicilia, sia nell’efficienza che nell’immagine e sino a quando la molteplicità dei servizi d’Istituto, confluiranno nel trasferimento del Comado Logistico Augusta, sempre al comando dello stesso. Camerini. Tale nuovo comando, sul piano operativo, renderà la base navale di Augusta più importante dell’Italia orientale, per cui, ci è lecito affermare che essa sarà, solamente seconda a Taranto. L’amm. Camerini, ha, altresì, affermato di volere mantenere un buon rapporto di collaborazione con la comunità cittadina, che in essa conta amici vicini alla Marina da tempi immemorabili. Non ci resta, infine, che augurare all’ammiraglio Camerini un proficuo percorso, e “apertis velis” raggiungere traguardi professionali, sempre più lusinghieri.

      Francesco Migneco  

AUGUSTA/MARISICILIA: CARUSO LASCIA DOPO 15 MESI E SUBENTRA CAMERINI

Cambio di comando: bilanci e prospettive

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3 .jpgAUGUSTA.  Mattina del 16 gennaio, ore 11, clima freddo, consono per la stagione, dopo giorni di tempo mite. La notte precedente, con pioggia e grandine, non faceva prevedere vento calmo, come dicono in Marina. Per fortuna, Giove pluvio è stato clemente e la cerimonia del cambio di comando fra l’ammiraglio Raffaele Caruso e il contrammiraglio Roberto Camerini  è andata “liscia”. Alla presenza della fanfara dei bersaglieri del 6° reggimento fanteria di Trapani, del capo di Stato maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Binelli Mantelli che, fra quindici giorni, sarà promosso al grado di capo di Stato maggiore della Difesa, e di un nugolo di generali dell’esercito e di altre forze armate e di ospiti,  ha preso la parola l’ammiraglio “cedente”, Raffaele Caruso, che ha tracciato un bilancio del suo comando: “Sono trascorsi quasi quindici mesi da quando, il 9 novembre del 201, assunsi la responsabilità del comando militare marittimo autonomo in Sicilia e con essa ricevetti il privilegio di poter vivere questa esperienza professionale e umana, unica nel suo genere. Questi mesi sono trascorsi intensamente e velocemente in questa splendida isola. Sono tornato ad augusta dopo più di 30 anni e, come se questo tempo non fosse trascorso, sono stato, fin dal primo giorno, circondato dal medesimo calore, dalla stessa spontanea generosità, che non avevo mai dimenticato e che mi avevano accolto nel lontano 1978,  quando ero giovane sottotenente di vascello. E’ stato, quindi, facile ambientarsi in questa regione dove la marina militare è presente da sempre con le sue componenti navali, aeree e logistiche. Dal giorno che ho assunto il comando ho cercato, con tutti i miei sforzi e le mie risorse, di attuare tutti gli adempimenti derivanti da questo importante incarico; ebbene, con entusiasmo e autentica dedizione ho cercato di garantire la preziosa continuità dell’azione, che è uno dei cardini fondamentali di ogni organizzazione, in particolare di quella militare. Ma i miei sforzi non avrebbero sortito effetto se non avessi ricevuto da parte del Capo di Stato Maggiore, supporto, fiducia e libertà d’azione e di ciò desidero oggi ringraziarlo. Questa giornata, che chiude un capitolo entusiasmante della mia vita di uomo e di militare, é dedicata alla riflessione personale e alla sintesi su cosa si è fatto, sul come si è fatto, su cosa si lascia in sospeso. Ma in questa giornata vi è anche il grande rischio di essere presi dai sentimenti e dalla commozione. E’ stato un anno di comando intenso, apparentemente trascorso velocemente, e tutti sappiamo bene che il tempo ci appare trascorrere velocemente solo quando le quotidiane vicende si vivono intensamente e con coinvolgimento personale. Se il 2011 è  stato l’anno che ha visto Marisicilia primariamente fornire supporto logistico ai mezzi impegnati nelle operazioni in Libia, il 2012 è stato l’anno in cui la priorità d’azione è stata rivolta all’adeguamento strutturale della componente logistica terrestre; infatti, limitandomi alle imprese più significative:

qui a terravecchia e’ stata avviata la costruzione della nuova palazzina comando che consentirà anche la ricollocazione del centro di telecomunicazioni; sono imminenti i lavori di risanamento della palestra in cui la marina militare è lieta di ospitare gli studenti del liceo mègara sin tanto che  non verrà per loro costruita idonea struttura;

nell’area di campo palma è stato completato l’adeguamento ai  previsti standards dell’asilo nido, che costituisce oggi un punto di eccellenza nell’area e auspico che possa, nel breve termine, essere anche fruito, nelle percentuali previste, dalla popolazione locale;

per l’arsenale continua il finanziamento del piano brin per il rinnovo delle infrastrutture;

per l’area di punta izzo sono stati firmati accordi di collaborazione con la polizia

di stato e con la guardia costiera ausiliaria per l’utilizzo degli spazi per fini istituzionali, mentre è proseguito l’impiego delle aree terrestri e marittime, ai fini dell’addestramento del personale della marina militare, in particolare per il dipendente nucleo sdi e i gruppi elicotteri di Catania; nella medesima area si sta procedendo con un piano organico di sistemazione urbanistica per gli organismi di protezione sociale; per l’attività di questi ultimi mi piace ricordare la funzione solidale da essi svolta anche a favore della popolazione cittadina, delle associazioni no profit per l’assistenza a disabili e per gli sport acquatici dilettantistici a favore dei giovani;

per la rada, sono state finanziate e avviate le procedure per l’eliminazione e lo smaltimento dei relitti presenti presso l’isolotto di forte vittoria e presso punta cugno;

nell area di san cusumano , nel comune di Melilli,  i lavori di ammodernamento dei

serbatoi hanno raggiunto il 50%.

nell’area di Messina è in corso d’esame la possibilità di utilizzo di ulteriori spazi da

parte della guardia costiera;

nell’area di Catania presso maristaeli sono in fase di completamento i lavori di

realizzazione della pista di atterraggio degli elicotteri;

nell’area di Palermo si sta completando la bonifica dei depositi nafta di monte pellegrino ed è prevedibile la successiva consegna del comprensorio all’ente parco

della favorita; nel fare l’elenco delle primarie attività che il comando militare marittimo autonomo ha affrontato, non posso esimermi dal citare, ponendolo non certo in secondo piano,  il diuturno impegno delle forze di pattugliamento costiero e

delle capitanerie di porto, in particolare, nel controllo del flusso dei migranti e nella salvaguardia della vita umana in mare. Rammento al riguardo le drammatiche vicende umane che si consumano quasi quotidianamente nelle acque della Sicilia e l’operazione di soccorso effettuata sulla “m/n gelso m” il 10 marzo 2012, di cui sono ancora in atto, nell’area di santa panagia del comune di Siracusa, le operazioni di eliminazione del relitto. Ne’ posso esimermi dal citare le maestranze arsenalizie, che spesso, superando enormi difficoltà lavorative, assicurano con prontezza, dedizione e

professionalità  l’efficienza del naviglio, ne’ il personale medico sanitario,  quotidianamente impegnato anche a favore del personale di altre ff.aa. e corpi armati.

Ritengo, in sintesi, che questo comando militare sia riuscito ad attuare, nei limiti delle risorse assegnate e con il massimo impegno da parte del personale dipendente, sotto l’attenta guida dei miei più diretti collaboratori, le politiche istituzionali e le direttive impartite dallo stato maggiore. Ringrazio i prefetti delle province della Sicilia e della Calabria per avermi fornito in ogni circostanza indicazioni chiare e efficaci nonché  dimostrato sempre sensibile attenzione per le problematiche e le esigenze della forza armata”.

 Dopo questo suo bilancio di quindici mesi di comando, l’ammiraglio Caruso ha  formulato numerosi ringraziamenti e, fra questi,  ci hanno colpito i ringraziamenti e i “saluti affettuosi” alla città di Augusta, sede di Marisicilia, in cui la Marina Militare è parte integrante e  agli organi di informazione per quello che hanno fatto per far conoscere le attività della marina all’opinione pubblica.  Sùbito dopo c’è stata la breve ma significativa cerimonia del cambio di comando con le parole pronunciate ad alta voce dallo stesso caruso: “ nel nome del capo dello stato – squilli di tromba- , ufficiali, sottufficiali, marinai, d’ora in avanti, riconoscerete come vostro comandante, il contrammiraglio Roberto  Camerini”. Caruso fisicamente si è spostato e Camerini ha preso il posto occupato dal suo predecessore e ha tenuto quest’allocuzione:  “ l’aver assunto oggi questo prestigioso e impegnativo incarico è per me motivo d’orgoglio e grande soddisfazione, soprattutto in questo momento pieno di sfide e di significativi cambiamenti, che richiedono da parte di tutti, una partecipazione attiva, entusiasta e determinata. E’ per me un privilegio, dopo due anni e mezzo di servizio presso lo stato maggiore, ove ho avuto l’opportunità  di avere una straordinaria esperienza professionale e umana in qualità di responsabile della comunicazione e delle relazioni esterne, tornare su questa terra nobilissima, a profonda vocazione marittima, crocevia di civiltà millenarie che evoca in me carissimi ricordi vicini (il comando delle forze da pattugliamento) e lontani (primo imbarco dopo l’uscita dall’accademia navale, sui sommergibili) legati a persone, equipaggi di navi e sommergibili a cui sono profondamente affezionato (in questi luoghi ho perso due grandi amici, a cui voglio rivolgere il mio affettuoso ricordo). E’ per questo che desidero indirizzare il mio omaggio alle genti di Sicilia e di Calabria, alle loro istituzioni locali, provinciali e regionali con le quali, proseguendo l’opera già abilmente avviata dai miei predecessori, intendo intensificare i rapporti di proficua sinergia e di trasparente collaborazione ai fini del perseguimento di comuni interessi. Desidero salutare affettuosamente gli ufficiali, i sottufficiali, i marinai tutti, a bordo e a terra, il personale civile, parte integrante della grande comunità marinara, le organizzazioni sindacali della giurisdizione, dalle quali mi aspetto certamente la presentazione dei problemi del personale ma anche una attività propositiva alla ricerca delle migliori soluzioni, (le nostre famiglie che con noi condividono i disagi e il peso del nostro lavoro). Insieme dobbiamo guardare al futuro con spirito innovativo e scevro da pregiudizi, con ottimismo e con disponibilità al cambiamento, vedendolo come un fattore indispensabile di miglioramento. Non mi nascondo le difficoltà ma mi accingo ad affrontarle con animo sereno e fiducioso perché so di poter contare su di voi, sul vostro apporto intellettuale e sul vostro cuore.

So di poter contare sulla vostra collaborazione leale e incondizionata, fatta di grande professionalità e tenacia. Ognuno dovrà sentire la fierezza, l’orgoglio e, insieme, la grande responsabilità di essere parte vitale di un organismo efficiente e necessario alla Marina Militare. Voi dovete avere la certezza che io per voi ci sarò sempre e che sempre sarò al vostro fianco per condividere e percorrere questa importante esperienza professionale e umana. Rilevo il timone da un amico, l’ammiraglio Caruso, ufficiale ammiraglio di altissimo profilo professionale ed umano a cui esprimo il mio sincero ringraziamento per quanto oggi mi ha consegnato e, sicuro di

interpretare i sentimenti di tutto il personale dipendente, gli formulo i più sinceri auspici di buon lavoro.” 

Il capo di Stato maggiore è intervenuto dopo il discorso del nuovo comandante di Marisicilia, che potrebbe essere l’ultimo, giacché Marisicilia  sarà destinata a scomparire in quanto tale: la nuova denominazione dovrebbe essere Dipartimento logistico di Augusta , come  c’è il dipartimento di Taranto e quello di Ancona. L’ammiraglio Binelli Mantelli, dopo aver celiato qualche istante, giacché ha esortato lo schieramento ritto sulla piazza d’armi a sgranchirsi le gambe a causa del freddo, ha detto che” la Sicilia è terra di grande civiltà e di profonda cultura, pari alle sue bellezze naturali, terra di eroici marinai quali Luigi Rizzo, Salvatore Todaro, indomabili guerrieri del mare , che non hanno mai perso l’umanità e il rispetto per l’avversario.” Poi ha parlato  già da Capo di Stato maggiore della Difesa, il grado più alto cui può aspirare un militare di professione e ha  confermato quanto ci riferì, quindici mesi fa, lo stesso ammiraglio Caruso e che abbiamo ricordato su, cioè che Marisicilia, Marisardegna e altri comandi territoriali si trasformeranno in Dipartimenti o Comandi logistici alle dipendenze di un centro che avrà sede a Napoli, nelle infrastrutture del comando NATO,  comando in via di soppressione.

 

  Giulia Càsole  nella foto in alto, un momento della cerimonia del cambio di comando –  nell’altra, da sin.: Camerini, Binelli Mantellio, Caruso