AUGUSTA/ I CONSIGLIERI DI MARE e SESSA “IL COMMISSARIO REGGENTE DEVE ANDAR VIA”

la mattina.jpgAUGUSTA. Il ragionamento che fanno due consiglieri comunali Giuseppe Di Mare e Francesco Sessa è semplice, per due ordini di motivi: il commissario regionale Antonio La Mattina, settantacinquenne, visibilmente affaticato, che attualmente regge le sorti del Comune di Augusta, dopo le dimissioni del sindaco Carrubba. È stato nominato, sulla base di un rapporto fiduciario dall’ex “governatore” della Sicilia, Lombardo, che ora vorrebbe riemergere facendosi eleggere al Senato. Com’è noto, Carrubba si è dimesso il 31 agosto e Lombardo ha nominato questo signore, funzionario regionale in pensione da anni, procurandogli un’indennità aggiuntiva alla sua già cospicua pensione; poi Lombardo siè dimesso anch’egli e gli è subentrato Crocetta, il quale avrebbe tutto il diritto-dovere di nominare un altro al posto del La Mattina, soprattutto per il secondo ordine di motivi: cioè per il fatto che il La Mattina non si comporta come un tranquillo commissario che dovrebbe semplicemente gestire l’ordinaria amministrazione, ma propone, da politico, sconti ai creditori del Comune, azzera nomine di persone  perché , secondo il La Mattina, devono essere di nomina fiduciaria, cioè a lui stesso graditi. E allora – ecco la domanda rivolta a Crocetta: perrché continua a operare un commissario non nominato da Crocetta stesso? Questo, in soldoni, il ragionamento dei due consiglieri, appartenenti a due schieramenti diversi. Secondo i due consiglieri comunali il comportamento del funzionario nominato dal precedente governo Lombardo “più che traghettare la città alle prossime elezioni amministrative, assume sempre più connotati politici con scelte che impegneranno anche le successive amministrazioni. Con giudizi , anche personali, nei confronti di chi è veramente legittimato, perché eletto dai cittadini”. Il commissario “straordinario” secondo Giuseppe Di Grande e Francesco Sessa “non rinuncia a evidenziare prese di posizioni che esulano dalle sue funzioni che devono essere “tecniche” e non “politiche”. La richiesta è stata inviata al presidente Rosario Crocetta e all’assessorato delle Autonomie locali. Vedremo che cosa risponderà Crocetta.

Nel frattempo contro la posizione di Sessa e Di Mare si sono schierati altri consiglieri comunali in una pubblica assemblea. Di Mare e Sessa non sono rimasti isolati e a loro si sono associarti il candidato sindaco Marco Stella e Giovanni Ranno. Ribattono che il commissario La Mattina , non appena insediatosi,  ha revocato tutti gli incarichi assegnati dal sindaco Carrubba. Perché ora il nuovo governo regionale non dovrebbe adottare lo stesso provvedimento nei confronti del commissario del Comune di Augusta? » La revoca del mandato di La Mattina viene chiesta inoltre da Di Mare e Sessa, «verificata l’indisponibilità sostanziale ad accettare suggerimenti, consigli, da chi vive e conosce Augusta, con un atteggiamento “arrogante” così come le sue prime parole presentandosi alla città dimostrano.«Ho lasciato un segno ovunque – ricordano disse – so fare solo questo e lo faccio bene». La maniera di agire da “podestà” non piace, dunque,  al Fli e ai Circoli socialisti movimento per il territorio che per tale iniziativa hanno manifestato unione d’intenti, al di là delle singole posizioni politiche. A prescindere dalla questione finanziaria che sta cercando di risolvere, quella che riguarda i precari, non risolta e le scelte relative a opere da realizzare o meno. «Collocazione uffici, strisce blu; incarichi di gestione delle istituzioni storiche della città, tanti segnali contradditori e iniziative non prioritarie che  esulano da quelli che sono i compiti di un tecnico. Si registra inoltre la mancata concertazione con i sindacati». Per Stella invece «Il commissario ha dimenticato il ruolo che è stato chiamato a svolgere. Ha offeso Augusta, i suoi abitanti e i dipendenti comunali. Non accettiamo lezioni da nessuno; si limiti a espletare le sue funzioni». Particolarmente stigmatizzata la richiesta di sconto del 20% ai creditori dell’Ente.

  G.d.A.

 

TURNO FARMACIE AD AUGUSTA, CHI LO VEDE?

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AUGUSTA. Il prof. Luigi Solarino, presidente del consiglio circoscrizionale Isola-centro storico, ancora una volta interviene sul problema della ”visibilità” delle farmacie all’esterno. Ora afferma che  la scansione dei turni “viene resa in modo poco condivisibile e non ottimale, usando il foglio del calendario mensile, posto all’interno di una bacheca, su cui vengono segnate a penna accanto al giorno le farmacie di turno. Detta bacheca in genere è posta non ad altezza d’uomo e non è mai direttamente illuminata e, specie nelle ore serali, diventa di difficile lettura. Al fine di migliorare il servizio, sarebbe opportuno che  si emanasse un’ordinanza che imponga ai signori farmacisti, che sono già dotati di insegna banner con croce verde, di comunicare attraverso detto banner (anche se la farmacia è chiusa) la farmacia che effettua il turno di reperibilità con relativo indirizzo. Non comprendo come in alcuni Comuni, come Rosolini per esempio, questo già viene fatto, mentre in altre città come Augusta si utilizza l’arcaico sistema bacheca”.

Luigi Solarino

CONSIGLIO COMUNALE DI AUGUSTA: TUTTI A CASA?

AUGUSTAINSIEME e PRESTIGIACOMO (Pdl): I consiglieri di Augusta abbiano un sussulto di dignità e si dimettano. Le incomprensibili scelte del commissario regionale.

comune.jpgAUGUSTA –  Su queste colonne, circa quindici giorni fa, abbiamo pubblicato, se no sbagliamo per primi, un pezzo “preoccupante” per la città, per la dignità di molti augustani onesti. Il pezzo  informava che il consiglio comunale di AUGUSTA POTREBBE ESSERE SCIOLTO PER INFILTRAZIONI MAFIOSE. E QUESTO FATTO NON SOLO RAPPRESENTEREBBE UN’ONTA  non solo per questa città, che ha già la cattiva fama di bambini malformati, morti per tumore in aumento, ecc,, ma comporterebbe  il blocco delle elezioni di primavera per il rinnovo di sindaco-giunta e consiglio comunale e il commissariamento della macchina amministrativa per 18 mesi. Questo dato probabilmente ha  “spaventato” determinati candidati alla sindaca tura e partiti politici e  liste civiche che già si stanno dando battaglia. Il primo “botto” è stato “sparato” dalla lista AUGUSTAINSIEME con un pubblico manifesto  in cui si chiede ai consiglieri comunali di dimettersi prima del tempo, proprio per evitare lo scioglimento.La stessa cosa ha fatto, giorni dopo, l’ex ministra per l’ambiente, la siracusana Prestigiacomo con la seguente nota: “Si dimettano subito i consiglieri comunali di Augusta di tutti i partiti, per evitare alla loro città e a tutti i cittadini onesti la vergogna dello scioglimento del consiglio comunale per mafia, che sarebbe un marchio infamante per la comunità.  Il disastro politico-amministrativo di 10 anni di gestione del centrosinistra e del sindaco Carrubba  non deve trasformarsi in un’onta per tutta la comunità. Il probabile risultato delle ispezioni amministrative disposte dal Ministero dell’Interno sarà la proposta dello scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Questo va evitato. Se ci sono stati illeciti i responsabili ne rispondano nelle sedi giudiziarie dove avranno modo di difendersi, ma intanto occorre salvaguardare l’immagine di Augusta. Al Pd, paladino di legalità, che è stato sordo in questi anni alle notizie che provenivano da Augusta, chiedo un sussulto di dignità. Smetta di tenere gli occhi chiusi e inviti i suoi consiglieri a fare l’unica scelta possibile: le dimissioni. Augusta è uno snodo socio-economico fondamentale per la provincia di Siracusa: il polo industriale, il porto commerciale, l’arsenale sono risorse chiave per la nostra economia e fonti ineludibili di lavoro. La loro immagine non può essere inquinata da sospetti di commistioni mafiose. Chiedo a tutti un atto di serietà politica per restituire ad Augusta la speranza”. Così, appunto, si è espressa l’ex miss Parlamento 1994. Su questa scia si sono collocati Paolo Amato, Rino Lazzari e Enzo Puntillo, anch’essi del Pdl, ma hanno addotto altre ragioni. Ecco la loro posizione: “I membri del consiglio comunale, DEVONO DIMETTERSI, ma non per motivazioni attinenti alla presunta commistione con la criminalità organizza, come argomentato dall’ on. Prestigiacomo in recenti dichiarazioni alla stampa o per come campeggia nei manifesti appesi sulle mura cittadine a opera di un imprecisato movimento, per evitare alla città la vergogna incancellabile dello scioglimento per mafia”, eventualità quest’ultima che sarà oggetto di valutazione degli organi di giustizia competenti. I motivi per cui tutti i membri del consiglio dovrebbero rassegnare le dimissioni sono da una parte, l’evidente incapacità di indirizzo e controllo palesata dalla gran parte di esso in questi anni, dall’altra perché il progetto politico dell’amministrazione Carrubba si è concluso e ha raggiunto l’apice del proprio fallimento con l’atto di dimissioni del sindaco. Il consiglio comunale non può rimanere in piedi in queste condizioni fino alla naturale scadenza fissata per il mese di aprile, e con la sola funzione di continuare ad approvare le incomprensibili scelte di un commissario o per benedire incautamente piani di lottizzazione con i quali si costruisce ovunque, (ma non per chiunque), in assenza di un Piano regolatore atteso da circa 40 anni.

I risultati deludenti di questo consiglio comunale sono sotto gli occhi di tutti, ordini del giorno striminziti, provvedimenti lontani dai grandi temi che interessano la città, che guidata in tale maniera continua la discesa verso un inesorabile degrado culturale, morale e civile. Da quando il sindaco Carrubba si è dimesso è arrivato un funzionario di grande esperienza che sta completando il quadro desolante iniziato oltre vent’anni fa, dalle amministrazioni di Centro-sinistra che si sono succedute.  Chiediamo a tutti i consiglieri una manifestazione d’orgoglio, che li porti a rassegnare le dimissioni così come ha intenzione di fare il consigliere del PDL Sebastiano Aloisi. Così da chiudere definitivamente con il passato, fatto di una politica di Centro-sinistra fallimentare che ha governato per oltre vent’anni, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, degrado ambientale, economico, culturale e morale. Non tutti i consigliere comunali concordano. Per esempio, il consigliere Morello è rimasto stupito da questa presa di posizione e ha fatto capire che la maggior parte dei consiglieri comunali è offesa da questa richiesta che, sostanzialmente, getta il discredito su tutto il massimo consesso civico. Ricordiamo che la spada di Damocle del possibile scioglimento pende da quando la commissione mista- prefettura-forze dell’ordine- ha sequestrato, dopo oltre quattro mesi di lavoro, migliaia di carte dagli archivi municipali.

    Giulia Càsole   nella foto,  il consiglio comunale

DI SILVESTRO del M5S: “SALVEREMO IL MUSCATELLO”!

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AUGUSTA.”Il prossimo 14 febbraio sarà discussa e votata all’assemblea siciliana la mozione “salva Muscatello” presentata dal Movimento Cinque Stelle in questi giorni”. Lo riferisce,con una punta di soddisfazione, Antonino Di Silvestro,  portavoce cittadino del Movimento fondato da Beppe Grill. Una delegazione 5 Stelle augustana, di cui faceva parte lo stesso Di Silvestro,  si è recata a Palermo, accompagnata da Stefano Zito, eletto nelle ultime elezioni regionali nella lista del M5S nel distretto di Siracusa. Zito , che è vicepresidente alla commissione Sanità, ha incontrato a palazzo D’Orleans il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta e l’assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino. Nella sua nota Di Slvestro ha precisato: “Siamo usciti dall’ARS fiduciosi e soddisfatti per l’apertura, ora attendiamo atti concreti da parte del governo regionale. Non molleremo la nostra battaglia fino a che non vedremo in funzione un ospedale in efficienza, diritto sacrosanto di una città troppo spesso trascurata e abbandonata a sé stessa. Ci auguriamo che la parte politica cittadina si ricompatti,  a prescindere dal colore politico, e si possa mettere la parola fine a questo penoso problema che si trascina ormai da troppo tempo ai danni di noi cittadini”. 

   C.C.  –    foto G. Tringali

GALOFORO, 4° POSTO AI CAMPIONATI ITALIANI INDOOR DI CANOTTAGGIO

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CATANIA – Domenica 20 gennaio, nello spettacolare scenario della vecchia dogana, nel porto di Catania, si sono assegnati i titoli di Campione d’Italia di Indoor  Rowing. Presente alla manifestazione il neo eletto presidente della F.I.C., Giuseppe Abbagnale e, come ospite d’onore, il campione olimpico Alessio Sartori. Ottime le prestazioni della Canottieri Club Nuoto Augusta che ha realizzato, nella gara  ragazzi, con Sebastiano Galoforo al suo esordio nella categoria, il 4° posto. Nel corso della manifestazione l’atleta augustano è stato premiato, per i suoi successi regionali e nazionali, in qualità di migliore Cadetto Siciliano per la stagione agonistica 2012 mentre, nella stessa categoria,  Giuseppe Urso ha totalizzato il 19° tempo finale. Nei Junior maschile, 12^ posizione per Rosario Galoforo e 20^ posizione per Federico Ternullo. Nel Meeting Nazionale,  riservato  agli Allievi e Cadetti,  grande vittoria degli Allievi “B” femminile, con la biondissima Giulia Urso che si è guadagnata il titolo di Campione Siciliano, mentre negli Allievi B1 maschile, 2° posto e titolo di Campione Siciliano al piccolo Daniele Sicuso. Negli allievi B2 maschile, il 15° posto a Lorenzo Giangrande, 16°  posto a Francesco  Spinali e 21° posto a Roberto Spinali. Nei Cadetti Maschili,  6° posto per  Luca Dettori e 13° per Matteo Licata. In virtù di queste prestazioni,  Rosario e Sebastiano Galoforo sono stati convocati per il raduno regionale che si terrà il 2 e 3 Febbraio prossimo, sotto la guida di Antonio Colamonici,  nuovo direttore tecnico della Nazionale Juniores.

 

CANOTTIERI CLUB NUOTO AUGUSTA         

Nella foto in alto,  in 1^ fila, da sin.  Francesco spinali, Emanuela Amara, Roberto Spinali, Luca Dettori, Giulia Urso Daniele Sicuso, Matteo Licata e Lorenzo Giangrande. In 2^ fila, da sin.  Valentina d’Amico, Sebastiano Galoforo , Federico Ternullo, Giuseppe Urso, Rosario Galoforo, (coach) Vincenzo Galoforo.

INAUGURATO AD AUGUSTA IL CIRCOLO SOCIALE UNITRE, VICINO “PIAZZA UNITA’ D’ITALIA”

Pu3.jpgER “COSTRUIRE INSIEME UNA CITTÀ DAL VOLTO PIÙ UMANO NEL QUARTIERE E TRAMITE I QUARTIERI”

 

E’ stato inaugurata oggi, 22 gennaio, la sede del Circolo Sociale Unitre di Augusta, alla presenza degli innumerevoli soci e di don Angelo Saraceno, invitato alla cerimonia ufficiale per la benedizione dei locali.

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Una boccata di ossigeno per la cittadina la realizzazione di quest’altro ambizioso progetto, nato da una nobile iniziativa dell’altra omonima associazione, Unitre di Augusta e, soprattutto,  grazie all’ impegno di un gruppo di volontari, desiderosi di offrire il loro tempo libero al servizio della comunità, non a caso in quel difficile quartiere che per tanti anni ha dato ospitalità alle tante famiglie augustane rimaste senza tetto dopo il catastrofico sisma del 13  dicembre 1990.

 

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DSCN0672.JPG“Scopo primario del Circolo Sociale Unitre – a detta del presidente, dr. Giuseppe Caramagno – è di contribuire a diffondere, con  l’aggregazione sociale e  iniziative diverse, la cultura della solidarietà e del senso civico per tentare di realizzare “una città dal volto più umano” nel quartiere e tramite i quartieri. A tal fine, il socio Unitre si adopera, nell’ambito dell’Associazione e del suo Circolo, a costituire gruppi di cordialità e di amicizia per promuoverne gli obiettivi. Il Circolo, presieduto da un “Coordinatore”, nominato annualmente dal Direttivo dell’Associazione, è aperto ai soci Unitre e, in una prima fase, previa domanda di ammissione gratuita, a cittadini, presentati da soci Unitre e residenti nel quartiere Saline – Monte Tauro di Augusta, verso il quale si indirizzerà l’attenzione e l’attività del primo triennio”.

Ai frequentatori  il Circolo offre, tra l’altro,  l’ opportunità:

·      di socializzazione;

·      di evasione della monotonia della quotidianità mediante tornei di giochi da tavolo e altre iniziative ludiche;

·      di conversare piacevolmente con altri soci-amici dell’Unitre e del quartiere in modo non banale, ma per la reciproca crescita umana;

·      di sentirsi veramente impegnati nella nobile missione di contribuire alla lotta delle povertà sotto indicate che stanno distruggendo la nostra società,  a sicuro danno dei nostri figli e nipoti, ai quali è anche affidata parte della nostra futura  vita affettiva.

L’ Associazione, in conformità allo statuto sociale, si propone di attenzionare alcune delle gravi povertà dell’odierna società, rivolgendo a mezzo del Circolo Sociale,  la propria azione ai residenti nel quartiere sopra indicato a favore di :

·      “Giovani” con dipendenza da alcool, droga e lontani del vero senso della vita;

·      “Adulti di età media e oltre” adagiati nella depressione e nel vuoto di valori umani;

·      “Adulti della terza età” autosufficienti ma sofferenti a motivo della solitudine. Per essi l’Associazione ha costituito ed è già operante il “Gruppo di donatore di tempo Unitre”.

 

Giuseppe Tringali

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli ??

muos.jpgL’Italia si appresta nuovamente a diventare la base logistica per un intervento militare, questa volta in Mali, fortemente voluto dalla Francia,  che desta non poche perplessità poiché gli interessi economici e commerciali  dei transalpini fanno parte di un arco di crisi che investe tutto il Sahel,  la fascia nevralgica che sotto il Sahara salda l’Africa bianca a quella nera  e le risorse energetiche del Maghreb con quelle minerarie del Sud.  Una domanda allora sorge spontanea: che interessi ha dunque l’Italia in questo conflitto? In Mali, gli affari economici italiani sembrano trascurabili, soprattutto da quando l’Eni ha rinunciato alle concessioni petrolifere di Taoudeni in joint  venture con l’algerina Sonatrach. La guerra ci riguarda per i rapporti con la Libia ma anche con l’Algeria, il  nostro secondo fornitore di gas. Quest’ultima si è dimostrata incapace di bloccare l’avanzata prima dei Tuareg e poi degli islamisti, spingendo la Francia all’intervento militare.  Come la Francia, anche l’Italia è interessata al Sahel. Sulla sponda Sud abbiamo un interscambio di 57 miliardi di euro l’anno e siamo sempre tra i primi tre partner economici di tutti i Paesi affacciati sul Maghreb.  La competizione Francia-Italia per il controllo delle risorse energetiche  torna sulle scene internazionali come nel caso del conflitto libico. Al grido di “la loro sicurezza è la nostra”, un altro intervento militare  italiano è stato autorizzato da un governo dimissionario che, come tale,  dovrebbe gestire solo l’ordinaria amministrazione. E’ urgente e necessario dare un forte segnale per il “ripudio della  guerra”, come enunciato dall’art.11 della nostra Costituzione ed entrare nel merito delle future scelte politiche chiedendo:  – la riduzione delle spese militari, a partire dalla sospensione del progetto dei caccia F35 – la cancellazione della “riforma dello strumento militare” – legge approvata a fine dicembre 2012 – lo stop al riarmo, dove si registra un incremento del 18% del fatturato nel 2012, nonostante la legge 185/90, con destinazione rivolta specialmente verso i Paesi del Medio Oriente – il blocco all’insediamento della basa militare del MUOS con l’installazione di potentissime antenne militari  a Niscemi (Caltanissetta).

   USB  DIFESA

AD AUGUSTA, IL 1° MEMORIAL GIUSEPPE BELLISTRI’ – di Massimiliano Bellistrì

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AUGUSTA – L’A.S.D. Augusta No.Ve., in collaborazione con la Famiglia del proprio atleta prematuramente scomparso “Pippo”, nella ricorrenza del 1° anniversario dalla sua morte ha deciso di realizzare il “1° Memorial – Giuseppe Bellistrì” che avrà luogo Domenica 27 Gennaio 2013 al Palajonio di Augusta (SR) intorno alle ore 15:00, sarà aperto al pubblico gratuitamente è sarà caratterizzato da un momento sportivo ed uno musicale entrambi dedicati in memoria di Giuseppe Bellistrì, cosi come lui era in vita un ottimo atleta ed artista.  Il programma dell’evento prevede un’esibizione di Torball, disciplina sportiva per non-vedenti, con 4 squadre partecipanti la squadra locale Augusta No.Ve., il Catania Torball, il Ragusa Torball ed il Fucà Torball di Enna, verrà utilizzata la formula di scontro diretto semifinale e finale, con tempi unici da 10 minuti a partita. Il torball è un gioco sportivo a squadre per non vedenti o con handicap visivo sia uomini che donne, in cui si fronteggiano due team composti ciascuno da 3 giocatori ed è lo sport più praticato dai non vedenti in Italia. Su entrambi i lati corti di un campo rettangolare è situata una porta, si utilizza un pallone con campanelli al suo interno che durante il gioco dev’essere lanciato e fatto passare sotto tre corde tese che attraversano il campo, lo scopo del gioco è di tirare il pallone in maniera che oltrepassi la linea di porta della squadra avversaria mentre questa tenta di impedirlo, in seguito la squadra di difesa diventa quella di attacco e viceversa. Ad Augusta il Torball ha radici molto consolidate grazie anche a Giuseppe Bellistrì e Sebastiano Patania (entrambi Atleti Augustani) che insieme a tanti altri Non-Vedenti a partire dagli anni 80 hanno realizzato diverse Realtà Sportive di Torball che si sono via via succedute fino all’attuale e più recente AUGUSTA NO.VE., squadra ufficiale della città di Augusta. Tra i suoi meriti sportivi questa squadra vanta la vittoria del Campionato Nazionale Italiano di Torball dall’anno 2005 al 2008, la vittoria della Coppa Italia nell’anno 2006 e 2007 e la vittoria della Supercoppa Italia nell’anno 2006.  A seguire si terrà un Omaggio Musicale da parte della Corale Polifonica “Anthea Odes”, la Corale Polifonica dell’Unitrè Augusta intitolata in memoria “Giuseppe Bellistrì” e della Corale Polifonica “San Francesco D’Assisi” in collaborazione con il Tenore Carmelo Panebianco. L’intero evento sarà presentato da Michela Italia ed allo stesso sono state invitate le Autorità Sportive locali, la Marina Militare, i rappresentanti dell’Unione Italiana Ciechi e tutte le realtà di Volontariato locali.

 

Giuseppe Bellistrì è nato non-vedente ad Augusta l’8 Marzo del 1958, di questo suo handicap ne ha fatto un punto di forza, diventando sin dalla giovane età un punto di riferimento per tanti altri disabili come lui, che cercavano conforto e coraggio nell’affrontare la vita ed essere al passo con la società e non un peso per la stessa. Uomo semplice, caparbio e creativo ad Augusta negli anni ha realizzato diversi eventi dedicati alle sue più grandi passioni lo sport, la musica e la poesia. Egli è stato più volte Presidente dell’Unione Italiana Ciechi ad Augusta e Siracusa e Consigliere Nazionale del Comitato Italiano Paraolimpico. Nonostante fosse lui stesso ad aver bisogno del supporto di volontari per realizzare le sue infinite idee, Giuseppe Bellistrì è stato per la Città di Augusta un vero e proprio punto di riferimento per il Volontariato, collaborando con le più varie realtà locali che si impegnano nel sociale. Egli ha amato lo sport nelle sue varie sfumature e lo ha praticato anche a livelli internazionali, partecipando con la Nazionale Italiana di Torball ai Mondiali del 1990 in Francia a Saint Etienne, premiato più volte ed in più occasioni come atleta che si è contraddistinto per meriti sportivi fino al recente anno 2011 dove gli è stato riconosciuto dall’Associazione Nazionale Veterani dello Sport di Augusta per il premio “Una Vita per lo Sport” la targa ricordo come “Atleta Augustano dell’Anno”. Grazie alla sua passione per la musica Giuseppe si è esibito negli anni in diversi spettacoli e grazie alla sua forte fede cristiana si è avvicinato all’animazione liturgica che ha dato vita negli anni, al susseguirsi di Piccoli Cori di bambini e non, di cui lui era l’organista, che si sono avvicendati nella realtà locale della Parrocchia “Santa Maria del Perpetuo Soccorso” fino ad arrivare alla Corale Polifonica “San Francesco D’Assisi” della direttrice Cristina Russo. Negli ultimi anni Giuseppe era diventato membro dell’Unitrè di Augusta e proprio con loro in collaborazione con la direttrice Maria Grazia Morello ha realizzato la Corale Polifonica che gli è stata intitolata dopo la sua morte. Concludendo Giuseppe Bellistrì è stato per molti un esempi di forza di volontà, di intraprendenza e di voglia di vivere, quella stessa voglia che gli ha permesso di lottare per ben 6 mesi, affrontando la Leucemia a viso aperto concludendo la sua battaglia nella sua città dove si è spento il 24 Gennaio 2012.  Oggi non è più tra noi, ma il suo ricordo è vivo e vegeto e lo dimostra l’impegno di tutti i suoi amici nel realizzare questo Memorial in suo onore.

 

Massimiliano Bellistrì

 

Lavoro e formazione: la parola ai giovani

enzapound.jpgAUGUSTA. Sabato 12 gennaio conferenza  su“Lavoro e formazione: parlano i giovani”, occasione di incontro e dibattito giovanile, facente parte del più ampio progetto “Occupazione giovani” del gruppo giovanile “Ezra Pound”, guidato da Claudio Forestiere. Ospiti e relatori della serata Fabio Gulino e Salvatore Li Calzi. Il pubblico di età tra i 20 e i 30 anni, numeroso e interessato al tema o al problema dell’occupazione, ha dato con la sua presenza un segnale positivo: qualcuno crede davvero che qualcosa cambierà e non tutti sono disposti a rassegnarsi passivamente nell’attesa. È vero, il percorso è duro, è una scala con troppi gradini e senza ascensore, avverte Fabio Gulino, e la salita è resa ancora più ardua dalla cosiddetta crisi e da tutto ciò che essa comporta, ovvero recessione economica, insostenibile carico fiscale per le aziende, calo dell’intera produzione industriale italiana e l’inadeguatezza degli istituti scolastici e della grossa macchina universitaria alla preparazione del giovane al mondo del lavoro: forse due universi distinti, separati e inconciliabili. Forestiere ha detto che l’obiettivo dell’incontro è stato proprio questo : cercare di gettare le basi per costruire un ponte tra i giovani e il mondo del lavoro. E non sono solo parole. Salvatore Li Calzi, che da tanti anni lavora nel settore della formazione professionale, propone una soluzione concreta: perché non attivare anche ad Augusta dei corsi di formazione professionale, in base alle esigenze del mercato? Esiste infatti, tramite il fondo FormaTemp, la possibilità di offrire ai giovani disoccupati tra i 18 e l’età pensionabile, corsi totalmente gratuiti e da frequentare a due passi da casa. Vicini a casa, dunque, ma anche con le competenze adatte per essere più vicini al mondo del lavoro e alle esigenze delle aziende. Le tipologie di formazione a disposizione sono innumerevoli: formazione di base, professionale,  formazione continua. Come accade nel vasto mercato del lavoro bisogna,  afferma lo stesso Gulino, cercare di restringere il campo, saper conoscere sé stessi, le proprie attitudini e capacità, sapersi presentare con un curriculum mirato, sviluppare le proprie inclinazioni e competenze, specializzarsi e non fermarsi mai, anche quando la salita sembra troppo dura.

   F.  C.

CLAMOROSO AL COMUNE DI AUGUSTA. IL COMMISSARIO REGGENTE ESCLUDE ELIO SALERNO DA OGNI INCARICO

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Il commento di Giorgio Càsole

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AUGUSTA. Desidero intervenire sulle nomine dei componenti la commissione comunale di storia patria e sull’esclusione , che ha già suscitato scalpore, di Elio Salerno, che, oltre quarant’anni fa, con il fratello Ennio (figli di un ex podestà, poi sindaco negli anni Cinquanta)  e con Giuseppe Amato, Tullio Marcon, Mario Mentesana (scomparsi), Giovanni Vaccaro, ebbe l’idea di istituire una commissione avente la finalità di pubblicare un Notiziario storico, posto sotto la direzione responsabile di Francesco Traina, e proposero all’ amministrazione comunale di dare un crisma di ufficialità alla stessa commissione, anche e soprattutto, direi, per ricevere dal Comune un congruo finanziamento per la pubblicazione del Notiziario storico. E, infatti, la voce del finanziamento fu iscritta nel bilancio comunale,  per assicurare  la certezza del finanziamento, sottraendolo così all’arbitrio delle amministrazioni che, all’epoca e fino ai primi anni Novanta, duravano, mediamente, dodici/quindici mesi. L’amministrazione del tempo scelse altri nomi da affiancare a quelli citati sopra e, fra gli altri, per esempio, la signora Laura Annino, moglie dell’allora ingegnere capo del Comune, Annino. La signora era laureata in Lettere, ma nient’altro. Non c’era fra loro nessuno storico di professione, nemmeno come docente  a tempo pieno. Si trattava di dilettanti, nel senso alto del termine, cioè di persone che si dilettavano descrivendo ad ampio raggio fatti di storia cittadina, la cosiddetta microstoria o storia municipale,  affrontando i vari aspetti della vita della città,senza trascurare l’aspetto religioso, naturalistico-archeologico, ecc. La pubblicistica locale era ferma alla Storia di Augusta  di Sebastiano Salomone. Questi “dilettanti”volevano andare oltre, attingendo essenzialmente a un ampio archivio custodito nella biblioteca civica, chiamato Archivio o Fondo Blasco. Il primo numero del Notiziario storico uscì nel 1967, venduto al prezzo di 4 mila lire a copia, con articoli di Mario Mentesana (“La Gisira”), Giovanni Vaccaro (“Augusta nella seconda metà del 17° secolo”), Elio Salerno ((“Storia e tradizioni della Chiesa di San  Giuseppe”),. Tullio Marcon (“Augusta nella Guerra Italo-turca”) . Ebbe successo. Fu un’autentica novità nella miseria della pubblicistica cittadina del tempo, con la sua copertina celeste, in brossura, e con i titoli degli argomenti in bella vista sulla copertina. In tempi in cui c’era soltanto la RAI monopolista e Internet era inconcepibile, in cui si vendevano le enciclopedia a rate, il Notiziario fu visto anche come fonte perle ricerche scolastiche dei figli.  In un primo tempo la pubblicazione avrebbe dovuto essere semestrale, poi divenne annuale , con intervalli significativi.   Con il passare degli anni, il prezzo è aumentato, arrivando a 15 mila lire verso la fine degli anni Novanta, mantenendo  stesso volume di pagine .  Con l’entrata della moneta europea, il prezzo è stato di 10 euro. Nel corso degli anni la commissione è stata modificata per varie ragioni: chi è morto, chi non ha   lasciato Augusta, chi non ha voluto più continuare. Negli anni Novanta, sindaco Giuseppe Gulino, è stata radicalmente modificata. In un primo tempo, Gulino chiamò a farne parte tutti i prèsidi delle scuole presenti in Augusta e, fra questi , Alberto Terranova del classico  “Mègara”e Giovanni Satta dello scientifico “Saluta”, quando, ovviamente, i due istituti erano autonomi. Fu chiamato anche, finalmente, uno storico  di professione, Giuseppe Messina, già docente al liceo “Mègara” di Storia e Filosofia, ma anche qualcuno con nessun titolo né accademico né pubblicistico. Scelte discrezionali, come quelle compiute dal successore di Gulino, Carrubba, come quelle che ha compiuto il commissario regionale reggente, nel segno della più assoluta discrezionalità. Sentito dal quotidiano La Sicilia, il ommissario, in un primo tempo, aveva assicurato che si sarebbe avvalso della collaborazione di una commissione consiliare. Invece, si è fatto collaborare da due funzionari gerarchicamente a lui inferiori, il segretario generale D’Arrigo, nemmeno di Augusta, e la responsabile dell’ufficio legale, Lucia Cipriano. E’ vero. La discrezionalità era stata chiaramente messa in evidenza nei bandi, con cui si sollecitavano i candidati a presentare  le loro istanze corredate da curriculum vitae, ma, allora, se c’è tale, assoluta, discrezionalità, a che pro far presentare queste  domande.? Sarebbe bastato nominare sua sponte, come avevano fatto i sindaci. Anzi, sarebbe  stato più opportuno lasciare tutto fermo, non procedere a nuove nomine, tant’è che – è scritto nello stesso bando – tali nomine avranno efficacia fino alle prossime elezioni amministrative. Né il commissario può obiettare che si tratta di nomine fiduciarie senza le quali non può operare con serenità. A parte che egli dovrebbe garantire l’ordinaria amministrazione, davvero si può pensare che non può lavorare senza la commissione di storia patria che più a lui piace  il direttore del museo della piazzaforte, che esiste, che a lui più aggrada e senza il direttore a lui compiacente del museo civico, che non esiste? Quella del museo civico fu un’idea di Elio Salerno, avvocato, non “professore” , che raccolse molti reperti per avviare  tale istituzione che, ancora una volta, volle porre sotto tutela del Comune, per avere almeno l’assicurazione dei locali e fu nominato direttore dal sindaco Fruciano, senza oneri, come Tullio Marcon ebbe l’idea del museo della piazzaforte, raccolse reperti militari e fu nominato dal Comune direttore a vita e senza retribuzione. Scomparso Marcon, l’eredità morale e la carica onorifica sono passate al suo vice, Antonello Forestiere, anch’egli avvocato. Il sindaco Carrubba,  qualche mese prima di dimettersi, inopinatamente e senza nemmeno revocare la nomina che Salerno aveva da ani, ha to nomina direttore del museo civico un” allievo” di Salerno, Giuseppe Carrabino,entrato nella commissione di storia patria grazie ai buoni uffici dello stesso Salerno.  Carrabino pubblicamente ha ammesso che Salerno è stato il suo maestro , ma Salerno, nonostante la sua venerabile età – è un novantenne – è andato su tutte le furie, dolendosi prima, inutilmente, con Carrubba e successivamente con il commissario reggente, contro cui ora c’è una levata di scudi di mezzo consiglio comunale che vuol chiedere al presidente della Regione, Crocetta, di rimuoverlo, perché agisce da “politico” e non da funzionario. Dovremmo specificare funzionario regionale in pensione da anni, ormai, essendo un 75enne. Con un atto d’imperio,insolito, appunto  in un commissario reggente, La Mattina, questo il cognome, azzera tutte le nomine relative a queste istituzioni culturali sotto tutela del Comune, con  la giustificazione che si tratta di “nomine fiduciarie” e  pubblica sul sito informatico del Comune i bandi. Dobbiamo dire che Elio Salerno, con tutta umiltà, presenta la sua domanda corredata dal c.v. , come Carrabino, come altri. La Mattina”rivoluziona” la commissione di storia patria nominando molti giovani non si sa con quale criterio,  visto che nella stragrande maggioranza essi non hanno pubblicato alcunché e non nomina persone con laurea, quattro abilitazioni  al’insegnamento, di cui una in storia e filosofia con il massimo dei voti, master con lode, vent’anni di insegnamento, molte pubblicazioni di storia locale e pubblicazioni di storia specialistica, ma lascia Carrabino, cui sottrae la direzione dell’insistente museo civico, che assegna non già a Salerno, ideatore, fondatore e raccoglitore di reperti, ma  a una giovane laureata che collabora con il museo civico di Modica ed esclude lo stesso Salerno dalla commissione di storia patria, di cui Salerno è stato non solo il fondatore con altri, ma il presidente e, soprattutto, il più prolifico dei collaboratori, nel senso che  in ogni numero del Notiziario c’è un suo contributo. Come mai questa plateale esclusione, che ha provocato le reazioni sdegnate di persone, come Mantinei,  pur non essendo ideologicamente affini a Salerno?  Dobbiamo fare dietrologia? Ci asteniamo nel rispetto della veneranda età del commissario reggente, il quale, però, non ha avuto rispetto per quella più veneranda di  Elio Salerno.

    Giorgio Càsole