I 25 anni di Inner Wheel

 

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 Giorno 17 Marzo 2012, nel Salone di Rappresentanza del Circolo Ufficiali “Vandone”, l’International Inner Wheel di Augusta  ha celebrato il 25° anniversario di fondazione del Club alla presenza delle massime autorità civili, militari, segnatamente l’Ammiraglio Raffaele Caruso, della Presidente Nazionale, Dott.ssa Anna Maria Oberto , della Governatrice Distretto 211, Dott.ssa Maria Teresa Fransoni, dei rappresentanti dei  clubs cittadini e di altri numerosi ospiti prestigiosi.  La Presidente, Sig.ra Tina Sanfiorenzo Angelino , con l’ausilio di un Cd curato dall’Avv. Guido Vinci, ha ripercorso la storia dei 25 anni di vita dell’Inner Wheel di Augusta, ricordando le Presidenti che, nel corso di questi anni, con il loro impegno e le loro iniziative, hanno contribuito alla crescita del Club e alla sua affermazione nella realtà locale e a livello distrettuale, operando soprattutto nel campo della solidarietà e del servizio sociale. Dopo un ricordo personale della Socia Fondatrice, Sig.ra Anita Caramagno D’Avola, e la cerimonia di ammissione di due nuove Socie, Sig.ra Maria Solano Abramo e Sig.ra Concetta  Danieli  Patania, l’Avv. Antonello Forestiere, Direttore del Museo della Piazzaforte di Augusta, ha tenuto una interessante conferenza dal titolo “ Museo della Piazzaforte: storia di una Base Navale in guerra”. La serata, animata dalla esibizione di due giovani musicisti, M° Luigi Zimmitti al clarinetto e M° Carmelo Di Grande al pianoforte, si è conclusa con una simpatica cena ed un brindisi augurale affinchè il Club possa continuare ad operare e a vivere in maniera esaltante le sue finalità.

   Angela Gigli Amato

Ad Augusta il comune nega il pasto ai bambini negli asili nido, malgrado i genitori abbiano anticipato l’acquisto dei tickets!! Il disagio e l’amaro sfogo di una mamma lavoratrice

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mensa.jpgGentile redazione, sono una delle tante mamme lavoratrici che giornalmente affidano i loro bambini agli asili di questa città, confidando nel senso del dovere e di responsabilità che ogni istituzione pubblica dovrebbe avere, ma che in realtà si affida, quasi sempre, a quella dei singoli cittadini.  Mi rivolgo a voi perche spero che possiate dare voce a tutti quelli che, come me, hanno visto sospendere l’erogazione di un servizio fondamentale, la mensa scolastica per i bambini, da un giorno all’altro di punto in bianco, senza alcun preavviso, senza alcuna giustificazione! Volendo sorvolare sul fatto che i nostri figli, pur essendo iscritti ad una scuola a “tempo pieno” siano stati costretti a nutrirsi di sandwich e pizzette per ben 3 mesi (infatti l’erogazione del servizio mensa è cominciata con notevole ritardo). A febbraio sembrava che la novella avesse avuto un lieto fine, quando, all’improvviso viene comunicato sommariamente ai genitori che, purtroppo, il servizio mensa viene sospeso, per motivi misteriosi ed insondabili. Voci di corridoio dicono che si tratti di una sorta di protesta da parte della Ditta che, pur avendo reso regolarmente la prestazione, non vede saldati i pagamenti da molti mesi. ( …sembra la stessa parabola del servizio di nettezza urbana…, ma questa è un’altra storia ! )  Io, come genitore del “piccolo utente”, posso solo dire che i tickets per il pagamento di 40 pasti, sono stati regolarmente saldati in anticipo, e a distanza di 2 mesi circa, mi sono ritrovata nuovamente stamattina a confezionare tramezzini! E così, tristemente, ancora una volta abbiamo ricevuto l’ennesima conferma, nel caso ce ne fosse stato il bisogno, di essere cittadini di una città completamente allo sbando, con amministratori incapaci di fare l’unica cosa che dovrebbero, AMMINISTRARE LA COSA PUBBLICA ! E per parafrasare il commento di una nota pagina di costume “augustano” su Facebook (TJ WORL) : “Augusta è una bellissima città, se non devi nascere, se non vuoi fare nessuno sport o attività culturale in genere…” e mi permetto di aggiungere : se non lavori tutto il giorno e sei costretto ad affidare al tempo pieno tuo figlio, perché in tal caso è molto meglio per il pargolo, che non “pretenda” di mangiare !!! Grazie per lo sfogo
  

  S.D.P. –  mamma arrabbiata e perplessa

Giornata Provinciale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle Vittime delle mafie

La Giornata ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Istruzione e del Presidente della Repubblica Italiana.

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La XVII “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo di tutte le Vittime delle mafie” quest’anno si articola in tre tappe. Si comincia il 21 marzo, alle ore 9.30, ad Avola presso l’Istituto Comprensivo “Vittorini” con una mostra itinerante sui temi della legalità, gestita dal Presidio di LIBERA e dalle associazioni: AFI-Associazione Famiglie Italiane, Aquanuvena, Consulta femminile, Società dell’Allegria, Superabili, e destinata agli studenti della scuola e ad una rappresentanza delle altre scuole. Nelle postazioni allestite saranno presentati i progetti, le varie esperienze ed attività svolte. Si continua a Siracusa il 21 e il 22 marzo, dalle ore 16.00 alle 23.00, al parco della Balza Akradina, dove il Comitato Studentesco Siracusano, SOS-Siracusa, LIBERA, ARCI, Volare Alto, CGIL, CISL, UIL, Associazione Antiracket “S. Raiti” di Siracusa, promuovono laboratori di animazione per bambini e ragazzi, concorsofotografico, proiezioni video, performance artistiche a cura delle scuole, concerti. Sono previste testimonianze dei familiari delle vittime delle mafie, dei volontari dell’associazione antiracket di Siracusa, dei Sindacati e della Cooperativa “Beppe Montana”. Sarà dedicato un particolare momento di riflessione sulla bellezza del patrimonio con un Tributo ad Angelo Vassallo, sindaco di Pollica assassinato dalla mafia il 6 settembre 2010 e la testimonianza di “Giovanni Impastato”. Si prosegue il 23 marzo ad Augusta, dove l’iniziativa è organizzata da: LIBERA-Associazioni, Nomi e numeri contro le mafie, Coordinamento Provinciale delle Associazioni Antiracket di Siracusa, Comune di Augusta, Provincia Regionale di Siracusa, Ufficio Scolastico Territoriale, Cooperativa “Beppe Montana”, in collaborazione con le scuole megaresi: Liceo “Megara”, Istituto d’Istruzione Superiore “A. Ruiz”, I I. C. “P. di Napoli”, Circolo didattico “G. Pascoli”, II I. C. “O.M. Corbino”, III I. C. “D. Costa”, IV I. C. “S. Todaro”; le associazioni: Antiracket Augusta, Centro di Educazione Ambientale, Legambiente CIPA Augusta, Il Muro-Casa Comune, MASCI Augusta, Gruppo Spontaneo Donne e Mamme di Augusta, A.I.F.O., Fraternità Misericordia di Augusta; le realtà parrocchiali: Anime Sante, Madonna del Perpetuo Soccorso, Maria SS. Annunziata,  Maria SS. Assunta, Cristo Re, Sacro Cuore di Gesù, S. Andrea, S. Francesco di Paola, S. Giuseppe, S. Giuseppe Innografo, S. Lucia, S. Maria delle Grazie, S. Nicola di Bari, Famiglia Francescana; le realtà teatrali: Teatro stabile di Augusta, U Tiatru du suli; CGIL, CISL e UIL. Da Roma, dove vide la luce nel ’96, la manifestazione ha percorso tutta Italia, da Gela a Nuoro, da Torino a Bari, da Napoli a Milano. Quest’anno a livello nazionale si svolgerà a Genova, dove molte scuole e associazioni si recheranno. A livello provinciale abbiamo scelto la città di Augusta per riflettere sull’industria siciliana, fatta di luci ed ombre, di un’imprenditoria generalmente sana e laboriosa, nel ricordo dei suoi “martiri”, ma anche sui suoi errori.

La scelta di Augusta al fine di rafforzare  un percorso virtuoso avviato nelle scuole e nelle realtà associative, per consolidare il positivo presenti in questa meravigliosa Città. Un bene sorto nonostante i problemi e le contraddizioni, un bene che nasce dall’impegno di tanti cittadini onesti a cui dobbiamo riconoscenza e gratitudine. Pensiamo a quelle realtà laiche e cattoliche impegnate, radicate nel territorio, determinate nel costruire speranza. La scelta dell’inizio della primavera è un modo per sottolineare il valore e il sentimento della speranza, potente faro per la memoria e per indicare la strada e la voglia di futuro. La memoria diventa una proposta per rileggere quanto finora è stato realizzato come attuazione di quei desideri che ci apparivano, soltanto pochi anni fa, come impossibili o lontani dall’essere realizzati. Molti di quei sogni sono ora realtà: la legge inerente l’uso sociale dei beni confiscati alle mafie, la rinascita civile e il sorriso dei commercianti che si sono ribellati alla piaga del racket, i tanti percorsi di educazione alla legalità che hanno permesso a giovani, insegnanti, operatori del sociale, amministratori di questa provincia di confrontarsi con il tema della giustizia saldata alla legalità, sono solo alcuni dei “fiori” di primavera, nati e cresciuti nella nostra provincia, che le mafie non potranno più spezzare!

L’appuntamento è una dichiarazione di impegno e una proposta di legalità rivolta a tutti, un invito ai cittadini a partecipare, a dimostrare un coraggio non gridato, non esibito, semplicemente civile.

   Giusy Aprile

 

 

Argento e bronzo per la società augustana RARI 86 ai Campionati Italiani di Maratona di Canoa Olimpica 2012

 

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Si sono disputati a San Giorgio di Nogaro (Udine) i Campionati Italiani di Maratona di Canoa Olimpica 2012, in una giornata che, per gli assoluti, ha riunito sul fiume Corno un record di oltre 500 partecipanti per 77 società provenienti da tutta la Penisola. Malgrado le avverse condizioni climatiche, il forte vento ha  comunque contribuito a elevare il livello tecnico, per accrescere il fascino di una specialità che richiede grande condizione atletica e  notevoli capacità di concentrazione.

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Soddisfazione per la società augustana RARI ’86 che rientra a casa con l’argento dell’atleta Barba Vincenzo ( a destra nella foto sopra ) nel K1 Ragazzi sulla distanza di 12 Km, in partenza con altri 40 atleti, e il bronzo per l’atleta Saraceno Barbara ( a sinistra nella foto ) nel K1 Ragazze sulla medesima distanza.

L’atleta Barba è stato preceduto sul podio da Riccardi Giorgio delle Fiamme Gialle e seguito da Bici Angelo del Barion di Bari,  mentre l’atleta Saraceno è stata preceduta solo da Maffioli Elisabetta dell’ Unione Canottieri Livorno e da Celestino Agnese del Trinacria di Palermo.

Gli atleti hanno conquistato ottimi risultati considerando che è stata la prima gara di maratona e che hanno debuttato nelle categorie superiori dopo anni passati nella CanoaGiovani. La gara si è svolta  su un circuito di 4 Km, da completare 3 volte, con un trasbordo dove gli atleti dovevano scendere a terra e compiere 150 mt di corsa con la canoa in spalla.

Nella categoria Junior 16 Km, buoni piazzamenti per gli atleti Messina Giuseppe nel K1, e per Amara Gaetano nel C1.

La Polisportiva RARI ’86 di Augusta, presieduta da Marco Ciaccia e allenata da Amara Giuseppe e Cerri Daniela, si è piazzata al 24° posto fra  le società in Italia.

 

La tradizionale festa di San Giuseppe dell’ arsenale militare di Augusta

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Si è svolta stamani ad Augusta, presso l’arsenale militare marittimo, la festa in onore al santo patrono San Giuseppe.  La tradizionale ricorrenza, che si svolge all’interno dello stabilimento di lavoro, ha visto una discreta partecipazione del personale civile e militare, dei loro familiari, del sindaco e delle altre autorità religiose, civili e militari che, anche quest’anno, hanno voluto partecipare all’invito.  La festa è iniziata presso la nuova officina motori,  inaugurata e benedetta per l’occasione dall’arcivescovo di Siracusa, Monsignor Salvatore Pappalardo il quale, subito dopo, ha presieduto la Santa Messa in compagnia dell’ arciprete di Augusta, don Gaetano Incardona e dei cappellani militari; la stessa  è stata animata dalla corale “Harmonia” della chiesa di San Sebastiano di Augusta, accompagnata dal prof. Antonio Gabriello.  Nel finire, i ringraziamenti e i saluti del vescovo, del direttore dell’ ente, Amm. Osvaldo Brogi, del Sindaco e di altre autorità presenti alla cerimonia. Subito dopo la messa, la tradizionale processione del Santo Patrono  durante la quale si è colta l’occasione per inaugurare i nuovi locali dell’ officina “impianti elettrici di bordo”, interamente ristrutturata, la palazzina direzionale, di nuova costruzione e il  nuovo principale ingresso dell’ente ricavato lungo il muro perimetrale di via Giovanni Lavaggi, mentre altri locali saranno inaugurati entro lo scadere del corrente anno, come la nuova mensa aziendale. 

Una cerimonia e una tradizione, quindi, che risale all’anno 1951, così come indicato nella  preziosa “nicchietta”  realizzata lungo il secolare muro di cinta del castello svevo, curato dalla marina militare e per questo mantenutosi pressoché intatto ai giorni d’oggi. Peccato che lungo quel viale alberato che porta il nome dell’antico bastione, di lì a poco collocato, una moltitudine di persone è passata davanti alla caratteristica nicchia senza neppure accorgersi che dietro la vecchia inferriata e i fiori finti appare l’altra statua di San Giuseppe, l’originale, quella piccola e insignificante che si perde nella notte dei  tempi, quella che veniva adottata nelle prime  e umili feste operaie.

All’ingresso della nuova palazzina direzionale, un’interessante mostra a tema libero di opere d’arti e fotografie, realizzate da artisti dipendenti.

  Giuseppe Tringali

Sci-Tech Challenge: laboratorio di Matematica, Scienza e Tecnologia

 

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Il Liceo “Megara” partecipa all’iniziativa di educazione matematica e tecnico-scientifica dal titolo Sci-Tech Challenge nata dalla collaborazione tra Junior Achievement e ExxonMobil. A essere coinvolte le classi III A, III B, III C e III D del liceo scientifico coordinate dalle docenti Anna Lucia Daniele, Elisabetta Patania e Rita Formica. Tra le attività previste dal programma, fondamentale e di notevole interesse per i ragazzi è risultata la lezione in classe tenuta da un “esperto d’azienda”. La fase successiva consiste nella selezione dei cinque  migliori alunni che andranno a rappresentare la nostra scuola alla competizione nazionale che si svolgerà a Roma il 2 e il 3 aprile. Giorno 7 marzo 2012 si è svolta nella sala conferenze di Via Adua la lezione tenuta da un esperto d’azienda per la classe III C. Gli alunni, coordinati dalla professoressa Daniele, hanno incontrato l due esperti, ingegneri e professionisti dell’energia pronti a condividere le proprie esperienze e competenze e a coinvolgere la classe in mini sfide scientifico-tecnologiche. I due esperti, che svolgono la propria attività lavorativa nel gruppo ExxonMobil,  nella raffineria Esso di  Augusta, sono stati Raimondo Distefano e Isabelle Molinà. Hanno promosso l’iniziativa Sci-Tech Challenge, che ha lo scopo di incrementare nei giovani l’interesse verso materie come Matematica, Scienza, Tecnologia e Ingegneria per poter comprendere e affrontare le sfide globali che il mondo e il settore energetico affrontano ogni giorno.

 

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I due esperti si sono presentati parlando della loro formazione scolastica e lavorativa, dei vantaggi che il settore in cui operano offre e hanno evidenziato alcuni parametri essenziali del loro lavoro come l’integrazione culturale e linguistica: la conoscenza dell’inglese, infatti, permette di relazionarsi e collaborare in ambiti internazionali. Gli ingegneri, testimoni del mondo economico e del settore energetico, attraverso una lezione coinvolgente e interattiva, hanno presentato una panoramica delle diverse energie e il loro aumento stimato nei prossimi trent’ anni. Le richieste incontrastate si indirizzano ancora sui combustibili fossili, ma alto è il tasso di crescita delle energie rinnovabili. È stato previsto, inoltre, che da oggi al 2040 notevole sarà l’aumento del settore demografico che accrescerà, di conseguenza, il numero delle domande di energia. Il problema che è stato discusso durante la conferenza è proprio questo: senza miglioramenti di efficacia delle fonti rinnovabili in futuro non si potrà soddisfare la domanda e, quindi,  non si potrà affrontare la sfida energetica. Sci-Tech si propone di trovare giovani menti il cui lavoro possa contribuire ad affrontarla con risultati favorevoli, in quanto l’efficienza passa per la ricerca applicata alle varie fonti di energia.  A conclusione di questo dibattito noi ragazzi abbiamo risposto ad alcune domande su come pensiamo di risparmiare energia all’interno della scuola, mantenendo efficienti i servizi che essa offre. Alla fine dell’incontro abbiamo potuto valutare positivamente questa esperienza molto formativa che è stata in grado di alimentare la nostra responsabilità e il nostro senso critico verso problematiche attuali e importanti per il futuro.

Benedetta

 

A CALATAFIMI PER ASCOLTARE CASELLI, NEL VENTENNALE DELLA MORTE DI FALCONE E BORSELLINO

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Levataccia antelucana di un nutrito di alunni in rappresentanza dei tre indirizzi in cui è articolato il nostro liceo “Mègara”, per partecipare alla manifestazione conclusiva di un ciclo di lezioni per sviluppare nei giovani il valore della legalità. La “lezione” finale consiste nell’ascolto del procuratore capo  della Repubblica a Torino, quel famosissimo magistrato che risponde al nome di Gian Carlo Caselli, che, dopo la morte eroica dei suoi colleghi Falcone e Borsellino, chiese e ottenne  il trasferimento a Palermo per proseguire la lotta dei due coraggiosi magistrati morti di violenza mafiosa giusto  vent’anni or sono: Falcone nel maggio del 1992, per una violenta carica di tritolo  nei pressi di Capaci, sull’autostrada Punta Raisi-Palermo, Borsellino nel luglio dello stesso anno, a causa d’un’autobomba piazzata sotto casa dell’anziana madre del magistrato. Va da sé che con Falcone e Borsellino morirono anche gli agenti della scorta. Con Falcone morì anche la moglie, Francesca Morvillo, giudice anch’ella. Caselli ha tenuto una sorta di lectio magistralis  su e contro la mafia in un cine-teatro di Calatafimi,  cittadina trapanese citata nei libri di storia per una famosa battaglia garibaldina contro i Borboni. La manifestazione della giornata si deve all’associazione “Libera contro le mafie”. I liceali di Augusta, accompagnati dai professori Giorgio Càsole, Maria Rosa Masotti e Rita Pàncari, pur dopo un viaggio stancante e pur stando in piedi, per mancanza di posti al’interno del cinema, hanno ascoltato con molta attenzione le parole di Caselli, autore di vari libri, il cui ultimo è intitolato Assalto alla giustizia, dal quale ha tratto  questo passo: “Pochi giorni prima d’essere trucidato dalla mafia palermitana in Via Carini, a Giorgio Bocca che lo intervistava per la Repubblica (10 agosto 1982) chiedendogli ‘perché fu ucciso il comunista Pio La Torre’, il generale-prefetto Dalla Chiesa rispose: ‘per tutta la sua vita; ma decisiva, per la sua ultima proposta di legge, di mettere accanto all’associazione a delinquere l’associazione mafiosa’. E difatti si chiama Rognoni-La Torre la legge che (approvata peraltro soltanto dopo la strage di Via Carni) introdusse nel nostro ordinamento l’articolo 416bis del codice penale e per la prima volta fu concreta possibilità di aggredire anche le ricchezze accumulate illecitamente dai mafiosi Due pietre angolari della moderna lotta alla mafia, prima delle quali  (ancora parole di Giovanni Falcone) combatteree la maia era come pretendere di fermare un carro armato con una cerbottana”.

 G. C. – Foto di Daniele Manzella (Caselli al microfono)

Le tre “maledizioni” dei poeti Siciliani

Federico II, fondatore di Augusta, voleva creare una lingua unitaria per aggregare politicamente i popoli a lui soggetti, ma…

Federico-II-.jpgFederico  II di Svevia,  fondatore di Augusta, stupor mundi, avviò una serie di riforme che non lasciarono nulla d’intentato ai fini di un risanamento morale, politico, economico, sociale e letterario del suo regno di Sicilia, fulcro del più ampio progetto imperiale, già in atto ma anche messo in crisi dalla lontananza della Germania, madrepatria, della quale l’isola mediterranea tendeva a sostituire la centralità in modo inversamente proporzionale alla coesione dell’Impero: tanto più la Sicilia era il centro della corte quanto più la corte stessa si frazionava finendo con l’esaltare la sua nazionalità relativa rispetto all’assolutezza del potere federiciano. In altre parole, Federico, nella sua riforma dell’Impero, seppe comprendere, anticipandola, la direzione che avrebbe preso la storia moderna d’Europa due secoli dopo, con la formazione degli Stati nazionali sulle ceneri degli ormai sgretolati poteri sovra-statali, Impero e Papato. Tanto più quanto proprio il pontificato romano si intrometteva geograficamente nella già debole coesione territoriale fra la Sicilia e la madrepatria tedesca. Questo, forse, comportò l’esasperata ricerca di un’identità linguistica cui Federico diede luogo e che pareva oltrepassare i consueti confini della letterarietà per configurarsi come una vera e propria progettualità politica. Dietro la poesia siciliana del Duecento si cela una fortissima, appunto quasi esasperata, ricerca della novità e della radicalità di una lingua che la rappresentasse e che a un tempo sapesse altresì rappresentare la presenza aggregatrice di più istanze politiche, all’apparenza disomogenee e disarticolate. Quindi, dietro questa ricerca più che letteraria si nascondeva ancor più la ricerca di un’identità politica statale che continuasse a dissimulare la centralità tedesca e di conseguenza la potenza imperiale, ormai – era un dato di fatto – vacillante. I poeti della scuola siciliana finirono col veicolare un progetto politico e in ciò fu plausibile configurarli come appartenenti a un movimento letterario, che di fatto non ci fu mai, ma che ben dissimulava a sua volta l’idea di una intenzionalità comune – a volte consistente anche nella preterintenzionalità -se non nelle cause, certamente negli effetti. E questa può essere intesa come una sorta di prima “maledizione” che cadde su questi poeti, asserviti a un progetto comune e assorbiti da esso, che li rese organici a una temperie culturale e storica, in cui rischiarono di perdersi i tratti spontanei e individuali, per annegarli tutti dentro una presunzione di scolasticità che altro non fosse che l’adesione anche involontaria alle necessità del dominus. Collegabile a questa è la seconda e determinante “maledizione” che rimane aderente a un fatto più squisitamente artistico, linguistico e letterario: la traduzione toscana che ne favorì la tradizione nella misura in cui ne spense l’originalità della trasmissione e, più erano accattivanti le liriche tradotte, più la loro trasmissione ne tradiva il testo originale rivestendosi di un  toscano che grazie al siciliano rifatto si faceva illustre e consegnava sé stesso a futuri destini prestigiosi.

Lo “stil novo” è figlio di questa tradizione siciliana non soltanto nei contenuti (dei quali la matrice comune risale all’arte trobadorica provenzale),  ma,  soprattutto nelle forme che imprigionò, violentò, lasciò a una posterità presto dimenticatasi del siciliano “illustre”. Uno stuprum mundi dunque avvenne nei confronti di tutta una tradizione (da cui andarono esenti pochissimi commoventi testi, resisi, dunque, uniche imprescindibili e preziosissime testimonianze di una lingua letteraria unica e irripetibile). Lo scopo politico di Federico fu in parte raggiunto ma il contrappasso della perdita di un’identificazione linguistica e letteraria, lo “stupro” di un mondo linguistico e figurativo immenso e unico, fu l’inevitabile contraltare. Se la prima “maledizione” è di tipo storico (l’asservimento anche involontario e preterintenzionale di una ricerca linguistica e tematica originali a un progetto politico) e la seconda di tipo artistico (la sostituzione di una lingua da parte di un’altra che ne prese il posto predestinandosi allo stesso ruolo egemone nei destini della letteratura nazionale), la terza “maledizione” è di tipo meramente filosofico: la necessità di cantare l’amor “fino” (raffinato, astratto, insensibile, assoluto) sulla scorta di una necessaria imitazione dei provenzali ma rafforzata dalla contingenza di un’annessione linguistica, quella toscana di cui si è detto, che ingenerava l’idea di una poesia artificiosa e incapace di relativizzarsi alle modificate condizioni sociali dei poeti stessi e della corte che li circondava. La poesia siciliana rifatta dai toscani sembrava esemplificare il modello di derivazione trobadorica e indugiare oltremisura verso forme di astrazione platonica, che anticipavano decisamente e unilateralmente la successiva stagione stilnovistica, nella misura in cui la lettura di quel poco che ci è pervenuto in originale siciliano lascerebbe intendere una più congrua e perspicace commistione di platonismo e aristotelismo (la cui tradizione era forte in Sicilia grazie all’inevitabile forte presenza araba), favorita da una aderenza maggiore alla res consistente anche nel volgare originario, che farebbe di questa poesia siciliana addirittura una degna anticipazione di temi petrarchisti e quindi della futura tradizione poetica italiana dominante per almeno altri due secoli e mezzo. La maledizione di una lettura unitariamente platonizzante (che già di per sé era intendibile come una “maledizione” almeno parallela e convertibile in quella opposta di una lettura unicamente sensuale e aristotelica di questa, quindi dirittamente “maledetta”) si sommava alla perdita di un’identità composita ed equilibrata della stessa, che sapesse contemperare l’idealismo asessuato e il realismo carnale nella stessa dimensione poetica, quella dei siciliani, ridati alla loro vera e pregnante essenza letteraria e non solo.

Francesco D’Isa

AL BRANCATI DI CATANIA, LA MUSICA E’ ASSASSINA, MA SI RIDE

Domani 13 Marzo alle h 21 debutta al Teatro Vitaliano Brancati di Catania , una prima nazionale assoluta : “Tu Musica assassina” di Manlio Santanelli (foto sotto) . Sul palco diretti da Angelo Tosto:Ileana Rigano, Filippo Brazzaventre , Camillo Mascolino, Valentina Ferrante e Giovanni Santangelo.

 

Manlio%20Santanelli.jpgLa tendenza al crimine, è una gramigna che, se sottoposta ai raggi solari di un forte movente, può germogliare anche all’interno di coloro di cui diresti: “Ma che brave persone!”  E tuttavia, ogni qual volta si verifica un evento più o meno efferato, i preposti alla sua indagine si accaniscono a cercare, nei precedenti dell’autore del crimine, elementi, dettagli o traumi infantili che ne possano aver condizionato la personalità. E’ il momento in cui anche i più inermi cittadini, magari per il solo fatto di trascorrere ore e ore davanti a una scacchiera, vengono sottoposti a un “terzo grado”. Se ne evince che per molti esponenti delle forze  di polizia anche il più innocuo hobby, coltivato in maniera smodata, prima o poi si tradurrà in una imprevedibile strage. E così , il paradosso diviene realtà ! Proprio come la vicenda che sconvolge la tranquilla esistenza di due coniugi colpevoli soltanto di amare la musica classica con un trasporto pressoché patologico. Aggiungasi che lui, direttore di banca, non solo è escluso dall’elenco degli abbonati all’Associazione Musicale della sua città, ma è anche costretto ad avere sotto gli occhi un subalterno e la sua consorte che, grazie a uno scherzo del caso, hanno ereditato una tessera che consente loro di assistere a tutti i concerti della stagione, tutto questo via via sospinge il direttore di banca e sua moglie verso l’abisso. Ma come sono buffi, quanto fanno ridere nel loro impaccio, coloro che dall’oggi al domani contano di trasformarsi in assassini s più o meno seriali! Dietro la comicità: la solitudine e l’amarezza. Dietro la rabbia e la frustrazione: la comicità, a tratti spinta sino al parossismo. Una girandola di emozioni multicolor!

Si replica sino a domenica 1°aprile 2012.

MALTEMPO, VERTICE IN PREFETTURA PER AGGIORNAMENTO SULLA SITUAZIONE DI TRANSITABILITA’ DELLE STRADE

urag2.jpgStamani si e’ svolta in Prefettura una riunione operativa, presieduta dal vice prefetto vicario, dott.ssa Giusi Scaduto, alla presenza dei vertici delle forze di polizia, della provincia regionale di Siracusa, nella persona dell’ing. Morello, dirigente settore ambientale, del comune di Siracusa, del dipartimento regionale della protezione civile, della polizia stradale e dell’ anas, per un aggiornamento sullo stato della viabilità nella provincia a causa dell’ ondata di maltempo. Nel corso dell’incontro, verificate congiuntamente le varie problematiche urag.jpgemerse nelle ultime 24 ore e attentamente monitorate, sono stati concordati conseguenziali interventi mirati alla risoluzione delle medesime. Tuttavia, tenuto conto che continuano a permanere criticità  tali da imporre la prosecuzione della chiusura di strade provinciali e statali, si è convenuto di istituire un apposito spazio informativo, destinato all’utenza, su questo sito istituzionale della provincia regionale di Siracusa, per consentire il costante aggiornamento sullo stato di transitabilità delle rete viaria statale e provinciale.

 G.C. – La foto in alto è stata scattata ai giardini pubblici di Augusta mentre in basso, in un tratto del lungomare Rossini di Augusta.