La tradizionale festa di San Giuseppe dell’ arsenale militare di Augusta

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Si è svolta stamani ad Augusta, presso l’arsenale militare marittimo, la festa in onore al santo patrono San Giuseppe.  La tradizionale ricorrenza, che si svolge all’interno dello stabilimento di lavoro, ha visto una discreta partecipazione del personale civile e militare, dei loro familiari, del sindaco e delle altre autorità religiose, civili e militari che, anche quest’anno, hanno voluto partecipare all’invito.  La festa è iniziata presso la nuova officina motori,  inaugurata e benedetta per l’occasione dall’arcivescovo di Siracusa, Monsignor Salvatore Pappalardo il quale, subito dopo, ha presieduto la Santa Messa in compagnia dell’ arciprete di Augusta, don Gaetano Incardona e dei cappellani militari; la stessa  è stata animata dalla corale “Harmonia” della chiesa di San Sebastiano di Augusta, accompagnata dal prof. Antonio Gabriello.  Nel finire, i ringraziamenti e i saluti del vescovo, del direttore dell’ ente, Amm. Osvaldo Brogi, del Sindaco e di altre autorità presenti alla cerimonia. Subito dopo la messa, la tradizionale processione del Santo Patrono  durante la quale si è colta l’occasione per inaugurare i nuovi locali dell’ officina “impianti elettrici di bordo”, interamente ristrutturata, la palazzina direzionale, di nuova costruzione e il  nuovo principale ingresso dell’ente ricavato lungo il muro perimetrale di via Giovanni Lavaggi, mentre altri locali saranno inaugurati entro lo scadere del corrente anno, come la nuova mensa aziendale. 

Una cerimonia e una tradizione, quindi, che risale all’anno 1951, così come indicato nella  preziosa “nicchietta”  realizzata lungo il secolare muro di cinta del castello svevo, curato dalla marina militare e per questo mantenutosi pressoché intatto ai giorni d’oggi. Peccato che lungo quel viale alberato che porta il nome dell’antico bastione, di lì a poco collocato, una moltitudine di persone è passata davanti alla caratteristica nicchia senza neppure accorgersi che dietro la vecchia inferriata e i fiori finti appare l’altra statua di San Giuseppe, l’originale, quella piccola e insignificante che si perde nella notte dei  tempi, quella che veniva adottata nelle prime  e umili feste operaie.

All’ingresso della nuova palazzina direzionale, un’interessante mostra a tema libero di opere d’arti e fotografie, realizzate da artisti dipendenti.

  Giuseppe Tringali