Ad Augusta, chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per il pomeriggio di venerdì 9 e per tutta la giornata di sabato 10

 

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Dopo le piogge torrenziali di ieri sul catanese e soprattutto sull’autostrada per Catania, dove la grandine, veri e propri sassi di ghiaccio, ha provocato la morte di una persona, il sindaco di Augusta, Massimo Carrubba, ha disposto, come misura precauzionale, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per il pomeriggio di venerdì 9 e per tutta la giornata di sabato 10.
La notizia dell’ordinanza sindacale è stata diffusa a voce di classe in classe, provocando in ogni classe un’autentica ondata di entusiasmi

  Giorgio Càsole

Al “BRANCATI” di CATANIA VA IN SCENA UN’ ESILARANTE E SURREALE FIABA DI WOODY ALLEN, IL GENIO AMERICANO DELL’ UMORISMO

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Giovedì 8 marzo 2012 alle h 21 debutto al Teatro Vitaliano Brancati di Catania, in via Sabotino, La Lampadina galleggiante, attesissima commedia firmata dal genio dell’umorismo Woody Allen, e mai rappresentata in Italia. Una favola postmoderna, semplicissima e illuminante al tempo stesso, delicata e divertente, interpretata da Mariangela D’Abbraccio insieme a Fulvio Falzarano e Mimmo Mancini diretti dalla sapiente regia di Armando Pugliese. La storia è ambientata in una degradata periferia di New York nel 1945, e racconta le vicende di una stravagante famiglia in piena crisi esistenziale. Il padre sogna di vincere alla lotteria e scappare con la sua amichetta, una cameriera di un locale di quart’ordine, ma è assalito dagli strozzini; la madre da ragazzina voleva fare la ballerina e ora progetta di vendere fiammiferi personalizzati per corrispondenza, anche se le sue frustrate ambizioni di successo si riversano sul figlio ‘artista’. Dei due figli , uno appicca incendi, l’altro vorrebbe fare il prestigiatore,  ma è letteralmente terrorizzato dal pubblico e continua a balbettare. Infine,  c’è un manager il cui migliore cliente è un cane che canta. Dall’incontro tra madre con ambizioni artistiche e manager fallito si sviluppa il nodo drammatico del testo. Dalla penosa esibizione del figlio ‘mago’ davanti al finto impresario si passa al desolante rivelarsi di solitudini che sono destinate a non incontrarsi mai, e ogni illusione s’ infrange nel progressivo delinearsi di tante identità fallite e destinate a rimanere tali. In un’atmosfera hopperiana la critica dell’autore al ‘sogno americano’ si fa progressivamente più feroce. L’opera di Allen è intrisa di sfumature oniriche ed è chiaramente inverosimile, eppure presentata con una naturalezza quasi disarmante che la rende plausibile. É un’opera che conquista ed emoziona, catturando il pubblico con la magia e la poeticità dei suoi dialoghi e dei sui personaggi, che difficilmente si dimenticano. Completano il cast Barbara Giordano , Francesco Brandi e Luca Buccarello. Le scene sono firmate da Andrea Taddei, i costumi da Silvia Polidori .

Si replica sino a domenica 11 marzo.

  Claudia Catalano

 

 

 

AL Liceo Mègara di Augusta si fa scuola con il commissario Montalbano

 

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AUGUSTA. Il lavoro nobilita l’uomo, ma cosa lo potrebbe fare meglio di una buona lettura? La nostra scuola ci ha dato l’opportunità di ricominciare a trovar piacere nel leggere un genere a volte sottovalutato da noi giovani: i gialli. Il corso di cui sto parlando si chiama appunto “Sicilia in giallo” in quanto prendiamo in esame, soprattutto, testi di autori siciliani ambientati in Sicilia. Il corso è suddiviso in più classi, considerando che partecipavano la II B liceo scientifico, la I A liceo classico e la II Br liceo classico sarebbe stato sconveniente tenere un’unica lezione. Nonostante questo abbiamo svolto delle attività insieme qualora era possibile. Gli insegnanti promotori del corso sono la professoressa Solano, per la II B, la prof. Grieco, per la I A, e il docente Montalto, per la II Br. Abbiamo tenuto finora tre incontri e nei prossimi giorni terremo il quarto e ultimo. Il corso è stato strutturato in modo piuttosto articolato e variegato, mirato a non annoiare il lettore e a trattare tutti i punti dell’argomento, sebbene il tempo fosse davvero poco. Non saprei dire quale incontro mi abbia maggiormente colpito, ognuno è stato unico per argomenti e modalità pur seguendo lo stesso filo conduttore. Il primo incontro consisteva nella presentazione della lettura del libro che avremmo letto durante il corso. “Giudici”, il libro di cui stavamo parlando, è una raccolta di racconti brevi tutti riguardanti la figura del giudice davanti a indagini o comportamenti mafiosi. Anche la scelta del libro è stata studiata per permetterci di leggere per nostra volontà e non sotto costrizione, infatti posso scegliere di saltare un pezzo e di riprendere velocemente un altro. Noi abbiamo letto e riflettuto sul racconto scritto da Camilleri, soffermandoci sulla particolarità del suo modo di scrivere e sulle piccole osservazioni sugli atteggiamenti tipicamente siciliani. Le osservazioni sul codice d’onore e sule differenze tra le usanze alla metà dell’Ottocento (epoca in cui è ambientato il racconto) e dei giorni nostri hanno dato vita a un simpatico scambio di opinioni, da sempre ritenuto altamente costruttivo. Nel secondo incontro abbiamo preso visione di un reportage mandato in onda su Rai tre qualche tempo fa trattante la storia della mafia a partire dagli ottanta. La dura verità su Borsellino, Falcone e gli altri paladini della giustizia ci è piombata addosso improvvisamente come ghiaccio nelle vene. I sacrifici delle mogli dei capi mafiosi e addirittura il suicidio di una di queste ci porta a pensare quanto vicine siano queste realtà. Anche in questo incontro si è dato vita a un vero e proprio dibattito su ciò che potremmo fare per cambiare questo stato di cose, abbiamo concluso stilando una serie di buoni propositi per la nostra vita “da grandi”. Il terzo incontro è stato più leggero per tematica rispetto ai precedenti in quanto il prof. Castro si è offerto di tenere una lezione di filosofia sulla lettura. Su tutto ciò che ha detto ho riflettuto molto a casa, ripensando mentalmente a quanto fosse vero che tendiamo a immedesimarci nel personaggio della storia che stiamo leggendo o a provare empatia per i personaggi. La cosa più particolare, secondo me, è che leggendo un libro ottocentesco o scritto in un’epoca lontana dalla nostra riusciamo comunque a trovare un pezzo della nostra vita in quelle pagine. Nonostante luoghi differenti, modi di comportarci o di parlare completamente diversi, è sempre come se fossimo noi i veri protagonisti del romanzo. Il quarto incontro so che sarà gestito da noi, ma rimane ancora un’incognita. D’altronde il mistero è una costante nei gialli. Questo corso personalmente non mi ha fatto scoprire il piacere della lettura, fortunatamente ne ero già provvista, mi ha fatto capire, però, che un libro può essere condiviso con altre persone e che può essere discusso, analizzato e riletto sotto una luce diversa. In un libro ci si può riconoscere, si possono vivere storie parallele, entrare in un mondo che non appartiene a nessun altro all’infuori di noi. Un libro ti aiuta a scoprirti, a farti capire chi sei e cosa vuoi diventare, ti aiuta a prendere tutti i tuoi pensieri e a ordinarli mandandoli nella giusta direzione. Un libro, a mio parere, è la porta verso la parte nascosta di noi.

Anna Guerrisi –  nella foto, A. Camilleri scopre la statua di Montalbano

 

8 Marzo all’asilo Marina Militare “Pasquale Simone Neri”

 

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In occasione della festa della donna le mamme dei bimbi che frequentano l’asilo nido della Marina Militare “Pasquale Simone Neri” hanno organizzato “Non solo mimose…”, un evento di amichevole aggregazione presso i locali dell’asilo, così da poter trascorrere insiemi ai propri bimbi, in compagnia delle maestre, donne e in molti casi anch’esse mamme, un piacevole pomeriggio. L’occasione, “addolcita” dalle torte amorevolmente confezionate dalle mamme, ha reso loro possibile di manifestare ancora una volta la propria vicinanza e gratitudine alle maestre dell’asilo nido, che col proprio attento lavoro contribuiscono a rendere possibile lo svolgimento delle rispettive professioni con la consapevolezza che i propri figli trascorrono le proprie giornate in un luogo sicuro ed attento ad ogni loro esigenza, in linea con la volontà della Marina Militare di contribuire con ogni mezzo a propria disposizione a rendere più agevole lo svolgimento delle spesso delicate mansioni dei propri dipendenti.

G.C.

EMOZIONI IN JAZZ, PRIMA PERSONALE DI DUCCIO LUGLIO AD AUGUSTA

Jazz.jpgSi è tenuta ad Augusta, lo scorso 24/25 febbraio, la prima personale fotografica di Duccio Luglio dal titolo Emozioni Jazz, ospitata nella sala Guido Maddaleni.  Una simbiosi perfetta tra jazz e fotografia, entrambi strumenti di una comunicazione in grado di emozionare. Un tema non facile quello scelto da Duccio, che ha saputo sviluppare con competenza e originalità un reportage su quella che è una delle sue passioni più grandi insieme alla fotografia. Protagonista il Jazz in tutte le sue forme sfumature, da quella passionale a quella tangibile fatta di strumenti, partiture e interpreti. Tra i protagonisti immortalati la Hot Jazz Orchestra e gli Swing Around. Un ottimo crogiuolo di spunti è stato offerto al fotografo dal Festival Internazionale del Jazz “Sergio Amato” tenutosi nell’agosto del 2011 a Canicattini; occasione nella quale egli ha potuto apprezzare altisonanti nomi della musica jazz come: il bassista Steve Swallow, il batterista Adam Nussbaum e il sassofonista John Tichicaj. Angolazioni inusuali, mani in movimento, bacchette dal ricordo futurista, muscoli in tensione e brillantezza degli ottoni, questi sono solo alcuni delle scatti realizzati dalla sensibilità di Duccio Luglio. Per definizione il jazz e’ improvvisazione, ogni performance è irripetibile, ogni gesto sempre diverso, questa mostra ha l’indubbio merito di aver immortalato in un istante delle melodie di per sé uniche e inafferrabili. Il visitatore approdato alla mostra viene tuffato in una New Orleans senza tempo, tra colori fumosi e suggestive note a tappeto firmate Miles Davis o Dizzy Gillespie. A completare questa visione, quasi onirica, la proiezione di un video fotografico, abilmente confezionato, che a tempo di musica ripercorre le tappe di questo viaggio nel mondo del jazz. Una piccola star, immortalata nell’ultima slide, intenta a suonare la sua chitarrina desta l’attenzione degli spettatori, se poi scopri, dagli occhi del fotografo commosso, che quella bimba è sua figlia puoi solo emozionarti insieme a lui.

  Michela Italia