IL LICEO “MÈGARA” DI AUGUSTA ALLA RICERCA DELLA PALESTRA PERDUTA

La commissaria comunale Librizzi sollecita il suo omologo alla Provincia regionale

3734654597.jpgAUGUSTA.  In Sicilia le amministrazioni provinciali non esistono più, ma gli enti da loro amministrati ancora sì, retti da commissari straordinari che hanno la funzione di reggere gli enti in attesa della scomparsa definitiva, attesa per il 31 dicembre di quest’anno, nell’attesa che l’assemblea regionale vari la legge sull’istituzione dei liberi consorzi comunali. Consorzi che, sia detto per inciso, potrebbero rappresentare un rimedio peggiore del male, tant’è che il vicepresidente siciliano dell’ANCI, l’Associazione nazionale dei comuni italiani ha proposto di mantenere in vita le Province con il solo presidente eletto dal popolo , mentre i consiglieri sarebbero  di diritto tutti i sindaci dei comuni della provincia. La proposta di Amenta,il vicepresidente ANCI, dovrebbe essere formulata in forma di proposta di legge da sottoporre all’Assemblea siciliana, al fine di evitare la costituzione di molteplici consorzi comunali che potrebbero rappresentare una moltiplicazione della spesa, non già una diminuzione.  Prima di andare a casa, il presidente provinciale, l’avolese Nicola Bono deliberò con la sua Giunta una spesa i circa 5oo mila euro per l’abbattimento della vecchia palestra nell’area della cittadella degli studi di Augusta, palestra usata dagli alunni dei licei classico e scientifico fino a quando i due istituti erano divisi. Ora la palestra dovrebbe essere usufruita dagli alunni del liceo “Mègara”, articolato nei licei classico, scientifico, linguistico e delle scienze umane. Il progetto della Provincia prevede l’ installazione di una struttura tensostatica, da adibire a palestra e una struttura in muratura per spogliatoi e docce. Da molti anni, a causa della mancanza di locali idonei, i ragazzi del Mègara sono costretti a recarsi in un’are denominata Campo Carrubba non distante dalla  scuola o nella palestra Stampanone, più distante,  all’interno della base militare, concessa dal comando di Marisicilia di anno in anno.  Per evitare questi disagi e per avere, finalmente, gli spazi adeguati per gli studenti, la dirigente scolastica, Maria C.Castorina, del “Mègara” si è rivolta per iscritto al commissario straordinario della Provincia, Giacchetti, per chiedergli di inserire “nell’àmbito dei progetti da presentarsi a cura delle Amministrazioni Provinciali e Comunali, ai sensi del D.L.21/6/2013, n. 69 “disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia ‘Fare’ anche il progetto di ristrutturazione della palestra”. Il commissario Giacchetti non ha risposto. La Castorina non si è persa d’animo e ha perorato la causa presso la commissione straordinaria che attualmente regge il Comune di Augusta e, in data 11 settembre, la commissaria Librizzi, che svolge le funzioni di sindaco, ha scritto  a  Giacchetti, rinnovando la richiesta della stessa Castorina e pregandolo  “di valutare, con ogni favorevole predisposizione, la richiesta, sia per lo stato di degrado in cui versa la struttura in argomento, sia per consentire alla stessa scuola, ma anche alla comunità giovanile di Augusta, di avere uno spazio da destinare ad attività sportive”.Al riguardo, mette conto di riferire il parere contrario di quanti sostengono che, con i soldi stanziati dall’amministrazione Bono, anziché una palestra nuova, all’interno di un pallone tensostatico che fra vent’anni sarebbe già logoro, si potrebbe costruire, nel luogo dove oggi sorge l’ex palestra, un nuovo plesso per eliminare del tutto l’esigenza di recarsi in un altro plesso, dagli affitti onerosi (attualmente in Via Adua), e per fugare per sempre lo spettro dei doppi turni.

Giorgio Càsole

LA SAI 8 DICHIARATA FALLITA CONTINUA A MANDARE BOLLETTE PER L’ACQUA

Il commissario liquidatore dell’ATO ha rescisso il contratto in data 3 luglio 2013

Privatizzazione-acqua-potabile.jpgAUGUSTA.  Il consorzio A.T.O.  (Ambito Territoriale Ottimale) di Siracusa è stato posto in liquidazione, come tutti gli altri ATO siciliani. Il commissario straordinario e liquidatore, Ferdinando Buceti, con la delibera n. 12 del 3 luglio scorso, ha deciso il “ritiro Concessione-contratto stipulato con la SAI 8  in data 8/2/2008”. Nella citata delibera, il commissario Buceti riporta ampli stralci della sentenza definitiva del Consiglio di Giustizia Amministrativa, con sede a Palermo. Con tale sentenza, risalente addirittura al 30 marzo 2011, il CGA, il secondo e ultimo grado di giudizio in fatto di giustizia amministrativa,  “ha annullato l’aggiudicazione in favore del RTI Sogeas spa e Saceccav Depurazioni Sacede spa, che ha  poi costituito la SAI8 spa”, precisando che “l’amministrazione /pubblica/ e la Sogeas hanno stipulato, in pratica, una convenzione… ben più svantaggiosa per la parte pubblica.” Osserva Buceti: “Dalla lettura della cita pronuncia, passata in giudicato, emerge chiaramente come l’affidamento del Servizio Idrico Integrato in favore di SAI 8 Spa – avvenuto secondo le descritte e censurate modalità – sia in palese contrasto con l’interesse pubblico”. Dunque, afferma ancora Buceti: “La concessione contratto è stata stipulata in assenza di un presupposto essenziale che ne impone il ritiro.”, anche per “i numerosi e rilevanti inadempimenti posti in essere dal gestore”, il quale “non ha saldato il debito scaturente dal mancato versamento dei canoni  annuali per un importo che al 30 giugno 2013 , quanto meno, ad euro 4.148.595,266”.  Concludendo,  Buceti osserva che “le inadempienze contestate determinano la necessità di dichiarare risolta la concessione-contratto per fatto e colpa del gestore”; quindi, prendendo “atto del fallimento di Sogeas spa, capogruppo del raggruppamento che ha dato via a SAI8Spa,” il commissario liquidatore dell’ATO rescinde il contratto e dichiara immediatamente esecutiva la relativa citata delibera.  Nonostante questa delibera esecutiva del 13 luglio scorso, notificata a SAI 8Spa, come fa la SAI 8 a emettere ancora bollette per la riscossione del canone idrico e relativi consumi e inviare le stesse bollette ai cittadini? Come si devono comportare i cittadini che ricevono tali bollette. Un cittadino di Augusta, Francesco Caccioppoli, amministratore di condomini, per avere chiarimenti al riguardo ha inoltrato una richiesta ai commissari straordinari del Comune di Augusta. Al momento in cui scriviamo, 14 settembre, non ha ricevuto risposta.

Giorgio Càsole

AUGUSTA/ 28 E 29 SETTEMBRE VOLONTARI IN PIAZZA PER LA CAMPAGNA NAZIONALE PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO SISMICO

 


POSTER_TERREMOTI_Io_non_rischio2013a_01 (1).jpgAUGUSTA
– Per il terzo anno consecutivo, il volontariato di Protezione Civile, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica si impegnano insieme per “Terremoto io non rischio”, la campagna informativa nazionale per la riduzione del rischio sismico: oltre 3.200 volontari di 14 associazioni nazionali di protezione civile allestiranno punti informativi “Io non rischio” in 215 piazze, distribuite su quasi tutto il territorio nazionale, per sensibilizzare i propri concittadini sul rischio sismico. L’iniziativa è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile e dall’Anpas-Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze, in collaborazione con l’Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e con ReLuis-Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica e in accordo con le Regioni e i Comuni interessati. Sabato 28 e domenica 29 settembre, in contemporanea con le altre piazze in tutta Italia, i volontari dell’associazione Club Elettra F.I.R. C.B. ed il Gruppo MASCI DI Augusta, partecipano alla campagna “Terremoto io non rischio” con punti informativi allestiti in Piazza Duomo per distribuire materiale informativo, rispondere alle domande dei cittadini sulle possibili misure per ridurre il rischio sismico e sensibilizzarli a informarsi sul livello di pericolosità del proprio territorio. I volontari e le volontarie, formatisi durante l’anno attraverso l’incontro con esperti per poi istruire a loro volta altri volontari, sono protagonisti di un percorso di diffusione della cultura di protezione civile che coinvolge nelle diverse piazze proprio le associazioni di volontariato che operano ordinariamente sul territorio, promuovendo così la cultura della prevenzione: volontari più consapevoli e specializzati, cittadini più attivi nella riduzione del rischio. Sul sito ufficiale della campagna, www.iononrischio.it, sono disponibili le mappe interattive per conoscere la storia e la pericolosità sismica del nostro territorio e per individuare gli oltre duecento Comuni interessati dalla campagna nel weekend del 28 e 29 settembre prossimi. Inoltre, è possibile consultare la sezione “Domande e risposte” sul rischio sismico e sulla sicurezza degli edifici, leggere approfondimenti sul volontariato di protezione civile e scaricare il pieghevole sulle regole di comportamento da tenere in caso di terremoto.

   augusta@iononrischio.it

 

IL RUOLO DFELLA PREFETTURA DI SIRACUSA, SOLIDARIETA’ SENZA CONFINI ANCHE DELLA GENTE DI AUGUSTA

images (1).jpgAUGUSTA – Continuano senza sosta gli sbarchi di migranti irregolari al Porto grande di Siracusa. Dopo lo sbarco di 105 migranti irregolari  più un cadavere di donna (48 uomini, 22 donne e 35 minori), avvenuto nel pomeriggio del 2 settembre c.a. alle ore 15:30 circa, la Capitaneria di Porto di Siracusa rende noto che nella notte del 3 settembre. sono sbarcati nel Porto Grande di Siracusa 95 cittadini extracomunitari, probabilmente  di nazionalità siriana di cui  19 uomini, 28 donne e 46 minori. Il barcone su cui navigavano verso le coste siciliane è stato segnalato in mattinata da un migrante a bordo tramite una chiamata da telefono satellitare successivamente rintracciato. L’unita è stata raggiunta dall’ unità della Guardia Costiera motovedetta CP 304 della Capitaneria di Porto di Pozzallo e in aggiunta la motovedetta CP 271 della Capitaneria di Porto di Catania a circa 90 miglia a sud est di Siracusa. I migranti soccorsi sono stati successivamente trasbordati a bordo delle unità della Guardia Costiera per motivi di sicurezza. Alle ore 2.40 di notte,  il convoglio navale ha raggiunto il porto di Siracusa  dove i cittadini extracomunitari tra cui diversi minori e bambini hanno ricevuto l’assistenza sanitaria. 

Un gesto di particolare generosità e solidarietà è stato compiuto a Siracusa dove, all’ospedale Umberto I, è stato autorizzato il prelievo multiorgano sulla quarantanovenne siriana sbarcata lo scorso mercoledì lungo le coste siracusane e deceduta per emorragia cerebrale. La donna era un’ infermiera professionale a Damasco,  sfuggita alla guerra assieme al marito e ai loro due figli. “Per le sue gravi condizioni di salute verificate al momento dello sbarco, con evidenti segni di sofferenza cerebrale” – sottolinea il coordinatore dell’Ufficio Trapianti dell’Asp di Siracusa Franco Gioia – “era stata ricoverata d’urgenza all’ospedale Umberto I e, dopo due giorni, per l’aggravarsi delle condizioni, era stata trasferita nel reparto di Rianimazione. Il marito, pur nella sofferenza per la perdita della propria consorte, travalicando i confini della disperazione per la guerra che li ha costretti a fuggire e il proprio credo religioso islamico, non ha esitato a dare un segnale di grande altruismo al popolo che li aveva accolti acconsentendo al prelievo di fegato e reni per restituire la vita ad altre tre persone”. Il prelievo è stato eseguito dalle équipe provenienti dall’Ismett di Palermo, dal Policlinico di Catania e dell’ospedale Umberto I di Siracusa. Il fegato e un rene sono andati a Palermo, l’altro rene nel capoluogo etneo. La Prefettura di Siracusa è impegnata sin dall’inizio dell’emergenza sbarchi nell’attivazione di ogni possibile misura utile a garantire presso la struttura le migliori condizioni igienico-sanitarie, pur a fronte dell’enorme difficoltà di mantenere standard adeguati in presenza di flussi migratori che determinano spesso condizioni di sovraffollamento tali da non rendere pienamente visibili – soprattutto nei casi di possibili, concomitanti emergenze di natura sanitaria – gli sforzi quotidianamente attuati in tale direzione con la preziosa collaborazione di Emergency, dell’ASP e del Comune di Siracusa.

Nella consapevolezza della necessità di proseguire senza risparmio di energie nell’opera di costante miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie della struttura, è già stato programmato ed è in corso di realizzazione, con risorse straordinarie messe a disposizione dal Ministero dell’Interno in virtù del maggior numero di presenze e dell’accentuato turn over registratosi nelle ultime settimane, un intervento mirato alla sostituzione di  kit igienici, oltre che all’installazione di batterie mobili di bagni e docce. L’Umberto I è stato inizialmente attivato, in stato di emergenza, sulla base di specifici affidamenti temporanei in conformità ai servizi già resi dalla struttura nel contesto della cosiddetta Emergenza NordAfrica, conclusasi alla fine dello scorso mese di febbraio. Recentemente, in considerazione del ripetuto utilizzo della struttura, d’intesa con il Ministero dell’Interno, il rapporto con l’Ente gestore è stato formalizzato con apposita convenzione. Analogamente si procederà, appena conclusa la necessaria attività istruttoria, con riferimento al Centro Papa Francesco, reso operativo l’8 agosto scorso in concomitanza con l’arrivo sulle coste siracusane, in rapidissima successione, di diverse centinaia di migranti, tra cui numerosissimi minori non accompagnati.  Il collocamento dei minori stranieri non accompagnati nelle strutture attivate dalla prefettura aretusea, in stato di emergenza, per l’accoglienza dei migranti adulti (e minori accompagnati) – Centro Umberto I di Siracusa e, da alcuni giorni, Centro Papa Francesco di Priolo Gargallo – è effettuato, ai sensi dell’art.403 c.c., a cura dell’Autorità di Pubblica Sicurezza, in accordo con la competente Autorità Giudiziaria minorile, in ragione dell’accertata indisponibilità, nell’immediatezza dello sbarco, di idonea sistemazione nell’ambito delle comunità a tal fine specificamente autorizzate o iscritte nell’apposito albo della Regione Siciliana (art.26 legge 22/86). La presenza di minori stranieri non accompagnati presso il Centro Umberto I e ora, in via prioritaria, in quanto più idoneo, presso il Centro Papa Francesco costituisce, all’evidenza, una modalità di accoglienza di carattere assolutamente emergenziale alla quale i Comuni interessati e l’autorità di pubblica sicurezza continuano a fare ricorso, in via eccezionale, per il tempo strettamente necessario all’individuazione di idonea comunità di accoglienza, ovvero, qualora nel frattempo il minore, con il necessario supporto del tutore, acquisti lo status di richiedente asilo, nell’ambito del circuito SPRAR. Proprio su tale ultima, fondamentale modalità di accoglienza  la Prefettura sta già da tempo indirizzando la massima attenzione, in costante raccordo con i competenti uffici centrali, dal momento che, grazie anche all’importante contributo offerto dalle organizzazioni di volontariato in vista della pronta attivazione della procedura di tutela, diversi minori hanno già avanzato domanda di asilo. Ciò in analogia a quanto già positivamente sperimentato con riguardo ad altre peculiari categorie di migranti, quali in particolare donne sole o con bambini, che hanno potuto trovare valida ospitalità nell’ambito di strutture SPRAR prontamente attivate, su input ella stessa  Prefettura, sul territorio siracusano.

 

-“Erano stipati su un peschereccio di oltre 15 metri”. Il comandante della motovedetta CP 322 della Guardia costiera di Lipari ha descritto così la scena che ha avuto davanti in mare a circa 35 miglia dalle coste Siracusane. Il mezzo è stato inviato nell’area segnalata per soccorrere i migranti , molte donne e bambini. Da quando in Siria è scoppiata la guerra civile, le popolazioni scappano, una delle vie è raggiungere i paesi europei passando per la Sicilia e l’Italia, una tappa obbligata. Così nel giorno della visita del ministro degli Interni Angelino Alfano a Siracusa un ennesimo episodio dell’emergenza umanitaria che da mesi vede impegnati migliaia di uomini e donne delle forze dell’ordine, sanitari, volontari. E’ scattata ancora una volta la procedura di emergenza. Due motovedette della Guardia costiera e un rimorchiatore hanno trasbordato i migranti tra cui tre feriti. Una donna, probabilmente colpita da ictus, è rimasta paralizzata, per fortuna tra i migranti c’era anche un chirurgo siriano che ha prestato i primi soccorsi. I tre feriti sono stati trasportati all’ospedale Muscatello di Augusta. Alle ore 19.45 un primo mezzo della Guardia costiera è arrivato ad Augusta con 138 donne e bambini. Il rimorchiatore Punta Magnisi è arrivato alle 22 con un altro gruppo di 155, di cui 8 donne e 12 minori. Ad attenderli le forze dell’ordine, personale della capitaneria, la protezione civile del comune, i mezzi di soccorso del 118 e della Misericordia, personale medico. Al lavoro gli uomini del Gruppo interforze di contrasto all’immigrazione clandestina della procura di Siracusa per le prime indagini, che hanno raccolto i racconti dei migranti. In 293 hanno viaggiato per settimane attraverso territori ostili per raggiungere la Libia o l’Egitto dove si sono imbarcati. Sul mezzo che li ha portati a terra molte donne tenevano stretti  in grembo i più piccoli. Tutti i migranti , completate le operazioni di identificazione, sono stati trasferiti in pullman nei centri di prima accoglienza di Priolo e Siracusa.

 G.C.

AUGUSTA, LICEO “MÈGARA” A RISCHIO DOPPI TURNI

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AUGUSTA.  E’ stato  quantificato in circa 5.5oo euro il danno subìto dal liceo  “Mègara” a causa della visita dei ladri che, nello scorso agosto, sono penetrati all’interno del plesso di Via Adua da dove hanno asportato,  indisturbati,  computer, monitor e altri  strumenti informatici . Il  consiglio di Istituto del liceo ha preso atto del furto e ha “scaricato” dall’inventario i beni rubati. Lo stesso consiglio ha deciso che per l’anno scolastico già iniziato le otto classi del liceo classico saranno allocate nel plesso di Via Adua, forse per pochi mesi, certamente per l’ultima volta. Il plesso di Via Adua, cinque piani più il piano terra, previsto per civili abitazioni,  fu affittato, per una spesa di  250/300 mila euro,   dalla Provincia Regionale di Siracusa,  otto anni fa,  per consentire al “Mègara”  la riattazione con criteri antisismici dei due plessi della cosiddetta cittadella degli studi in contrada Paradiso, che ospitavano il liceo classico “Mègara” propriamente detto e il liceo scientifico “Saluta”.  Oggi, com’è noto, esiste solo il liceo  “Mègara” con quattro indirizzi: classico, scientifico, linguistico e delle scienze umane. I due plessi, dopo cinque anni, sono stati rimessi in sicurezza e alunni, docenti e personale tecnico e ausiliario sono stati  ritrasferiti alla cittadella, ma non tutti. Il plesso di Via Adua è rimasto  aperto solo per dodici classi senza aule  alla cittadella, pur rimanendo l’esborso dell’ingente somma riportata prima.  Un intero palazzo, che prima ospitava ottocento alunni, circa ottanta fra personale docente e no, con laboratori di vario tipo, per due anni è stato occupato solo da circa centocinquanta duecento alunni, staccati dal contesto scuola, insoddisfatti di recarsi in quel plesso, lontano dalla cittadella, con l’impossibilità di socializzare con gli altri compagni. Anche i docenti erano insoddisfatti, costretti al pendolarismo fra la cittadella e il plesso.  Insoddisfatti anche i dirigenti dell’ente Provincia e i cittadini contribuenti per l’eccessivo costo. Qualcuno ha fatto i conti. Se, invece, di affittare il palazzo detto Capuano, dal nome dell’ex proprietario dell’area dove sorge il plesso, fosse stato costruito una vera scuola, oggi avremmo un edificio pubblico idoneo  e non si pagherebbero quattrini per altro affitto. Gli amministratori provinciali, prima  della legge  regionale che prevede l’abolizione delle province, hanno bandito una  gara per l’affitto di nuovi locali, in vista della scadenza del contratto per l’affitto del “Capuano”. Nessuno, però, ha risposto all’avviso pubblico. Quindi, non appena scadrà il contratto d’affitto, il “Capuano” tornerà nelle mani dei proprietari e gli alunni del classico  destinati a quel plesso, saranno costretti a frequentare il turno pomeridiano in uno dei due plessi della cittadella.  Questo è il timore espresso dalla dirigente del “Mègara”, Maria Concetta Castorina, che, al collegio docenti e in consiglio d’istituto,  ha denunciato, con toni vibranti, politici e amministratori che hanno  così negletto i problemi della prima istituzione scolastica superiore della città, che proprio quest’anno ha compiuto ottant’anni di vita.

Giorgio Càsole  – docente e componente  del Consiglio d’Istituto e della Giunta esecutiva del “Mègara”

GAETANO INCARDONA GIUDIZIO IMMEDIATO il 29 SETTEMBRE

images.jpgAUGUSTA.  L’arciprete, sospeso, della Chiesa madre di Augusta, Gaetano Incardona, nato a Buccheri il 13 febbraio del 1939 e attualmente  domiciliato nella chiesa del Santissimo Salvatore in Via Necropoli Grotticelle a Siracusa, il 29 settembre comparirà davanti al giudice Michele Consiglio  quale imputato per aver commesso abusi  sessuali in danno di una  ventiduenne che si era recata da lui per confessarsi, abusando della sua autorità quale parroco della chiesa madre di Augusta. Questa è la motivazione dell’accusa che, oltre alla denuncia della persona offesa, ha allegato agli atti un DVD, che, stando al pubblico ministero,  dovrebbe inchiodare  l’anziano sacerdote alle sue responsabilità.  Gaetano Incardona  fu arrestato nella scorsa primavera proprio in séguito alla denuncia della ragazza. Turbata da un primo approccio durante la confessione, accompagnata dal padre, si era recata alla caserma  dei Carabinieri per sporgere denuncia.  I CC  consigliarono alla giovane di recarsi nuovamente da Incardona, munita di una microtelecamera per  riprendere e registrare i comportamenti del sacerdote.  Acquisita la prova documentale, ora agli atti della procura, i carabinieri arrestarono l’arciprete che, grazie all’età, ottenne gli arresti domiciliari e, successivamente, una vera e propria espulsione dal territorio di Augusta. Il divieto di entrare nel territorio  di pertinenza del Comune è ancora in vigore, anche perché, subito dopo la denuncia della ventiduenne e il  clamoroso caso mediatico provocato dall’arresto del sacerdote, un’altra giovane, una ventiseienne augustana, ha presentato denuncia ai Carabinieri facendo riferimento a abusi subiti dallo stesso sacerdote anni fa. La nuova denuncia è anch’essa agli atti del processo, definito “immediato” nella notifica all’imputato e alle persone offese.  Incardona è difeso dagli avvocati Giuseppe Piccione e Ettore Randazzo. Nell’attesa delle risultanze processuali, Incardona rimane parroco titolare della parrocchia Maria SS. Assunta, la Chiesa Madre di Augusta.  L’arcivescovo di Siracusa, infatti,   ha respinto le dimissioni presentate da Incardona mente era agli arresti domiciliari. Secondo il diritto canonico – sostiene il presule aretuseo _ occorre aspettare la fine del processo.

Giorgio Càsole

AUGUSTA, 12 SETTEMBRE, COMMEMORAZIONE DI GIACINTO FRANCO, EROE DEI NOSTRI TEMPI

2382317211.jpgAUGUSTA  – Giovedì 12 settembe 2013 ricorre il primo anniversario della scomparsa del dott. Giacinto Franco, già primario di pediatria nell’ospedale Muscatello e socio ISDE (medici per l’Ambiente). Alle ore 19,00 in Chiesa Madre, ad Augusta,  celebrata una santa messa per ricordarlo. Alla celebrazione  un momento commemorativo con testimonianze e interventi. L’invito è rivolto a tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato per quanto ha fatto in difesa della popolazione di Augusta e del territorio circostante. Non sto qui a ricordare degnamente quello che ha significato per me, e per tutti coloro che lo hanno conosciuto: Giacinto, un autentico vulcano di idee e di azioni, che ha coinvolto le nostre vite, mettendoci a conoscenza dei tanti morti per tumori e degli anomali nati malformati di Augusta, di cui molti ne erano ignari. Fu colui che, coinvolgendo il pretore Antonino Codorelli, determinò le indagini sulle origini di tali nascite, e diede l’impunt ad azioni e proteste per la difesa della salute e dell’ambiente: ricordiamo gli inceneritori, il depuratore, le discariche dell’Oikothen e, per ultimo, il rigassificatore di Melilli. Credo di poter parlare a nome di tutti dicendo che il ricordo di Giacinto rimarrà sempre vivo in quanti l’hanno conosciuto e amato, toccati dalla semplicità e dall’onestà di un uomo che ha veramente fatto la storia di Augusta. Non è retorica dire che Giacinto, oltre ad essere stato marito, padre e nonno esemplare, era un comune e disinteressato amico, che ci ha insegnato un modo per crescere da esseri umani consapevoli e onesti. Personalmente sono convinto che è questo l’insegnamento più forte che Giacinto ci ha lasciato e che ci fa guardare al passato per sapere come andare avanti ora e nel futuro.

  Luigi Solarino

AUGUSTA/AUTORITA’PORTUALE, BANDITA E VINTA LA GARA PER BANCHINE E GRU

 

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AUGUSTA.
Il presidente dell’Autorità Portuale di Augusta, Aldo Garozzo, informa che,  in ottemperanza a quanto previsto dal D.L. 14 Marzo 2013 n. 33 sul riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazione, l’Autorità Portuale di Augusta informa che in data 04/09/2013, a completamento dell’iter procedurale ha dato corso alla stipula del contratto con la società VALORI S.C.AR.L. – Consorzio Stabile di Roma – risultata vincitrice della gara per la realizzazione nel porto commerciale di Augusta delle opere relative al progetto “Consolidamento banchine e fornitura di gru a portale”.

Tale progetto fa parte degli investimenti strategici cofinanziati a maggio 2013 nell’ambito del PON Reti e Mobilità 2007 – 2013.

Prosegue Librinscena 2013, il ciclo di novità letterarie promosso dal Teatro Stabile di Catania

CON ELVIRA SEMINARA ARRIVA LA PENULTIMA FINE DEL MONDO

La scrittrice catanese presenta il suo romanzo e offre un aperitivo apotropaico per gli opportuni scongiuri.

seminara.jpgCATANIA – Si buttano giù, nel vuoto, e sorridono. Non si tolgono la vita, ma escono dalla vita Perché lo fanno? La domanda serpeggia lungo tutte le pagine del romanzo. La penultima fine del mondo, nuova fatica della pluripremiata scrittrice e giornalista catanese Elvira Seminara: un racconto il suo, edito nel 2013 per i tipi di Nottetempo, dalla scrittura leggera e divertente, comicamente lieve e satirica, ma che lascia in gola e nell’ anima gli interrogativi di sempre. Il libro è infatti lucida metafora del conformismo globalizzato della nostra società dominata dai media e dall’ effimero, dove però s’ impone un labile confine: la confusione tra la vita e la sua ineluttabilità verso la morte. L’ autrice sarà protagonista martedì 10 settembre, alle ore 21, del terzultimo appuntamento di LibrinScena 2013, il ciclo di incontri letterari promosso dal Teatro Stabile di Catania, nella suggestiva cornice del cortile Platamone, intitolato all’attrice Mariella Lo Giudice. La rassegna, premiata da vivo successo, è stata voluta fortemente dal direttore dello Stabile etneo Giuseppe Dipasquale, per rinnovare così la formula del dialogo con rinomati autori di novità editoriali, nel mondo della narrativa e del giornalismo. 

La nuova edizione di LibrinScena 2013, alla cui cura ha collaborato Ornella Sgroi, è sostenuta dal prezioso contributo dello Sheraton Catania Hotel. La conduzione della serata sarà affidata alla stessa Sgroi, la letture dei brani all’attore Giampaolo Romania. Previste inoltre le proiezioni del booktrailer del romanzo realizzato da Rosario Castelli e di un altro booktrailer di Giovanni Romolo Flaccomio. Innovativa nella scrittura e creativa pop artist, Elvira Seminara condurrà il suo pubblico ad investigare su un surreale caso “noir”, che ha come set un paese da favola, alle pendici dellEtna, con il suo fiume, il suo campanile, la sua pineta, con tanti cani e tanti bambini, simbolo per eccellenza di candida innocenza. Una piccola marqueziana Macondo, insomma, in cui irrompe il contemporaneo con la sua drammaticità: la gente comincia a morire, lanciandosi da balconi e scarpate, senza nessun motivo apparente. Da questo momento tutto inizia a sfaldarsi. Ed è qui che la vena artistica della versatile autrice si dispiega in tutta la sua forza: la Seminara , infatti, comincia a raccontaminare, a rici-creare(per sua stessa ammissione, due neo-verbi a lei molto cari), delineando, così, una città distopica. Anti-utopica. Dove è sempre notte e piove quasi sempre. Piove acqua e piovono inspiegabilmente, quei suicidi che lasciano il mondo con un ghigno beffardo. Partirà uninchiesta che spingerà verso piste di ogni genere, da quella tossico-ambientale a quella satanica. E la stampa internazionale si appassionerà al caso, trasformando il paese in un centro di attrazione mediatica, dove tutto è metafisico, inspiegabile. Per preparare scaramanticamente gli intervenuti all’incontro con “La penultima fine del mondo”, Elvira Seminara offrirà un aperitivo “apotropaico” adeguato a rafforzare gli opportuni scongiuri. E ciò grazie alla disponibilità dell’Azienda Parisi di Carlentini, che per l’occasione ha predisposto diversi tipi di pane che prenderanno la forma dei più tradizionali,  accreditati, efficaci (?)  portafortuna. Insomma per affrontare nella migliore disposizione un tema come quello trattato, è necessaria unatmosfera “magica” e rilassante, alla quale contribuirà il maestro Ferdinando D’Urso, compositore e sassofonista, che ha creato per l’occasione il brano “Ad ali spiegate”. D’Urso eseguirà anche altri pezzi di cui è autore, contenuti in “L’Arsenale delle apparizioni”, disco di prossima uscita, inciso con il suo gruppo “I giganti della montagna”, prodotto e distribuito dalla Slam Productions: una selezione di composizioni che cercano di mettere insieme gli stilemi compositivi della musica d’arte occidentale (in particolare quella legata alla seconda scuola di Vienna) e gli aspetti improvvisativi del jazz d’avanguardia. Il tutto spennellato di musica popolare siciliana. Immancabile il brindisi al (forse) scampato pericolo, grazie al contributo dellAzienda vinicola Al-kantara di Pucci Giuffrida. Il successivo appuntamento con “LibrinScena” è fissato per sabato 14 settembre, alle  ore 21, sempre alla Corte “Mariella Lo Giudice” con la lettura-spettacolo di Fabrizio Gatti, giornalista d’inchiesta del settimanale “L’espresso”, autore dell’incisivo “Gli anni della peste” (Rizzoli), illuminante riflessione sul fenomeno mafioso.

 Caterina Rita Andò

AUGUSTA/CONFERENZA STORICO-MILITARE “L’INVASIONE: FINE DELLA PIAZZAFORTE ED I CADUTI PER LA BANDIERA; L’ARMISTIZIO ED IL SACRIFICIO DELLA CORRAZZATA ROMA”

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AUGUSTA. Sabato 7 settembre alle ore 19.00, in occasione della ricorrenza  del 70° anniversario della Battaglia di Sicilia 1943-2013, al circolo Ufficiali Marina Militare “Vandone” di Augusta, si è svota la conferenza storico-militare L’invasione: fine della Piazzaforte ed i Caduti per la Bandiera; l’Armistizio ed il sacrificio della Corrazzata Roma”. L’avvenimento organizzato dal Museo della Piazzaforte di Augusta in collaborazione con la Marina Militare, l’Associazione Nastro Azzurro di Siracusa e l’associazione Lamba Doria di Siracusa,  presentato dal Contrammiraglio Giuseppe ABBAMONTE, Presidente del Circolo Ufficiali della Marina Militare Augusta.  Sono intervenuti l’avv. Antonello FORESTIERE, Direttore “Museo della Piazzaforte”,il dott. Alberto MOSCUZZA, Presidente Ass. storico-culturale “Lamba Doria” Siracusa , l’avv. Francesco ATANASIO, Presidente   Istituto Nastro Azzurro Siracusa, l’ing. Salvatore LEANZA del Comitato Scientifico Ass. storico-culturale “Lamba Doria” Siracusa e il capitano di vascello Francesco LORIGA dell’Ufficio Storico Marina Militare Roma. Conclusioni del Contrammiraglio Roberto CAMERINI, Comandante Militare Marittimo Autonomo in Sicilia.  Esposti alcuni modelli del “Museo della Piazzaforte” e una collezione di elmi d’epoca: presenzieranno figuranti in uniforme storica dell’Ass. Storico-Culturale “Lamba Doria”.

  Cecilia Càsole  


 

SETTEMBRE, LA MARINA MILITARE RICORDA I CADUTI IN MARE

La Marina Militare il 9 settembre 2013 alle ore 11.00, presso il Monumento Nazionale al “Marinaio d’Italia” di Brindisi, ricorderà i caduti in mare con la cerimonia commemorativa della “Giornata della Memoria dei Marinai Scomparsi in Mare”, a perenne ricordo del sacrificio dei marinai militari e civili scomparsi in mare.  Alla cerimonia solenne che si svolgerà il giorno in cui si ricorda l’affondamento della corazzata ROMA (9 settembre 1943), prenderà parte il Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Giuseppe De Giorgi, oltre alle locali autorità civili e religiose.  Il programma delle commemorazioni prevede un convegno storico dal tema: “L’8 settembre e la tragedia della corazzata ROMA” che si svolgerà il giorno 6 settembre alle ore 10.00, presso il Castello Svevo di Brindisi e che avrà come relatori il professor Vito Gallotta dell’Università degli Studi di Bari e il Capitano di Vascello Patrizio Rapalino dell’Ufficio Storico della Marina Militare.    Presso la  Biblioteca del Circolo Ufficiali di La Maddalena, il giorno 9 settembre alle 09.30, si terrà la conferenza dal titolo “L’armistizio e le Forze Navali da Battaglia”  seguita una cerimonia che si svolgerà alle ore 11.00 presso la banchina di Punta Chiara (La Maddalena) e alla quale presenzierà, in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, impegnato a Brindisi, il contrammiraglio Gualtiero Mattesi, Comandante del Comando Militare Marittimo Autonomo della Sardegna.

U.S.