SAI 8 FALLITA! LO HA CONFERMATO IL TRIBUNALE DI SIRACUSA

downloadLa sezione fallimentare del tribunale di Siracusa ha depositato  la sentenza di accoglimento della tesi avanzata dai pubblici ministeri Marco Bisogni e Delia Boschetto, che avevano avanzato istanza di fallimento della SAI 8, la società che gestisce il servizio idrico e continua a inviare bollette per il consumo dell’acqua, senz’averne più titolo, come più volte sostenuto dalle nostre interviste dai nostri video.. I pubblici ministeri hanno sostenuto che la SAI 8  non aveva più i requisiti necessari per proseguire la gestione del servizio. La Procura della Repubblica aveva riscontrato e stigmatizzato alcune inadempienze economiche e gestionali, evidenziando la difficile situazione finanziaria di una società non ritenuta in grado di gestire il servizio.  Continua a leggere

IMPRENDITORE AUGUSTANO DENUNCIA LA SAI8 PER I REATI DI ABUSO, APPROPRIAZIONE INDEBITA, PECULATO E TRUFFA

cg.jpgAugusta. Giovanni Corallo è un imprenditore locale che vive dei proventi dell’attività derivante dalla gestione di “Villa Milena”, una struttura ricettiva ubicata nell’area cosiddetta di Monte Celona. Recentemente, il 30 settembre scorso, ha ricevuto dalla SAI 8  per posta ordinaria un preavviso di distacco della fornitura dell’acqua. Per un’attività come quella di “Villa Milena”, l’acqua è veramente prezioso liquido, più prezioso, se possibile, che per gli appartamenti comuni.  Nel febbraio di quest’anno sono state stabilite nuove regole per la procedura di costituzione in mora nei confronti degli utenti che non hanno pagato le bollette. L’avviso di costituzione in mora dev’essere inviato con lettera raccomandata, in cui deve risultare con evidenza la data di emissione. A far data dalla raccomandata, l’utente ha 20 giorni di tempo per regolare la posizione. Nel caso in cui il “venditore” non ottempera tale nuova disciplina, è previsto che i clienti possano ricevere un indennizzo. Considerato che la SAI8 ha violato  tali nuove regole, si concretizza il reato di abuso, secondo il querelante Corallo, l’avvocato Gioacchino Ajello. Ora, a séguito della delibera di fallimento da parte del consorzio ATO di Siracusa, firmata dal commissario Ferdinando Buceti, che ha rescisso il contratto con la SAI 8,  la stessa SAI8 ha continuato a riscuotere indebitamente somme di denaro non dovute alla stessa, con avvisi di distacco acqua, che assumono forma di “veri atti intimidatori”, stando alle parole nell’atto di querela presentato alla stazione locale dei Carabinieri.  Giovanni Corallo, assistito dall’avvocato Gioacchino Ajello, continua affermando che: “Non vi è dubbio che tale comportamento concretizza anche reati penali quali l’appropriazione indebita, l’abuso, truffa e peculato”. Corallo  ha presentato querela  nella persona del legale rappresentante di SAI8, riservandosi di costituirsi parte civile nel procedimento,

Cecilia Càsole 

SAI 8 , MOSTRO MANGIASOLDI?

INTERVISTA RILASCIATA DALL’ON. NICOLA BONO, EX PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI SIRACUSA SUL FALLIMENTO DELLA SAI  8 E SULLE BOLLETTE PER IL PAGAMENTO DEL CONSUMO DELL’ACQUA

nicola bono.jpgI) In una Sua recente dichiarazione, pubblicata interamente dal nostro giornale, Lei ha lanciato un j’accuse contro la SAI 8, il cui contratto, viziato sin dall’origine è stato rescisso da commissario liquidatore dell’ATO, Buceti, subentrato a Lei, Sostanzialmente Lei ha accusato la SAI 8 di essere una società inadempiente da molti punti di vista, fallita e su cui pesa una sentenza, passata in giudicato del CGA, che dovrebbe rendere nullo ogni atto. Allora, com’è possibile che questa società possa continuare a emettere bollette per il canone e addirittura annunciare il distacco della fornitura del prezioso liquido, se gli utenti non pagano. La SAI 8, sollecitata dallo stesso giornale per par condicio, risponde alle accuse mosse da Lei e dall’assessore regionale Marino (magistrato in aspettativa) che “la concessione è tutt’ora valida”. I cittadini non capiscono bene i cavilli giuridici: com’è possibile che un contratto venga dichiarato nullo, rescisso, e la società contraente continua. O non ci sono i magistrati che controllano per impedire che la società riscuota denaro pubblico per un ente pubblico oppure? Nell’intervista cui Lei fa riferimento, ho ribadito quanto sostengo da almeno 3 anni, e cioè l’inadempienza della SAI8 sotto molteplici profili e la necessità di liberare i siracusani da un mostro mangiasoldi. Non per nulla già nel 2009 e 2010, da Presidente dell’ATO Idrico, avevo ripetutamente diffidato SAI8 ad adempiere ed avevo predisposto tutti gli atti per la risoluzione del contratto. Pesanti condizionamenti esterni hanno impedito che gli atti, predisposti su mio input con l’accordo dell’assemblea dei Sindaci e della gran parte dei consiglieri, potessero essere esaminati dal Consiglio di Amministrazione. Infatti, lo stesso giorno in cui era stato convocato il Consiglio, gli atti in questione furono sequestrati dalla magistratura cui si era rivolta SAI8 con una calunniosa querela, tant’è che mi fu contestualmente notificato un bell’avviso di garanzia. Dopo oltre 2 anni di approfondite indagini, la stessa magistratura ha riconosciuto la correttezza del mio operato ed archiviato la mia posizione. Ora i tempi sono cambiati. I condizionamenti esterni sono venuti meno e all’ATO è arrivato il Dott. Buceti, un Commissario Straordinario che ha il coraggio di difendere la legalità e che ha adottato i medesimi atti, cioè la risoluzione del contratto con SAI8, che io sono stato impedito dall’adottare ben 2 anni e mezzo prima e per i quali sono stato ingiustamente indagato ed esposto alla gogna mediatica per ben 2 anni. Oggi nessuno può dire che “la concessione è valida”. 

 

La concessione è stata ritirata dal Commissario Buceti ed anche il TAR di Catania e di Palermo hanno recentemente confermato la correttezza di questa decisione ed hanno respinto gli ennesimi ricorsi proposti da SAI8. In base al contratto tra ATO Idrico e SAI8, contratto sottoscritto prima della mia gestione e che io ho sempre avversato, anche quando, prima della sua sottoscrizione, pur non avendo dirette responsabilità nell’ATO, da deputato presentavo interrogazioni parlamentari nell’inutile tentativo di attirare l’attenzione del governo Prodi sullo scandalo che si stava realizzando a Siracusa, SAI8 deve continuare a gestire il servizio sino a quando l’ATO non sarà in grado di provvedere in altro modo. In tal senso, dopo la recente ordinanza del TAR Catania, il Commissario Buceti sta calendarizzando un programma di cessione degli impianti da SAI8 all’ATO e, per esso, ai Comuni. La strada, quindi, mi sembra spianata, così come contati i giorni di SAI8. II)  Addirittura tale SAI 8 minaccia di adire le vie legali per la protezione della propria immagine contro l’assessore Marino e, forse, contro di Lei. E’ arroganza, tracotanza, o sicurezza delle proprie ragioni? E’ l’attività preferita di SAI8, che ha sempre scelto di utilizzare i soldi incassati dagli utenti per  sostenere onerose spese legali, anziché per realizzare gli investimenti previsti in contratto e onorare i suoi obblighi. D’altronde, come biasimarli. Questa strategia gli ha consentito di sopravvivere finora , malgrado le ripetute violazioni contrattuali, grazie anche alle protezioni e complicità ai vari livelli istituzionali di cui ha goduto. Ma come dicevo prima, ora i tempi sono cambiati, e ciò anche grazie all’assessore Marino cui va la mia stima personale per l’inflessibilità, sua e della sua squadra, della quale fa parte il Commissario Buceti, con la quale ha sempre dimostrato di persegue obiettivi di legalità, insensibile alle interessate pressioni presumibilmente esercitate da ambienti interni alla maggioranza politica che governa la Regione. III) E su quali fondamenti si basano queste ragioni?  Io, sinora, ho visto solo calunnie e, dopo la mia querela, aspetto che sia fatta Giustizia con la G maiuscola. IV) Come si devono comportare gli utenti che stanno ricevendo le bollette da tale Società, che chiede acconti e raramente fa i conguagli? Logica vuole che il servizio deve essere pagato a chi lo rende. Cosa diversa è se il servizio è reso correttamente, se l’acqua distribuita è potabile, se i reflui vengono depurati, se le fatture sono corrette e corrispondono ai consumi effettivi. Sono anche queste le ragioni per le quali la concessione è stata ritirata, ma è compito dell’ATO vigilare ed in questo, vista la struttura minimale di cui è dotata, potrebbe e dovrebbe essere collaborata dai Comuni, soci dell’ATO e futuri destinatari della gestione del servizio. V) Stando alla nuova normativa, i Comuni devono riprendere in mano la gestione della distribuzione dell’acqua. Ad Augusta, retta da tre commissari prefettizi, il Comune non ha agito nel senso voluto dalla legge, perché, sostengono questi commissari amministratori, non c’è il personale idoneo, perché trasferito altrove dalle precedenti amministrazioni. Può un Comune andare contro la legge per questi motivi? C’è stato un referendum e non può essere frustata la volontà dei cittadini che in misura plebiscitaria si sono espressi per una gestione pubblica del servizio idrico. C’è una legge regionale, la n. 2/2013, che conferma in modo inequivocabile questo principio. Comprendo le difficoltà del Comune di Augusta che, in gravissime difficoltà economiche, dovrà attrezzarsi per gestire un servizio dismesso da oltre 5 anni. D’altronde anche Siracusa è in condizioni molto simili ma, pur con le difficoltà di un’utenza quasi quintuplicata rispetto a quella di Augusta, ha dichiarato la disponibilità a riassumere il servizio. Probabilmente, almeno in una fase iniziale, potranno essere di aiuto, sotto il coordinamento dell’ATO, i Comuni limitrofi che, non avendo smesso di gestire il servizio, non hanno perso il know how necessario. Altrettanto utile potrà essere l’utilizzo delle maestranze già transitate in SAI8 e provenienti dai Comuni o Società precedentemente gestori del servizio, utilizzando così l’esperienza del personale preparato ed evitando che le insanabili inadempienze di SAI8 si ripercuotano a danno degli onesti lavoratori dipendenti. VI) I cittadini possono versare al proprio Comune le somme dovute alla SAI 8? Allo stato, penso che la soluzione proposta creerebbe più problemi di quanto ne risolverebbe. So che i conti di SAI8 sono sottoposti al vigile controllo del Tribunale e, quindi, confido che non ci siano sorprese. Comunque, lo spartiacque sarà il ritorno della gestione del servizio ai Comuni, in forma singola o associata. Prima si farà ciò e prima ci sarà l’auspicata chiarezza.

  Giorgio  Càsole

LA SAI 8 DICHIARATA FALLITA CONTINUA A MANDARE BOLLETTE PER L’ACQUA

Il commissario liquidatore dell’ATO ha rescisso il contratto in data 3 luglio 2013

Privatizzazione-acqua-potabile.jpgAUGUSTA.  Il consorzio A.T.O.  (Ambito Territoriale Ottimale) di Siracusa è stato posto in liquidazione, come tutti gli altri ATO siciliani. Il commissario straordinario e liquidatore, Ferdinando Buceti, con la delibera n. 12 del 3 luglio scorso, ha deciso il “ritiro Concessione-contratto stipulato con la SAI 8  in data 8/2/2008”. Nella citata delibera, il commissario Buceti riporta ampli stralci della sentenza definitiva del Consiglio di Giustizia Amministrativa, con sede a Palermo. Con tale sentenza, risalente addirittura al 30 marzo 2011, il CGA, il secondo e ultimo grado di giudizio in fatto di giustizia amministrativa,  “ha annullato l’aggiudicazione in favore del RTI Sogeas spa e Saceccav Depurazioni Sacede spa, che ha  poi costituito la SAI8 spa”, precisando che “l’amministrazione /pubblica/ e la Sogeas hanno stipulato, in pratica, una convenzione… ben più svantaggiosa per la parte pubblica.” Osserva Buceti: “Dalla lettura della cita pronuncia, passata in giudicato, emerge chiaramente come l’affidamento del Servizio Idrico Integrato in favore di SAI 8 Spa – avvenuto secondo le descritte e censurate modalità – sia in palese contrasto con l’interesse pubblico”. Dunque, afferma ancora Buceti: “La concessione contratto è stata stipulata in assenza di un presupposto essenziale che ne impone il ritiro.”, anche per “i numerosi e rilevanti inadempimenti posti in essere dal gestore”, il quale “non ha saldato il debito scaturente dal mancato versamento dei canoni  annuali per un importo che al 30 giugno 2013 , quanto meno, ad euro 4.148.595,266”.  Concludendo,  Buceti osserva che “le inadempienze contestate determinano la necessità di dichiarare risolta la concessione-contratto per fatto e colpa del gestore”; quindi, prendendo “atto del fallimento di Sogeas spa, capogruppo del raggruppamento che ha dato via a SAI8Spa,” il commissario liquidatore dell’ATO rescinde il contratto e dichiara immediatamente esecutiva la relativa citata delibera.  Nonostante questa delibera esecutiva del 13 luglio scorso, notificata a SAI 8Spa, come fa la SAI 8 a emettere ancora bollette per la riscossione del canone idrico e relativi consumi e inviare le stesse bollette ai cittadini? Come si devono comportare i cittadini che ricevono tali bollette. Un cittadino di Augusta, Francesco Caccioppoli, amministratore di condomini, per avere chiarimenti al riguardo ha inoltrato una richiesta ai commissari straordinari del Comune di Augusta. Al momento in cui scriviamo, 14 settembre, non ha ricevuto risposta.

Giorgio Càsole