AUGUSTA/ GUARDIA COSTIERA SEQUESTRA 3000 TONN. DI MATERIALE FERROSO

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AUGUSTA. Il 23 pomeriggio la Guardia Costiera della locale Capitaneria di porto ha sequestrato in via preventiva un carico di materiale ferroso,  proveniente dall’entroterra ragusano, di tremila tonnellate circa, a bordo  della motonave KATJA, battente bandiera Antigua e Barbuda, ormeggiata dalla notte del precedente 20 maggio, alla banchina del porto commerciale di Punta Cugno, con destinazione Nemrut Bay in Turchia. Stando alle informazioni fornite dalla locale Guardia costiera,  Augusta  è diventata, da oltre due anni, il centro di un intenso traffico di  materiali ferrosi rottamati e da riciclare, che provengono da aziende  della Sicilia per essere esportate verso fonderie italiane e estere. L’attività investigativa svolta dagli uomini del Nucleo Operativo Difesa Mare della Guardia Costiera di Augusta è stata sollecitata  dagli  accertamenti del personale dell’A.R.P.A. Protezione Ambiente) di Siracusa, che ha  constatato “la presenza di elementi ferrosi non conformi alla severa normativa comunitaria e nazionale che disciplina il trasporto di rottami metallici, dichiarati dal produttore e detentore finale immediatamente trasformabili e riciclabili, in quanto precedentemente trattati e controllati” . A quanto pare il materiale ferroso non conforme, era già stato scartato e non imbarcato sulla motonave. La nave  rimarrà all’ormeggio  nel porto commerciale, in attesa degli esiti delle valutazioni dell’Autorità Giudiziaria L’attività svolta rientra nel programma di tutela ambientale che, per gli aspetti marittimi, il Corpo delle Capitanerie di Porto svolge in tutto il territorio nazionale, con particolare riguardo alla movimentazione delle merci ritenute potenzialmente nocive ed inquinanti per l’ambiente e l’ecosistema marino. Un sequestro simile s’era verificato già nel luglio di due anni fa, quando la nave Cristin con circa 50.000 tonnellate di rottami di ferro, regolarmente imbarcati ad Augusta, fu sequestrata a Marghera dal Corpo Forestale. Dopo che fu rispedita al mittente con le stive sigillate, dopo una lunga vicenda legale nave e carico furono dissequestrate, con un danno calcolato in oltre 200 mila euro per il proprietario del carico.

C. P.

Salvare dal degrado i luoghi del centro storico

AUGUSTA, CLAUDIO FORESTIERE E l’ “EZRA POUND”  SCENDONO IN CAMPO PER VIA MARINA DI PONENTE

giovane-italia-logo.jpgAUGUSTA. Il circolo giovanile “Ezra Pound”, presieduto da Claudio Forestiere, figlio d’arte (suo padre è il noto penalista e uomo politico Puccio  ),  ha da tempo avviato una campagna di sensibilizzazione a favore di luoghi e monumenti del centro storico, sia per testimoniare l’impegno civile dei soci, sia per tentare di salvare dal degrado, dall’incuria, dall’insipienza le testimonianze di un passato da non dimenticare, testimonianze che rappresentano l’identità di questo centro storico, dove ha sede il comando di Marisicilia, uno dei comandi militari più importanti d’Italia, per arrivare al quale, spesso, si deve attraversare Via Marina di Ponente, che non fa certo onore agli augustani, che, un tempo, erano così rispettosi della cosa pubblica che lavano il marciapiede di fronte alla propria abitazione.

Dovrebbero arrossire di vergogna tutti quegli amministratori che non hanno risolto il problema di Via Marina di Ponente, oggi diventata importante arteria anche perché sede di un mercato rionale quotidiano, molto frequentato -“I segni del degrado sono evidenti. Ciò che resta delle mura portanti di una costruzione privata che sta per essere inghiottita dalla vegetazione e sterpaglie. Si tratta di un grave problema di sicurezza”-  ha evidenziato  Claudio Forestiere –“ per quei cittadini che transitano sotto le rovine per andare al mercato o per raggiungere la vicina scuola elementare. Si tratta anche di un evidente problema igienico-sanitario, più volte segnalato, la zona è ricettacolo di insetti e animali” Qualche  giorno fa, di mattina,  un   folto gruppo di giovani  dell’Ezra Pound  e non solo si è ritrovato nei pressi delle rovine di Via Marina Ponente, per manifestare contro il mancato intervento di messa in sicurezza di alcuni edifici privati in  stato di degrado avanzato. Tali edifici privati furono evacuati una ventina ‘anni fa perché il terreno era franato e non c’era la sicurezza per le persone che vi abitavano e che avevano anche esercizi commerciali. Uno dei proprietari vive oggi a Milano, è tornato più volte per tentare di avere un risarcimento danni, ma il Comune a tutt’oggi  non ha risarcito nessuno. La causa civile si protrae da anni e, probabilmente, com’è abitudine in Italia, si protrarrà per anni. Nel frattempo né il Comune né proprietari si prendono cura di elimiare il pericolo per i cittadini. Né una qualche autorità giudiziaria o sanitaria ha preso o prend eprovvedimenti, pur in presenza di un fatto visibile . Vedremo che succederà dopo queste pubbliche denunce dei giovani di Ezra Pound , cui stiamo dando il giusto risalto perché qualcuno intervenga.   Il presidente della circoscrizione Centro, Nunzio Lo Re, ha rsotlineato “di aver segnalato da tempo la situazione agli organi competenti. I Vigili del fuoco hanno dichiarato inagibili le strutture. Finora, però, non è stata presa nessun’iniziativa per porre rimedio al pericolo quotidiano, nulla di concreto. Di recente  il consiglio di circoscrizione ha deliberato per la presentazione di un esposto alla Procura di Siracusa. Pare ci siano le condizioni per l’applicazione dell’articolo 677 del codice penale riguardante “l’omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina”. Diciamo basta alle indifferenze, al menefreghismo e a tutto quello che è ignorato da chi dovrebbe tutelarci”.  Anche Giuseppe Scarpato rappresentante del Movimento per i diritti del cittadino e una rappresentanza dei residenti della via, si sono dimostrati  molto critici nei confronti di “un’Amministrazione distratta”. Il gruppo ha stazionato nei pressi delle case diroccate per un’attività di volantinaggio per sensibilizzare la cittadinanza  e gli uffici  comunali competenti e tutte le altre “autorità”.

     Diletta  Càsole

 

SI FARA’ NEL GOLFO XIFONIO IL PORTO TURISTICO AD AUGUSTA

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AUGUSTA. –  Via libera per il porto turistico di Augusta. Alle 17.45 del 20 maggio è stato firmato il protocollo d’intesa a Palermo tra il presidente della regione Sicilia, Lombardo, il sindaco di Augusta, Carrubba, il comandante del porto, Frisone e  l’imprenditore augustano Alfio Fazio titolari del progetto, in qualità di presidente della società PXA, Porto Xifonio Augusta, che questa firma, questo protocollo,  aspettava da oltre quattordici anni. La notizia della conclusione del complesso iter burocratico era nell’aria da quando, recentemente, lo stesso “governatore” Lombardo era venuto in Augusta e aveva voluto dare uno sguardo al sito. Lombardo, in quell’occasione, aveva assicurato a Fazio che avrebbe firmato prima delle sue dimissioni da presidente della Regione. L’aver firmato, dunque, l’altro giorno, può significare che si dimetterà prima di luglio, così come aveva fatto intendere. Il finanziamento previsto è di circa venti milioni di euro, fondi privati,  che in un momento di crisi come quella che stiamo attraversando e che, per certi versi, può essere paragonata alla crisi del 1929, rappresentano  un investimento  che fa onore all’imprenditore augustano. Circa 300 posti barca faranno di Augusta un importante e moderno punto di riferimento per coloro che amano andare per mare, non solo italiani, si spera., anche se questo nuovo porto turistico dovrà fare i conti  con quello, agguerritissimo, avviato da alcuni ani, di Marina di Ragusa. Alla fine dell’estate potrebbero iniziare i lavori.

Cecilia  Càsole 

A SIRACUSA IL PREMIO GIOVANNI FALCONE. RICORDATA LA GIOVANE MELISSA BASSI

falcone,augusta,augustanewsIl Centro Antiviolenza-Antistalking “La Nereide”Onlus, presidente Adriana Prazio, federato con il Tribunale Per i Diritti del Malato – Cittadinanza attiva, che dal 2011 gestisce in ATS, “CASA TUA”, una struttura della Provincia Regionale di Siracusa per accogliere donne e bambini vittime di violenza, abusi e maltrattamenti,  mercoledì 23 maggio p.v. alle ore 11,30 all’l’Istituto Comprensivo “Costanzo” – Viale Santa Panagia, ha  conclso  con il convegno “LEGALITA’ e SICUREZZA”, la “Quarta Edizione” del Concorso dedicata a Giovanni Falcone.

 Da quest’anno il concorso sarà dedicato anche alla figura di Paolo Borsellino. Titolo : “IL RUOLO DEL CITTADINO ATTIVO CONTRO LA VIOLENZA IN FAMIGLIA, A SCUOLA E NELLA SOCIETA’- PREMIO GIOVANNI FALCONE- falcone-20-anni-dalla-strage-di-capaci-e-la-morte-del-giudice-e-della-sua-scorta--4--806820_0x410.jpgPAOLO BORSELLINO. Questo Premio è la conclusione di una serie di incontri che sono stati realizzati  negli  gli Istituti Scolastici di ogni ordine e grado e questo, perché “intendiamo continuare a operare sempre più efficacemente attraverso la prevenzione nelle scuole come ribadiva più volte Giovanni Falcone”, ha detto la presidente Prazio.  . Saranno premiati gli studenti che si sono classificati con le loro opereE’ stata  altresì onorata la giovane Melissa Bassi, (nel tondo in alto) barbaramente uccisa a Brindisi qualche giorno fa.

        P. A.

Un’ AUGUSTANA al Salone Internazionale del Libro di Torino

laura ingallinella,libri,augustanews

 

Si è concluso lunedì 14  a Torino il Salone Internazionale del Libro. Tra i tanti autori presenti, va segnalata la presenza di una nostra concittadina, Laura Ingallinella, che sabato 12 maggio ha ricevuto il premio “Lingue in Scena! Io scrivo per te” Festival studentesco europeo di teatro plurilingue, alla sua dodicesima edizione, ha prodotto nel tempo un’esperienza multiculturale altamente qualificata di pratica dell’arte teatrale da parte delle giovani generazioni. Il Gruppo di Progetto in collaborazione con il Salone del libro di Torino ha pertanto pensato di lanciare un concorso per la scrittura di un testo teatrale originale aperto a giovani autori di nazionalità italiana, francese e tedesca. Si intende così promuovere la scrittura drammaturgica, offrire un’occasione creativa e formativa a giovani appassionati alla scrittura scenica e promuovere attivamente la stesura di nuovi testi per il teatro contemporaneo.  www.comune.torino.it/infogio/lingue/scrivo.htm.

L’atto unico in lingua italiana vincitore del concorso, Sostiene Malik, è una riscrittura teatrale del romanzo Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi; è stato rappresentato la sera prima come prologo a Madre Courage e i suoi figli (Bertolt Brecht, regia di Marco Alotto) al Teatro Astra di Torino.  Laura Ingallinella, ventitreenne, già conosciuta tra i giovani poeti di Augusta per l’intensità dei suoi scritti, è capo-redattrice e amministratrice del lit-blog collettivo CriticaLetteraria (www.criticaletteraria.org), attivo da oltre sette anni e riconosciuto a livello nazionale. In tale veste è stata invitata a presentare Sono una vecchia comunista! di Dan Lungu (Aìsara, 2012), uno degli autori romeni contemporanei più importanti e tradotti all’estero. Questo romanzo, che ritrae la cultura e la storia romena fino a toccare il tema universale del diritto alla felicità, «sfiora il nucleo delle ideologie senza fare discorsi ideologici, entra nella storia senza soffocarla di retorica né cedere alla strumentalizzazione del ricordo». L’incontro con l’autore si è svolto ancora al Salone Internazionale del Libro nella sala Romania, che quest’anno è stato paese ospite al Salone insieme alla Spagna, ed è stato patrocinato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica.

Auguri alla nostra giovane concittadina per la strada intrapresa.

    V.I.

AUGUSTA, UNA NORVEGESE STUDIA AL LICEO SCIENTIFICO

 

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AUGUSTA. L’anno scolastico 2011/2012 si è aperto con una particolare new entry nel liceo “Mègara” di Augusta. Grazie all’opportunità di scambio interculturale che la scuola offre permettendo ai ragazzi una diretta interazione con l’istituzione, la società e la cultura di altre nazionalità e accogliendo studenti stranieri, quest’anno abbiamo avuto l’occasione di conoscere e d’integrare nella IV B del liceo scientifico una ragazza norvegese, Tuva Strindberg. Noi del liceo abbiamo voluto farle qualche domanda riguardo alla sua esperienza.

Tuva, è un piacere averti con noi in questa scuola. Circa sette mesi fa ti trovavi a Oslo e adesso sei in una delle più meridionali zone d’Europa. Cosa ti ha spinto a intraprendere questa esperienza?

Tuva: Grazie, Federica. Volevo fare qualcosa di nuovo, conoscere un nuovo Paese, con le sue tradizioni, imparare una nuova lingua e vedere un posto sicuramente nuovo e da un’altra prospettiva.

 

Come hai avuto la possibilità di fare questo viaggio? Ti è stato presentato un programma a scuola?

Tuva: Sì, sono venuti a scuola due rappresentanti dell’Explorius, un’organizzazione di scambi interculturali, e hanno presentato la loro attività. Uno dei due era brasiliano, infatti ci ha mostrato il programma per il viaggio in Brasile. Mi ha interessato molto e ho deciso di fare domanda per partire con questa compagnia, ma invece del Brasile ho scelto l’Italia come destinazione. Ho dovuto fare un colloquio con gli organizzatori, ma non mi hanno convinto perché non sapevano darmi abbastanza informazioni. Quindi,  mi sono rivolta ad un’altra organizzazione, che mi ha proposto la Spagna perché l’Italia non era prevista tra le sue mete, ma non mi è piaciuto nemmeno il colloquio con quest’altra. Alla fine ho deciso di contattare Intercultura AFS, che mi ha soddisfatto perché mi ha saputo dare molte informazioni sull’Italia, tra l’altro il Paese sul quale opera meglio. Ho rintracciato gli organizzatori di Intercultura appena una settimana prima della scadenza delle richieste e a maggio ho avuto la risposta che sarei potuta partire. A giugno mi hanno inviato informazioni e foto sulla mia famiglia ospitante.

Qual è stato il primo impatto con la famiglia ospitante?

Tuva: Ho cominciato a conoscerli già da fine giugno tramite Facebook, ciattando con loro, guardando le loro foto. Quando finalmente sono entrata nella loro casa all’inizio era un po’ difficile dialogare perché non sapevo nulla d’italiano e per comunicare con i genitori ospitanti era necessario che parlassi prima in inglese con le figlie, che avrebbero poi tradotto in italiano le mie parole ai genitori. Adesso, invece, ho acquisito una buona padronanza dell’italiano e riesco a dialogare e farmi capire veramente bene. Penso che la lingua sia una tra le cose più importanti, se non la primaria, quando vai all’estero (specialmente per un tempo prolungato), perché è importante capire e farsi capire in qualunque situazione.

Potendo fare un paragone fra la tua città di provenienza e quella in cui sei arrivata, come le descriveresti?

Tuva: Naturalmente Augusta è molto più piccola, infatti non è una città a tutti gli effetti, mentre Oslo è addirittura la capitale del mio Stato. E’ quindi normale che sono organizzate in maniera differente. Oslo conta più di 600.000 abitanti, è molto più moderna, tecnologica e illuminata, piena di servizi e attività (cinema, teatri, piscine, piste da pattinaggio, centri commerciali, stadi, musei,…). E’ tutto molto ben organizzato: nel ‘centro’ di Oslo puoi trovare palazzi, grattacieli, monumenti, parchi, scuole, università e i vari servizi. Tutto intorno al centro vi è la periferia, che è organizzata un po’ come la zona ‘monte’ di Augusta. Quindi, se vuoi una casa di campagna scegli la periferia, per un appartamento il centro di Oslo. Oltre la periferia vi è molta natura con qualche sito storico. In generale, la struttura della mia città si può definire a cipolla, in cui lo strato più esterno costituisce le zone paesaggistiche, quello più interno la periferia, fino ad arrivare al cuore, rappresentato dal centro di Oslo. Nonostante Augusta non sia efficiente quanto Oslo, è molto facile ambientarsi con le persone: la società qui è molto aperta e accogliente. Ma l’organizzazione della scuola italiana è stata un po’ deludente per me. In Norvegia le scuole funzionano in maniera molto diversa, con più ore di lezione distribuite con pause tra un’ora e l’altra, tanti laboratori, corsi, ricerche di gruppo… Preferisco la scuola norvegese a quella italiana. Ma nonostante tutto l’Italia è veramente bella, soprattutto perché è ricca di arte. Durante questa mia permanenza sto avendo l’occasione d’incontrare le bellezze di diverse importanti città italiane, fra cui ho già visitato Napoli, Pompei, Venezia, Firenze, sono stata in Calabria e mi piace girare per la Sicilia. L’Italia è ricca di storia e di testimonianze artistiche lasciate da tutto quell’insieme di popoli che l’hanno solcata nel corso di millenni ed è meta di tantissimi turisti affamati delle sue bellezze. Nel mio Paese non ci sono così tante opere d’arte e testimonianze storiche, perché la Norvegia è culla di una cultura esistita in tempi molto lontani, quella dei Vichinghi o Normanni, e la nostra storia fa appunto riferimento soprattutto a queste popolazioni. Un’altra cosa che mi ha colpito dell’Italia è la cucina: buonissima! Ho avuto l’occasione di assaggiare diverse specialità siciliane e da quando sono arrivata qui ho messo su qualche chilo! Ma per fortuna passo molto tempo in palestra, a correre o fare lunghe passeggiate. La cucina norvegese è più che altro a base di formaggi, patate, carne e pesce, specie il salmone, e diversi dolci tipici. In Italia ci sono cibi e specialità di ogni genere e sono tutti molto gustosi. Sono contenta di questa mia esperienza, per le persone che ho conosciuto, per essere capitata in una splendida famiglia e aver avuto la fortuna di abitare nel centro storico e avere un’ottima cuoca come mamma ospitante.

           Federica Barbarino – Nelle foto,  Federica (a sin.) intervista Tuva (ads.)

 

SOPPRESSIONE DELLA CONDOTTA AGRARIA DI AUGUSTA

agraria.jpgAUGUSTA. La Condotta Agraria di Augusta, con D.D.G. n. 781 del 21 marzo 2012, è stata soppressa e le sue funzioni e competenze sono state trasferite alla Condotta Agraria di Lentini. Ne da notizia il deputato regionale Vincenzo Vinciullo, Vicepresidente della Commissione ‘Affari Istituzionali’ dell’Ars che, sulla vicenda, ha presentato un’interrogazione parlamentare. “Continua” – aggiunge l’On. Vinciullo – “per motivi assolutamente inspiegabili, l’accanimento maniacale del Governo regionale contro la provincia di Siracusa. Non si contano più gli scippi compiuti dalla Regione nei confronti di un’intera Comunità. Servizi essenziali per la popolazione vengono dismessi e accorpati se non, addirittura, trasferiti in altre province limitrofe, complicando la vita a migliaia di Siciliani, rei solo di essere nati in una provincia ritenuta da questo Governo, provincia di serie B.

“La Città di Augusta” – afferma. Vinciullo – “è, forse, la più colpita da queste scellerate decisioni. Difatti, la soppressione della Condotta Agraria segue, di pochi giorni, il trasferimento del punto nascite dell’Ospedale Muscatello, uno dei più attivi di tutta la Sicilia.

La Condotta agraria di Augusta serviva l’utenza agricola dei comuni di Augusta e Lentini e le proprie attività erano molteplici e fondamentali per l’intero comparto agricolo della zona.  Appare evidente” – conclude l’On. Vinciullo – “che la chiusura della Condotta Agraria di Augusta è un ulteriore segnale di allontanamento del potere centrale regionale dalle problematiche reali dell’intero comparto agricolo siracusano, abbandonando, di fatto, migliaia di agricoltori al proprio destino. Occorre, quindi, rimediare facendo un passo indietro e ripristinarla

    D. C.

Augustani per la difesa di Augusta

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Non si tratta di un movimento, circolo o associazione politica ma del titolo del libro di Alberto Moscuzza  presentato ufficialmente al Circolo Unione di Augusta giovedì 17 maggio.Di fatto la cerimonia di presentazione  si è rivelata un vero e proprio ridotta 4.jpgconvegno di studi su quello che la  storia ha registrato come il più grave e  luttuoso episodio della II° Guerra Mondiale in Sicilia che colpì la Città di Augusta.   L’Associazione Culturale “Lamba Doria” ed il Circolo Unione di Augusta hanno fatto in modo che il numeroso e qualificato pubblico potesse usufruire del maggior numero di informazioni, adeguatamente documentate, al fine di poter trarre da tali drammatici eventi un messaggio di pace. Non a caso l’intervento finale è stato quello del Promotore Provinciale  della Fraternita Laica Domenicana di San Tommaso D’Aquino in Italia  Fra Rosario Licciardello, nonché Superiore del Santuario di Madonna dell’Arco.Il convegno introdotto e brillantemente concluso dal Presidente del Circolo Unione, dott.ssa ridotta 3.jpgGaetana Bruno Ferraguto, moderato dal Cultore di Storia Patria dott. Gaetano Gulino, ha registrato gli interventi del Ten. Colonnello Corrado Di Bartolo e degli esperti in  Armamentari militari e Munizionamento bellico  Giuseppe Galletta e Corrado Loiacono,  in servizio presso il 24°Rgt.Artiglieria Di Messina. A supporto delle tematiche affrontate sono state proiettate  delle storiche immagini, molte delle quali inedite.  Breve ma efficace il discorso del Presidente della Lamba Doria, dott. Alberto Moscuzza che ha spiegato il percorso di nascita del libro presentato, in cui sono state inserite molte immagini fotografiche e documenti inediti rintracciati presso il 79° Comando dei Vigili del Fuoco di Siracusa. Quest’ultimi, insieme ai Volontari e alle Confortatrici dell’UNPA, furono i primi e provvidenziali soccorritori  della popolazione di Augusta, vittima dei bombardamenti del 13 maggio del ’43.Ancora una volta è stato accertato che i morti, compresi parecchi giovani e bambini, furono ben 72. Probabilmente lo scostamento di dieci rispetto alle prime documentazioni è da addebitare alle complicanze  a cui andarono incontro parecchi che prima risultavano soltanto come feriti. Emozione ha destato anche la notizia che il sig. Lombardo Emanuele, di cui è stata  riportata nel testo la cartella personale di portaordini dell’UNPA, risulta ancora vivente e residente a Padova, come dichiarato dalla sorella Lina di Augusta.   Ad arricchire la serata hanno contribuito anche la dott.ssa Ombretta Tringali, referente di Augusta dell’Ass. Culturale Lamba Doria, la recita della poesia “Ricordi d’infanzia” dell’Avv. Enzo Passanisi da parte della giovane Claudia Palazzo ed infine l’animato e qualificato dibattito che si è aperto in merito alla necessità o meno di tali stragi, sulle dure leggi della guerra e sui vari scenari bellici mondiali. In tal senso hanno avuto modo di esprimersi l’ing. Luciano Ferraguto, il Presidente dell’UNUCI di Augusta, Cap. Enzo Italia, l’avv. Francesco Migneco, il dott. Concetto Scandurra ed altri addetti ai lavori.

       Gaetano Gulino

 

RIFLESSIONI SUL RUOLO DELL’EPIDEMIOLOGIA

 musca.jpgAUGUSTA. A due mesi dal riordino dell’ospedale di Augusta, che si è concluso con la chiusura, ingiusta e irrazionale, dei reparti di ginecologia-ostetricia e del Centro Parto, non si placano le polemiche sulle promesse, fatte e non mantenute dalla Sanità, sul futuro dell’ospedale Muscatello che, secondo alcuni esponenti politici, “sino a questo  momento sembrano solo promesse da marinaio”. Questo stato di incertezza sulla sorte dell’ospedale, in particolare sull’uso e sulla data di completamento della nuova ala, preoccupa la gente, che, ancora scossa dalla chiusura dei reparti storici sopraccitati, perde giorno dopo giorno, fiducia e credibilità nelle Istituzioni. La gente si chiede ancora come sia stato possibile chiudere reparti di eccellenza e ben noti, da circa un quarantennio, per la efficienza  delle prestazioni sanitarie. E’ stato ipotizzato dal sottoscritto che, una delle cause che ha determinato la chiusura di questi reparti, è stato il mancato supporto degli indicatori epidemiologici alla valutazione della programmazione sanitaria del territorio. E’ noto infatti a tutti, che il ruolo primario dell’Epidemiologia è quello di cercare, per ogni patologia, il nesso tra causa ed effetto (Fattori di rischio), allo scopo di promuovere azioni di prevenzione, ma il suo campo di applicazione è vasto, tra cui vengono annoverati la sorveglianza ed il supporto alla programmazione sanitaria: “…oltre alla sorveglianza sanitaria e alla ricerca scientifica – dicono eminenti epidemiologi – l’altro grande vero scopo dell’informazione epidemiologica è quello del supporto guidato alla valutazione dei servizi ed alla programmazione sanitaria del territorio, senza i quali ogni studio diventa vano e fine a se stesso”. (Fonte: Cancer in Syracuse -Italy- 2007).

Le polemiche di questi giorni sulle “promesse da marinaio” fatte dalla Sanità e le preoccupazioni della gente che chiede, sempre con più insistenza, di essere informata correttamente sul proprio stato di salute e sulle misure da adottare per la prevenzione, mi hanno indotto a rileggere attentamente i dati epidemiologici ufficiali esistenti e fare delle riflessioni sul ruolo dell’Epidemiologia e dell’uso che di essa se ne è fatto nella pratica, in particolare ad Augusta.

Riflessioni che mi hanno lasciato amareggiato per aver constatato che le indagini epidemiologiche condotte in provincia di Siracusa, in molti casi sono risultate “vane e fine a se stesse” perché molto spesso di esse non se n’è tenuto conto. Per esemplificazione vengono riportati tre casi emblematici di questa anomalia: 1° il supporto alla programmazione sanitaria;  2° il controllo sanitario;  3° la  prevenzione dei tumori della pelle.

 

1° caso – Supporto alla programmazione sanitaria

   Sulla programmazione sanitaria dell’ospedale Muscatello di Augusta ne abbiamo parlato abbondantemente e non possiamo far altro che confermare quanto detto e cioè che la chiusura dei reparti di Ginecologia-Ostetricia e del Centro Parto è stato un atto ingiusto  e irrazionale perché preparato senza aver tenuto conto dei Fattori di Rischio Ambientale, riscontrati nel territorio attraverso i risultati delle numerose indagini Epidemiologiche. Una valutazione accurata dei risultati di queste indagini sicuramente avrebbe portato a soluzioni meno penalizzanti per la popolazione che vive nei comuni di Augusta, Melilli e Priolo.

 

2° caso – Controllo sanitario

   Un altro esempio della poca attenzione che è stata prestata alle analisi epidemiologiche viene rilevata dallo scarso controllo sanitario dei prodotti ittici venduti in loco. Agli occhi di tutti, oltre alle specie ittiche di provenienza non specificata, ancora oggi, anche se con meno frequenza, ad Augusta vengono venduti i cosiddetti “aranci americani”, crostacei tipici del porto di Augusta, presumibilmente ricchi di mercurio, pur sapendo che questo elemento è neurotossico. E’ inspiegabile come ciò possa ancora accadere dopo la pubblicazione e la divulgazione dello studio in cui viene evidenziato che le IVG (Interruzioni Volontarie di Gravidanza) ad Augusta risultano 4 volte superiori alla media nazionale, di cui un terzo praticate a causa di malformazioni riscontrate nel Sistema Nervoso Centrale del feto, malformazioni attribuite dai Ricercatori, senza alcuna remora, al mercurio contenuto nel pesce pescato nel porto di Augusta.  No comment!

  

3° caso –  Prevenzione dei tumori della pelle ad Augusta

   Nel 2007 con la pubblicazione del volume “I Tumori in provincia di Siracusa dal 1999 al 2002”, sono stati divulgati i risultati della prima indagine epidemiologica sulla “Incidenza” dei tumori. (Per “Incidenza” si intende il numero di nuovi casi annui per 100000 abitanti)

    L’indagine, condotta da 17 Registri Tumori nazionali, compreso quello di Siracusa, indicati come “pool Italia” ha interessato un’area che copre il 24% della popolazione italiana, un campione sufficiente per ottenere risultati “statisticamente significativi”

    Questa indagine ha consentito di tracciare un quadro sul rischio tumori nelle 17 aree geografiche d’Italia, da cui è risultato che la provincia di Siracusa presenta un profilo epidemiologico “a basso rischio”, paragonabile a quello del sud Italia, ad eccezione dell’area comunale di Augusta che  presenta un profilo epidemiologico “ad alto rischio”, paragonabile a quello del nord Italia.

   Questa anomalia sanitaria, tutta augustana, ha avuto grande risonanza in campo nazionale ed internazionale tanto che il caso, definito come “il caso Augusta” è stato trattato in Riunioni scientifiche dell’AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori), in Convegni dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e divulgato in tutto il mondo attraverso la rivista, redatta dall’IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) “Cancer Incidence in five Continents”. In sede locale, la notizia ha destato grande preoccupazione ed allarmismo anche perchè questa criticità sanitaria è stata presentata come un primato assoluto nazionale, con la seguente frase, che ha fatto il giro del mondo: “Augusta, senza tema di smentita, è la città d’Italia col più alto Tasso di Incidenza di Tumori”. 

   Sentiamo il dovere di far presente che, da quel che è emerso dalla lettura attenta di questa indagine, a nostro avviso, il “Caso Augusta” non è stato affrontato con l’oggettività ed il rigore scientifico dovuti, infatti, del fenomeno sono state formulate diverse ipotesi di rischio e si è detto di tutto, tranne dell’unico fatto nuovo, il più rilevante, che è stato letteralmente ignorato. E’ emerso, infatti, che la tipologia tumorale che ha fatto schizzare il Tasso di “Incidenza” del comune di Augusta al di sopra del valore medio del “pool Italia”, è da addebitare ai “tumori della pelle non melanoma” che, nei maschi, incidono per il 32% sulla totalità dei tumori, un valore abnorme se paragonato ai valori medi “provinciale” e del “pool Italia” che incidono rispettivamente per 21,3% e per i1 14,9%. Ma di questa anomalia i mezzi di comunicazione di massa non hanno mai fatto menzione ed ancora oggi, la più alta criticità sanitaria riscontrata ad Augusta, (ripetiamo il 32% della totalità dei Tumori nei maschi), è quasi totalmente sconosciuta dalla popolazione locale. Riflessione: Come si può praticare la prevenzione di un esistente rischio se non si conosce l’esistenza del rischio?

La controprova che la vera criticità dell’ “Incidenza” dei tumori, ad Augusta, deriva dai “Tumori della pelle non melanoma” è data dal fatto che, escludendo questa tipologia tumorale, l’area comunale di Augusta presenta un profilo epidemiologico tumorale “a medio rischio”. Infatti, pur confermando che ad Augusta il Tasso di Incidenza dei “Tumori senza pelle” (ossia di tutte le tipologie tumorali, escluso quelle della pelle non melanoma) resta il più alto della provincia, seppur ridimensionato di molto, lo stesso risulta inferiore al Tasso del “pool Italia”, collocandosi tra l’undicesimo e il dodicesimo posto dei 17 registri nazionali. Per questo motivo riteniamo alquanto strano ed inspiegabile che non sia stato dato alcun peso al più rilevante Fattore di rischio tumori che è stato accertato ad Augusta.

Anche in questo caso sembra che le indagini epidemiologiche siano risultate “vane e fine a se stesse” e non come strumento da usare per informare ed educare i cittadini alla prevenzione.

 

Ho sentito il dovere di segnalare questi tre tipi di anomalie (ma sicuramente ce ne saranno altre) perché sono convinto che i problemi non possono essere risolti se non vengono affrontati nella loro interezza. I tre casi descritti, mettono in luce evidenti lacune nell’applicazione, nel controllo, e nell’informazione degli studi epidemiologici, lacune che devono essere colmate se si crede veramente  nella prevenzione.

 I cittadini hanno il diritto di essere correttamente informati di tutto, in particolare della situazione sanitaria che direttamente o indirettamente li riguarda, sia per partecipare attivamente ai programmi di prevenzione sia per non rischiare il declino totale della fiducia tra Istituzioni e Pubblico. Accogliamo il monito del Presidente della Repubblica dello scorso 25 Aprile di “rinsaldare la fiducia tra Istituzioni e Cittadini” con l’auspicio che ognuno faccia la propria parte nell’ambito delle proprie competenze.

           Giuseppe Moschitto