RIGASSIFICATORE: UN ALTRO INCONTRO AL “SAN BIAGIO”. PREVISTA LA PRESENZA DEL “GOVERNATORE” LOMBARDO

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AUGUSTA.  Dopo la presentazione a palazzo San Biagio del libro bianco , curato dalla locale sezione di Sinistra Ecologia e Libertà, SEL,  sul rigassificatore della Jonio-Gas nel porto di Augusta. ma in territorio di Melilli, le associazioni AugustAmbiente, Decontaminazione Sicilia e di Comitati No Rigassificatore di Priolo e di Melilli sono riusciti organizzare la promessa tavola rotonda su “Rigassificatore Ionio-Gas: requisiti di sicurezza in un’area a rischio di incidenti rilevanti” che avrà luogo il 18 febbraio nell’’auditorium di palazzo San Biagio di via Roma in Augusta, con inizio alle 16,30.  Relazioneranno autorevoli esperti, non di parte, dell’’Università e dell’Enea.  La conferenza è finalizzata allo scopo di acquisire pareri e valutazioni che servano a fugare o confermare i dubbi e le preoccupazioni delle popolazioni che con il rigassificatore dovrebbero convivere, mentre il ministro Passera rimprovera proprio la Sicilia per il mancato avvio dei rigassificatori.  Ecco il programma dettagliato della conferenza

Interventi:

17,00 prof. Vittorio MAZZA Socio onorario dell’’associazione GLIS (Isolamento e altre Strategie di Progettazione Antisismica, già Gruppo di Lavoro Isolamento Sismico)

17,15 prof. Nunzio SCIBILIA Docente di Ingegneria Civile e Ambientale all’Università Palermo e socio del GLIS

17,45 prof. Alessandro MARTELLI Direttore Centro Ricerche ENEA di Bologna, docente di ingegneria sismica nei corsi di dottorato in Ingegneria Civile, Ambiente e Territorio, Edile e in Chimica del Politecnico di Bari e Presidente del GLIS

18,30 On. Dott. Raffaele Lombardo Presidente Regione Sicilia

19,00 Domande brevi e programmate ai relatori.

Moderatore: Avv. Mario Michele Giarrusso Rappresentante Fondazione Antonino Caponnetto

 

AUGUSTA, IN VIALE ITALIA DONNA TRAVOLTA DA UNA CABRIO. IL CONDUCENTE NON SI FERMA A SOCCORRERLA

viale italia.jpgAUGUSTA. Stava attraversando le strisce pedonali in Viale Italia una 62enne di Augusta, quando  è stata travolta da un’ auto, New Beetle cabrio,  il cui  conducente, un giovane augustano ventottenne, rintracciato sùbito dopo dalla polizia,  non si è fermato a soccorrerla. La donna è in prognosi riservata all’istituto ortopedico Villa Salus, dove le  stati riscontrati  trauma cranico, distorsione cervicale, frattura alle ossa nasali, frattura alla gamba destra e contusione toracica. Dopo l’impatto con l’auto, le signora è stata trasportata prima al pronto soccorso del “Muscatello” e dopo gli accertamenti,  è stata trasportata con l’ambulanza del 118 è stata trasferita  a Villa Salus. L’investitore,  si è costituito accompagnato dal padre. Ha dichiarato di non avere visto la donna. L’accusa è di lesioni colpose e omissione di soccorso.

C. C.

SUGO FINTO, ODIO E RISATE Al “BRANCATI” di CATANIA, fino al 26 febbaraio

 

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Dopo Grisù, Giuseppe e Maria  di Gianni Clementi,   in dialetto napoletano, rappresentato qualche giorno con successo al teatro Brancati di Catania, diretto da Tuccio Musumeci, in questi giorni si sta replicando con altrettanto successo, un’altra sapida commedia dello stesso Clementi, in vernacolo romanesco, con due autentiche attrici di razza, PaolaTiziana Cruciani e Alessandra Costanzo, nei panni di due sorelle, zitelle e sciancate, proprietarie nella capitale  di una piccola merceria che rischia la chiusura, come tanti altri piccoli negozi, a causa dell’invasione dei cinesi. L’azione si svolge, per due tempi, tutta nel modesto tinello dell’abitazione delle due che battibeccano continuamente, con battute al vetriolo, soprattutto per le ristrettezze economiche in cui la sorella maggiore, Rosaria,  vuole far vivere il piccolo universo domestico che sta per essere travolto. L’altra sorella è  Addolorata, un nome” parlante” potremmo dire, giacché ella trova conforto solo nel guardare programmi televisivi  trash (si sente, infatti, la voce di Maria De Filippi),   nell’acquisto di qualche elettrodomestico  per un maggiore comfort o nel desiderare  di usare una volta il tassì per recarsi al matrimonio del cugino “carnale”.  Le due donne, di probabile origine meridionale (come fanno intuire i loro nomi), sono le uniche  ad apparire sulla scena di questo chiuso universo, sordo al  mondo esterno, di cui si sente la voce irritata del vicino di casa, sordo anche allo squillo del telefono, ma non alla sirena  del tubo catodico. Come in ogni coppia,  compresa quella gemellare, c’è sempre chi è dominante rispetto all’altro: qui è Rosaria, che attribuisce a sé tutti i meriti e squalifica continuamente la sorella;  orgogliosa  di sé, non ammette repliche, persino nella preparazione del sugo di pomodoro, definito finto (da qui il titolo) quando non c’è la carne. La carne, ovviamente, costa troppo  e, allora, il sapore è dato dal sedano. “Non faccio mai il sugo senza sedano”, borbotta Rosaria, mentre la sorella, spaparanzata davanti al televisore l’accusa, appunto, di preparare solo “sugo finto. Anche  Addolorata  borbotta mentre recita il ruolo della vittima, finché un  ictus “provvidenziale” provoca il rovesciamento dei ruoli: Rosaria diventa la vittima silenziosa, immobile,  davanti al vituperato apparecchio televisivo, di un’Addolorata che ora domina l’universo domestico, ma senza spirito di vendetta, anzi con un affetto sorprendente giacché cura amorevolmente la sfortunata sorella, che imbocca come una bambina. Nella sventura ha scoperto il valore del legame fraterno. Paola Tiziana Cruciani e Alessandra Costanzo, servite dalla regia di Ennio Coltorti, fanno trascorrere due ore di sano divertimento. Si replica al “Brancati” fino al 26 febbraio.

 

Giorgio Càsole – Nella foto: Alessandra Costanzo a sin. Paola T. Cruciani, a ds

 

18 FEBBRAIO 2012: GIORNO INFAUSTO NELLA STORIA DI AUGUSTA: “IL MUSCATELLO” PERDERA’ GINECOLOGIA E PEDIATRIA

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AUGUSTA. I nodi sono venuti al pettine. Fra qualche giorno, il 18  febbraio, l’ospedale civico “Muscatello” di Augusta, per la cui  realizzazione si tassarono persino gli augustani di Boston, USA, perderà due importanti reparti: quello di ginecologia-ostetricia e quello di pediatria. Il primo fu un reparto di eccellenza, per moliti anni, durante la direzione dello scomparso  e indimenticato prof. Salvatore Paci, augustano che volle ritonare nella sua città, dopo anni di lavoro a Catania. La decisione del temuto trasferimento è stata ratificata da Franco Maniscalco, direttore generale dell’ASP, Azienda provinciale di Siracusa, che prende ordini dall’assessore alla Sanità Russo, magistrato in aspettativa, che, a sua volta, agisce di concerto con il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, medico psichiatra, anch’egli in aspettativa. Russo ha avuto l’ardire di pronunciare la seguente battuta: “Poiché non vedo donne incinte a protestare davanti all’assessorato, vuol dire che facciamo bene a chiudere i reparti gi ostetricia in molti ospedali siciliani, compreso quello di Augusta.”  Non appena venuti a conoscenza del giorno del trasferimento, gli attivisti del comitato pro ospedale hanno intensificato la raccolta delle firme e hanno cominciato a protestare, così come ha protestato, finalmente anche il sindaco Carrubba sia parlando “vivacemente” con il direttore Maniscalco, sia con il presidente Lombardo, come ha riferito il primo cittadino al consiglio comunale nella sessione ad hoc tenutasi la sera di venerdì 10, durante la quale Carrubba ha letto un comunicato-stampa trasmessogli dalla presidenza della Regione, il cui testo è il seguente:  “Tra i cittadini di Augusta e anche nell’Amministrazione civica sta montando un comprensibile allarme circa il trasferimento a Lentini del reparto di ginecologia, spostamento che, secondo gli impegni che avevo assunto, si sarebbe effettuato solo contestualmente al trasferimento di altri reparti nell’ospedale di Augusta. Intendo tranquillizzare la popolazione e l’Amministrazione. Ho già parlato in tal senso con il direttore generale dell’azienda sanitaria provinciale: ci sarà la contestualità promessa. Dovranno arrivare prima i nuovi reparti”. Questo comunicato significa solo una cosa: che i due suddetti reparti saranno comunque trasferiti a Lentini (quindi, Lombardo non smentisce il suo assessore Russo).L’unica concessione cher il “governatore” fa è che se entro il 18 non saranno aperti i due reparti promessi, cioè neurologia e oncologia, il trasferimento sarà solo rinviato. Ecco che cosa ha scritto Giovanni Canigiula, instancabile attivista pro Muscatello, nel sito di fb da lui stesso promosso ea amministrato “Augustani pro Ospedale:  “SIAMO TUTTI TRANQUILLI, AVREMO NEUROOOOOOOOOOOLOGIA , ONCOOOOOOLOGIA DI ECCELLENZA IN CAMBIO DEI REPARTI DELLE MAMME, DELLE DONNE E DEI BAMBINI !!!! RICORDIAMO, A CHI ANCORA NON LO SAPESSE, CHE IL “MUSCATELLO” E’ STATO COSTRUITO CON I SOLDI DEI NOSTRI PADRI E DEI NOSTRI NONNI ATTRAVERSO UNA TASSA COMUNALE VERSATA NEGLI ANNI CINQUANTA !!! RESTITUITECI LA SEMPLICE NORMALITA’ E LASCIATECI IN PACE !” E’  uno straziante grido di dolore, che dovrebbe essere condiviso da tutti gli augustani, amministrazione comunale in testa, come in quel fatidico 28 dicembre 1960, celebrato e ricordato innumeri volte da chi scrive. Quel giorno gli augustani, guidati dal loro vice sindaco e dal consiglio comunale salvarono il porto. Cose di cinquantadue anni fa.

 Giorgio Càsole

RISCHIA DI CHIUDERE IL “MOVIMENTO DIFESA CITTADINI” AD AUGUSTA

augusta.jpg“Non abbiamo più soldi e rischiamo di chiudere”. In questa frase, in breve, è racchiuso il quaderno delle doglianze di Giuseppe Scarpato, presidente del locale Movimento per la difesa dei cittadini, con sede in una via periferica del centro storico: Via Xifonia all’angolo con Via Xiacche. La sottolineatura dell’aggettivo periferica è dovuta al fatto che il movimento, alcuni anni fa, aveva una sede, diciamo così, più prestigiosa in una via più frequentata, qual è Via Megara, sempre nel centro storico. Poi, per ragioni di bilancio, fu cercata una nuova sede, più economica. Ma non ce la fanno più ora i soci partecipativi e attivi, con a capo, appunto, Scarpato, che, spesso ha puntato il dito sui giornali contro certe storture commesse dalla burocrazia  e dall’amministrazione della città.  Amministrazione che aveva promesso un contributo al movimento, come fa con altre associazioni che svolgono attività a favore della comunità. “Il contributo non è mai arrivato” , ha detto asciutto Scarpato, che ha lanciato un vero appello pubblico sui quotidiani cartacei e no per avere un sostegno dei cittadini, pena la chiusura.  All’appello ha risposto il consigliere  provinciale Paolo Amato che ha invitato il Movimento di Scarpato e soci a usufruire dei locali del PdL in Piazza D’Astorga, di fronte al Municipio. Aspettiamo la contromossa di Scarpato.

 Diletta Càsole

NUOVA ESERCITAZIONE DI NAVI NATO ANTISOM

imagesCALVJCKQ.jpgAUGUSTA Si terrà nel mar Ionio,  a sud est della Sicilia,  dal 14 al 26 febbraio, «Proud Manta 12», la più grande esercitazione annuale relativa alla lotta anti-sommergibile organizzata  dalla  NATO, cui aderiscono undici Paesi facenti parte dell’Alleanza atlantica.  Le forze navali partecipanti, consistenti in 5 sommergibili, 15 assetti aerei marittimi (comprensivi di elicotteri imbarcati e basati a terra),12 unità navali di superficie (incluse 2 unità ausiliarie di supporto logistico), sono state rese disponibili da: Canada, Francia, Germania, Grecia, Italia, Olanda, Norvegia, Spagna, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti, con l’aggiunta di una  nave per le ricerche scientifiche della Nato.. L’attuale edizione della nuova serie «Proud Manta» é l’evoluzione della precedente nota come «Noble Manta»,  illustrata dai vertici lunedì 13  all’interno della base di Marisicilia, in Augusta.

C. C.

AUGUSTA, ADDIO ALLA SCUOLA DEI “CAPPUCCINI”

 

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AUGUSTA. Era la scuola elementare per antonomasia del centro storico, una volta frequentata da tutti i bambini di Augusta, con una bella e grande palestra, con un ampio salone per varie manifestazioni, costruita subito dopo la conclusione della seconda guerra mondiale. Ora sarà un plesso come tanti, aggregato all’unico istituto comprensivo rimasto in zona. Ci riferiamo al  Circolo didattico «Giovanni Pascoli» col suo plesso di via Generale La Ferla, detto dei “Cappuccini”, perché costruito nell’area di un ex convento,  l’unico che insiste nel centro storico che, dal prossimo anno scolastico farà parte integrante  del I Istituto Comprensivo di base «Principe di Napoli», cui ora è accorpato.  Cesserà dunque di esistere come istituzione scolastica. Si tratta di un passo inevitabile che sarà compiuto in virtù di quanto previsto da Stato e Regione. Tempo addietro si parlava della possibilità di trasformare il Pascoli in istituto comprensivo, ma per diventare tale la scuola avrebbe dovuto registrare il doppio del numero degli iscritti che conta attualmente.
La razionalizzazione della rete scolastica siciliana prevede, infatti, che un istituto comprensivo debba registrare un numero di iscritti non inferiore ai mille alunni e attualmente il primo e unico circolo didattico di Augusta, è frequentato da 430 alunni. Gli scolari continueranno ad andare a scuola nello stesso edificio. La proposta di razionalizzazione così formulata dal Comune è stata integralmente accolta dalla Regione. Nei mesi scorsi, ha  riferito l’assessore alla Pubblica Istruzione, Giuseppe Cassisi, era stata redatta dall’ Amministrazione comunale, con il  coinvolgimento delle varie istituzioni scolastiche.
    Cecilia   Càsole

Arrestato per furto 35enne di Augusta

_stefano-greco2.jpgStefano Greco, 35enne augustano,  è stato arrestato domenica scorsa dai carabinieri della compagnia di Augusta, dopo che il malvivente aveva messo a segno un colpo in un esercizio commerciale della borgata di  Augusta, un negozio di ferramenta di Piazza Verga, portando via un computer e 1000 euro circa. La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario  che poco prima aveva sporto denuncia. Nel contempo, i militari dell’ arma hanno verificato che lo stesso uomo avrebbe effettuato lo stesso giorno un altro furto in un negozio di casalinghi di via Enna, sempre ad Augusta. A carico di Stefano Greco, il processo per direttissima.

SCONTO DI PENA A GIANFRANCO BARI

FERRAG.jpgDiciotto anni , non più venti: questa la decisione della Corte d’Assise  d’Appello di Catania per Gianfranco Bari, soprannominato lo “squartatore di Augusta”. La sentenza ha provocato  grandissima delusione e sconforto per familiari, parenti, amici di Francesca Ferraguto,  e per quanti,  comuni cittadini, si aspettavano un aumento di pena, non già uno sconto per Gianfranco Bari, sposato ma separato,  tre figli, che con la povera Francesca, appena 21enne,   aveva una relazione more uxorio finita in tragedia: in un eccesso d’ira, provocato pare dal rifiuto di Francesca di badare ai tre figli, il 25 maggio del 2009, lui  la colpì a morte e poi tagliò, con una  sega elettrica,   il corpo e nascose i pezzi   in nove sacchi circa di sacchi nera per la spazzatura, nascosti in un podere di campagna dei suoi genitori, contro i quali, probabilmente, erano diretti gli attacchi del padre della sventurata ragazza in un manifesto pubblico affisso ai muri della città, laddove si dice che “i  complici del mostro sono ancora in liberta”. Bari era stato condannato a vent’anni di reclusione da giudice unico, Michele Consiglio, secondo il rito del giudizio abbreviato, voluto dallo stesso imputato, che prevede già uno sconto di pena rispetto a quella prevista  per delitti efferati come questo. I giudici d’appello hanno respinto le richieste di una condanna più dura formulate dall’avvocato della parte civile, la famiglia Ferraguto, e della stessa Procura Generale. Sarebbe oltre modo interessante leggere, quando saranno pubblicate, le motivazioni che hanno convinto i giudici a pronunciare questa sentenza che ha lasciato i familiari nello sconforto e la gente comune nello sconcerto.

  Giulia  Càsole

VERSO L’UNIVERSITA’ … E OLTRE

 

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Giorno scorso ,  si è svolto presso l’aula Vallet del Liceo “Mègara” un interessante incontro tra gli attuali studenti del liceo e gli ex-alunni che hanno intrapreso da poco il complesso iter universitario. A tale attività, organizzata e presentata dalla prof.ssa Anna Lucia Daniele e dal prof. Alfio Castro, sono stati coinvolti gli alunni delle classi quarte e quinte di tutti e tre i licei, che hanno avuto modo di rivolgere i propri quesiti circa gli atenei che prossimamente dovranno scegliere. Dopo la presentazione dei questionari on-line, servizio offerto dalla scuola tramite il quaLe ogni alunno ha la possibilità di scoprire in anticipo che tipo di inclinazione presenta e quale potrebbe essere la sua futura facoltà, l’intervento della dirigente scolastica  Maria Concetta Castorina ha inaugurato l’evento e ancora una volta si è dimostrata aperta e disponibile alle eventuali richieste da parte dei giovani alunni e ha accolto calorosamente i ragazzi universitari. Ben diciassette, di cui tre in videoconferenza, si sono succeduti nel raccontare le loro esperienze e illustrando agli attuali studenti i vantaggi e gli svantaggi delle proprie facoltà, delineandone il percorso di studi e gli sbocchi lavorativi. A iniziare questo lungo incontro, Michela Italia, che ha già conseguito due lauree rispettivamente in lettere moderne (triennale) e in filologia (specialistica) e adesso perfettamente integrata nel campo teatrale, ha presentato il suo iter di studi incoraggiando gli alunni ad essere imprenditori di loro stessi e sottolineando il motto “io speriamo che me la cavo”, molto apprezzato dai ragazzi; di seguito sono intervenuti: Antonino Barresi, studente di Scienze motorie, che ha raccontato la propria esperienza correlata alla sua passione per lo sport; Maica Daniele, frequentante il corso di laurea di Economia aziendale a Catania, ha presentato in modo chiaro e conciso le opportunità che offre la sua facoltà e i possibili sbocchi lavorativi; direttamente dal Politecnico di Torino, Davide di Mare, facoltà di Architettura, ha potuto essere relativamente presente tramite una videochiamata che ha permesso di annullare le distanze così da poter rispondere ai quesiti ugualmente; allo stesso modo si è svolta la video-conversazione con Luca Santoro e Simone Tosatto, frequentanti il primo anno del corso di laurea rispettivamente in Giurisprudenza e Scienze Politiche all’università la Sapienza di Roma, che hanno intrattenuto i ragazzi rispondendo anche in modo ironico alle loro domande; Valentina Ragaglia, studentessa di Lettere moderne, ha sottolineato le motivazioni che l’hanno spinta a iscriversi a tale facoltà e i vantaggi che ne ha ricavato; Fabrizio Vaccaro, ben noto agli studenti del liceo, ha invece descritto la sua esperienza alla facoltà di Medicina all’università  Cattolica di Roma ed è stato possibile effettuare un confronto con gli altrettanti iscritti in Medicina all’università di Catania, Davide Landolina e Salvo Ternullo; Clarissa Pugliares, al sesto anno di Medicina, ha fornito consigli e link utili per i giovani interessati; Sergio Fichera, frequentante il corso di laurea in Scienze Infermieristiche, ha manifestato il suo interesse nei confronti della facoltà frequentante e ha invitato i giovani a riflettere; Ciro Sesto, studente di Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, Serena Amara, iscritta alla facoltà di Lingue, Francesco Scionti, frequentante la facoltà di Giurisprudenza e Annalisa Barcio, iscritta alla facoltà di Ingegneria civile hanno esposto con grande entusiasmo tutti gli aspetti dei loro corsi; a chiudere gli interventi Gianfranco Scatà, laureato in Ingegneria Telematica all’’università Kore di Enna e già ricercatore nella la medesima università. I liceali sono stati decisamente entusiasti della vasta gamma di opportunità loro offerta, e adesso guarderanno con più fiducia il futuro che  si prospetta. Una bellissima esperienza da condividere nuovamente l’anno venturo. Decisamente soddisfatta la prof.ssa Daniele, la quale, al termine dell’incontro durato ben tre ore, si è sentita in dovere di complimentarsi con gli alunni che fino a tarda ora avevano assistito e ringraziare calorosamente gli universitari che ogni anno sempre più numerosi si offrono spontaneamente per “orientare” le future matricole.

Silvia Mattei