CONGRESSO PROVINCIALE PDL – AMATO, capogruppo alla Provincia: “AUGUSTA E ROSOLINI HANNO SALVATO BELLUCCI”

amato.jpgAugusta.  Conclusosi, recentemente,i a Siracusa il congresso provinciale con la  “prevista” elezione del notaio Bellucci a coordinatore provinciale, da più parti si commentano i risultati, anche attraverso la diffusione di comunicati-stampa da parte di chi si è assicurato un posto all’interno della segreteria provinciale, come Claudio Forestiere, 24enne, figlio d’arte,  figlio, cioè, di Puccio Forestiere, penalista di grido, uomo di punta della destra augustana, battagliero contro i suoi stessi colleghi di Alleanza Nazionale, ora diventato pidiellino che aspira a essere rieletto deputato, come nella sfortunata legislatura del 1994, l’anno della discesa in campo di Berlusconi, quando Forestiere, da tsserato AN, fu eletto, appunto, alla Camera, grazie al patto di alleanza con l’allora Forza Italia. La legislatura fu bruscamente interrotta a metà percorso e Forestiere non fu riconfermato.  Forestiere ha coltivato i giovani, grazie al circolo Ezra Pound, che ha diffuso questa nota:”I risultati del primo congresso provinciale del PDL a Siracusa testimoniano una importante verità: sono state disilluse le logiche spartitorie tra le due vecchie anime del partito, i tempi in cui la componente ex Forza Italia rappresentava il 70% del partito e gli ex AN solo il 30% sono da considerarsi preistoria. Le urne hanno riconsegnato agli elettori un partito più equilibrato e soprattutto più giovane, sia nel corpo elettorale che nella dirigenza.

La lista presentata dall’onorevole Vinciullo, in cui sono stati eletti gli augustani Claudio Forestiere e  Angelo Pasqua ha ottenuto un risultato che va oltre ogni rosea aspettativa, perché ha saputo coinvolgere uomini che hanno condiviso sia un preciso programma al servizio del territorio, sia un certo modo di fare politica, accantonando le divisioni correntizie interne al partito. Questa lista infatti annoverava tra le sue fila candidati provenienti dall’esperienza di Alleanza Nazionale e candidati che hanno militato in Forza Italia, tutti uniti dal desiderio di dare una scossa al partito per rilanciarlo sul territorio, rispondendo alle esigenze dei cittadini”. Non minore  soddisfazione provano altri augustani che si riconoscono come amici di Paolo Amato, capogruppo del PdL alla Provincia, spesso sulle pagine dei quotidiani perle sue prese di posizione a favore delle problematiche del territorio  di Augusta e dei cittadini. Paolo Amato è riuscito a “piazzare” all’interno dell’organo di governo del PdL in provincia due dei suoi, Enzo Magno, che è stato eletto con ben 35o voti e, il proprio figlio Corrado, primo di tre maschi, laureatosi in Giurisprudenza che sta facendo pratica in un noto studio legale di Siracusa.  Seppure fosse nelle previsioni,  la segreteria provinciale a Bellucci, primo coordinatore in provincia di Forza Italia, non era scontata, giacché aveva contro la candidatura forte di Vinciullo, deputato regionale, ex assessore comunale al Comune di Siracusa, che, in questi ultimi tempi,. S’è mosso freneticamente, specie qui ad Augusta, presenziando alle manifestazioni pro “Muscatello”,  e altre  manifestazioni pubbliche, per raccogliere simpatie e consensi.

La candidatura di Bellucci è stata sostenuta dai tesserati di Rosolini e Augusta, come ci ha confermato Paolo Amato che, soddisfatto del risultato anche sul piano elettorale, per l’affermazione dei suoi candidati, ha detto: “Bellucci è stato salvato da Augusta e Rosolini”.

Giorgio  Càsole

OSPEDALE MUSCATELLO, GUERRA DI COMUNICATI: CARRUBBA vs. LOMBARDO!

muscatello.jpgAUGUSTA. Ancora schermaglie per tentare di salvare i reparti del Muscatello, Ginecologia-ostetricia e pediatria, destinati, per decreto assessoriale della Giunta regionale Lombardo, a essere trasferiti a Lentini, dove è stato inaugurato il nuovo, enorme (progettato oltre vent’anni fa) ospedale, in cima a un’acropoli fuori città: un ospedale, quello di Lentini, “tutelato” politicamente dal lentinese Gennuso, deputato regionale della lista Lombardo e, in qualche modo, dall’ex presidente alla Provincia, Bruno Marziano, del Partito democratico che è in Giunta con lo stesso Lombardo. Martedì 14 c’è stata una riunione in prefettura per tentare di trovare un accordo, per tentare di salvare la  “capra” di Lentini e i”cavoli” di Augusta, dove pure è stato  costruito un altro ospedale, mai entrato in funzione, costato fior di milioni di euro.  Il sindaco di Augusta, Carrubba, ha sempre sostenuto che per il  Muscatello occorreva seguire le vie legali e usava toni poco accesi, poco “vivaci” forse perché non ha il coraggio civile che dimostrò Giovanni Saraceno il 28 dicembre 1960, quando capeggiò la protesta popolare contro lo “scippo” del porto di Augusta o, forse perché aspirava a essere candidato alle prossime regionali nella lista MPA dello stesso Lombardo. Ora che questa seconda ipotesi sembra tramontata,   Carrubba sembra essersi svegliato dal torpore, usa toni “vivaci, minaccia reazioni dure e  lancia strali, come quello che vi trascriviamo, diffuso poco dopo la trasmissione di un altro comunicato-stampa, proveniente da Palermo. Carrubba afferma: “Solo per il rispetto del ruolo che ricopro e per la sede istituzionale che ha ospitato l’incontro” /cioè la prefettura, n.d.r./, “mi limito a definire tale comunicato ‘di part’”, considerato che la nota riporta una ricostruzione «fuorviante» della riunione. Fermo restando che buona norma istituzionale, che evidentemente non tutti conoscono, imporrebbe che l’emanazione dei comunicati su incontri a cui hanno partecipato più enti andrebbe concordata nei contenuti, smentisco innanzitutto, per sgomberare il campo dagli equivoci, che ci sia stata mai una mia sottoscrizione in alcun cronoprogramma, in nessuna sua parte mi sono riservato di aderire nelle prossime 24-48 ore. Tale termine, su espressa richiesta dell’Assessorato regionale, deve servire per redigere il nuovo decreto assessoriale che dovrà sostituire il n°1377 del 25 maggio 2010, e all’Azienda Sanitaria di Siracusa, per integrare in maniera esaustiva il cronoprogramma, attesa la sua palese carenza, rispetto ai chiarimenti richiesti e alle istanze rappresentate dal sindaco di Augusta. Confermo che, in sede di riunione, ho ribadito ancora una volta che se prima non vengono attivati i reparti previsti in entrata, cosi come più volte promesso, a questo punto solo verbalmente dal presidente Lombardo e dall’Assessore Russo per arricchire e potenziare l’offerta sanitaria nel territorio, non darò mai alcun consenso al trasferimento in uscita di reparti. In particolare non può essere messa in discussione la permanenza del reparto di pediatria al Muscatello, atteso che può essere finanziato con i fondi della legge regionale relativi alle patologie connesse al territorio industriale”. Fin qui Carrubba. Domanda: Se come sindaco, responsabile della sanità nel Comune, può impedirei trasferimento del reparto di pediatria, perché non fa lo stesso con quello di ginecologia-ostetricia, stante che la situazione ambientale è la stessa per madri e figli? Lo stesso Carrubba può sempre appellarsi a quella legge regionale che prevede il potenziamento delle strutture sanitarie pubbliche che insistono nelle aree a crisi di rischio ambientale, cme appunto è quella di Augusta-Priolo-Melilli.

Giorgio Càsole