“LA SCALATA DELLA PIRAMIDE DI SALE” – un romanzo dell’augustano Antonio Conticello

conticello.jpgAntonio, Roberto, Vinicio e Domenico sono quattro ragazzi appena tredicenni che vivono l’estate dei primi anni settanta in modo divertente e scanzonato prima di imbattersi in una vera e propria avventura legata ad una misteriosa credenza popolare. Si narra infatti che: “Chi riesce a scalare la più alta montagna della salina “Regina”, diventa un vero uomo!”. Un viaggio nella terra di Sicilia attraverso i suggestivi paesaggi inebriati di colori e profumi tipici dell’isola che si legano a doppio filo alle vicende che hanno come sfondo le bianche distese di sale. Quel bianco ed immacolato sale, raccolto nelle perfette forme geometriche puntute, destinato a sciogliersi nelle vite dei piccoli eroi per dare un nuovo sapore alla loro vita. La salina “Regina” è un luogo realmente esistito, ad Augusta.

Il libro verra’ presentato presso il Salone Comunale di Palazzo di Città, martedì 7 febbraio alle ore 18.30

 

Exploit dell’augustano i Mirko Romeo nella Corsa Campestre dei Giochi Sportivi Studenteschi

corsa2.jpg

corsa.jpgAUGUSTA. Il  nostro liceo ”Mègara” Istituto ha partecipato al Campionato Provinciale di Corsa Campestre che si è tenuto a Siracusa presso la Società Ippica Siracusana, ottenendo ottimi piazzamenti sia a livello individuale che di squadra. Mirko Romeo, alunno della classe IV C del Liceo Scientifico, si è classificato al 1° primo posto nella categoria allievi e ha conseguito il titolo di Campione Provinciale che gli permetterà, nel mese di febbraio, di partecipare alla fase regionale. Su un percorso di circa 3 Km., con una condotta di gara intelligente basata sulla regolarità dell’andatura e sulla progressione, ha conquistato una bella vittoria su circa 120 partecipanti, tagliando il traguardo con un buon distacco sul secondo classificato. Era dai tempi di Luigi Spinali che il nostro Liceo non otteneva un risultato così prestigioso. Mirko Romeo, alunno che si è sempre distinto nella Pallavolo, è riuscito ad eccellere anche in questa disciplina sportiva, precedendo ragazzi iscritti a società di Atletica Leggera. La squadra della categoria allieve femminile, costituita dalle alunne Francesca Cavallaro (ID Liceo Scientifico), Chiara Formoso ( IC Liceo  Scientifico), Francesca Lancia e Barbara Saraceno (I B r  Liceo Classico), avendo ottenuto buoni piazzamenti individuali nella gara dei 2Km, si è classificata al 2°posto ex aequo con il Liceo Scientifico “Corbino” di Siracusa, preceduta solo dal Liceo Classico “ Gargallo”  di Siracusa. Discreti i piazzamenti anche degli alunni del Liceo Scientifico: Luca Roggio (IV A) , Salvatore Passanisi e Antonino Morabito (IV D) della categoria juniores; Santo Carpinteri (I D) e Luca Ranno (II C) della categoria allievi. Desidero complimentarmi con tutti gli alunni, sia con coloro che hanno partecipato per la prima volta , sia con quelli che hanno maturato diverse esperienze, perché saputo affrontare questa disciplina sportiva, particolarmente faticosa sul piano fisico e psicologico, con impegno e determinazione.   

Maria Rosa Masotti –   Nelle foto: da solo Mirko Romeo, collettiva: il gruppo dei partecipati con  la docente M. Masotti

Nuovi talenti: Stefano Cacciaguerra, di Augusta

cacciaguerra.jpg

 

Stefano Cacciaguerra nasce ad Augusta (SR) il 22 Febbraio 1980.
Dal 2000 ideatore di diverse rassegne cinematografiche in Sicilia e in Toscana (MetalmeccaniKort, Facoltà creativa, NO-STOP CORTION, CORTinCENTRO…). Ha lavorato dal 2004 al 2009 come proiezionista e selezionatore al Festival Internazionale dei Cortometraggi di Siena. Co-fondatore delle Associazioni culturali “Il Muro”, “Sedicinoni” e “Bivio Art”. Fondatore di SHORTini Film Festival, festival internazionale di cortometraggi, di cui è Direttore Artistico dal 2003. Ha vinto diversi Festival di Cortometraggi nazionali e internazionali sia come attore che come regista. Giurato al V Pentedattilo Film Festival, II Corti e Versi, I Short Movie Short, VI Pentedattilo Film Festival. Nell’ultimo periodo si sta dedicando alla Videoarte, su tutti l’installazione cine-fotografica IN_SOSPESO, in mostra a Siena e il video Sonsensì in mostra a Marsiglia.

 

                FONTE INTERNET

LETTERA APERTA DI UNA MAMMA AUGUSTANA

Caro Pres. Della Regione Sicilia On.le Raffaele Lombardo

Caro Pres. del Consiglio della nostra amata Italia Prof. Mario Monti

e per conoscenza al nostro Carissimo Presidente dello Stato Giorgio Napolitano

 

rigassificatori.jpgNell’augurare a tutti un “buon Dialogo”, sento l’importanza di farVi sentire la vicinanza, la Voce, dei tanti cittadini silenziosamente attenti e prontia fare il proprio Dovere, soprattutto di uomini e donne, genitori e figli. Siamo “armati solo di matita”, una piccola matita che pure ha un grande Potere, frutto del lavoro dei tanti che credettero e ci donarono un futuro di unità, uno stato repubblicano e democratico, la nostra Italia. Vogliamo anche noi essere fieri e dare il nostro contributo affinché si possa “riprendere la rotta” e “navigare” tutti insieme nella giusta direzione, trasformando anche l’attuale crisi in un momento di crescita condivisa. Soprattutto per la nostra giovane democrazia affinché possa diventare sempre più  “matura” e longeva, grazie ad una maggiore consapevolezza e senso di responsabilità, ognuno del proprio ruolo, cittadini e istituzioni. Grazie al nostro caro Presidente Napolitano, per tutto il suo impegno e lavoro soprattutto orientato al rispetto reciproco e al dialogo, grande insegnamento di un Nonno saggio, premuroso e amorevole per noi. Al nostro attuale Pres. della Regione Sicilia e al Pres. Monti chiediamo di tenere presenti tutti noi, augustanesi, siciliani e italiani che confidiamo in un futuro di Vero Sviluppo capace di guardare oltre gli interessi dei singoli e dare invece a Tutti le giuste opportunità per poter contribuire alla crescita sociale, economica e umana del nostro Bel Paese. Aiutateci ad imboccare la strada migliore, dateci gli strumenti necessari per un nuovo sistema di convivenza più civile, lasciando poi alla sinergia di tanti lungimiranti e coscienziosi imprenditori e cittadini la possibilità di continuare il “cammino”.

E sono tanti coloro che nella quotidianità ancora credono, sperano e fanno il loro Dovere, umilmente e silenziosamente, impegnati e attivi nei diversi contesti sociali intenti a operare per dare lustro a questa terra (associazioni culturali, laiche e cristiane, imprenditori). Ci preoccupano soprattutto le pressioni dettate da “locali egoismi e interessi” spesso al servizio di antichi “falsi tutori”, che necessitano di un chiaro intervento di arresto, con la Buona Volontà di Tutti, Noi e Voi, Voi e Noi. Questo è il nuovo circolo virtuoso … che ci porterà lontani! E la Sicilia di oggi è ricca di uomini e donne di Buona Volontà desiderosi di nuove stagioni e di cambiamento Vero. L’autorizzazione all’impianto di un “rigassificatore”, in una terra come la nostra, è l’ennesima testimonianza dell’arroganza, il disprezzo e l’avida ignoranza locale e nazionale di falsi imprenditori senza etica né morale. Io, ma sento anche tante altre donne e mamme di Augusta, Priolo e Melilli, e uomini e giovani, Vi preghiamo di tenere in debita considerazione le motivazioni espresse dai diversi comitati cittadini nati per esprimere contrarietà a questo ennesimo impianto ad alto rischio di incidente rilevante. Ci preoccupa innanzitutto la localizzazione nel cuore dell’area industriale forse più grande d’Europa, spesso teatro di incidenti o fuoriuscite di sostanze tossiche e pericolose per la salute di tutti noi in primis ma sicuramente anche di quanti vivono lontano, perché venti e acque non si possono ostacolare. Siamo consapevoli inoltre dell’alto rischio sismico del territorio in cui viviamo. Come lei ben sa non sempre le autorizzazioni in regola hanno impedito disastri (tanti gli esempi di catastrofi annunciate o prevenibili da Giampilieri al Giappone, fino alla “Nave” di questi nostri giorni). Per noi, Prevenire è doveroso vista la già critica situazione ambientale di quest’area dichiarata da tempo ad “alto rischio di crisi ambientale”. A tutto ciò si aggiungono le tante motivazioni ben espresse nei diversi documenti e nelle sedi più opportune anche da organi della regione. Non siamo affatto tranquille e soddisfatte di come l’argomento sia stato affrontato, divulgato e sostenuto dalla classe politica. La stragrande maggioranza di cittadini subirà ancora una volta il sentirsi “solo”. Al bisogno di lavoro, puro e legittimo di questa terra, cui da troppo tempo si risponde con poche opportunità, forse proprio al fine di attuare un ricatto occupazionale e fare passare per “benefattori” coloro che vogliono solo continuare a sfruttarlo e umiliarlo, bisogna ora dare risposte diverse e vicinanza. L’attuale “area industriale” potrebbe aprirsi a tanti tipi di industria: chimica verde, trasformazione e imballaggio materie finite, produzioni eco-sostenibili, trasformazione rifiuti riciclati, manifattura e artigianato, ecc.ecc. per non parlare dello sviluppo commerciale del nostro meraviglioso porto che dovrebbe essere più funzionale a tutte le attività produttive interne e valorizzato anziché sacrificato, come avverrebbe con il rigassificatore. Molti non sanno infatti che quando opererà una mega-gasiera la legge Seveso prevede, per motivi di sicurezza, lo stop di tutte le altre attività nel raggio di qualche chilometro e a meno che, i sostenitori, non stiano già prevedendo di eludere la legge o non aspettarsi alcun controllo, sarà tardi poi piangersi addosso per le possibili conseguenze e ripercussioni di ciò. Credo sia chiaro ormai a Tutti gli italiani che superficialità, illegalità e omertà non portano a nulla di Buono. E noi vogliamo fare tesoro dell’esperienza e progredire. Questo è il lavoro, lo sviluppo, a cui inoltre potrebbe aggiungersi tutto un mondo ancora inesplorato: il turismo e la sua “industria eco-sostenibile”. Parola tabù per la vecchia politica cieca e suddita, ma grande opportunità di crescita per le nuove generazioni a cui dobbiamo dare spazio e soprattutto … ascolto. Aiutateci, ascoltateci: Noi vogliamo poter guardare al futuro con fiducia e speranza, dare nuove opportunità al capitale umano, investire sulle immense ricchezze architettoniche,monumentali, paesaggistiche, storiche e culturali per dare lustro alla nostra Sicilia e Italia, richiamando, qui nel cuore del Mediterraneo, i tanti che nel mondo verranno in cerca di cultura e storia. Il nostro territorio ha già pagato un caro prezzo allo sviluppo economico-energetico dell’intero Paese, tutte le conseguenze negative sono ricadute e rimarranno qui in eredità a lungo ma adesso sono mature le condizioni per invertire la marcia, non per tornare indietro (cosa impossibile) ma per cambiare direzione. Abbiamo “sole” ed “energia pulita”, dentro e fuori di noi, da mettere a disposizione di tutti. Pertanto è opportuno bloccare la nascita di impianti altamente rischiosi come il rigassificatore, controllare le emissioni di quelli già esistenti (raffinerie, inceneritore, ecc.), bonificare i siti dismessi, incentivare nuove industrie eco-sostenibili, togliere gli scarichi fognari a mare per promuovere la balneabilità delle coste e lo sviluppo turistico e ricettivo nel centro storico e lungo tutto il meraviglioso litorale. E’ possibile diversificare l’economia e valorizzare le tante risorse disponibili per “donarle” e goderne noi stessi che qui vogliamo continuare a vivere, e soprattutto i nostri figli, non costretti più ad “emigrare”.

Cari Presidenti consentiteci di contribuire alla “rinascita” della Sicilia e dell’Italia intera. Buon dialogo e lavoro anche a Voi.

   A.C.   Una donna e mamma di Augusta

AUGUSTA E LENTINI, LO BELLO DENUNCIA INFILTRAZIONI MAFIOSE DURANTE IL BLOCCO

1365090957.jpgAUGUSTA.  Durante il blocco di rifornimenti di carburante e viveri di prima necessità attuato nei giorni scorsi, dagli esponenti del neonato movimento “Forza d’urto”, quello dei “forconi” – tanto per intenderci – ci sarebbero state infiltrazioni di elementi collusi con  le organizzazioni criminali, con la mafia,  detto alla spiccia. L’accusa non è né nuova né peregrina: se ne parlava giorni fa e, comunque, era stata affacciata come ipotesi, sostenuta dalla conoscenza,  da  parte di esperti,di uomini e cose dell’organizzazione verticistica che è “Cosanostra”.L’accusa è stata ufficialmente lanciata dal presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, alla trasmissione di Gal Lerner, L’Infedele, andata in onda lunedì 23 attraverso gli schermi di LA/7. Lo Bello ha sostenuto che a Lentini e ad Augusta sono stati visti uomini del genere e ha precisato che aveva lanciato tale accusa agl’inquirenti nei giorni immediatamente successivi all’evento.

    Giorgio  Casole

VOGLIAMO FAR RIALZARE LA SICILIA PARTENDO DALLA DARSENA DI AUGUSTA

volontari.jpgAUGUSTA. «Vogliamo bloccare i derivati del petrolio che escono dall’Isola. Inginocchiamo il nord che ci chiama parassiti per far rialzare la Sicilia. Chiediamola progressiva liberalizzazione totale dell’approvvigionamento di carburante da parte dei distributori. Prezzo dei carburanti uguale in tutta Italia a parità di marca, senza oscillazioni per territorio. Riduzione del prezzo del trasporto merci di pedaggi autostradali, tariffe navi e tariffe treni. Potenziamento della viabilità interna. Revisione delle limitazioni in materia di pesca. Parità del costo del credito per le imprese in tutto il territorio italiano». Queste rivendicazioni sono contenute in un volantino stampato e diffuso dai “Volontari per la Sicilia”,  piccoli imprenditori, operai, disoccupati e studenti  che hanno manifestato, domenica 22, nell’area della nuova darsena servizi del porto di Augusta, praticamente quasi sùbito dopo lo smantellamento del blocco dei “forconi”, per invitare gli operatori del porto a bloccare in modo pacifico le operazioni legate alle attività portuali legate al trasporto dei prodotti derivanti dal petrolio. I rappresentanti di questi “Volontari”dei manifestanti,  Marco Arena (Priolo), Fabio Di Maura (Melilli), Tony Di Silvestro e Antonio D’Amico (Augusta), hanno sottolineato che il loro intento  è stato quello  di manifestare in maniera civile e composta, chiamando a raccolta tutte le categorie produttive.  “Questa volta non vogliamo penalizzare i cittadini siciliani,com’è successo durante il blocco dei giorni scorsi,  ma vogliamo mettere in ginocchio l’Italia intera. E’ l’unico modo questo per poter essere ascoltati, spiegare i motivi e le ragioni del nostro disagio”: questo il loro  intento programmatico. Evidentemente, sono consapevoli che, grazie all’area Augusta-Priolo, viene servito, quanto a carburanti, un terzo dell’Italia.

Diletta Càsole

COMMOSSI FUNERALI PER GIUSEPPE RAPPARINI: ERA STATO PIU’ VOLTE ASSESSORE

cronaca,augusta,augustanewsAUGUSTA.”Non ho parole per la perdita improvvisa. Ho perso un amico e un valido collaboratore Pippo era una persona in gamba che mi ha sempre dato il suo sostegno. Era un politico vecchio stampo che lascia uno vuoto incolmabile nel mondo politico cittadino”. A parlare così, con questo forte accento di commozione, è stato Paolo Amato, capogruppo consiliare PdL alla Provincia, che ha seguito commosso, come moltissimi, i funerali  di Giuseppe Rapparini, celebrati nella chiesa di Santa Lucia. Giuseppe Rapparini era passato con il PdL di Paolo Amato, come molti ex socialisti hanno fatto, dopo la bufera di Tangentopoli e dopo la scomparsa del Partito socialista di Bettino Craxi, perché hanno visto in Berlusconi  il diretto continuatore della politica decisionista dello stesso Craxi. Rapparini, operaio all’arsenale della Marina Militare, figlio di operai e sindacalista, aveva assunto incarichi assessoriali nelle amministrazioni del secolo scorso che avevano la caratteristica di durare, in genere, non più di un anno, prima dell’elezione diretta del sindaco. La scomparsa di Rapparini è stata colta con incredulità, perché era sempre “visibile”,  in giro per le strade o a leggere giornali nei bar, a contatto con i cittadini comuni che ancora si rivolgevano a lui per qualche aiuto. L’infarto è stato fulminante. Rapparini lascia la moglie e tre figli.

Giulia Càsole 

L’ ENEL TIFEO DI AUGUSTA CHIUDERA’ NEL 2015

enel-tifeo.jpg

Come annunciato dalle colonne di “Augustanews”, quando fu pubblicata l’intervista di Giorgio Càsole   sul porto a Domenico Morello, direttore del settore ambiente della Provincia, L’ENEL Tifeo chiuderà nel 2015. Nella conferenza  tenuta al ministero dell’Ambiente, il rilascio dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) per i tre gruppi della centrale che producono 210 MW di energia elettrica è stata concessa fino al 2015, dopo di che gli impianti saranno smantellati. Si sta pensando già da ora come sistemare gli oltre 60 dipendenti, tra quelli che otterranno il pensionamento e quelli che purtroppo rimarranno senza lavoro.  La zona industriale, quindi,  continua a perdere posti di lavoro. E se l’epilogo è solo rimandato di qualche anno, lo si deve all’impegno dell’Enel. Infatti, in un primo momento la commissione del ministero dell’Ambiente aveva dato appena un mese di tempo di esercizio in quanto le emissioni nell’atmosfera sono ormai diventati di gran lunga al di fuori della norma. L’impegno dell’Enel ha scongiurato la chiusura immediata e sono stati effettuati miglioramenti di carattere ambientale, e le emissioni sono state abbattute dell’80%.  Effettuati interventi su depolverizzatori e condotte gas; è stato realizzato un nuovo sistema di evacuazione delle ceneri . Poi, ci sono stati la sostituzione del sistema di regolazione e del controllo dei bruciatori; la modifica dei punti di prelievo per monitoraggio delle emissioni; la modifica sistema di trattamento delle acque di prima pioggia; la impermeabilizzazione dei serbatoi dell’olio combustibile.  Oltre a questi investimenti, è stato effettuato il cambio dell’olio combustibile per i forni: da quello a Btz (basso tenore di zolfo ) a Stz (senza tenore di zolfo). Intervento questo che già da solo riduce sia le polveri sia le emissioni. Negli anni Sessanta questa centrale fu costruita dalla società Tifeo, poi, venne ceduta alla Sges (Società generale elettrica siciliana) che la gestì fino alla nazionalizzazione ed al conseguente passaggio all’Enel.  Dopo oltre 50 anni, l’impianto Enel di Augusta, anche se nel passato non sono mancati guai ambientali (ma la società è stata in buonissima compagnia), continua a offrire il suo contributo per l’equilibrio del sistema elettrico siciliano. Un equilibrio che rischia di interrompersi dopo il 2015 e che porterà alla perdita di posti di lavoro sia dei dipendenti Enel sia dell’indotto.


Paolo Mangiafico

FOTOGRAFI D’ARTE TRA UNA MOSTRA E L’ALTRA COLGONO IL REALE E L’IMMAGINARIO

maddaleni.jpg

AUGUSTA.“Vite abbandonate…vite vissute” questo il titolo della mostra itinerante che ha fatto tappa  ad Augusta, nella sala espositiva “Guido Maddaleni” dell’ Apf (Augusta Photo Freelance). La mostra patrocinata dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) è stata realizzata dall’architetto palermitano Luigi Mirto. A oltre trent’anni dalla legge Basaglia, che chiudeva l’era dei sanatori, la mostra descrive, con un magistrale bianco e nero, sguardi alienati, sorrisi isterici, abbracci mancati di persone che, con un grido muto, urlano al cielo il loro dolore. Ventisei scatti per raccontare il disagio di chi vive ai margini. L’uso della fotografia a pellicola blocca quei momenti in una dimensione  atemporale,  in sospeso tra un passato doloroso e un futuro incerto. Evidente risulta il gusto per l’asimmetria e per le visioni prospettiche che dipingono luoghi solitari. Nessun distacco, nessun pietismo suscitano le foto che mettono in luce l’abilità del fotografo che,  per mesi,  ha vestito i panni del “diverso”. Il risultato di questa mimesi ha portato alla naturalezza dei soggetti ritratti che, non avvertendo la lente della fotocamera, si sono mostrati autentici nella loro disarmante quotidianità. La mostra permette di osservare, attraverso uno spioncino, stralci di un mondo che è sempre sotto i nostri occhi, nei vicoli, nelle strade o nelle case abbandonate, ma che per distrazione o per proposito si cerca di evitare. Diceva il grande drammaturgo irlandese Samuel Beckett “ Si nasce tutti pazzi, alcuni lo restano”. Si è conclusa la mostra dell’Apf tenutasi all’interno del  Salone  settecentesco del Palazzo di Città di Augusta

Reflex analogica e digitale, fotocamere compatte, bianco e nero e foto a colori, ognuno a proprio modo e col proprio mezzo ha raccontato una parte di sé e della propria passione. Trenta gli scatti, uno per ogni socio dell’Apf, nessun tema per questa mostra natalizia ma un solo filo conduttore: l’amore per la fotografia. Domenico Blandino, Duccio Luglio e Alfio Iacobello hanno reso omaggio alla musica ritraendo tre diversi interpreti, ognuno di loro con grande personalità ha dipinto i contorni di una musica fatta di accordi, suggestioni jazz, luce soffusa e grande esperienza. Sebastian Brusca, propone la sua visione prospettica assolutamente non convenzionale, spiando tutta la vita che passa da un angolo della nostra città. Non poteva mancare la natura morta, il cui autore Gaetano Cannavò ha scelto di identificare con i tanto suggestivi melograni. Audace la scelta di Eugenio Cappuccio, il quale blocca il rapido passo di un uomo barbuto che, pur non guardando l’obiettivo, rapisce l’attenzione di un viaggiatore distratto. L’esperimento di Francesco Castorina può dirsi assolutamente riuscito, una luce radente che accarezza un seno di donna supportata da un taglio insolito, ed è subito palpitazione. Per Andrea Cimino una difficile prova di still life, la scelta del bianco latte, perfettamente bilanciato, in un bicchiere in bilico di cui si apprezza la trasparenza, questi sono stati gli ingredienti per uno scatto minimal che ognuno vorrebbe aver nel proprio salotto.  La foto di Felice Cucinotta ha il sapore di altri tempi sia per il soggetto ritratto, uno scalpellino per nulla scomposto dal flash del fotografo, che per la tecnica di realizzazione, una pellicola sviluppata nel buio di una camera oscura. Gli antichi giochi tornano ad essere i protagonisti di un assolato pomeriggio augustano fotografato da Corrado Di Mauro. Cosa può esserci di più romantico di un bacio rubato? Lo sa bene Walter Falzolgher che, con gusto quasi cinematografico, blocca un gesto d’amore in un caotico istante alla stazione. Maria Gadaleta sceglie un anziano signore concentrato a guardarsi la camicia come protagonista per la sua fotografia. Un panoramica con l’Etna prorompente e impetuosa nella sua maestosità porta la firma di Giuseppe Garufi. Per Giorgio Italia un piccolo devoto in processione simboleggia quel filo sottile tra sacro e folklore. Salvatore La Ferla, con la sua modella sugli scogli,  propone un esercizio di stile all’aperto. Enrico Lombardo firma uno scatto di hitchcockiana memoria con la sua casa sinistramente avvolta da uno stormo di uccelli neri.  Per Romolo Maddaleni, un difficile scatto molto apprezzato dal pubblico, il miracolo della vita è l’abbraccio di un uccello in volo che dispiega le sue ali verso l’ignoto. Per Carmelo Micieli un’istantanea su un mare tinto di sole e una barca alla deriva. Domenico Morello ci porta a Siena per assistere al Palio, nella contesa tra una contrada e l’altra i veri vincitori restano i cavalli. Marco Moschitto mostra come l’esotico si possa celare anche in un tramonto nostrano. Santi Oliveri con la sua foto impone una riflessione sociale, la facciata di un enorme palazzo popolare è come un formicaio che racchiude in sé più di cento anime. Maria Pitruzzello, architetto per professione, si contraddistingue per il suo gusto geometrico per linee simmetriche rette e rigorose, ma che inevitabilmente si spezzano sopra il riflesso di uno specchio d’acqua. Roberta Riera e la sua acrobata funambolica, un soggetto sospeso per raccontare il pericoloso fascino di un mestiere così rischioso.  Gaetano Salemi crea un momento di grande tenerezza attraverso lo sguardo di due piccoli mici arruffati. Giuseppe Scapellato sceglie il Vaticano come ambientazione per uno scatto magistrale che, con dovizia di particolari, descrive due ambienti diversamente illuminati l’esterno e le guardie svizzere e l’interno con la sua processione di luci. Per Giuseppe Schermi sono le luci di un’ alba al Faro il soggetto prescelto come paradigma per uno dei luoghi più belli della nostra città. Le premurose coccole di una bambina e l’amore per il suo cucciolo portano la firma di Rina Spinali. La natura protagonista indiscussa per Silvana Spinali che, con una macro, delinea il miracolo della natura e dei suoi colori, mentre per  Maurizio Stupia è il volo trasparente di una libellula. Il viaggio si conclude con Cristina Usanza e con gli occhi furbi di una bambina che ha appena fatto una marachella.

L’Apf con i suoi tre anni di attività si conferma un’associazione con un grande potenziale che ha ancora molto da raccontare. Diceva il noto fotografo Nadar “Non esiste la fotografia artistica. Nella fotografia esistono, come in tutte le cose, delle persone che sanno vedere e altre che non sanno nemmeno guardare.”

 

Michela Italia  Nella foto:  Maddaleni con Luigi Mirto