CONCORSO A PREMI PER IL LICEO MÈGARA DI AUGUSTA, «IL MARE NELL’ARTE, NELLA LETTERATURA E NELLA TRADIZIONE DEL NOSTRO TERRITORIO»

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Il liceo «Mègara», con la collaborazione della Marina Militare, ha organizzato il concorso «Il mare nell’arte, nella letteratura e nella tradizione del nostro territorio». Un concorso aperto a tutti gli studenti del liceo per sensibilizzare i temi legati alla conoscenza del proprio territorio, con particolare riferimento al mare e a ciò che esso significa nella storia e nella tradizione di Augusta. Gli alunni, autori delle migliori opere realizzate, sono stati premiati a bordo dela nave-pattugliatore «Comandante Borsini», presente il comandante della flotta Corvette, contrammiraglio Compiani, che ha accolto alunni, professori, dirigente scolastica e genitori, ricordando gli stretti rapporti di collaborazione fra la M. M. e la città di Augusta, rapporti che il concorso rinsalda e che si spera possa continuare ancora per cent’anni

La Commissione, con giudizio insindacabile, ha decretato i vincitori:Greco Roberto Greco per la  categoria fotografie, classe 1^A LC ( punti 13) – Monia  Giudice per la  categoria poesie, 4^B LS ( punti 13) – Maria Bonavoglia  per la categoria opere grafico- pittoriche,  4^C LS ( punti  13) . Per la categoria video (punti 12): Laura Di Mauro, 5^B SPP –   

La dirigente scolastica Castorina si è rivolta alla platea con questo breve discorso: Gentili rappresentanti della Marina Militare, gentili ospiti, studenti e familiari , in qualità di Dirigente Scolastico del Liceo Megara vi porgo il benvenuto a questa manifestazione conclusiva del concorso “ Il mare nell’arte, nella letteratura e nella tradizione del vostro territorio”, che il nostro istituto ha voluto realizzare nella sua prima edizione per sensibilizzare i nostri studenti alla conoscenza del proprio territorio con particolare riferimento al mare e a ciò che esso significa nella storia e nella tradizione di Augusta che vede anche la Marina Militare, quale presenza storica e significativa per lo sviluppo della nostra città. Alla Marina va il nostro più sentito ringraziamento per averci permesso di svolgere questo evento in questa splendida location e quella ancora più significativa costituita della nave dove avverrà la premiazione dei vincitori .  In particolare si ringrazia l’ammiraglio Raffaele Caruso, il capitano di vascello Giuseppe Barbera , Comandante di Maribase , e in particolare il comandante Raffaele leoncini che ha fattivamente e , con grande pazienza, collaborato alla realizzazione di questa giornata.  Ringrazio inoltre i docenti referenti e soprattutto gli studenti che hanno aderito al concorso con entusiasmo e attiva partecipazione.  L’apprezzabile adesione al concorso e le opere realizzate, esposte in sala, testimoniano che i ragazzi, se culturalmente sollecitati,dimostrano sempre alte capacità di creatività ed espressione oltre che a sensibilità e competenze in campi non strettamente scolastici quali la fotografia, la pittura, la poesia e li lavori grafici e multimediali.”  Al fine di valorizzare l’iniziativa è stata organizzata una mostra-evento di tutti i lavori prodotti, cui è seguita la proiezione del video «Le coste di Augusta», vincitore della terza edizione del concorso nazionale bandito da Italia Nostra in collaborazione con vari ministeri.  All’evento presente il capitano di vascello Giuseppe Barbera, comandante di Maribase, che ha elogiato i ragazzi.
   G.C.

I Trenta scatti dell’APF per raccontare un anno di fotografia

 

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Si è conclusa il 27 dicembre la mostra dell’APF tenutasi presso il Salone Palazzo di Città di Augusta. Doveva terminare giorno 23, ma il sorprendente afflusso di visitatori ha imposto all’organizzazione una proroga di quattro giorni. Reflex analogica e digitale, fotocamere compatte, bianco e nero e foto a colori, ognuno a proprio modo e col proprio mezzo ha raccontato una parte di sé e della propria passione. Trenta gli scatti, uno per ogni socio dell’Apf, nessun tema per questa mostra natalizia ma un solo filo conduttore: l’amore per la fotografia. Domenico Blandino, Duccio Luglio e Alfio Iacobello hanno reso omaggio alla musica ritraendo tre diversi interpreti, ognuno di loro con grande personalità ha dipinto i contorni di una musica fatta di accordi, suggestioni jazz, luce soffusa e grande esperienza. Sebastian Brusca, propone la sua visione prospettica assolutamente non convenzionale, spiando tutta la vita che passa da un angolo della nostra città. Non poteva mancare la natura morta, il cui autore Gaetano Cannavò ha scelto di identificare con i tanto suggestivi melograni. Audace la scelta di Eugenio Cappuccio, il quale blocca il rapido passo di un uomo barbuto che, pur non guardando l’obiettivo, rapisce l’attenzione di un viaggiatore distratto. L’esperimento di Francesco Castorina può dirsi assolutamente riuscito, una luce radente che accarezza un seno di donna supportata da un taglio insolito, ed è subito palpitazione.

 

 Per Andrea Cimino una difficile prova di still life, la scelta del bianco latte, perfettamente bilanciato, in un bicchiere in bilico di cui si apprezza la trasparenza, questi sono stati gli ingredienti per uno scatto minimal che ognuno vorrebbe aver nel proprio salotto. La foto di Felice Cucinotta, ha il sapore di altri tempi sia per il soggetto ritratto, uno scalpellino per nulla scomposto dal flash del fotografo, che per la tecnica di realizzazione, una pellicola sviluppata nel buio di una camera oscura. Gli antichi giochi tornano ad essere i protagonisti di un assolato pomeriggio augustano fotografato da Corrado Di Mauro. Cosa può esserci di più romantico di un bacio rubato? Lo sa bene Walter Falzolgher che, con gusto quasi cinematografico, blocca un gesto d’amore in un caotico istante alla stazione. Maria Gadaleta, sceglie un anziano signore concentrato a guardarsi la camicia come protagonista per la sua fotografia. Un panoramica con l’Etna prorompente e impetuosa nella sua maestosità porta la firma di Giuseppe Garufi. Per Giorgio Italia, un piccolo devoto in processione simboleggia quel filo sottile tra sacro e folklore. Salvatore La Ferla con la sua modella sugli scogli propone un esercizio di stile all’aperto. Enrico Lombardo firma uno scatto di Hitchcockiana memoria con la sua casa sinistramente avvolta da uno stormo di uccelli neri. Per Romolo Maddaleni, un difficile scatto molto apprezzato dal pubblico, il miracolo della vita è l’abbraccio di un uccello in volo che dispiega le sue ali verso l’ignoto. Per Carmelo Micieli un’istantanea su un mare tinto di sole e una barca alla deriva. Domenico Morello ci porta a Siena per assistere al Palio, nella contesa tra una contrada e l’altra i veri vincitori restano i cavalli. Marco Moschitto mostra come l’esotico si possa celare anche in un tramonto nostrano. Santi Oliveri con la sua foto impone una riflessione sociale, la facciata di un’enorme palazzo popolare è come un formicaio che racchiude in sé più di cento anime. Maria Pitruzzello, architetto per professione, si contraddistingue per il suo gusto geometrico per linee simmetriche rette e rigorose, ma che inevitabilmente si spezzano sopra il riflesso di uno specchio d’acqua. Roberta Riera e la sua acrobata funambolica, un soggetto sospeso per raccontare il pericoloso fascino di un mestiere così rischioso. Gaetano Salemi, crea un momento di grande tenerezza attraverso lo sguardo di due piccoli mici arruffati. Giuseppe Scapellato, sceglie il Vaticano come location per uno scatto magistrale che, con dovizia di particolari, descrive due ambienti diversamente illuminati l’esterno e le guardie svizzere e l’interno con la sua processione di luci. Per Giuseppe Schermi sono le luci di un’ alba al Faro il soggetto prescelto come paradigma per uno dei luoghi più belli della nostra città. Le premurose coccole di una bambina e l’amore per il suo cucciolo portano la firma di Rina Spinali. La natura protagonista indiscussa per Silvana Spinali che, con una macro, delinea il miracolo della natura e dei suoi colori, mentre per  Maurizio Stupia è il volo trasparente di una libellula. Il viaggio si conclude con Cristina Usanza e con gli occhi furbi di una bambina che ha appena fatto una marachella. L’Apf con i suoi tre anni di attività si conferma un’associazione con un grande potenziale che ha ancora molto da raccontare. Diceva il noto fotografo Nadar “Non esiste la fotografia artistica. Nella fotografia esistono, come in tutte le cose, delle persone che sanno vedere e altre che non sanno nemmeno guardare.”

 Michela Italia

Alunni del liceo mègara di Augusta segnalati al premio Sharp

liceo.jpgIl liceo “Mègara”, articolato in quattro indirizzi (classico, scientifico, scienze sociali, linguistico)ha ricevuto una menzione nell’àmbito del premio letterario internazionale “William Sharp, un celta nella terra dei Nelson” che si è tenuto, a Maniace, nei locali del castello dei Nelson. La menzione speciale è stata conferita all’istituto per l’impegno profuso. Gli studenti del Mègara, guidati dai docenti Valentina Grieco, Luisa Cusumano e Giovanna Passanisi, hanno tradotto, in italiano, alcune poesie in lingua inglese, corredando il lavoro con note metodologiche e impressioni personali. La partecipazione al concorso è maturata dopo un percorso scolastico di avvicinamento ai testi letterari, alla poesia e alla lingua inglese. Alla consegna del premio erano presenti gli alunni Alessandro Barbera e Francesco Arcidiacono in rappresentanza dell’istituto. Soddisfazione ha espresso la dirigente scolastica, Maria Concetta Castorina : “L’istituto si distingue per qualità delle proposte culturali che fornisce ai suoi studenti e per competenza dei docenti”.  La storia del premio letterario “William Sharp” nasce dal desiderio di far rivivere un passato ricco di una grande tradizione letteraria con l’intento di coinvolgere e di avvicinare giovani studenti delle scuole secondarie superiori e studenti universitari al mondo della poesia. Dal 2006, anno successivo al simposio letterario organizzato in occasione del centenario della morte del poeta celtico, a oggi, il concorso di traduzione si è ripetuto con regolarità seguendo, per sommi capi, le medesime modalità. Si tratta di un concorso di traduzione rivolto a tutti i giovani europei, i quali puntualmente si sono cimentati nella traduzione in italiano di poesie in lingua inglese.

    L. C. –  nella foto, A. Barbera e F. Arcidiacono

L’Arcivescovo di Siracusa, Salvatore Pappalardo in visita al liceo Mègara

foto visita vescovo.pngL’Arcivescovo di Siracusa Salvatore Pappalardo, l’8 novembre ha aperto ufficialmente la visita pastorale in diocesi,  una visita che durerà almeno tre anni e che vedrà il pastore della Chiesa cattolica  siracusana recarsi in visita in tutte le parrocchie della diocesi, ma anche incontrare le diverse realtà ecclesiali. Mons. Pappalardo, accompagnato da una delegazione, si è recato in Australia per l’incontro con gli emigrati siracusani. Poi ha iniziato la visita nelle parrocchie del territorio di Augusta, augurandosi che la visita “ci aiuti a prendere maggiore consapevolezza della vocazione e missione della Chiesa, di crescere, cioè, nella comunione dello Spirito Santo e comunicarla al mondo”.

Giorno 19 dicembre l’arcivescovo  ha visitato la sede centrale del  nostro liceo Mègara. Mons. Pappalardo è stato accolto con caloroso affetto dalla dirigente scolastica Maria Concetta Castorina,  dalla direttrice amministrativa Giovanna Passanisi  e da tutti i rappresentanti di classe del Liceo. L’accoglienza è stata coordinata dal prof. Giuseppe Garilli  e dagli altri docenti di Religione cattolica dell’Istituto.

L’arcivescovo, dopo i saluti iniziali, ha voluto visitare alcune classi dove ha incontrato insegnanti e alunni,  con i quali ha tessuto un dialogo semplice e diretto.