AUGUSTA. Durante il blocco di rifornimenti di carburante e viveri di prima necessità attuato nei giorni scorsi, dagli esponenti del neonato movimento “Forza d’urto”, quello dei “forconi” – tanto per intenderci – ci sarebbero state infiltrazioni di elementi collusi con le organizzazioni criminali, con la mafia, detto alla spiccia. L’accusa non è né nuova né peregrina: se ne parlava giorni fa e, comunque, era stata affacciata come ipotesi, sostenuta dalla conoscenza, da parte di esperti,di uomini e cose dell’organizzazione verticistica che è “Cosanostra”.L’accusa è stata ufficialmente lanciata dal presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, alla trasmissione di Gal Lerner, L’Infedele, andata in onda lunedì 23 attraverso gli schermi di LA/7. Lo Bello ha sostenuto che a Lentini e ad Augusta sono stati visti uomini del genere e ha precisato che aveva lanciato tale accusa agl’inquirenti nei giorni immediatamente successivi all’evento.
Giorgio Casole