MERENDA LETTERARIA

2.jpgGià l’idea di una merenda è stuzzicante, se poi ci aggiungiamo una bella favola l’evento diventa davvero appetitoso…

E’ quello che si propone di fare la libreria “Letteraria”, da poco inaugurata ad Augusta, che per tutti i sabati di ottobre e novembre ha messo in programma un laboratorio di lettura con merenda annessa che si terrà nei locali della libreria, nello spazio appositamente ideato e adibito a questo.

La merenda letteraria inizierà alle 16 e durerà un’ora e mezza compresa la merenda, il costo del laboratorio è di 4 euro a bambino; è necessario iscriversi entro due giorni dalla data del laboratorio che è a numero chiuso fino a un massimo di 8 bambini di età compresa tra i 6 e gli 8 anni; se non si raggiunge la quota minima di 5 bambini non verrà realizzato la merenda letteraria in quel sabato.

Si inizierà sabato 3 ottobre con “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepulveda.

Ecco il programma completo degli altri incontri:

      Sabato 10 ottobre: “Gli sporcelli” di Dahl

      Sabato 17 ottobre: “La torta in cielo” di Rodari

      Sabato 24 ottobre: “Il gigante egoista” di Wilde

      Sabato 31 ottobre: “I vestiti nuovi dell’imperatore” di Andersen

      Sabato 7 novembre: “Le avventure di Jim Bottone” di Ende

      Sabato 14 novembre: “La guerra dei bottoni” di Pergaud

      Sabato 21 novembre: “Pippi Calzelunghe” di Lindgren

      Sabato 28 novembre: Boy di Dahl

Ci vediamo allora sabato 3 ottobre alle 16 in libreria per la prima merenda…letteraria !!!

        Daniela Domenici

LO STEMMA COMUNALE

Augusta-Stemma.jpgDa qualche tempo, in questa città che non sa amare se stessa, si assiste ad un florilegio di stemmi comunali dalle forme a dai colori bizzarri. Strane aquile malandate con ali malaticce affette da chissà quali infermità aviarie e che in nulla ricordano la solennità dell’Aquila Sveva: neppure nella corona imperiale;  campi dello scudo verdi, azzurri, persino bianchi e celesti di cui non si comprendono le origini; un cartiglio, che con l’appellativo regale di “Veneranda” attesta la demanialità e quindi la diretta appartenenza della città all’Imperatore, che, quando è presente, è di forma davvero sgraziata; la scomparsa dell’acronimo S.P.Q.M.A. che da solo dovrebbe costituire l’orgoglio di un privilegio concesso alla città e l’orgoglio della vicinanza  con la nobilissima città greca di Mégara, vicinanza che altri centri –che pure non vantano la storia né la competenza territoriale che può invece vantare Augusta– ostentano, giustamente, nel loro stemma (penso a Melilli e persino a Priolo Gargallo).

Davvero sconcertante è vedere, poi, che anche il sito della Commissione comunale per il piano di studi di storia patria –che istituzionalmente ha un ruolo fondamentale nella conoscenza, nella divulgazione e nella salvaguardia della storia della città e dei suoi simboli– utilizza uno stemma raffazzonato. Se poi si accede al sito del comune di Augusta si sfiora il ridicolo: nei pochi centimetri quadrati della home page si possono individuare ben tre (sic!) stemmi comunali di diversa forma e colore: il primo, quello per così dire “istituzionale”, con aquila orrenda su campo verde; il secondo, l’unico dall’aspetto gradevole e più vicino al vero stemma, utilizzato per la campagna sulla raccolta differenziata, con aquila “presentabile” su campo verde; il terzo, davvero curioso, inserito manifesto dell’assessorato alla cultura (proprio così, alla cultura!!) che pubblicizza l’estate augustana, con aquila giallo limone (!) su campo celeste…

Ma davvero innumerevoli sono gli esempi che si possono facilmente individuare nel web o nei manifesti sparsi sui muri della città.

Come dire, ci si alza al mattino e che si fa? Un nuovo stemma comunale…

Chi scrive è un Cittadino (credo sia credenziale sufficiente) cresciuto nell’orgoglio di appartenere ad una città fondata dallo “Stupor Mundi” che, oltre a darle il nome le ha donato lo stemma del suo casato, non immaginando certo che gli ingrati Augustani lo avrebbero misconosciuto e così vituperato. Questo non significa che chi scrive è contrario all’evoluzione dei simboli, alla modernizzazione, all’adeguamento che i mutati gusti e i nuovi mezzi di comunicazione di massa richiedono; mutamenti che, sia ben chiaro, possono riguardare anche i colori, le forme e/o consistere anche in stilizzazioni o semplificazioni. Anche l’attuale stemma ha subito modifiche nel corso dei secoli.

Ma questo rinnovamento non può (non deve!) essere affidato alla bizzarra fantasia (o dovrei dire alla insondabile ignoranza?) di un tipografo, di un web designer o di un provider; ma deve (può!) essere il frutto di un profondo e serio studio di chi ha gli strumenti, i titoli, le competenze per farlo.

Ad Augusta esiste, appunto, una Commissione di storia patria, esistono personalità dall’indiscutibile carisma in questo campo…  affidiamoci, vi prego, alla loro intelligenza…

Se è vero, come dice qualcuno, che “il simbolo è la migliore espressione culturale” di un popolo, lasciatemi dire che questa città che non ha neppure un colore in cui identificarsi ha davanti un misero futuro.

          Un cittadino che, suo malgrado, ama la sua Città.

PASCOLI ABUSIVI

cavalli-.jpgAugusta. Gli inquirenti stanno passando al vaglio le dichiarazioni rese giorno fa da un cittadino polacco al pronto soccorso del civico ospedale “Muscatello”, dove si era recato per farsi medicare ferite da taglio. Qualche sera fa, domenica 20 per la precisione, il 35enne W.P.P., originario della Polonia, residente ormai da anni in Augusta, si trovava, con altri connazionali, fermo davanti a un bar nei pressi della villa comunale, quando – stando alle sue affermazioni – sarebbe stato aggredito da alcuni individui di sesso maschile, ma non ha saputo precisare le ragioni dell’aggressione. Dopo l’aggressione W.P.P. si è recato alla Guardia Medica di Via Megara, non troppo distante dal luogo dell’aggressione, dove il medico di guardia ha riscontrato nel corpo dell’uomo contusioni derivanti dalle percosse subite. Stesse contusioni, aggravate dal riscontro di ferite al naso e da taglio all’addome, sono state evidenziate al Pronto Soccorso del “Muscatello”, dove il polacco si è recato perché lamentava continui dolori, dopo il referto ricevuto in Guardia Medica. A quanto subito si sono recate in ospedale, appena avvertiti dal medico responsabile del Pronto Soccorso. Il polacco, infatti, ha riferito più volte d’aver subito aggressioni davanti al bar, quasi certamente a opera di suoi connazionali con cui ha litigato. L’uomo sarebbe un’alcolista e le liti con le seguenti aggressioni sarebbero causate dall’alterazione mentale dovuta allo stato di ebbrezza.
Dunque, mentre si stanno prendendo in esame le affermazioni di W.P.P., gli uomini della polizia di Stato, diretti dal commissario Pasquale Alongi, stanno tentando di stanare i proprietari di quelle mandrie di cavalli che, recentemente, hanno invaso, le contrade del cosiddetto Monte, occupando le aree private dove si trovano case diroccate o disabitate. L’ultimo episodio di mandria di cavalli invasori risale a qualche girono fa, in un appezzamento di terreno in località Monte Amara, sulla strada per Brucoli. L’aspetto più grave dell’invasione non è tanto il pascolo abusivo, quanto la recinzione dell’area invasa con filo elettrico, in cui passa corrente, seppure a basso voltaggio, per impedire ai cavalli di fuggire, ma anche ai proprietari di entrare. In sostanza, un’autentica, violenta usurpazione di proprietà privata; c’è da aggiungere che non sempre il filo elettrico funge da deterrente, visto che, la scorsa settimana un cavallo è riuscito a fuggire, provocando un serio incidente sulla provinciale per Brucoli. Non ci sono soltanto i cavalli a essere rinchiusi nelle aree private. Ci sono anche mandrie di mucche. E tutti insieme, cavalli e mucche, distruggono quello che capita sotto le loro zampe. Non si limitano a brucare placidamente l’erba.

 

        G.C.

Scoutismo oggi: un’avventura ancora possibile

Incontro tanti amici “ex scout” che ricordano con gioia, ma anche con un pizzico di nostalgia ed un po’ di sana invidia, quando erano scout.

20.jpgAmano ricordare quei bei momenti  vissuti in tenda, attorno al fuoco o sotto la pioggia, in cammino con uno zaino tipo militare e la tenda sulle spalle, la vecchia e gloriosa “mottarone” oggi sostituita dalla più sofisticata e leggerissima “igloo”; oppure a quei saccoletti enormi e pesanti o a quelli costruiti artigianalmente con le coperte e gli scarponi  da marcia: entrambi  sostituiti da saccoletti piccolissimi e leggeri e da scarponcini in gore-tex.

Se è cambiata l’attrezzatura, non sono cambiati entusiasmo e gioia, non sono cambiate le attività “tipiche” dello scoutismo: le uscite, i pernottamenti, le riunioni  e lo spirito col quale i ragazzi affrontano l’avventura dello scoutismo.

Nonostante il cambiamento naturale dei tempi e l’evolversi della società, la proposta educativa dello scoutismo è rimasta legata e fedele alla intuizione pedagogica del suo fondatore, Lord Baden-Powell of Gilwell, ufficiale inglese che nel 1907 nell’isola di Brownsea, in Inghilterra,  diede origine al primo campo scout.

Baden-Powell seppe trasformare l’esperienza triste della guerra vissuta da alcuni ragazzi in una attività positiva: i ragazzi di Mafeking che erano impiegati per portare i messaggi fra le file dell’esercito inglese assediato nella città  dai Boeri.

image11.jpgAncora oggi dopo più di cento anni la proposta educativa dello scoutismo di B.P.(così da noi scout confidenzialmente chiamato) è fortemente attuale.

Elemento fondamentale è stato e rimane il senso di avventura, ovvero l’arte di costruire pian piano la propria personalità per essere “domani” uomini e donne significative, portatrici di speranza; di essere felici recando felicità agli altri; sicuri di non aver sprecato il tempo della vita e di aver fatto del proprio meglio.

In questa sintesi, volutamente breve, sono racchiusi i valori in cui si sostanzia lo scoutismo che, è bene ricordarlo, è strumento per forgiare il proprio carattere, rafforzare il proprio corpo con la vita all’aperto, nel condurre una vita sana e senza vizi, acquisire l’arte di costruire con le proprie mani(costruire con la legna una cucina da campo), aiutare gli altri e servire la Chiesa di Dio con la propria testimonianza di vita ed il proprio servizio a favore degli ultimi ed indifesi.

Oggi incontro i ragazzi di ieri nei vari posti di lavoro e tutti, nessuno escluso, si ricordano di “quei bei tempi”, quando erano scout, come si divertivano, come si affaticavano, come dentro di loro sia rimasto “qualcosa”.

A quanti hanno indossato l’uniforme scout, l’augurio che questo “qualcosa” possa continuare a fiorire anche se non più in prima fila, ma da adulti che testimoniano con il loro impegno e nei posti di lavoro il valore della promessa e della legge scout.

 

                   Carmelo De Leo

Nuovo Comandante CC ad Augusta

AUGUSTA. Avvicendamento al comando della compagnia carabinieri di Augusta, che ha un’ampia giuseppe_musto.jpggiurisdizione su sette comuni aretusei, tra cui Lentini e il competente territorio di Sigonella.  Dopo quattro anni di comando e con all’attivo brillanti operazioni che gli  sono valsi un encomio pubblico, il capitano Pierantonio Breda è stato trasferito a comandare la compagnia “San Martino” di Genova e al suo posto è subentrato Giuseppe Musto, fresco di nomina a capitano, cui è stato affiancato il sottotenente Vincenzo Alfano come responsabile del Nucleo operativo.

Il capitano Musto, trentenne, sposato(la moglie aspetta un figlio), ha dichiarato d’essere orgoglioso di ritornare in Sicilia destinato a un comando di è prestigio. Giuseppe Musto, infatti, appena 18enne, era già venuto in Sicilia,a Favara, come carabiniere semplice, nel 1996. Il cursus honorum   lo ha portato a diventare  istruttore di allievi brigadieri e marescialli alla scuola di Firenze e successivamente istruttore e comandante di plotone all’Accademia di Modena, dov’è stato fino al 7 settembre scorso e dove aveva ancora il grado di tenente.

          G.C.   –     (foto di Gianni D’Anna)

1° incontro Veterani Sommergibilisti

Domenica, lunedì e martedì dal 19 al 21 settembre,  Augusta ha ospitato  il “1° Incontro intervista all'amm Camerini (5).JPGVeterani Sommergibilisti”  al quale ha partecipato  il personale sommergibilista in servizio e in pensione della Marina Militare. L’evento, per  far incontrare il personale appartenente alla componente subacquea della Marina Militare, è stato organizzato dal sommergibilista Francesco Nicolini. Il programma ha avuto inizio con l’alza bandiera che si è tenuta la mattina di domenica 20 alle 09.30 presso il ponte “Rivellino” cui ha fatto seguito la deposizione di una corona al monumento dei caduti del sommergibile “Scirè”. Di seguito, la sfilata del gruppo veterani che, insieme alle Associazioni combattentistiche d’arma e alla banda musicale, si sono recati da Piazza Castello alla Chiesa Madre di Augusta, dove è stata celebrata la Messa con omelia ai caduti del mare. Il giorno successivo,invece, un uscita in mare a bordo di una nave della Marina Militare dalla quale è stato lanciato in mare una corona in memoria dei caduti sommergibilisti.

Alla manifestazione, oltre alle autorità militari e civili locali, hanno partecipato anche il Comandante Militare Marittimo Autonomo in Sicilia, ammiraglio di divisione Andrea Toscano ed il Comandante delle Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera, contrammiraglio Roberto Camerini, entrambi sommergibilisti.

I sommergibilisti, che per lunghi periodi condividono angusti spazi all’interno di un battello che naviga nelle tenebre del mare, sono molto legati tra loro grazie anche allo  straordinario spirito di sacrificio e al fare pragmatico che li accomuna e li contraddistingue tra gli equipaggi delle navi della Marina Militare.

        C.C.

Agguato mafioso ad Augusta??

AUGUSTA. E’ stata eseguita, nell’obitorio del  civico ospedale “Muscatello”.  la sera di martedì  scorso, 15 settembre, agg.jpgl’autopsia sul cadavere di Mario Mauceri, il 44enne assassinato, durante un agguato di stampo mafioso,  mentre era solo a bordo della sua auto,  domenica 13,prima della mezzanotte,  intorno alle 23,30,  nei pressi di un ristorante-pizzeria  di Agnone Bagni, la località balneare che fa parte del territorio del Comune di Augusta, ma che è frequentata soprattutto da lentinesi e carlentinesi, che   in Agnone Bagni hanno il loro sbocco a mare.  Nulla è trapelato  da parte del medico legale Francesco Coco, che ha eseguito l’autopsia, giacché dalla procura distrettuale antimafia di Catania, che coordina le indagini, gli è stato imposto il riserbo più rigoroso. I risultati ufficiali si apprenderanno fra quattro mesi circa, anche se risulta evidente la causa della morte, visto che i colpi di pistola, non più di cinque,  hanno  raggiunto pienamente l’obiettivo, centrando la testa di Mauceri, il quale non è morto sul colpo, come si era presunto in un primo momento, ma durante  i primi soccorsi prestati invano da un medico che si trovava all’interno del locale: Mauceri è spirato fra le braccia del medico, senza la forza di pronunciare una sillaba. In un primo momento, il medico e gli altri avventori hanno ipotizzato che si fosse trattato di un incidente stradale , tanto che il medico, di primo acchito, aveva pensato che la gravissima ferita alla testa fosse dovuta all’impatto contro il vetro anteriore, anziché ai proiettili , il cui calibro dovrebbe essere di diametro comune a quello  di proiettili in dotazione a diversi tipi d’arma, come ha riferito il neo comandante della compagnia carabinieri di Augusta, capitano  Giiuseppe Musto , cui sono state affidate le indagini sul campo.

                    Cecilia Càsole

Incidente domestico provoca la morte di Giusino Sinaglia

AUGUSTA. Gli esperti stanno ancora cercando di capire come mai non ha funzionato  il sistema di sicurezza ,  con la relativa gesuino_sinaglia.jpgmessa a  terra, della rete elettrica nella villa di Giusino Sinaglia,  a Brucoli.  La mattina di sabato scorso, 12 settembre, Sinaglia stava compiendo un “lavoretto” all’impianto elettrico, certo che, in caso di corto circuito, il sistema , con il cosiddetto salvavita,  avrebbe interrotto  l’erogazione di  energia elettrica. Così non è stato. Sinaglia deve aver toccato, inavvertitamente, qualche filo scoperto ed è caduto a terra folgorato, non senza aver lanciato un urlo che ha sùbito richiamato l’attenzione della moglie. Erano le 9,3° del mattino. La donna  ha chiamato il 118 e immediatamente sono partiti un elicottero e un’ambulanza. Il medico dell’elisoccorso ha fatto tutto il possibile per rianimare Sinaglia, attraverso il massaggio cardiaco. Dopo un’ora di estenuanti tentativi, intorno alle 11, il medico si è dovuto arrendere . Il corpo del 64enne, artigiano in pensione, originario di Palermo, è stato trasferito all’obitorio dell ‘ospedale  “Muscatello”, a disposizione del pubblico ministero di turno, Caterina Aloisi, e del medico legale Francesco Coco. Sinaglia, oltre alla  moglie, lascia due figli, di cui uno in servizio al commissariato della polizia di Stato. I colleghi del figlio si sono recati nella villetta dei Sinaglia  per i rilievi del caso. 

Poliziotti dello stesso commissariato, diretto da Pasquale Alongi, nella stessa mattinata di sabato 12, si sono recati a bordo di un nave battente bandiera liberiana, la Coral Pana , dove  un marinaio indonesiano di trentatré anni, mentre tentava di sbloccare l’ingranaggio per ritirare dal molo la scaletta che consente l’accesso a bordo, ha subìto l’amputazione della mano destra per cause  ancora da accertare.  Il marittimo è stato trasportato prima al “Muscatello” e poi al “Cannizzaro” di Catania. G.C.    –   foto di Gianni D’Anna

IL TEMPO PER LEGGERE

063.jpgIl tempo per leggere…ad Augusta. E’ quello che si propone la nuova libreria inaugurata lo scorso 11 settembre ad Augusta in via Umberto 270. Si chiama “Letteraria” e gli autori di questa splendida, affascinante ma ardua sfida sono due giovani, Viviana Giubilo e Francesco Cantalice, che hanno maturato una grossa esperienza “sul campo” e ora vogliono provare a entrare, in punta di piedi ma molto ben determinati, nel “pianeta libro” con questa loro “creatura”.L’abbiamo visitata per voi e vi possiamo garantire che ha tutte le carte in regola per dire la sua, per aprirsi un varco, per proporre idee nuove, per stimolare le persone a trovare…il tempo di leggere spegnendo la TV, come ha fatto, da anni ormai, la sottoscritta, e accendendo…la curiosità di scoprire autori nuovi, argomenti affascinanti, collane “di nicchia”, libri in lingua straniera e via dicendo. Viviana e Francesco hanno addirittura creato un angolo-bambini assolutamente perfetto sia per i colori utilizzati che per l’arredamento (c’è anche la seggiolina e il tavolino per fermarsi a leggere e giocare) che, soprattutto, per la scelta del materiale didattico proposto che non si limita solo ai libri per l’infanzia ma propone giochi in legno o in altri materiali inusuali e tanto altro ancora…ma vi invitiamo a scoprirli con i vostri occhi e con quelli dei vostri bambini.
        Daniela Domenici

SOVRAFFOLLAMENTO CARCERI:AGGREDITO ASSISTENTE CAPO DELLA POLIZIA PENITENZIARIA

carcere.jpgCi è stato segnalato un grave episodio di violenza messo in atto ieri 7 settembre 2009: un Assistente Capo in servizio presso l’ingresso di un blocco detentivo del carcere di Augusta è stato aggredito da un detenuto extracomunitario che lo ha colpito con calci e pugni per futili motivi. L’agente vittima della aggressione ha riportato escoriazioni al volto e una contusione ad un polso e la rottura degli occhiali.

Il sovraffollamento attuale della popolazione detenuta, il caldo asfissiante, l’annosa questione della mancanza d’acqua e della grave carenza dell’organico della Polizia Penitenziaria di oltre 100 unità, sempre più rimarcata, le gravi condizioni strutturali dell’intero complesso detentivo che necessita di interventi di ristrutturazione e di adeguamento alle nuove norme dettate dall’ordinamento penitenziario, costituiscono un mix esplosivo che rende di certo non felici le condizioni di vivibilità del carcere di Augusta con conseguenti tensioni e momenti critici che spesso sfociano in atti di violenza come quello appena riportato. Basti pensare che il penitenziario di Augusta attualmente ospita 605 detenuti – più della metà sono extracomunitari – a fronte di una capienza prevista di poco più di 310 reclusi ed è divenuto una bomba ad orologeria pronta ad esplodere se non saranno adottati i necessari interventi tesi a rafforzare l’organico della Polizia Penitenziaria ed evitare le continue assegnazioni di detenuti da altri Istituti considerato che i reparti detentivi sono stracolmi ed i reclusi sono costretti a vivere in tre in una cella di appena quattro metri quadrati.

Il CNPP aveva già denunciato ai vertici del Ministero della Giustizia, del Dap ed al Prefetto, insieme alle altre organizzazioni sindacali di categoria, una situazione in netto peggioramento sperando che si intervenisse ma purtroppo, fino a oggi, non è arrivato alcun segnale. Ora, unitariamente, si valuterà quali forme di protesta mettere in campo per garantire la sicurezza ed i diritti della Polizia Penitenziaria che attualmente si trova ad operare in condizioni inaccettabili.

       Daniela Domenici