PASCOLI ABUSIVI

cavalli-.jpgAugusta. Gli inquirenti stanno passando al vaglio le dichiarazioni rese giorno fa da un cittadino polacco al pronto soccorso del civico ospedale “Muscatello”, dove si era recato per farsi medicare ferite da taglio. Qualche sera fa, domenica 20 per la precisione, il 35enne W.P.P., originario della Polonia, residente ormai da anni in Augusta, si trovava, con altri connazionali, fermo davanti a un bar nei pressi della villa comunale, quando – stando alle sue affermazioni – sarebbe stato aggredito da alcuni individui di sesso maschile, ma non ha saputo precisare le ragioni dell’aggressione. Dopo l’aggressione W.P.P. si è recato alla Guardia Medica di Via Megara, non troppo distante dal luogo dell’aggressione, dove il medico di guardia ha riscontrato nel corpo dell’uomo contusioni derivanti dalle percosse subite. Stesse contusioni, aggravate dal riscontro di ferite al naso e da taglio all’addome, sono state evidenziate al Pronto Soccorso del “Muscatello”, dove il polacco si è recato perché lamentava continui dolori, dopo il referto ricevuto in Guardia Medica. A quanto subito si sono recate in ospedale, appena avvertiti dal medico responsabile del Pronto Soccorso. Il polacco, infatti, ha riferito più volte d’aver subito aggressioni davanti al bar, quasi certamente a opera di suoi connazionali con cui ha litigato. L’uomo sarebbe un’alcolista e le liti con le seguenti aggressioni sarebbero causate dall’alterazione mentale dovuta allo stato di ebbrezza.
Dunque, mentre si stanno prendendo in esame le affermazioni di W.P.P., gli uomini della polizia di Stato, diretti dal commissario Pasquale Alongi, stanno tentando di stanare i proprietari di quelle mandrie di cavalli che, recentemente, hanno invaso, le contrade del cosiddetto Monte, occupando le aree private dove si trovano case diroccate o disabitate. L’ultimo episodio di mandria di cavalli invasori risale a qualche girono fa, in un appezzamento di terreno in località Monte Amara, sulla strada per Brucoli. L’aspetto più grave dell’invasione non è tanto il pascolo abusivo, quanto la recinzione dell’area invasa con filo elettrico, in cui passa corrente, seppure a basso voltaggio, per impedire ai cavalli di fuggire, ma anche ai proprietari di entrare. In sostanza, un’autentica, violenta usurpazione di proprietà privata; c’è da aggiungere che non sempre il filo elettrico funge da deterrente, visto che, la scorsa settimana un cavallo è riuscito a fuggire, provocando un serio incidente sulla provinciale per Brucoli. Non ci sono soltanto i cavalli a essere rinchiusi nelle aree private. Ci sono anche mandrie di mucche. E tutti insieme, cavalli e mucche, distruggono quello che capita sotto le loro zampe. Non si limitano a brucare placidamente l’erba.

 

        G.C.