CONDANNATO PER ABUSI SESSUALI L’ EX AMMIRAGLIO DI STANZA AD AUGUSTA

imagesCATV0MB5.jpg Il difensore di Giuseppina Giacobbe, avvocato Alberto Traversa, ha chiesto ai giudici del Tribunale penale  di mandarla assolta dall’accusa di avere omesso di denunciare gli abusi sessuali commessi del suo ex marito ai danni delle loro figlie, divenendo di fatto complice dell’ammiraglio Bernarotti, principale imputato del processo e destinatario di una richiesta di condanna alla pena di quindici anni di reclusione. La pesante pena contro l’ex ufficiale della Marina Militare è stata chiesta dal Pubblico Ministero Andrea Palmieri il quale, peraltro, non è stato tenero nemmeno con la signora Giacobbe, tant’è vero che ha chiesto al Tribunale di volerla riconoscere colpevole e di infliggerle la pena di sei anni di reclusione. Per il difensore della donna, invece, la Giacobbe deve essere assolta perchè non aveva compreso quanto fossero gravi e lesivi gli atti posti in essere dall’ex marito. L’avvocato Traversa ha chiesto l’assoluzione della signora Giacobbe poichè, quando nella sua mente si è accesa la luce, ha trovato il coraggio di denunciare l’uomo che per anni era stato al suo fianco e con il quale ha concepito le figlie. L’assoluzione della Giacobbe, a dire del penalista, va dichiarata sia per il suo riscatto di madre e moglie e per la sua determinazione nel condividere l’iniziativa delle figlie di denunciare alla magistratura gli abusi sessuali subiti dal padre-orco. I difensori dell’ammiraglio Bernarotti, avvocati Puccio Forestiere e Francesco Migneco i quali si battuti  per persuadere i giudici a mandare assolto dalle infamanti accuse il loro assistito, in quanto gli asseriti reati di abusi sessuali egli non li avrebbe commessi ma gli sarebbero stati attribuiti calunniosamente nel contesto di un piano diabolico elaborato dall’ex moglie e dalle figlie per motivi di natura finanziaria. L’ammiraglio, sin dal giorno in cui è stato arrestato, ha sempre sostenuto che i suoi guai sono cominciati nel momento in cui ha iniziato una nuova convivenza con la donna che ha preso il posto, nel suo cuore, della signora Giacobbe.
La sentenza sull’ingarbugliata vicenda ha dato torto all’ex ammiraglio, I difensori ricorreranno in appello.

    P. G.

OCCORRE UNA RIVOLTA POPOLARE PER SALVARE L’OSPEDALE CIVICO?

ospeda.jpgAUGUSTA. Ranno e i suoi sette colleghi consiglieri comunali dell’ MPA si sono limitati a  auto spendersi dal partito di Lombardo, auspicando un forte movimento trasversale per  vincere la volontà politica di ridurre il Muscatello un poliambulatorio con qualche posto letto. Qualche altro politico afferma di voler parlare con  qualche legale per denunciare penalmente Lombardo e il suo assessore Russo per la mancata applicazione della legge regionale che invece prevede il potenziamento dell’ospedale. Gli autonomisti lombardiani di Augusta avrebbero fatto meglio a spedire le tessere a Lombardo anziché depositarle, depositarle dove?

Taluni  politici minacciano di denunciare Lombardo e Russo. Perché non passano dalle parole ai fatti?

 A Lentini, un deputato regionale minaccia di incatenarsi se il nuovo ospedale della ua città non verrà aperto in tempi brevi.

 Qui ad Augusta un medico, Riccardo Fazio, ex primario di Pediatria, sostiene che occorre una rivolta popolare per evitare la chiusura del Muscatello. Chi dovrebbe guidare la rivolta?  Ma, soprattutto, dov’è la popolazione come quella del 1960? Oltre al gesto di protesta di Ranno e dei suoi, per ora non si registrano altre iniziative a favore del Muscatello. Intanto, incombe la spada di Damocle della chiusura dei reparti.

Forse sarebbe meglio se i cittadini si organizzassero spontaneamente e scendessero in piazza, senza curarsi dei partiti, che pure qui pescano in abbondanza.

Sarebbe bello se la popolazione dei cosiddetti social network prendesse coscienza.

 Giorgio Càsole

TASSA SULLA SPAZZATURA AUMENTATA QUASI CLANDESTINAMENTE DELL’’85 PER CENTO

spazzatura.jpgAUGUSTA– “Gli augustani stanno ricevendo le bollette relative al pagamento della tassa dei rifiuti per l’anno 2009 con l’assurdo aumento dell’ 85% circa. Non possiamo non denunciare lo scandalo di un consiglio comunale che non sa fare il proprio mestiere. Tutti i consiglieri, di maggioranza e d’opposizione, sono caduti dalle nuvole quando hanno saputo dell’ aumento, come se l’atto fosse stato votato solo dalla giunta e non anche da tutto il consiglio comunale anche se subdolamente nascosto fra le pieghe del bilancio di previsione 2009”. Questo il commento di Enzo Inzolia e Mimmo Di Franco del movimento “L’Altra Augusta” sulla vicenda degli aumenti della Tarsu che  hanno provocato una vera levata di scudi contro il sindaco e l’amministrazione comunale. “All’incredulità dei primi momenti” – afferma il movimento –“ si sta sostituendo la rabbia crescente dei cittadini per un aumento così vistoso. Nessuno vuole esimersi dal pagare le tasse, a patto che siano giuste e si riceva un servizio. In questo caso,ironia della sorte, le bollette sono arrivate quando gli operatori ecologici erano in sciopero, come è ormai tragica prassi, per il mancato pagamento degli stipendi arretrati. La delibera di giunta numero 136 del 24 aprile 2009, firmata dal sindaco e all’unanimità da tutti gli assessori”, – spiega Inzolia –“ ha aumentato tale tassa per coprire i costi del servizio al 100%. Nulla di sbagliato se non fosse per il fatto che dal 2004 non si è provveduto all’adeguamento graduale e sostenibile dapprima certamente per incapacità e incoscienza amministrativa e, in tempi di campagna elettorale, per non indispettire i possibili elettori. Questa è la prova provata del terrore che l’amministrazione ha ad affrontare le enormi sacche di evasione che ci sarebbero, specie in capo a entità che negli anni avrebbero accumulato debiti milionari. Si preferisce aggredire i deboli, è più facile! A appare evidente  che la maggioranza (anche se a composizione sempre più variabile) vota bovinamente quanto propinato dall’amministrazione e che l’opposizione non sa leggere i documenti e si accoda acriticamente”.

   Giulia  Càsole

Don Miguel Cavallè al Circolo Unione Augusta

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“Vincere l’Indifferenza”. Questo il titolo del libro di Padre Miguel Cavallè, questo il titolo della Conferenza che lo stesso ha tenuto al Circolo Unione giovedì 24 febbraio. Una partecipazione massiva ha caratterizzato quello che si può definire un vero evento  formativo-culturale . Il salone di rappresentanza era strapieno e molta gente ha dovuto rinunciare a parteciparvi per mancanza di posti.  Luci spente all’inizio, al pianoforte il maestro Rosy Messina , al microfono la sorella Cettina e l’avv. Giovanni Intravaia per una accorata recitazione di brani prodotti ad hoc da quest’ultimo,  e sullo schermo gigante uno scorrere di immagini veramente toccanti, di quelle che appunto non possono lasciare il pubblico in atteggiamento di indifferenza.  L’avvocato    introduce l’argomento della serata e presenta con tanto di rispettabile curriculum, il conferenziere, Padre Miguel.  Le ultime scene hanno riprodotto le gesta di  carità  di Madre Teresa di Calcutta e dello stesso Sacerdote dei “Legionari di Cristo” circondato da un gruppo di poveri bimbi di colore, ma la piacevole e dotta conversazione che segue assume quasi i toni di una lectio magistralis su argomenti di economia, scienza, geopolitica, sociologia, filosofia,  di teologia  per concludersi con una chiara esortazione , diretta in particolare al popolo presente dei Cattolici, di comportarsi come tali e di preferire l’eccellenza alla mediocrità.  “Il mondo – ha tenuto ad evidenziare il reverendo –  attraversa una fase di cambiamento, di svolta epocale. Le sfide sono tante e delicate. Per  affrontarle, in modo da realizzare il bene della persona umana, è necessario che quest’ultima si rimbocchi le maniche e prenda tra le mani i fili della storia.  Solo così l’uomo d’oggi potrà uscire dall’apatia e dal sonno e vincere l’indifferenza”.  La presidente del Circolo, dott.ssa Gaetana Bruno Ferraguto,  ha ringraziato padre Miguel e l’avv. Intravaia  per aver offerto questi spunti di riflessione sul momento storico attuale e sull’uomo che vive e agisce in esso. Qualificati interventi della prof.ssa Tea Sortino, Dirigente Scolastico del I° Istituto Comprensivo P. Di Napoli, della prof.ssa Angela Gigli, Presidente Provinciale Fraternita Laica Domenicana “ S Tommaso D’Aquino”, del prof. Giuseppe Garilli e del prof. Alberto Terranova hanno impreziosito la serata conclusasi, al solito, con scambio di doni e fiori alle signore.

      Gaetano   Gulino

Recensione di Giovanni Intravaia- Presidente dell’Accademia Cattolica della Santa Croce di Gerusalemme – promotore dell’evento.<< È bello   pensare, di “esserci  nella storia “, se quel personale “essere nella storia” ha   un senso. Per fare questo, cioè per “vivere con senso”, sembra indispensabile tenere presenti almeno tre cose: la consapevolezza del momento storico in cui si vive, la conoscenza del proprio ruolo in questo mondo e l’accettazione della responsabilità di fronte alla propria missione . L’ ispirazione del libro    nasce    dalla lettura della Parola di Dio , in questo caso non attraverso le Scritture, ma attraverso gli Atti del Magistero della Chiesa, in particolare attraverso la lettura dell’ Esortazione Apostolica Novo Millennio Ineunte, degli inizi dell’anno 2000.In essa, Giovanni Paolo II , parlava della vita cristiana incentrata,   nel « trasformare con Cristo la storia ».Si tratta di una chiamata personale ad “essere nella storia”, per trasformare la storia    e renderla  più rispettosa dell’ uomo. Perciò è nato questo libro. La speranza che queste righe possano essere di concreto aiuto  in questa direzione, è  l’ obiettivo che ha mosso l’autore, un Occidentale che ama l’Occidente. Padre Miguel Cavallè, con un linguaggio straordinariamente chiaro e diretto, ha la capacità di indicare una strada per giungere alla soluzione e lo fa senza disturbare governi, organizzazioni sovranazionali o internazionali  , ma indirizzandosi al lettore del libro. L’autore non fornisce un palliativo, né alcun “buonismo”. Non ci dà una medicina facile da prendere, ma che ha tante controindicazioni e quel che è peggio che non è in grado di curare. Il testo pone il lettore al centro del mondo assieme agli altri, tanti o pochi che siano, con i quali condividiamo ogni nostro giorno, ogni nostro anno di esistenza. In questo senso gli ambiti del contendere sono tre: quello dei mezzi di comunicazione di massa, quello dell’educazione o della famiglia e della scuola, quello del Diritto che deve essere in grado di esplicarsi autenticamente in diversi ambiti. Dalle visioni generali, arriviamo alla nostra individualità, alla nostra responsabilità e scopriamo una forte chiamata a vincere le resistenze. Sembra una soluzione semplice e naturale, invece può richiederci fatica, impegno e addirittura stanchezza. Ciò può ci ricondurci all’indifferenza, contro la quale la soluzione è soltanto guardare ad una speranza che sola è in grado di muovere il mondo nella direzione della felicità.Il testo di P. Miguel Cavallé  ha un pregio straordinario: con parole chiare e non dispersive ci dona una soluzione semplice e piena di Speranza, per chiamare il mondo alla Felicità. Tanti vi hanno rinunciato ed hanno la pretesa che anche gli altri vi rinuncino,  ma l’orgoglio che li anima non si può conciliare  con il vero e con il bene, e alla fine tale orgoglio si abbraccia unicamente alla disperazione e non certo alla Speranza. Questa invece,  apre all’Infinito e   ci chiama ad essere coraggiosi, sicuri e determinati>>.

Vincere l’indifferenza

MiguelCavalle11_thumb.jpgcopertina libro cavalle.jpgGiovedi 24 febbraio, alle ore 18.30, nel salone di rappresentanza del Circolo Unione di Augusta, Padre Miguel Cavallè ha tenuto una conferenza sul suo libro “Vincere l’Indifferenza”  organizzata dall’avv. Giovanni Intravaia, Presidente dell’ Accademia Cattolica della Santa Croce di Gerusalemme. Padre Miguel Cavallè, sacerdote dei Legionari di Cristo, è nato a Barcellona, Spagna, dove  ha vissuto i primi 18 anni della sua vita. In quella città ha sentito  la chiamata di Dio alla consacrazione totale a Lui e, dopo il liceo, è  entrato a far parte della Congregazione dei Legionari di Cristo (1986). Ha vissuto tre anni in Città del Messico, come direttore accademico dell’Irish Institute. Il 1 gennaio dell’anno 2000 è stato ordinato sacerdote. E’ laureato in filosofia (1996) e in teologia (2001). Ha  conseguito il  Master in “Studi Umanistici Classici” (Salamanca, 1989), “Bioetica” (Roma, 1998), “Chiesa, Ecumenismo e Religioni” (Roma, 2010). Ha interrotto il dottorato di ricerca in teologia dogmatica, per dedicarsi interamente alla pastorale con le anime, e ciò  da dieci anni, incessantemente, fino ad oggi, principalmente nel meridione d’Italia. Ha fondato centri culturali in diverse città d’Italia. Ha tenuto e tiene conferenze su temi di attualità in Italia, Spagna, Stati Uniti, Messico, Venezuela, Cile, Colombia e Brasile.  E’ Presidente della “Fondazione Villaggio dei Ragazzi” di Maddaloni (CE) e Coordinatore del Movimento Regnum Christi per il  Sud Italia. Ha fondato e presiede l’ONG “V.I.D.A. – Volunteers for International Development Associated” il cui scopo è quello di  aiutare le persone, in modo particolare i bambini, che vivono in situazione di particolare disagio nei paesi del terzo mondo, soprattutto in India.

Dichiara di essere << Profondamente felice >> ! “

    G T