L’aumento esagerato della tassa sui rifiuti solidi urbani ad Augusta

Augusta. Il Sindaco Carrubba “spiega” la TARSU

untitled.jpgL’aumento della Tarsu, la cui bollettazione è proprio in questi giorni in distribuzione da parte della Serit, merita alcuni chiarimenti anche in virtù della ridda di voci ed accuse, molte delle quali qualunquiste e demagogiche, che si sono mosse nei confronti del Sindaco, dell’Amministrazione e del Consiglio Comunale.   Sarebbe bastato fare un sereno ed oggettivo riscontro della complessa normativa, ed in particolare delle leggi regionali e delle circolari a chiarimento, per rendersi conto che in capo ai comuni verte ormai da tempo l’obbligo di coprire integralmente il costo del servizio di raccolta rifiuti, spazzamento e conferimento in discarica, e che la mancata copertura comporta sanzioni a carico degli amministratori, Sindaco ed Amministrazione Comunale, con il commissariamento da parte della Regione Siciliana, oltre alla contestazione delle responsabilità di ordine penale e contabile per danno alle casse comunali.  Sino al 2008 il Comune di Augusta ha operato secondo quanto prevedeva la precedente normativa, che imponeva la copertura del costo del servizio “almeno al 50%”, proprio per non pesare oltre misura sulle tasche dei cittadini. Nel frattempo è stata data priorità all’avvio di una più incisiva lotta per scovare gli evasori.  In virtù del nuovo orientamento normativo, ed anche a causa del taglio dell’ICI prima casa stabilito dal Governo Nazionale, per il 2009 l’Amministrazione Comunale ha DOVUTO aumentare la TARSU per prevedere una maggiore copertura del costo del servizio.  Và sottolineato che l’aumento di cui si parla non realizza ancora la copertura integrale, al 100%, come da qualcuno erroneamente sostenuto, ma solo al 73.93%. Per maggiore chiarezza e completezza è utile riportare le cifre corrette: il costo totale di gestione del ciclo integrato dei rifiuti, cioè della raccolta e del conferimento in discarica è pari ad € 6.898.056,00, compreso il costo dello spazzamento, che la legge consente di detrarre dalla tassazione, e che è pari a € 1.034.708,40.  Per contenere al massimo l’aumento, si è infatti scelto di detrarre dal costo di cui è imposta la copertura, la quota massima consentita dalla legge.  Il costo sul quale va computata la Tarsu, risulta quindi di € 5.863.346,60; l’importo coperto dal ruolo 2009 in riscossione è di € 4.335.122,56, pari al 73.93% del costo totale; la parte residua, necessaria per coprire il costo del servizio, rimane pertanto ancora a carico di altre voci di entrata del bilancio comunale.  Riguardo la contestata mancata gradualità dell’applicazione dell’aumento, va sottolineato come la distribuzione in più anni avrebbe lasciato invariato l’importo relativo al 2009 e prodotto come unico effetto concreto quello di far pagare ai cittadini, già negli anni scorsi, somme considerevolmente più elevate rispetto a quelle effettivamente versate.  Si è trattato di una scelta che ha tenuto conto della necessità di tutelare i cittadini, soprattutto i più deboli, già colpiti dagli effetti della crisi economica in atto.  È poi utile ricordare, che la tariffa Tarsu applicata al ruolo 2009 rimane in assoluto una delle più basse e che, a proposito di tassazione, il Comune di Augusta è uno dei pochissimi in Italia dove non viene applicata l’addizionale Irpef, esentando i propri contribuenti di una ulteriore imposta che farebbe affluire – con certezza – ogni anno almeno 3 milioni di euro al bilancio comunale garantendo una più serena gestione dei servizi erogati dall’ente per i cittadini.