OCCORRE UNA RIVOLTA POPOLARE PER SALVARE L’OSPEDALE CIVICO?

ospeda.jpgAUGUSTA. Ranno e i suoi sette colleghi consiglieri comunali dell’ MPA si sono limitati a  auto spendersi dal partito di Lombardo, auspicando un forte movimento trasversale per  vincere la volontà politica di ridurre il Muscatello un poliambulatorio con qualche posto letto. Qualche altro politico afferma di voler parlare con  qualche legale per denunciare penalmente Lombardo e il suo assessore Russo per la mancata applicazione della legge regionale che invece prevede il potenziamento dell’ospedale. Gli autonomisti lombardiani di Augusta avrebbero fatto meglio a spedire le tessere a Lombardo anziché depositarle, depositarle dove?

Taluni  politici minacciano di denunciare Lombardo e Russo. Perché non passano dalle parole ai fatti?

 A Lentini, un deputato regionale minaccia di incatenarsi se il nuovo ospedale della ua città non verrà aperto in tempi brevi.

 Qui ad Augusta un medico, Riccardo Fazio, ex primario di Pediatria, sostiene che occorre una rivolta popolare per evitare la chiusura del Muscatello. Chi dovrebbe guidare la rivolta?  Ma, soprattutto, dov’è la popolazione come quella del 1960? Oltre al gesto di protesta di Ranno e dei suoi, per ora non si registrano altre iniziative a favore del Muscatello. Intanto, incombe la spada di Damocle della chiusura dei reparti.

Forse sarebbe meglio se i cittadini si organizzassero spontaneamente e scendessero in piazza, senza curarsi dei partiti, che pure qui pescano in abbondanza.

Sarebbe bello se la popolazione dei cosiddetti social network prendesse coscienza.

 Giorgio Càsole

OCCORRE UNA RIVOLTA POPOLARE PER SALVARE L’OSPEDALE CIVICO?ultima modifica: 2011-02-25T11:36:00+01:00da leodar1
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Un pensiero su “OCCORRE UNA RIVOLTA POPOLARE PER SALVARE L’OSPEDALE CIVICO?

  1. Gli augustani quelli degli anni “60, caro mio Giorgio non ci sono piu e se ne è rimasto qualcuno si rode dentro come me, io perche sono lontano e lui magari perche oramai le forze lo hanno abbandonato. Gli augustani di oggi hanno solo la cittadinanza ad Augusta, quello che le manca è l’amor patrio, ed ognuno se ne sta per i c.. pardon per i fatti suoi, se se ne rendessere conto cova vuol dire questo probema la rivolta sarebbe pari a quella LIBICA o EGIZiA di questi giorni, ma non è cosa nostra, finche un giorno “troppo tardi” saranno loro a lamentarsi, chi mal fa a se stesso pianga e se ne stia zitto.

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