AUGUSTA/ GIORNATA PER LA VITA, PENSANDO AL FUTURO

3770670769AUGUSTA – Domenica 2 febbraio, dalle 9,00 alle 13,00, in P.zza Duomo si svolgerà la manifestazione cittadina intitolata GIORNATA DELLA VITA, sul tema ” GENERARE FUTURO” . Saranno presenti varie associazioni, tra cui ‘AFI Augusta che l’organizza, AUSER, MISERICORDIE, CROCE ROSSA, ASS. ANTIVIOLENZA, MARIONETTE ITALO CINESI, ‘OREB, ‘AIFO, APS MUSMEA, STELLA MARIS, FRATRES, INTERCULTURA, SCOUT BORGATA, ecc. La finalità, mostrare che ad Augusta c’è un “buon capitale sociale” che ha in comune il rispetto e la promozione della vita umana. Immagini, disegni, foto, depliant, mostreranno le attività delle associazioni. Per la Giornata della vita, alle ore 18,30 in Chiesa Madre sarà celebrata la Santa Messa, presieduta dall’Arciprete, padre Palmiro Prisutto. Sono invitate a partecipare  tutte le associazioni di volontariato.

AUGUSTA/HANGAR, IL GIGANTE ABBANDONATO – di Giorgio Casole

L’appello per la salvaguardia di un monumento eccezionale. Dichiarato monumento nazionale per iniziativa della Sopraintendenza, attende ancora la realizzazione di un progetto che risale al 1989. Un percorso ideale di visita dall’ hangar i forti spagnoli (in centro di porto) 

hang4AUGUSTA. Maestoso, imponente, abbandonato  e in percolo (dopo il tentativo di fruizione messo in atto dall’associazione  Hangar team, convenzionata con il Comune). Così potremmo sinteticamente definire l’ hangar per dirigibili, che domina, come un tempio greco sull’ acropoli, la baia di Augusta: il primo esempio italiano di architettura militare posto sotto il vincolo della tutela monumentale dalla Soprintendenza di Siracusa. “L’ hangar di Augusta è una delle pochissime opere di tal genere esistenti in Europa. Costituisce, quindi, un prezioso esempio di architettura militare ed è, nel contempo, una valida hang3testimonianza sullo stato dell’arte delle grandi costruzioni in cemento armato all’inizio del secolo,”, il Novecento. Così si legge nella motivazione per il vincolo, redatta dall’architetto Pavone della Soprintendenza aretusea, che nel 1989 annunciò un progetto di restauro conservativo “già in cantiere”. Pavone assicurò: ”Ci misureremo con nuove tecnologie e soluzioni all’avanguardia”. Nel 1989, infatti, si registrò un “cedimento sottofondazionale sotto il portone principale”, come dnunciò l’architetto augustano Francesco Lombardo, autore, con la sua collega Giovanna Cavallo, di uno studio sul recupero funzionale dell’hangar. Il cedimento provocò una grossa lesione in un punto delicato della struttura, “tanto che un contrafforte sta per cedere”, preconizzava  Lombardo, il quale va  che l’Aeronautica militare, proprietaria dell’area,  era intervenuta per frenare “lo sbilanciamento in avanti della parte anteriore dell’edificio. Il Comando della Terza Regione Area, di stanza a Bari, riconosceva  che l’hangar era in “cattive condizioni” ma, a quanto pare, non aveva  intenzione di sborsare più una lira, pur riconoscendo il pregio dell’opera monumento nazionale. Il tenente colonnello Eugenio D’Amico, addetto stampa di quel comando, confermò all’autore di queste righe che “trattandosi di un complesso che non riveste più interesse per fini specifici di difesa dell’Aeronautica e la cui custodia e conservazione richiede l’impiego di notevoli risorse che la Forza armata istituzionale non può distrarre dalle risorse necessarie all’assolvimento di fini specifici, il Comando ha già da tempo avviato una proposta per la dismissione dell’area, sulla cui successiva destinazione è competente il Ministero-Difesa”. Al ministero della Difesa si  rivolse l’allora sindaco di Augusta, Pippo Gulino, per chiedere formalmente l’acquisizione al demanio comunale dell’hangar, degli edifici circostanti e di circa quaranta ettari di terreno dell’area comprensoriale, un tempo aeroporto “Luigi Spagnolo”, oggi area verde a macchia mediterranea, “ideale cornice a impianti sportivi di base (campo di calcio e campi da tennis, già esistenti, ma abbandonati), percorsi di corsa campestre e piste ciclabili”, auspicava  il sindaco Gulino, il quale affermava  che “gli edifici già esistenti, ristrutturati, potrebbero ospitare punti di ristoro, sale convegni e centri sociali, l’hangar debitamente ristrutturato e salvato dalle angherie del tempo e dal disinteresse delle ultime generazioni, potrebbe diventare una struttura polifunzionale (fiere, spettacoli, incontri sportivi), mantenendo la sua natura e importanza di monumento storico”.In effetti l’hangar con i suoi 86.000 metri cubi, all’interno dei quali visitatori antichi e recenti, ospiti volontari o forzati hanno lasciato una variegata testimonianza attraverso graffiti e scritture più o meno deprimenti, potrebbe divenire un enorme contenitore di svariate attività: dall’auditorium del teatro, dall’albergo-foresteria al ristorante, dalla sala esposizioni al centro commerciale (con annessi magazzini).

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PRIMA OPERAZIONE DI TRANSHIPMENT NELLA RADA DI AUGUSTA

1914AUGUSTA – Si è concluso nei giorni scorsi, all’interno della rada di Augusta la prima operazione di transhipment di prodotti liquidi alla rinfusa. Già da diversi anni una locale Agenzia marittima ha interessato le Autorità Competenti affinchè nel porto di Augusta riprendano queste attività di allibo, ossia “il trasferimento di tutto o parte del carico da una nave all’altra, quando esse sono ormeggiate l’una all’altra”. L’operazione in parola è disciplinata sotto l’aspetto tecnico dal Decreto dell’allora Ministero della Marina Mercantile del 3 maggio 1984 e dall’Ordinanza della Capitaneria di porto n.15 del 4 aprile 1995, e quello commerciale dalla delibera n.42 del 3 settembre 2013 dell’Autorità Portuale, che ha previsto una riduzione della tassa di ancoraggio per siffatta specie di operazioni commerciali. La prima autorizzazione è stata rilasciata dalla Capitaneria di Porto sul finire del dicembre 2013, preceduta da un incontro con i servizi tecnico-nautici e portuali (Corporazione Piloti Augusta e Siracusa, Società concessionaria del servizio di Rimorchio, Gruppo Ormeggiatori, Gruppo Barcaioli, Servizio Chimico di porto, Società autorizzata al servizio integrativo antincendio e Agenzia marittima raccomandataria Italnoli) in ordine alla fattibilità in termini di sicurezza della navigazione e prevenzione dagli inquinamenti degli allibi nel porto di Augusta. Nel primo mese di attività sono stati già effettuati n° 8 operazioni di allibo con una movimentazione di tonn. 145.000 circa di prodotti petroliferi, tra cui greggio, gasolio e nafta. Le misure di sicurezza poste in essere e la professionalità degli operatori portuali hanno garantito la regolarità delle operazioni di allibo non riscontrando alcuna criticità, per cui si ritiene che tale attività possa continuare con regolarità, soprattutto durante la stagione invernale che fa preferire la protezione dai marosi della rada interna del porto di Augusta ad attività in off shore. L’Autorità Portuale esprime soddisfazione per l’avvio delle attività di specie, preparate nei mesi scorsi con le imprese interessate, adottando soluzioni tecnico economiche innovative con vantaggio per l’intera portualità dando esempio di proficua collaborazione tra istituzioni ed operatori così come previsto e nel rispetto dalla corretta applicazione della legge 84/94.

CONCLUSASI POSITIVAMENTE LA SPERIMENTAZIONE DEL BIOCOMBUSTIBILE SUL PATTUGLIATORE FOSCARI DELLA MARINA MILITARE

foscari-prima-nave-della-marina-greenAUGUSTA – Si è conclusa ieri, ad Augusta – SR-  la sperimentazione  del biocombustibile a base di Green Diesel sul pattugliatore d’altura Foscari della Marina Militare italiana. Il gasolio navale verde è una miscela formulata dalla Marina Militare con Eni, contenente il 50% di F76 e il 50% di frazione bio di seconda generazione, ottenuta da feedstock non in competizione col mercato alimentare. L’elevato contenuto di biocombustibile di nuova generazione è un risultato di eccellenza per il trasporto marittimo in generale. La produzione del gasolio navale verde avverrá in Italia, nella bio- raffineria di Porto Marghera  – VE – a partire da marzo 2014. I risultati delle prove sono eloquenti: il passaggio da un combustibile all’altro è avvenuto senza alcuna variazione delle prestazioni e dei parametri termodinamici dei motori di propulsione e dei generatori. La riduzione misurata delle emissioni di anidride carbonica e di emissioni inquinanti è in linea con le attese. Il nuovo prodotto è compatibile con le macchine e con i circuiti esistenti senza apportare alcuna modifica e senza adottare particolari accorgimenti. Il C.A. Mario Culcasi, comandante delle Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera, ha evidenziato come “il passaggio al combustibile navale verde è stato trasparente, impercettibile, lo scenario a bordo non è per niente cambiato”. La Marina Militare italiana è la prima in Europa a sperimentare operativamente il green diesel, in anticipo anche rispetto alla scadenza europea che prevede l’uso del 10% di frazione bio entro il 2020. Ha condiviso la soddisfazione per il buon esito delle prove anche tutto il personale tecnico dell’Eni cha assistito e supportato le prove e che ha commentato: “la sperimentazione di questo green diesel da parte della Marina Militare è un banco di prova di assoluta eccellenza, in quanto la quota bio utilizzata per la formulazione del combustibile ha toccato il 50%”. Navi militari eco-efficienti permetteranno in futuro di ridurre il consumo di derivati petroliferi, contribuendo al raggiungimento degli impegni assunti dall’Italia e dall’Unione Europea in campo internazionale sul contenimento delle emissioni di inquinanti atmosferici e di gas serra, in accordo con le linee guida della Strategia Energetica Nazionale.

  MM

AUGUSTA/PUCCIO FORESTIERE: “IL FUTURO E’ QUI, ADESSO”!

foreAUGUSTA. “Il futuro è adesso, il futuro è qui per la Augusta delle migliori tradizioni”. Sono state le parole d’incoraggiamento dell’avvocato Puccio Forestiere all’inaugurazione della  Consulta Cittadina nel salone di Palazzo Migneco Omedei ad Augusta, venerdì 24 gennaio. L’avv. Forestiere, Il generale Inzolia, Angelo Pasqua e Massimo Casertano hanno lavorato nel corso di questi mesi per la realizzazione di quella che è stata definita una “Consulta cittadina aperta” allo scopo di riscattare un paese ricco di risorse che  per troppi anni è stato nelle mani di chi ,accusato di cattiva gestione amministrativa e finanziaria, ha subito le implicazioni giudiziarie. Secondo Forestiere, Inzolia, Pasqua e Casertano, c’è la necessità, dunque, per il nostro territorio di una nuova classe dirigente che non abbia particolari connotazioni politiche-partitiche, che si regga su basi civiche e possa contare su coloro che non siano i soliti “mestieranti della politica”, ma siano esperti, tecnici, professionisti che riescano a dare corpo a nuove idee e progetti, in cui siano coinvolti anche e soprattutto i giovani,  i quali oltre ad aver subìto il fenomeno dell’inquinamento industriale,  a cui non si è opposta la generazione precedente,  si ritrovano a fare i conti  con il presente e con il futuro, anche perché si  sono persi il valore dell’onestà e  quello dell’impegno comunitario. Una realtà, quella augustana, in cui esiste una percentuale di disoccupazione troppo alta, in cui non vengono più finanziati i fondi per l’adeguamento sismico,   e  dove, tuttavia c’è ancora un sentiero illuminato dalla  fiducia nella democrazia-meritocratica. Con le asce pronte ad abbattere il fenomeno del clientelismo,  che ne ha bloccato l’emersione, tante figure professionali  (attualmente una trentina”) si sono messe a disposizione del paese, fermamente intenzionate a far parte attivamente della consulta come “legittima difesa collettiva”. Con una velata indignazione e con lo sguardo speranzoso il generale Inzolia ha ribadito i due punti fermi su cui bisogna necessariamente e tempestivamente intervenire: riaffermazione della legalità e maggiore sicurezza nel territorio.

Cecilia Càsole  –  Da sin: Casertano,Forestiere, Inzolia, Pasqua

I giovani del Mègara e la sessualità

aforismi-sessualita-2AUGUSTA – Il sesso è ormai, a partire dalle lotte femministe degli anni 60 e 70, un argomento di discussione affrontato liberamente e senza preconcetti. In Italia però, per motivi culturali, molti tendono a considerare la sfera sessuale un tabù, qualcosa che implica vergogna. Nonostante ciò, negli ultimi anni sono stati fatti molti passi in avanti e la nuova generazione è molto più curiosa e aperta alla conoscenza rispetto ai suoi predecessori. E’ chiaro che uno dei punti nevralgici di questo cambiamento è la scuola, meta di passaggio tra l’età adolescenziale e quella adulta. Nello specifico, l’unico strumento libero da vincoli che gli studenti hanno per esprimersi è l’Assemblea d’Istituto, un evento a cadenza mensile che ha il compito di affrontare un argomento scelto in precedenza sempre dai ragazzi. E durante l’ultima assemblea d’Istituto del Liceo Mègara di Augusta, svoltasi nei locali dell’Aula Magna dell’ITIS, il tema è stato proprio la sessualità. Si è scelto tale argomento poiché alcune ragazze del Liceo avevano effettuato due settimane prima un sondaggio sul sesso, i cui risultati hanno svelato una conoscenza dell’argomento precaria e poco precisa.  L’Assemblea è stata divisa in due giorni, 22 e 23 Gennaio, per motivi di spazio. Il dibattito è stato supportato dal parere scientifico di due esperti dell’ASP di Siracusa, la sessuologa dott. Messina e lo psicologo dott. Saraceno; la gestione pratica è stata invece svolta dai rappresentanti di Istituto e della Consulta Provinciale che, appartenendo essi stessi al corpo studentesco, riescono sempre a controllare l’impulsività dei compagni. Dopo un breve saluto della preside prof. ssa Castorina, sono iniziati i lavori dell’assemblea: due ragazze hanno esposto i risultati del sondaggio su citato, poi gli esperti hanno iniziato un “vademecum” sul sesso;  la sete di conoscenza dei ragazzi si è manifestata sin dai primi minuti, con numerosissime domande da parte di un pubblico via via sempre più catturato e attento. La prima parte dell’assemblea è stata puramente teorica, affrontando l’argomento “Sesso” a 360° (dalla contraccezione a un’osservazione attenta dei genitali maschili e femminili con proiezioni digitali) per dare ai ragazzi una conoscenza generale dell’argomento prima di addentrarsi in profondità. La seconda parte è stata invece dedicata alle domande rivolte agli esperti, divise in due sezioni: le domande anonime, una per classe, e quelle spontanee da parte del pubblico. La dott. Messina e il dott. Saraceno hanno risposto egregiamente ad ogni quesito, sfatando dubbi e luoghi comuni accompagnando dolcemente l’Assemblea ad una felice conclusione. Nonostante il tempo relativamente breve (circa 3 ore), il sottoscritto ha avuto modo di rilevare tra i ragazzi un aumento esponenziale nell’attenzione per la contraccezione e le Malattie Sessualmente Trasmissibili grazie alle parole degli esperti. Come si dice negli USA, “Mission Accomplished”.

   Joseph Insirello

AUGUSTA/QUANDO IL PROF NON OSAVA PRONUCIARE LA PAROLA “CUL”

downloadAUGUSTA. Quasi 5o anni fa, nel 1966, alcuni studenti, due ragazzi e una ragazza,  del prestigioso liceo “Parini” di Milano pubblicarono sul loro  giornale d’Istituto, La zanzara, un’inchiesta sui giovani e la sessualità. L’inchiesta provocò uno scandalo che superò i confini del liceo e di Milano.  I tre giovani furono accusati di oscenità e di “corruzione di minorenni”, perché le ragazze intervistate   non avevano la maggiore età. In virtù di una legge fascista in vigore, il giudice incaricato dell’indagine obbligò gli studenti a spogliarsi, per verificare l’esistenza di tare fisiche e psicologiche. I maschi  si spogliarono, la ragazza rifiutò  decisamente. Finirono sotto processo e su tutti i giornali. Il caso “La zanzara” divenne un caso nazionale. I tre studenti alla fine furono assolti, ma  il caso divenne emblematico d’un’Italia in cui  la censura la faceva da padrona e in cui non  si poteva pronunciare la parola sesso senza timore. Ricordo la mia insegnante di biologia  che, al liceo, saltava a piè pari il capitolo sulla riproduzione; ricordo che, nello stesso liceo, il mio insegnante di Italiano  nel leggere un  verso di Dante sulla scurrilità dei dèmoni infernali, “ed elli avea del cul fatto trombetta”, saltava la parola “cul”, mentre tutti  seguivamo il testo e leggevamo la parola censurata dal docente; ricordo le mie compage di classe che bisbigliavano la parola “assorbente”, per indicare il  tampone intimo indossato durante le mestruazioni e quando io percepii la parola credevo si trattasse  della carta assorbente, usata per asciugare l’inchiostro della penna stilografica; ricordo bene quell’anno perché  diedi vita al giornale studentesco del liceo Il Cicerone , che gravava interamente sulle mie spalle, anche dal punto di vista finanziario, ma che, per poter vendere fra i ragazzi del liceo,  dovevo sottoporre al visto censorio di quello stesso insegnante che non osava pronunciare la parola cul . Dopo quasi mezzo secolo, in quello stesso liceo  si può parlare di sesso, tranquillamente, ufficialmente, com’è successo in una recente assemblea di istituto,  che qui viene riferita da uno studente quindicenne.

   Giorgio Càsole

AUGUSTA/ PERIODO DI ISCRIZIONI, IL LICEO ORIENTA

AAAAUGUSTA. Domenica 26 gennaio 2014: Welcome Sunday. I  ragazzi del liceo Mègara il benvenuto l’hanno dato davvero a molte persone, alunni e genitori che presto si troveranno ad affrontare la fatidica scelta, che con l’aiuto di questa particolare manifestazione forse sarà un po’ più semplice. Già alla 10,00 un nutrito gruppo di persone si trovava nell’aula Vallet del plesso centrale del nostro istituto, pronto ad ascoltare i saluti e i consigli dei docenti della commissione Orientamento e della vicepreside, la prof.ssa Gabriella Rista, in rappresentanza anche della nostra dirigente, assente per motivi istituzionali. Dopo aver presentato la scuola e i piani d’offerta formativa di ciascuno dei quattro indirizzi che la compongono, classico, scientifico, scienze umane e linguistico, i docenti hanno ricordato l’importanza del liceo e in particolare del nostro liceo per il nostro territorio, esprimendo infine la loro gioia per questo momento di comunione tra scuola e famiglia, creato esclusivamente per il futuro dei giovani augustani. Al termine della presentazione iniziale, le famiglie hanno cominciato il percorso all’interno della nostra scuola, visitando i laboratori allestiti per presentare le singole materie.

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BIOCOMBUSTIBILE SU NAVI MILITARI? PARTITO IL PROGETTO “FLOTTA VERDE”

green-diesel-153AUGUSTA – Nei giorni 28-29 gennaio, avrà luogo la sperimentazione di un biocombustibile a base di Green Diesel sul Pattugliatore d’Altura Foscari della Marina Militare Italiana. Il progetto “Flotta Verde”, della durata di circa un anno, nasce dall’esigenza operativa di individuare un prodotto alternativo al combustibile navale di origine fossile (gasolio codice NATO F76), utilizzato a bordo delle Unità Navali. Navi militari eco-efficienti permetteranno in futuro di ridurre il consumo di derivati petroliferi, contribuendo al raggiungimento degli impegni assunti dall’Italia e dall’Unione Europea in campo internazionale sul contenimento delle emissioni di inquinanti atmosferici e di gas serra, in accordo con le linee guida della Strategia Energetica Nazionale. La sperimentazione a bordo di Nave Foscari, rappresenta la fase conclusiva di un progetto di ricerca nato dalla collaborazione tra Marina Militare ed Eni. Con esso si completa la prima fase della sperimentazione del gasolio navale verde, il combustibile di nuova generazione. Mercoledì 29 gennaio p.v., alle ore 10.00, avrà luogo a bordo del Pattugliatore d’Altura Foscari, ormeggiato presso la Banchina Tullio Marcon ad Augusta (SR), un incontro con la stampa, durante il quale saranno discussi i risultati della sperimentazione.

  MM

IL MISTERO DELL’ IMMAGINE DELLA PORTA DI TERRA DI AUGUSTA

l (321)AUGUSTA – Nel 1680 il vicere’ di Sicilia, conte Francesco di Benavides, a tutela della città di Augusta e del suo porto, diede incarico a  Carlos De Grunembergh, nobile ingegnere di chiara fama, di migliorare le fortificazioni. De Grunembergh lavorò per apportare molte migliorie, progettando anche due monumentali porte di terra:  la Porta Spagnola, superbamente eretta all’ingresso dell’ isola e quella del Rivellino o Quintana, dal nome di un consigliere del viceré che diresse i lavori,  della quale ad oggi rimangono solo parte dello stipite sinistro e la colonna tortile, una spirale con funzione decorativa. Il Rivellino Quintana (1682), posto su un isolotto triangolare, fungeva da avamposto militare a difesa della città. In origine, un istmo congiungeva alla terraferma l’isola di Augusta. Nel 1671, nel corso dei grandi lavori di potenziamento della Piazzaforte, l’istmo fu tagliato, creando un fossato, e da quel momento questa zona fu chiamata “la tagliata”. Furono tre all’ origine i Rivellini, il Quintana, il Sant’Anna e il Santo Stefano, costruiti In architettura militare al posto dell’istmo; quello di S. Stefano, in particolare, sorgeva dove attualmente ha sede il Commissariato P.S. di Augusta. Il collegamento con la terraferma fu assicurato da due ponti levatoi, sostituiti nel 1800 da due stretti ponti in muratura, ampliati poi negli anni ‘30.

Ciò premesso, ai nostri giorni non sono mai pervenute immagini originali dell’ intera struttura del Rivellino Quintanapurtroppo, ad eccezione di quelle relative allo stipite sinistro, quali foto o disegni su cartoncino, come quelli tipici usati nei primi anni del secolo scorso. Per questa nobile ragione, otto anni orsono, due amici appassionati di storia locale, Francesco e Peppe, il pittore della chiesa del Cristo Re e l’amministratore del weblog cittadino, davanti a una tazza di caffè ristretto consumato di sera tardi, decidono di provare una ricostruzione al pc dell’immagine della Porta di Terra del Rivellino Quintana, per poi decidere di effettuarne le prime pubblicazioni in rete, partendo proprio da una foto raffigurante lo stipite rimasto e cercando di garantirne, per quanto possibile, l’originalità, le proporzioni e il fondamento storico. Ecco chiarito il mistero dell’ immagine tanto apprezzata, quanto dai profani disprezzata nei moderni social networking, mentre altri, i più furbi, ne hanno già arbitrariamente attaccato i loghi.

Non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli (O. Wilde).

   Giuseppe Tringali