Augusta, ci “scippano” l’ospedale, ma le patologie restano ad Augusta, Priolo e Melilli

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Con la pubblicazione nel 2006 dell’Atlante della Mortalità e dei Ricoveri per i Tumori e per le Patologie cronico degenerative in Provincia di Siracusa “… Rerum Conoscere Causas”, il terzo della serie, si è chiuso un ciclo di 11 anni (1995-2005) di indagini epidemiologiche che hanno dotato la Provincia di una autorevole e preziosa Banca Dati di indici sanitari, indispensabili alla Sanità provinciale e regionale per attivare i piani di prevenzione, per valutare l’efficienza e la qualità dei servizi sanitari e per preparare programmi di adeguamento e di sviluppo delle strutture sanitarie basati sui bisogni reali della popolazione. Questo ultimo punto è stato esplicitato, dallo stesso Comitato scientifico del Registro Territoriale di Patologia, nel modo seguente: “… il principale obiettivo di questo lavoro, in fondo, rimane quello di poter suggerire al decisore politico e all’alto management ipotesi di allocazione delle risorse e di pianificazione degli interventi sanitari in Provincia di Siracusa attraverso la conoscenza esatta dei dati epidemiologici, collegando la Programmazione Sanitaria dei prossimi anni ai reali bisogni sanitari del territorio siracusano”.

Le linee guida che suggeriscono di utilizzare i dati Epidemiologici a supporto della programmazione sanitaria, da quanto risulta da dichiarazioni rilasciate dai diretti interessati nell’ultimo decennio, sono state condivise all’unanimità dalla Comunità Scientifica, dagli operatori Sanitari e dai Politici, compresi l’Assessore alla Sanità della Regione siciliana in carica dott. Massimo Russo ed il suo predecessore prof. Roberto Lagalla. (vedi appendice) Ma solo a parole e non nei fatti. Sorge, infatti, il dubbio che il piano sanitario regionale, per quel che riguarda la provincia di Siracusa (D.A. n° 1377/2010), sia stato redatto senza rispettare le linee guida condivise da tutti, ossia senza aver preso visione né dei risultati dei numerosi studi monografici condotti saltuariamente da qualificati ricercatori, né dei risultati emersi dalle indagini epidemiologiche sistematiche condotte dal Registro Territoriale di Patologia dell’ASL 8 di Siracusa, dal 1995 al 2005, un arco di tempo di 11 anni sufficiente per validare l’attendibilità e la significatività statistica dei dati. La fondatezza del dubbio deriva dal fatto che, nonostante le indagini epidemiologiche ufficiali abbiano messo in evidenza che nel comprensorio territoriale dei Comuni di Augusta, Melilli e Priolo, sono stati riscontrati i Tassi più alti della provincia di patologie teratogene, perinatali, neonatali e ginecologiche, la Sanità regionale decreta di chiudere i Reparti di ginecologia-ostetricia e pediatria dell’ospedale Muscatello, proprio quei reparti che vantano la domanda sanitaria relativa più alta della Provincia. La conferma della chiusura, che avverrà a breve termine, è stata data con la promulgazione dell’ultimo decreto pubblicato nella GURS del 05/01/2012. Una decisione ritenuta illogica, se si fa fede alla criticità sanitaria locale che deriva dalle patologie sopradette ed incoerente perché contraria alle dichiarazioni fatte da eminenti Personalità e dagli stessi estensori del piano sanitario. (In Appendice vengono riportati stralci delle dichiarazioni fatte da Personalità accademiche, sanitarie e politiche sull’utilizzo delle indagini epidemiologiche ai fini della Programmazione sanitaria). A questo punto, è d’obbligo conoscere cosa è veramente emerso dai dati empirici prodotti e qual è il grado di criticità sanitaria accertato nell’area comunale di Augusta, Melilli e Priolo. Per correttezza bisogna premettere che le indagini epidemiologiche, come tutte le indagini statistiche, si prestano ad essere interpretate in modo diverso da persone diverse per cui è difficile capire qual è il VERO (reale) grado di criticità. Sarebbe quindi giusto che si conoscesse, il grado di criticità percepito dalla gente dalle notizie divulgate dai media negli ultimi decenni, con frequenza quasi giornaliera, ed il grado di criticità reale che è emerso dagli studi epidemiologici ufficiali. Grado di criticità percepito dalla popolazione residente:

1- Incidenza delle malformazioni congenite: circa quattro volte superiori alla media nazionale

2- Mortalità per malformazioni congenite: circa quattro volte superiori alla media nazionale

3- Mortalità per malattie perinatali: circa quattro volte superiori alla media nazionale

4- Mortalità Infantili: media provinciale 62,2% in più della media regionale. Dato su cui pesano notevolmente le mortalità per malformazioni congenite e per malattie perinatali riscontrate ad Augusta e Melilli. (dal che si deduce che in queste due aree comunali i Tassi di Mortalità Infantili dovrebbero essere da terzo mondo)

5- Interruzioni Volontarie di Gravidanza: circa due volte superiori alla media provinciale e circa quattro volte superiori alla media nazionale

6- Mercurio nei Capelli delle Donne di Augusta: 27% in più rispetto alle Donne di Catania. Viene asserito però che “Le concentrazioni di mercurio trovate nei capelli delle donne di Augusta erano molto vicine a quelle riscontrate ai suoi tempi a Minamata” (da rabbrividire!!!)

7- Composti organoclorurati nel latte materno delle puerpere di Augusta: concentrazioni dal 70 all’82% in più rispetto a quelle riscontrate nelle puerpere di Catania. Questo quadro sanitario da allarme rosso così come è stato riportato dai media, per la sua alta drammaticità, è stato definito dalla stampa locale “sconvolgente…e tale da far sobbalzare gli abitanti dei centri industriali della nostra provincia”, ha contribuito ad esasperare gli animi dell’intera popolazione dell’area industriale facendola precipitare in un pericoloso stato di terrore cronico, ed è riuscito persino a polarizzare l’attenzione del mondo intero su questo fenomeno, meglio conosciuto come “Il caso Augusta”. Sembra però che i Responsabili della Sanità regionale non abbiano avvertito la gravità del caso, in quanto, insensibili alla preoccupazione della gente ed al grido di allarme lanciato dalle parti scientifiche, sociali e culturali, e come se nulla fosse successo, decidono di reiterare il decreto che sancisce la soppressione dei due reparti dell’ospedale Muscatello di Augusta, reparti essenziali per i trattamenti terapeutici e per tenere sotto una attenta osservazione l’evolversi di un fenomeno così drammatico.

Grado di criticità sanitaria reale:

A causa delle oggettive difficoltà interpretative dei dati epidemiologici, il grado di criticità sanitaria reale può essere valutato soltanto da specialisti in materia o da enti accreditati come l’OER (Osservatorio Epidemiologico Regionale). Nel caso specifico, anche se, dalla valutazione fatta dall’OER, la situazione sanitaria reale del territorio dovesse risultare meno critica di quella percepita, ma superiore al limite di soglia, (e non può essere altrimenti), non si capisce perché la Sanità si ostina ancora a depotenziare l’ospedale di Augusta anziché rendere più efficienti i servizi essenziali.

Urge allora che la Sanità faccia chiarezza su questo argomento. Personalmente, seppure convinto che i dati diffusi dai media siano stati amplificati ed enfatizzati al massimo, sono altrettanto convinto che la criticità sanitaria in questo territorio resta ancora alta. Ritengo sia doveroso che la Regione presti la massima attenzione affinché le informazioni date alla gente siano veritiere, trasparenti e chiare. Per concludere, se quanto sopraesposto è vero chi può dare torto alla popolazione di questa area geografica, che tanto ha dato allo Stato e alla Regione, quando contestano il decreto che ritengono ingiusto perché redatto disattendendo le norme basilari che regolano la programmazione sanitaria? In fondo non chiedono altro che sia riconosciuto loro il diritto alla Salute, sancito dalla nostra Costituzione e dalla Organizzazione Mondiale della Sanità. Vogliamo ribadire che i cittadini di questa area industriale NON CHIEDONO PRIVILEGI MA SOLTANTO CHE LA GIUSTIZIA PREVALGA SULLA INGIUSTIZIA.

Giuseppe MOSCHITTO  – Chimico industriale

Le associazioni locali augustane e sortinesi, con il contributo della Comunità Europea, per uno stile di vita sano rispetto al disagio e alle dipendenze patologiche

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Sono approdati  a Sortino i giovani operatori sociali provenienti da Francia, Spagna, e Romania per partecipare al progetto “PLAY SAFE. THEATER FOR RISK AND PREVENTION”,  a cura di Associazione culturale IL MURO, Lunaria, Legambiente Sortino, centro studi Faber, del comune di Sortino e del supporto logistico operativo dell’AVCS di Siracusa.  Si tratta di un percorso di studio del teatro come mezzo di peer – education e di comunicazione per uno stile di vita sano rispetto al disagio e alle dipendenze patologiche. Lo scambio internazionale dello Youth Programm è avvenuto mediante  incontri con pedagogisti, psicologi, operatori di strada e, ovviamente, un workshop teatrale tenuto dalla compagnia AREATEATRO che da anni opera in questo settore, nello studio dell’arte del clown come mezzo per entrare in contatto con i ragazzi nei loro luoghi  di frequentazioni abituali, dai pub alle scuole.

I 24 operatori in qualità di operatori alla pari hanno incontrato ragazzi anche all’interno di contesti scolastici, in collaborazione con “Educazione alla Salute di Augusta”, per realizzare un incontro presso l’istituto Ruitz e per discutere e insieme trasformare in performance tematiche legate al disagio giovanile. L’equipe internazionale farà visita anche agli  istituti comprensivi di Sortino.

Il “disagio” verrà affrontato a 360 gradi e nel percorso son previsti incontri con un’associazione di ragazzi diversamente abili e un’altra di  minori, in collaborazione con la Coop IRIS di Siracusa che, anche in questi casi, si dedicherà al mezzo teatrale come strumento di azione, di espressione e di sintesi dell’immaginario e dei vissuti di questi gruppi informali.

PLAY SAFE è stato realizzato grazie al contributo della Comunità Europea che lo riconosce come progetto innovativo: l’idea di 4 associazioni di 4 paesi diversi d’Europa  che si incontrano per cercare vie innovative per affrontare il disagio e studiarne strumenti idonei per intervenire e dialogare in tal senso con le istituzioni sensibili, importante per proporre uno stile di vita sano. Con lo scambio di informazioni e strategie fatto tra associazioni spesso impegnate “dal basso” sui temi della prevenzione e riduzione del danno, si è voluta dimostrare un’ ottima  strategia di comunicazione e di intervento. 

L’anno prossimo la stessa Comunità Europea finanzierà la pubblicazione di un testo che racconterà questa esperienza.     

I. D. M.

Le proposte concrete per il primo soccorso e la corretta occupazione, anche ad Augusta

 

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Cooperative agricole come ammortizzatore sociale per la disoccupazione su fondi di pertinenza del comune e apertura verso una fase di studio per la creazione di un “fondo di solidarietà” a gestione comunale.  Questi in sintesi i risultati di un incontro tra le parti avvenuto  il 12 aprile a palazzo di città. Erano presenti al tavolo delle trattative, per le autorità Comunali il sindaco Carrubba e l’assessore alle politiche sociali Contento, per i rappresentati dei disoccupati, Ienna e  Mira, per i delegati del Comitato Cittadino Augustano, D’Amico  e Di Silvestro e per la rappresentanza sindacale  Abbate, oltre la stampa e le autorità di pubblica sicurezza.

Il delegato D’Amico,   ha brevemente illustrato il contenuto delle proposte, delle quali  sono stati rilasciati gli atti  al sindaco e agli assessori competenti; obbiettivo del progetto, la creazione di risorse che fungano di ammortizzatore sociale a fronte della grave crisi occupazionale che sta strangolando il territorio.  Tra le proposte presentate,  la creazione di un fondo di solidarietà pro-disoccupati  per finanziare manodopera da utilizzare nei lavori socialmente utili, la creazione di Cooperative agricole “onlus” nei terreni di pertinenza del Comune e un annesso contributo economico che potrebbe provenire dal 5 per mille delle dichiarazioni dei redditi.  Il Comitato, dal canto suo, si è reso disponibile a mettere in atto tutta una  serie di iniziative che, sulla base della volontarietà e solidarietà spontanea, andrebbero parallelamente ad alimentare lo stesso fondo, magari con il coinvolgimento delle industrie petrolchimiche presenti nel territorio o  attraverso  centri di raccolta, col coinvolgimento dei commercianti,  attraverso iniziative di beneficienze o con una piccola autotassazione sugli stipendi di chi ancora un lavoro c’è l’ha. Ulteriori forme di raccolta fondi saranno volta per volta concordate con l’assessore alle politiche sociali. Dopo un primo momento di scetticismo nell’accogliere favorevolmente le iniziative per la gestione di tale fondo il sindaco, subito dopo la consegna da parte del comitato proponente di atti e riferimenti relativi ad altri comuni che hanno già realizzato progetti simili, si è dimostrato favorevole a valutarne la fattibilità. Un’ altra proposta finalizzata alla realizzazione di cooperative agricole su terreni comunali, ha invece trovato un’ accoglimento più ampio. A breve termine difatti, a detta del sindaco potrebbero essere disponibili i bandi di gara per la concessione di taluni siti a cooperative “onlus”.

Infine, la proposta del sindacalista Abbate sulle spinte legislative per la tutela  e il privilegio della manodopera locale  che opera nel territorio di Augusta e una nota da parte del rapp. dei disoccupati Ienna,  per incentivare e facilitare le prassi burocratiche alle iniziative messe in atto dai privati per manifestazioni fieristiche dell’artigianato locale. Il delegato del Comitato, Di Silvestro, ha parlato di un protocollo di intesa tra il Comune e le aziende operanti nel territorio al fine di utilizzare manodopera locale sul modello adottato dal Comune di Gela. Inoltre, sulle bonifiche del territorio e sui fondi che sarebbero dovuti già  essere stati stanziati per quest’opera  che porterebbe lavoro nel territorio per i prossimi 10 anni, il sindaco dal canto suo ha rapportato quello che è stato l’excursus storico di questi fondi che il comune segue sin dal 2005 e che nonostante tutto l’impegno messo, per la negligenza di qualche nostro deputato nazionale girano ancora nel limbo della burocrazia senza mai arrivare a concretizzarsi.

Fra 15 giorni,  l’ ennesimo tavolo per finalizzare in tutto o in parte le proposte presentate. Il Comitato Cittadino Augustano nel frattempo organizza  un’ assemblea pubblica giorno 16 aprile, alle ore 19, presso Pal. San Biagio, dove spiegherà alla cittadinanza i particolari della trattativa. Ci saranno inoltre una serie di manifestazioni, il 1°  Maggio per la “festa della disoccupazione”, ed il 3 maggio, con incontri propedeutici per un grosso evento che porterà il coro di proteste presso la prefettura e la sede di confindustria a  Siracusa. Si è pensato  inoltre di avviare, nei prossimi giorni, una serie di contatti per il coinvolgimento dei comuni limitrofi.

 A.D.  

AUGUSTA, SCONGIURATO SUICIDIO PER DEBITI

 

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Scongiurato probabile suicidio per l’ennesima situazione di disagio economico. G.G. attanagliato nella morsa delle bollette da pagare e da una situazione familiare indigente, minaccia in rete la propria intenzione di farla finita. E’ la giornata di Pasqua, Il Comitato Cittadino Augustano, è appena rientrato nelle proprie case, dopo la distribuzione delle uova di Pasqua negli istituti e associazioni di volontariato che assistono le famiglie in stato di necessità, e subito viene messo in allarme da un messaggio inquietante su uno dei loro gruppo messi on line su fb. “G.G. grazie al sindaco di Augusta e assessori, e altri io oggi vado via di casa senza dir nulla ai miei e non solo quello che succede a me non n’è una Pasqua come tutti gli altri anni spero solo di seguire mio padre a sto punto bye bye a tutti e buona pasqua a voi. Mi spiace • • Segui post • 20 ore fa”. Immediatamente partono un giro di telefonate tra i membri del comitato, per individuare G.G.. Nel primo pomeriggio un delegato del Comitato riesce finalmente ad incontrare G.G.. L’atteggiamento è quello di una persona in chiaro stato confusionale, il qua che e ha palesato subito le proprie intenzioni suicide. Le ragioni del gesto sembrano essere riconducibili a una crisi depressiva per  mancanza di lavoro. G.G. non è nuovo a questi tentativi, in passato è stato preso in extremis da un carabiniere mentre era già in bilico sul ciglione di un ponte. G.G. denuncia la carenza di un minimo di risorse economiche che gli consentirebbe di regolarizzare il suo lavoro di ambulante, si vergogna dello stato in cui versa e soffre la responsabilità verso la sua famiglia, madre e sorella, che necessitano di urgenti sostegni di base per la sopravvivenza quotidiana.  Al momento il delegato è riuscito a fare desistere G.G. , a volte basta anche qualche abbraccio e una parola amica, per evitare lo stato di solitudine ed emarginazione che sono l’anticamera di gesti inconsulti. Chiunque si senta di poter dare un sostegno di solidarietà, può contattare il comitato o contattare direttamente G.G. sul gruppo fb del Comitato Cittadino Augustano.

   C.C.A.

Nuovo debutto, con risate piene, per il Teatro Stabile di Augusta, per la regìa di Mauro Italia

  

stabilx.jpgMomenti di emozione e grande partecipazione di pubblico giovedi e venerdi al Teatro Comunale, la compagnia Teatro Stabile di Augusta ritorna in scena con una nuova produzione,” Donna Palma ha il Microbo” farsa in due atti di A.Russo Giusti, autore tra i preferiti di Mauro Italia  che ne ha curato adattamento e regia, una storia molto comica che ha divertito il pubblico presente, attori di augusta avvolti in scene e costumi di magistrale fattura, la cura dei particolari, degli arredi e delle attrezzature sceniche hanno dato quel tocco di veridicità a un racconto del passato che regala il sapore della semplicità di tempi lontani, storia fatta di personaggi e di caratterizzazioni uniche che hanno del surreale pur rimanendo nei toni fortemente legata alla cultura della nostra terra, divertente e soprattutto mai volgare come è costume del Teatro Stabile e sa regalare come sempre momenti di sano umorismo e spensieratezza. Graziella Spinali è la Donna Palma, bettoliera e mamma di Bettina interpretata da Ninetta Lavio, la vittima della storia è Sabino Andreani, Mario nella scena, forestiero di passaggio aggredito dal cucciolo Titì piccolo e reale pastore maremmano, sul palcoscenico Santo Riffa eclettico medico condotto, Angelo Lanteri, Pina Trovato, la bella Giorgia Messina. Il simpatico Pippo Zanti, Mimmo Passanisi, l’autoritaria guardia Pippo Solano alle prese con il rivale agente dai metodi e tic fuori dal comune interpretato dallo stesso Mauro Italia. Il commento musicale che ha appassionato la sala è stato suonato  dal vivo dal giovane maestro Giovanni Di Mauro. Un’allegra serata all’insegna del sano divertimento che apre la nuova stagione dell’associazione.

M. I.

LA DISGREGAZIONE DELLO STATO SOCIALE E IL NUOVO MEDIOEVO

L’ amaro sfogo di un onesto cittadino

disgregazione.jpgE’ da tempo che mi interrogo sui motivi che hanno portato l’ Egitto a diventare terzo mondo, dopo essere stata la culla della civiltà e soprattutto, l’interrogativo più inquietante e che più mi affligge, se la stessa storia possa mai ripetersi  in Italia.  Comunque la pensiate, sono  fermamente convinto che  “l’inviluppo” è già in atto…. Piano piano stiamo assistendo alla disgregazione ed al fallimento del nostro Bel Paese, tanto amato quanto sfruttato. Oggi,  molti Italiani per poter sopravvivere sono potenzialmente portati a delinquere, la risposta all’  esistenza di vere e proprie organizzazioni criminali, struttuati in grosse organizzazioni, che operano al condizionamento delle masse. Il vero dramma che molti italiani medi, loro malgrado, sono a loro volta indotti a delinquere per la reale inesistenza dello stato di diritto, l’assenza di giustizia, la certezza della pena,  l’incertezza della tutela dei diritti acquisiti: il quadro generale è una giungla e delinquere è diventata oggi prassi necessaria, quasi una legittima difesa,  per la sopravvivenza. Ma  d’altronde cosa ci si può aspettare da un paese dove a presiederlo ci sono una masnada di ladri, alcuni anche con sentenza definitive, vi pare forse questo l’aspetto di  un paese civile ??? Meno male che una parte di italiani fortunatamente rimane ancora onesta, alcuni per scelta altri per mancanza di opportunità; quest’ultimi, purtroppo, continuano a soffrire maledettamente un sistema sociale dove valori come l’onestà, la meritocrazia, le competenze, le eccellenze, la professionalità, la pulizia, il rispetto, il diritto, vengono sempre più calpestati e dove chi ancora crede viene deriso come un  povero illuso, che pensa ancora che possa essere possibile il cambiamento. I nostri rappresentanti “politici” a parte una strettissima minoranza, sono uomini di ventura venduti ai poteri forti delle lobby internazionali che dietro il paravento delle ideologie si scambiano favori e si spartiscono il malloppo. Ormai il potere in Italia e gestito da uomini che appartengono alla Grande Finanza, organizzati per creare ricchezze e potere per pochi, esclusivamente con  vigliacche operazioni di speculazione finanziaria. In Italia c’è posto per questi potentati e per  i decerebrati, i cosiddetti “Yesman”, che appoggiano e eseguono senza opporsi le immonde porcherie che gli vengano comandate, sono queste le persone che vengono portate avanti e piazzati nei posti di potere, mentre chi ha un reale valore viene defenestrato, sistematicamente distrutto, perché potenzialmente dannoso al sistema. Le Università che dovrebbero essere presiedute dai persone di indubbio valore culturale, “i saggi”, coloro che potrebbero curare ed incrementare il sapere, vengono sistematicamente occupate da amici o da figli di questo o quell’altro potente. Gente ignorante il cui unico titolo è “esser figlio di” o “ essere amico di”. I ricercatori e i professionisti,   che potrebbero dare un valore aggiunto alla nazione, sono delegati a lavori che niente hanno a che vedere con la loro professionalità,  con quello per cui hanno sacrificato gran parte della loro vita di studio, mentre un presentatore televisivo semianalfabeta, un imbonitore, o un calciatore, prende di ingaggio quanto un piano di finanziamento per la ricerca sul cancro. Il cittadino spende così gran parte del suo tempo e delle sue energie dedidandosi alla sopravvivenza, tanto che non avrà nè il tempo e nè la voglia di evolversi verso uno sistema migliore. Le tv e i media , nella maggior parte hanno una programmazione, volutamente, di scarsissimo livello culturale, dove i veri eroi, sono le veline, feroci assassini, squallidi speculatori, patetici psicopatici costretti a vivere, in diretta TV,  i più bassi istinti del genere umano. Non si parla mai di ricercatori, di umili e modeste casalinghe, di lavoratori, di famiglia, di studio, di arte vera, “I virtuosi non fanno audience” i truffatori si.   Che speranze abbiamo ??? L’imbarbarimento del sistema sociale sta per toccare il punto di non ritorno, a questo punto credo e penso che non ci siano molte soluzioni. Una è la disgregazione totale della società e l’involuzione verso il degrado medioevale,  con il rischio che la prima personalità, con un certo carisma, che si affaccerebbe sulla scena mondiale potrebbe riscuotere  un clamoroso successo (vedi Hitler). La seconda, quella per cui vale la pena di lottare, è di creare un sistema a prova di disonesti, un sistema dove si ha la consapevolezza che essendo potenzialmente TUTTI DISONESTI, ci si doti di meccanismi tali da tagliare sul nascere il più vigliacco degli istinti animali che un essere umano possa avere, quello della prevaricazione, per fare il capo branco. Ho trovato l’esatto incubatore, di questa nuova idea, all’interno del Comitato Cittadino Augustano, l’impresa è ardua ma ci voglio credere  perché  penso che sia l’ultimo baluardo dove le persone possano ancora scambiarsi informazioni, parlare, cercarsi, solidarizzare, costruire quell’isola da cui possa tornare a splendere una nuova luce di scienza, onestà e solidarietà.

Proviamoci …. tanto non abbiamo nulla da perdere, e ancora meno ci resterà se non facciamo qualcosa.

  A.D.

IL COMITATO CITTADINO PROPONE SOLUZIONI PER IL LAVORO E DA’ APPUNTAMENTO IL 10 APRILE IN PIAZZA DUOMO

 

lavor7.jpgAUGUSTA. Dalla sala di palazzo San Biagio alla piazza, il passo è breve, questa la logica conseguenza dopo la grave mancanza di attenzione da parte della amministrazione comunale verso le grida di aiuto che si levano da un parte di cittadini, gravati dal problema della disoccupazione. Martedì 10 aprile i cittadini  saranno in piazza duomo per reclamare il loro diritto di essere ascoltati dal primo cittadino. Durante l’assemblea  di mercoledì 4 a palazzo San Biagio, si sono verificati momenti di tensione, quando alcuni disoccupati hanno preso la parola e con espressioni colorite hanno rimarcato il disagio economico e morale che stavano vivendo. Apre l’assemblea Triberio della CGIL che porge il proprio sostegno ad aprire un tavolo con le varie aziende nel territorio sulla questione “Lavoro”.
I cittadini lamentano anche la disparità di trattamenti sui cantieri scuola, chiusi ad Augusta e invece attualmente attivi nei comuni di Priolo e Melilli, denunciando l’amministrazione di inefficienza.  “Abbiamo il mutuo da pagare e bambini da accudire, ma non abbiamo lavoro, e siamo disperati” questa è la frase ricorrente tra gli interventi dei cittadini, e ancora “Augusta terreno di conquista dei lavoratori forestieri, gli indigeni sono costretti a guardare”. Lodevole intervento del dott. FRANCO e del prof. SOLARINO, da tempo impegnati sul territorio contro rigassificatore, inceneritore e propositori di una politica di bonifica del territorio che porterebbe lavoro e benessere a tutto l’indotto augustano per i prossimi 10 anni e forse più. Molte responsabilità sono puntate verso L’ex Ministro Prestigiacomo, per non avere saputo tutelare adeguatamente il nostro territorio durante il periodo in carica. Il dott. FRANCO rilancia il monito contro il rigassificatore, che se realizzato, metterebbe in dubbio l’esistenza del pontile NATO, della Marina Militare e del porto commerciale, i quali vedrebbero compromessi la loro operativa per la vicinanza alle postazioni di attracco delle  navi gasiere, provocando ulteriore disoccupazione.
Un’altra boccata di ossigeno per i lavoratori potrebbe arrivare dalla raccolta differenziata dei rifiuti, che, se fatta in maniera appropriata, porterebbe altri posti di lavoro. Un milione di tonnellate di rifiuti darebbe lavoro a 1024 persone. Questo è quanto ribadito anche dalla Rossana Zereca, da anni impegnata nel fronte del riciclaggio dei rifiuti urbani. Le proposte del comitato, stilate su un documento di 4 pagine verranno presentate all’assessore della solidarietà sociale e al sindaco, il comitato propone la creazione di un fondo di solidarietà, attraverso l’inserimento del 5 per mille sulla dichiarazione dei redditi, e attivando tutte le fasce sociali per collaborare alla raccolta di risorse economiche per il fondo. Il comitato cittadino augustano, propone anche l’istituzione di una cooperativa agricola autosostenibile, e distribuisce in sala un elenco di proposte di lavoro dichiarandosi disponibile ad assistere i richiedenti alla compilazione e all’invio dei c.v.
Fine primo tempo, la partita continua e si sposta nei palazzi di città, giorno 10 aprile, quando i cittadini chiederanno udienza al Sindaco intenzionati ad intraprendere uno stato di lotta fino a quando non ci saranno risposte adeguate alle loro domande di aiuto.

C.C.

Pasqua, tempo di sorprese: la macelleria difesa

La questione investe la base militare di Augusta?

macelleria_difesa.jpgROMA – Un Ddl con il quale il Governo mira a riformare le strutture, l’organizzazione e gli organici  del personale militare e civile del Ministero della Difesa prevede la riduzione del personale militare, l’ introduzione di criteri di ”flessibilità” anche all’interno del bilancio della Difesa, la “razionalizzazione” delle strutture operative, logistiche e formative non inferiori al 30%, la riduzione delle attuali dotazioni del personale dirigente militare di Esercito, Marina e Aeronautica nella misura del 30% per quando riguarda generali e ammiragli e del 20% per il restante personale militare dirigente, la riduzione di 10.000 unità per il personale civile. Questo il contenuto dello schema di Disegno di legge delega di revisione dello strumento militare nazionale varato dal Consiglio dei ministri..  La riforma proposta dal Ministro Di Paola e approvata dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 6 aprile perseguirebbe due obiettivi principali: l’attuazione di strumenti operativi qualitativamente e tecnologicamente progrediti e la necessità ‘di contenere i costi, a causa dell’attuale congiuntura economica e finanziaria’. Nel documento si conferma anche l’utilizzo di fondi derivanti dalla vendita di immobili e caserme da dismettere e che la rimodulazione dell’intero assetto delle nostre Forze armate avverrà’ entro il 2024.  Il conferimento della delega al Governo, per quanto riguarda il Disegno di legge di revisione dello strumento militare nazionale, dovrà’ essere esercitato entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore dello stesso stesso strumento normativo.  Si prevede, poi, l’esclusione del Corpo delle Capitanerie di Porto dall’ambito applicativo della stessa revisione dello strumento militare. L’art. 2 tratta dei costi ”sostenuti dal Ministero della difesa, e in particolare, dall’Aeronautica militare, rispettivamente per i servizi di assistenza al volo sugli aeroporti militari aperti al traffico civile e per le infrastrutture e gli altri servizi forniti nell’ambito dei medesimi aeroporti” e, più  in generale, alle altre ipotesi in cui l’Amministrazione ”svolga attività, a titolo oneroso, in favore di altri soggetti pubblici o privati”. L’art.3 prevede la riduzione del personale militare a 150.000 mila unità con diverse modalità attuative e l’abbattimento di 10.000 posti in organico per il personale civile fino al raggiungimento di 20.000 unità entro il 2014. Per questa tipologia di personale si prevede la mobilità interna ed esterna, la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale (part-time) e il ricorso a forme di lavoro a distanza. L’art. 4 dello schema fa esplicito riferimento, ad esempio, alla necessità  di garantire ”il rimborso degli oneri sostenuti dalle Forze armate per i concorsi resi per attività di protezione civile”.  Il nuovo strumento militare italiano del futuro non contemplera’ piu’ il Consiglio superiore delle Forze armate che verrà, quindi, soppresso.  L’art. 5 del Ddl specifica che le funzioni di ”alta consulenza” oggi svolte dal Consiglio sono oggi ”ampiamente sviluppate nell’ambito dello Stato maggiore della difesa e coordinate nell’ambito del Comitato dei Capi di Stato Maggiore della difesa e coordinate nell’ambito del Comitato dei Capi di Stato maggiore, nonché  trattate dagli uffici di diretta collaborazione e dall’Ufficio centrale del bilancio e degli affari finanziari, direttamente dipendenti dal Ministero”. Il nuovo sistema di Difesa prevederà la possibilità di un rimborso per gli interventi delle Forze armate in ambiti non propri, come gli interventi di protezione civile o per l’utilizzo di aerei o mezzi di trasporto. Il Ministero della Difesa potrà, inoltre, in futuro, nell’ambito degli accordi di cooperazione o di reciproca assistenza tecnico-militare siglati con gli altri Stati, svolgere una ”attivita’ contrattuale per l’acquisto da parte di questi di materiali di armamento prodotti dall’industria nazionale” ma anche ”fornire il necessario supporto tecnico-amministrativo, nel rispetto della normativa in materia di esportazione di materiali d’armamento”. Si prevede, inoltre, che negli accordi possa essere contemplata la cessione anche di sistemi d’arma, mezzi ed equipaggiamenti in uso alle Forze armate ”che risultino in esubero” o obsoleti.

USB DIFESA

La Buona Pasqua alle famiglie indigenti augustane attraverso la speranza nella realizzazione di un progetto solidale

solid.jpgL’attuale situazione di crisi economica e finanziaria ha creato, anche e soprattutto, nel territorio Augustano, già martoriato e mortificato da innumerevoli problematiche, un gravissimo disagio ai singoli, alle famiglie ed al tessuto imprenditoriale. Le notizie di nuovi licenziamenti, continuano ad ampliare la schiera di probabili nuovi poveri, mancando ogni prospettiva a breve di reinserimento nel mondo del lavoro. Per questi motivi, il contesto sociale attuale, vede il rapido estendersi delle aree di bisogno, con fasce di popolazione sempre più ampie che scivolano verso condizioni di indigenza, accrescendo il divario tra chi non ha e chi ha. Il rapido deteriorarsi del tessuto sociale, che agevola forme di sfruttamento lavorativo, forme di microcriminalità nelle nostre strade, nonché il preoccupante allentamento dei vincoli familiari, indotti da molteplici cause, tra cui la piaga del precariato ( vedi papà che perdono il lavoro). Risulta chiaro, dunque, il contesto di crisi etica, culturale, economica, lavorativa e sociale in cui siamo coinvolti.  La scelta di salvaguardare il lavoro nella vita delle persone non significa semplicemente tutelare un reddito e il potere d’acquisto, riducendo l’identità del soggetto a mero cliente, ma  anzitutto difendere la soggettività di ciascuno all’interno della società, che fa del lavoro il modo principale per forgiare la realtà sociale, oltre che espressione della dignità e dell’identità personali. Perdita del lavoro può significare crisi di identità, svilimento della propria dignità, perdita di contatto con la vita attiva, inutilità, introversione, sofferenza. Diventa pertanto essenziale promuovere in diversi ambiti una seria riflessione con conseguenti scelte culturali, educative e di solidarietà concreta. In concreto, è necessario sostenere ed accompagnare stili di vita più sobri e sostenibili in termini di giustizia e solidarietà, frutto anche di consapevolezza critica sulle cause dell’attuale situazione. Si propongono in concreto due linee di azione:  La prima e più urgente, consiste nel ricercare nuove forme di “sostegno” come nel caso dell’istituzione di un “Fondo di solidarietà”, rivolto a chi ha perso il lavoro o a chi non riesce a trovarlo, ma anche a chi si trova in particolari difficoltà, e l’istituzione di “Sostegno solidale” a  favore di persone e famiglie in difficoltà economica temporanea, ossia quella di condividere e farsi carico, in tutto o in parte, delle difficoltà in cui versa un’altra famiglia di Augusta.  Tale responsabilità dovrà essere garantita per un periodo minimo di 6 mesi con un contributo settimanale che potrà assumere rilevanza diversa per adeguarsi alle possibilità della famiglia; si prevedono contributi settimanali a scelta tra 5€ – 10€ – 20€ – 50€.  Ciascuna famiglia “donante” si impegna a garantire il contributo per l’intero periodo avendo la facoltà di effettuare i versamenti con frequenza settimanale, mensile, trimestrale o in un’unica soluzione. E’ necessario il contributo di tutti, secondo le proprie possibilità .La seconda e più impegnativa, è quella di costruire nuove opportunità lavorative, attraverso le opportunità concrete che ci offre ancora il nostro territorio, quali la promozione e costituzione di cooperative di lavoro, ad esempio nel campo del turismo e dell’agricoltura. Il Comitato Cittadino Augustano invita il Comune di farsi carico delle creazione e gestione di tale fondo. Il Comitato Cittadino Augustano, contribuirà in maniera fattiva, proponendo, partecipando e vigilando attivamente ai progetti di raccolta e spendita di tali risorse economiche. Si chiede inoltre di attivare un sistema contabile informatico su rete internet, che consenta la visione pubblica a chiunque per avere la più totale trasparenza sui flussi economici che interesseranno tali fondi.  Il Comitato Cittadino Augustano dà la sua più totale diponibilità alla creazione di tale strumento, avendo al suo interno le giuste capacità professionali, e lo cederà in maniera totalmente gratuita e priva di qualsiasi onere, presente e futuro a carico del comune gestore, delle parti benefattrici o degli utilizzatori del fondo. A tale scopo il Comitato Cittadino Augustano, propone un regolamento di massima che potrebbe essere una buon abase di partenza per la redazione di quello definitivo, nella speranza che il tutto possa essere realizzato nel più breve tempo possible.  Chi sà e può deve agire, perchè è l’azione che determina il cambiamento.

  Il Comitato Cittadino Augustano

QUALE ACCOGLIENZA AL PRONTO SOCCORSO PER LA DONNA VIOLATA

  laNereide.jpgSIRACUSA – Il Centro Antiviolenza “La Nereide”, presidente Adriana Prazio, con la collaborazione dell’ASP8 e il sostegno del CSVE, giorno 3 aprile ha tenuto il Convegno sul tema “QUALE ACCOGLIENZA AL PRONTO SOCCORSO PER LA DONNA VIOLATA?” –  Direzione Didattica dott.ssa Daniela Respini, presidente Ass. MARELUCE ONLUS.  L’iniziativa,  promossa dal centro Antiviolenza-Antistalking “La Nereide” Onlus, è stata rivolta agli iscritti e agli studenti della facoltà di Scienze Infermieristiche, agli operatori dell’ASP e a quanti professionalmente trattano la materia. Nelle intenzioni,  si è proposto d’ impegnare le numerose e diverse professionalità, tanto nella prevenzione, quanto nel contrasto delle forme di violenza, fornendo strumenti adeguati e di tutela.Coordinati dalla psicologa-psicoterapeuta Daniela Respini, sono intervenuti i dottori Elino Attardi, Antonino Bucolo,  Roberto Cafiso, gli avvocati Loredana Piazza, Patrizia La Vecchia e le dottoresse Lavinia Lo Curzio, Antonella Fucile, Lucia Garofalo, Viviana Trotolo.

C.C.