Pasqua, tempo di sorprese: la macelleria difesa

La questione investe la base militare di Augusta?

macelleria_difesa.jpgROMA – Un Ddl con il quale il Governo mira a riformare le strutture, l’organizzazione e gli organici  del personale militare e civile del Ministero della Difesa prevede la riduzione del personale militare, l’ introduzione di criteri di ”flessibilità” anche all’interno del bilancio della Difesa, la “razionalizzazione” delle strutture operative, logistiche e formative non inferiori al 30%, la riduzione delle attuali dotazioni del personale dirigente militare di Esercito, Marina e Aeronautica nella misura del 30% per quando riguarda generali e ammiragli e del 20% per il restante personale militare dirigente, la riduzione di 10.000 unità per il personale civile. Questo il contenuto dello schema di Disegno di legge delega di revisione dello strumento militare nazionale varato dal Consiglio dei ministri..  La riforma proposta dal Ministro Di Paola e approvata dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 6 aprile perseguirebbe due obiettivi principali: l’attuazione di strumenti operativi qualitativamente e tecnologicamente progrediti e la necessità ‘di contenere i costi, a causa dell’attuale congiuntura economica e finanziaria’. Nel documento si conferma anche l’utilizzo di fondi derivanti dalla vendita di immobili e caserme da dismettere e che la rimodulazione dell’intero assetto delle nostre Forze armate avverrà’ entro il 2024.  Il conferimento della delega al Governo, per quanto riguarda il Disegno di legge di revisione dello strumento militare nazionale, dovrà’ essere esercitato entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore dello stesso stesso strumento normativo.  Si prevede, poi, l’esclusione del Corpo delle Capitanerie di Porto dall’ambito applicativo della stessa revisione dello strumento militare. L’art. 2 tratta dei costi ”sostenuti dal Ministero della difesa, e in particolare, dall’Aeronautica militare, rispettivamente per i servizi di assistenza al volo sugli aeroporti militari aperti al traffico civile e per le infrastrutture e gli altri servizi forniti nell’ambito dei medesimi aeroporti” e, più  in generale, alle altre ipotesi in cui l’Amministrazione ”svolga attività, a titolo oneroso, in favore di altri soggetti pubblici o privati”. L’art.3 prevede la riduzione del personale militare a 150.000 mila unità con diverse modalità attuative e l’abbattimento di 10.000 posti in organico per il personale civile fino al raggiungimento di 20.000 unità entro il 2014. Per questa tipologia di personale si prevede la mobilità interna ed esterna, la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale (part-time) e il ricorso a forme di lavoro a distanza. L’art. 4 dello schema fa esplicito riferimento, ad esempio, alla necessità  di garantire ”il rimborso degli oneri sostenuti dalle Forze armate per i concorsi resi per attività di protezione civile”.  Il nuovo strumento militare italiano del futuro non contemplera’ piu’ il Consiglio superiore delle Forze armate che verrà, quindi, soppresso.  L’art. 5 del Ddl specifica che le funzioni di ”alta consulenza” oggi svolte dal Consiglio sono oggi ”ampiamente sviluppate nell’ambito dello Stato maggiore della difesa e coordinate nell’ambito del Comitato dei Capi di Stato Maggiore della difesa e coordinate nell’ambito del Comitato dei Capi di Stato maggiore, nonché  trattate dagli uffici di diretta collaborazione e dall’Ufficio centrale del bilancio e degli affari finanziari, direttamente dipendenti dal Ministero”. Il nuovo sistema di Difesa prevederà la possibilità di un rimborso per gli interventi delle Forze armate in ambiti non propri, come gli interventi di protezione civile o per l’utilizzo di aerei o mezzi di trasporto. Il Ministero della Difesa potrà, inoltre, in futuro, nell’ambito degli accordi di cooperazione o di reciproca assistenza tecnico-militare siglati con gli altri Stati, svolgere una ”attivita’ contrattuale per l’acquisto da parte di questi di materiali di armamento prodotti dall’industria nazionale” ma anche ”fornire il necessario supporto tecnico-amministrativo, nel rispetto della normativa in materia di esportazione di materiali d’armamento”. Si prevede, inoltre, che negli accordi possa essere contemplata la cessione anche di sistemi d’arma, mezzi ed equipaggiamenti in uso alle Forze armate ”che risultino in esubero” o obsoleti.

USB DIFESA

Pasqua, tempo di sorprese: la macelleria difesaultima modifica: 2012-04-08T22:03:41+02:00da leodar1
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