PDL COME LA DC: NASCONO LE CORRENTI NEL PARTITO DI BERLUSCONI

PAOLO AMATO, CAPOGRUPPO ALLA PROVINCIA, CONTRO IL “GOVERNATORE” LOMBARDO

amato.jpgMentre Silvio Berlusconi, dominus del governo e del suo partito  lotta con tutte le sue forze per sfuggire al processo che lo vedrà imputato il 6 aprile prossimo di concussione e induzione alla prostituzione, davanti a un collegio giudicante composto da tre donne, a Siracusa e provincia si dà vita alla corrente del “Buongoverno”, come all’epoca della cosiddetta prima repubblica, quando i partiti erano divisi in correnti, specie la DC, Dmocrazia Cristiana, ma al momento opportuno, soprattutto al momento del voto, ritrovavano la compattezza. In prima fila, domenica scorsa,  c’erano l’assessore provinciale Rino Lazzari, di Augusta,  uno dei coordinatori del PdL,  Angelo Bellucci, il penalista augustano Puccio Forestiere della componente “Azione sociale”. Il presidente della provincia, Nicola Bono, ha salutato l’assemblea e poi è andato all’inaugurazione della cattedrale di Noto, dopo il restauro della  cupola. Il neo segretario provinciale della corrente, Tino Di Rosolini, ha accennato alle prossime elezioni di Noto: “Il Pdl può pensare a un proprio candidato e a una propria coalizione perché non è accettabile che si riproponga meccanicamente un sindaco uscente”. Sulle alleanze si è soffermato anche il capogruppo del Pdl al consiglio provinciale, l’augustano Paolo Amato: “Deve essere chiaro a tutti che PDL e FDS sono due entità distinte e separate. Ripeto, non c’è alcuna doppia identità con Forza del Sud. Il PDL rimane tale, non può essere scambiato con nessun altro partito”. Amato ha accennato anche all’importanza delle alleanze: “Non possiamo che ringraziare gli amici dei Popolari di Italia Domani, che sono degli alleati preziosi”. E ha sparato a zero sull’ex alleato e governatore della regione Lombardo strappando gli applausi all’assemblea: “Il presidente Lombardo che ha tirato dritto per la sua strada, tradendo la coalizione che lo ha sostenuto e portato alla vittoria e tutto l’elettorato che lo ha votato. Questa anomalia tutta siciliana, rende possibile che all’assemblea regionale non è possibile votare una mozione di sfiducia per esonerare il presidente che invece ha lasciato i vecchi alleati nel momento in cui ha nominato una giunta tecnica sostenuta dal PD che il risultato elettorale del 2008 aveva confinato al ruolo di opposizione”.

  Giulia Càsole  Nella foto,  Paolo Amato, capogruppo consiliare del Pdl

PDL COME LA DC: NASCONO LE CORRENTI NEL PARTITO DI BERLUSCONIultima modifica: 2011-02-17T09:56:00+01:00da leodar1
Reposta per primo quest’articolo