Liceo Megara di Augusta: GLI STUDENTI ELEGGONO I LORO RAPPRESENTANTI E ORGANIZZANO ORIENTAMENTO

a sin.. Anna Lucia Daniele, a ds. Francesca Leotta.jpgAUGUSTA. 15 novembre 2010, si sono svolte, nei tre plessi del Liceo classico Mègara, le elezioni per il rinnovo dell’intero consiglio d’Istituto. Per quanto riguarda la componente studentesca, gli spogli elettorali hanno determinato i seguenti esiti: la lista 1 ANOTHER BRICK IN THE WALL ha totalizzato 400 voti ( Ottavio Pugliares 181, Alice Salamone 172, Sara Giammanco 59, Giuseppe Passanisi 102, Luca Santoro 142); la lista 2 We will never walk alone segue con 221 voti( Leandro Barbarino 180, Vittorio Baffo 126, Andrea Spinali 80); infine Per una scuola democratica con 40 voti ( Ugo Cipriano 31, Laura Di Mauro 24).

 La nomina dei rappresentanti avviene tenendo conto  che si deve assicurare almeno un rappresentante per ogni indirizzo:  Classico, Scientifico, Pedagogico). In seguito a queste disposizioni  sono stati dichiarati eletti: Ottavio Pugliares e Leandro Barbarino per il Liceo Scientifico, Alice Salamone per il Liceo Classico e Sara Giammanco  per il liceo Socio-Psicopedagogico.

Il diciottenne Ottavio Pugliares, primo degli eletti e rappresentante alla Consulta provinciale, si sta già adoperando per dare man forte alla docente Anna Lucia Daniele nell’organizzazione di un seminario di orientamento propedeutico all’ingresso all’università per gli alunni delle quarte e quinte classi. Il seminario avrà luogo il 30 novembre prossimo nell’aula riunioni del plesso ex classico della cittadella degli studi, a partire dalle quattro del pomeriggio,, fino alle 17,30, con la ricercatrice Francesca Leotta (Diritto costituzionale all’università di Catania), già ospite lo corso anno scolastico.

          C.C.

TOMMASO CANTONE RIVIVE LO SBARCO DEGLI ALLEATI

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Cantone,2.jpgAUGUSTA. 67 anni fa,   la mattina del  12 luglio 1943,  da imprudente ragazzino, si avventurò  sulla collina dove sorgeva la casa familiare  per sciorinare un lenzuolo bianco. Aveva sedici anni Tommaso Cantone, figlio di un rifinito e  apprezzato  decoratore catanese che ad Augusta aveva trovato lavoro e residenza. Perché il sedicenne Tommaso Cantone quella mattina s’era scapicollato a inalberare la bianca insegna? Semplice.  Per far capire agli Alleati, che s’apprestavano a sbarcare, a non bombardare la città. Il sedicenne Cantone, anche  se nato e vissuto in pieno regime fascista, evidentemente, non desiderava più sentire e vedere gli scoppi e gli effetti dei bombardamenti. Il 13 maggio dello stesso anno, infatti, gli Americani, dall’alto delle loro fortezze volanti , ribattezzati Liberators, avevano già raso al suolo Augusta,  piazzaforte militare di grande importanza, provocando solo pochi morti fra i pochi rimasti. Gli Americani, prima della fatidica data, avevano “bombardato” a tappeto la città di volantini, attraverso i quali preannunciavano il bombardamento vero e sollecitavano la popolazione a evacuare. E così avvenne. Il giovane Cantone, dopo aver fissato il lenzuolo ben bene perché fosse visibile da lontano, rientrò a casa, fiero della sua prodezza, ma non tenne in conto la reazione del padre, che gliele suonò di santa ragione. Il  vecchio genitore  (che, durante un soggiorno a Roma, era stato ricevuto,  a palazzo Venezia, persino dal Duce in persona) non ammetteva di queste prodezze, se non altro per timore  che il figlio venisse ferito. Sul Diario di diciassette anni fa, il 27 maggio 1993, abbiamo raccontato la storia di Tommaso Cantone, che ci rilasciò una lunga intervista, e, successivamente,  ci adoperammo con successo perché l’allora  capo dello Stato, Oscar Luigi Scàlfaro, nominasse Tommaso Cantone cavaliere della Repubblica.  La vicenda del sedicenne Cantone era sconosciuta. Presto, grazie anche a una nostra trasmissione a Radio Tropical, fu di pubblico dominio. Oggi, 67 anni dopo l’ardimentoso gesto,  Tommaso Cantone, ancora lucido e vigoroso, nonostante l’età, ha partecipato a una rievocazione storica dello sbarco degli Alleati, che si è tenuta nell’area dell’ex hangar per dirigibili. Tommaso è tornato sedicenne per un attimo: quello in cui, simbolicamente, ha conficcato sul terreno il pennone con il simbolo della pace.  Gli era vicino la moglie, gli era vicino il figlio: qualche affondo nella memoria, poi la commozione ha preso il sopravvento.

Giorgio Càsole

Nelle  foto:  Tommaso Cantone con il pennone e con altri durante la rievocazione

Giornata del ricordo dei caduti civili e militari nelle missioni internazionali di pace

Ricorre il 7° anniversario della strage di Nassiriya

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La Cittadinanza di Augusta è invitata a partecipare, come testimonianza sincera e riconoscente verso tutti coloro che hanno dato la vita per la Patria, alla  Santa Messa che verrà celebrata nella Chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Augusta,  giorno 8 gennaio alle ore 18.30,per ricordare il 7° anniversario della strage di Nassiriya   e della Giornata del ricordo dei caduti nelle missioni internazionali di pace. L’animazione liturgica  e i canti sacri saranno  curati dalla Corale Polifonica Euterpe diretta dal M° Rosy Messina , con il Soprano Francesca Ussia e l’Organista Mauro Farina. Sono state invitate le massime Autorità Civili e Militari   e parteciperanno – tra gli altri – rappresentanze del personale dell’Arma dei Carabinieri e dell’Esercito.

” Desideriamo esprimere, a partire da quest’anno, il nostro commosso e deferente omaggio e un sentito tributo di riconoscenza alla memoria di tutti coloro che, animati da altissimo senso del dovere, hanno perso la vita nel loro impegno al servizio della Patria e della Comunità Internazionale, per la stabilizzazione delle aree di crisi e la costruzione della pace, contro la persistente minaccia del terrorismo transnazionale in nome dei principi cui si ispira la nostra Costituzione. La memoria del loro sacrificio, così consapevolmente viva nelle nostre menti e nei nostri cuori, deve essere per tutti, l’icona stabile del senso del dovere , del rispetto della persona umana e dall’amor di Patria ” . Così  ha dichiarato l’ Avv. Giovanni Intravaia, Presidente della Accademia della Santa Croce di Gerusalemme, promotore dell’iniziativa che avrà luogo ogni anno a partire dal prossimo  4 dicembre. ” Con la Legge  12 novembre 2009 n.162, la Repubblica ha riconosciuto  il 12 novembre quale «Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace», considerata quindi solennità civile”.  

Intravaia ha poi aggiunto: ” per la cerimonia è stata appositamente dedicata , nella Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, una intera  serata  del novenario  alla B.V. Maria Immacolata. L’evento consentirà a tutti i cittadini l’opportunità di unirsi nel ricordo di coloro che sono caduti tributando loro un doveroso omaggio e di manifestare la propria vicinanza alle loro famiglie, mostrando l’orgoglio di appartenere ad una Patria che,   è protagonista della comunità internazionale nella difesa dei diritti fondamentali dell’uomo e  della democrazia “.

    GT

Il cambio di presidenza al Kiwanis club e al Kiwaiunior di Augusta

Il  nuovo vicegovernatore Morello/ 60 centesimi per  debellare il tetano materno-infantile. Il 26 novembre al “S. Biagio” conferenza sulla Sindone

is, passsaggio campana 2010.jpg AUGUSTA. Il Kiwanis club cittadino ha voluto anche quest’anno  grande risalto alla cerimonia del passaggio della campana, una cerimonia che segna l’avvicendamento dei presidenti: quello del Kiwanis propriamente detto, di cui fanno parte uomini, nella stragrande maggioranza, e donne già pienamente inseriti nel tessuto sociale e quello del Kiwaiunior, i cui soci sono, come s’intuisce dalla denominazione, giovani liceali e universitari, in genere, non necessariamente figli dei soci del circolo maggiore. Il passaggio della campana avviene ogni anno.  Dopo un’intensa stagione dedicata alla promozione della tutela dell’infanzia, Gaetano Paolo Russotto  (congedatosi dalla Marina Militare con il grado di contrammiraglio)  ha lasciato le redini della presidenza a Nicola Rizzotti per il Kiwanis, mentre Ileana Zagami lo ha fatto per il Kiwaiunior.  Rizzotti si è dato sUbito da fare e ha  già organizzato una pubblica conferenza sul tema “La Sindone, indagine su un mistero”, che si svolgerà  nell’auditorium, del civico palazzo San Biagio, dedicato a don Paolo Liggeri (sacerdote augustano che conobbe le sofferenze dei campi di concentramento nazista), alle ore 18°° di venerdì 26 novembre prossimo: relatrice la sindonologa, cioè esperta della stessa Sindone, Emanuela Marinelli. La citata cerimonia del passaggio della campana è stata resa più solenne dall’investitura a  Domenico Morello, ingegnere dirigente della Provincia Regionale, quale vicegovernatore del distretto kiwaniano di cui fa parte il club di Augusta.  Nel  suo breve discorso Morello ha sostenuto, grazie anche all’ausilio di un video, la campagna, che vede impegnato il kiwanis su scala planetaria, per debellare il tetano materno- neonatale, che miete milioni di vittime ogni anno nelle aree del cosiddetto Quarto mondo. Basterebbero 60 centesimi, tanto costa il  vaccino. Eppure si trovano immediatamente miliardi per i carri armati e per le tecnologie e non pochi spiccioli per questo nobilissimo progetto. Il Kiwanis ha scelto di far da sé e conta sulla sensibilità di ciascun abitante della Terra. Che cosa sono 60 centesimi? Nemmeno più una tazza di caffé.

    Giulia Càsole

 

Le accuse di Giorgio Càsole nel ricordo della venuta del Gabibbo

L’ASP CONTINUA A SBORSARE SOLDI PUBBLICI PER GLI AMBULATORI DI AUGUSTA

Intanto il nuovo plesso del “Muscatello va in malora”

 

gabibbo.jpgAugusta. Il decreto n.753, del 12 marzo 1010, firmato dall’assessore regionale della Sanità, Russo (medico, come lo è l’attuale presidente della nostra Regione, Lombardo), prevede il drastico ridimensionamento dell’ospedale civico “Muscatello, che serve un bacino di utenza che abbraccia tre comuni: Augusta, Priolo, Melilli. Si tratta di quei tre comuni costituenti l’area definita, già nel 1990, dal Ministero dell’Ambiente “ad alto rischio di crisi ambientale”. Questi i rischi:  industriale, per la presenza di un polo petrolchimico di altissima densità, fra i più inquinanti in Europa; militare per la presenza di una base strategica nel Mediterraneo e non solo, tanto che ad Augustaè stata trasferita, nel 2002, da Messina, la sede di Marisicilia; sismico, per la presenza di un territorio soggetto a terremoti, l’ultimo dei quali il 13 dicembre del 1990 (cosiddetto terremoto di S.Lucia, che ebbe come epicentro il golfo di Augusta). Il drastico ridimensionamento dell’ospedale significa sostanzialmente la cancellazione di un presidio che è di vitalissima importanza non solo per la popolazione civile,  ma anche per tutti i dipendenti della base militare, compreso ovviamente il personale imbarcato. Della paventata sostanziale chiusura del “Muscatello” si parla da anni, ma finora nulla è stato fatto tranne qualche corteo di protesta, composto più di studenti dei vari istituti scolastici che di cittadini. Si è arrivati alla prima del decreto, ma, nonostante il gran parlare, non è stata presa la decisione che, nel dicembre di cinquant’anni fa, ebbe il coraggio di prendere l’allora vicesindaco Giovanni saraceno, ( il  sindaco Bordonaro era o si finse ammalato) per scongiurare l’applicazione di un decreto governativo che, di fatto, sottraeva il porto di Augusta al controllo degli augustani. Il decreto prevedeva che parte dell’area portuale cadesse sotto la giurisdizione di Priolo,  non ancora comune autonomo, bensì Frazione di Siracusa.

Detto in soldoni, i “siracusani” volevano mettere le ani sul porto di Augusta. Il 28 dicembre del 1960 ci furono la serrata di ogni attività produttiva e la mobilitazione generale di tutta la popolazione. La mobilitazione era guidata da Giovanni Saraceno. Furono bloccati porto e ferrovie e l’ingresso dell’isola, attraverso  la Porta Spagnola. Soprattutto il blocco dell’attività portuale fece temere Roma, giacché in diritti erariali il porto di Augusta dava circa mille miliardi di lire l’anno allo Stato. Dopo un’intera giornata di protesta, il decreto fu revocato, il porto salvo. Ora, per evitare un’altra gravissima perdita per un’area con altissima incidenza di malattie tumorali, cioè per evitare di perdere l’ospedale civico “Muscatello”, che andrebbe invece potenziato, tanto che è stato costruito un nuovo plesso costato circa 5 milioni di euro, bloccato  da sei anni, molti cittadini di Augusta hanno indirizzato una richiesta d’intervento a “Striscia la notizia”, il popolare programma che va in onda ogni sera su Canale 5. Chi scrive non solo si è associato agli altri cittadini ma ha realizzato un quinto video sulla cancellazione del “ Muscatello”, messo in rete,  nel canale you tube, come gli altri realizzati nel corso di due anni. La redazione milanese di “Striscia” ha raccolto l’appello, lanciato il 24 aprile, e già il 12 maggio una troupe si è recata nei luoghi per intervistare chi scrive e altri, attraverso il medium del Gabibbo, cioè un pupazzo dal costume rosso,  animato da un ometto che indossa sul viso una calza nera. Chi scrive è stato applaudito per l’energia dell’intervento dal pubblico presente durante la ripresa. Servizio e intervista, diretti da Massimo Tamagnini, regista della troupe e voce del Gabibbo, il 3 giugno scorso.  C’è da registrare l’inattesa visita del Muscatello, il 17 maggio, da parte del fautore del drastico ridimensionamento, cioè l’assessore regionale Russo, che invece dovrebbe potenziare l’ospedale giacché si trova in una zona a rischio. Che i soldi non manchino lo dimostra il fatto che il 19 maggio Russo ha posto la prima pietra di un erigendo ospedale del costo faraonico di 51 milioni di euro in quel di Palermo, come ha mostrato RAI Regione, con un servizio degno dell’ istituto Luce, quando venivano riprese le gesta di Mussolini trebbiatore, muratore, a cavallo, in parata, ecc.

Russo, nonostante le varie manifestazioni di protesta che, certo saranno arrivate alle sue orecchie, contro il suo progetto, non s’era mai degnato di venire ad Augusta e vedere il Muscatello. Notate le date: il 12 viene il Gabibbo, il 17 viene Russo. Sarà stata una coincidenza? Ci crediamo poco. Crediamo, invece, alla potenza mediatica… del Gabibbo. Spes ultima dea, dicevano i  Romani, la speranza è l’ultima a morire, diciamo in italiano. Intanto,  l’ASP di Siracusa continua a spendere fior di quattrini della collettività per gli affitti dei locali,  destinati agli ambulatori, del cosiddetto palazzo di vetro, all’ingresso del centro urbano, quando sarebbe più logico e più economico trasferire  gli ambulatori  nel nuovo plesso del “Muscatello”. Si risparmierebbero soldi pubblici e   non si farebbe andare in malora un plesso costato una barca di  quattrini. Cui prodest?, dicevano ancora i Romani, cioè: A chi giova tutto questo?  Meditate, lettori, meditate!

             Giorgio Càsole

Minatori cileni e disastri veneto-pompeiani: in Italia li trattiamo così

 

Nuova immagine.jpgRicordate i minatori cileni tornati alla luce dopo settimane sotto terra? Un sogno non italiano. A casa nostra le emergenze si risolvono con belle parole, promesse giurate ma non succede niente. E nessuno se ne prende la colpa: dal Bondi di Pompei ai governatori veneti che hanno cementato i fiumi. Per non parlare delle immondizie di Napoli. In Cile (orribile Sud America) il metodo è diverso. Immaginiamo se in una miniera sarda fosse successa la stessa cosa. Ecco il diario di come li avremmo salvati.

  • 1° giorno:tutti uniti per salvare i minatori. Diretta tv 24 ore. Ogni ora editoriale di Minzolini che fa il punto della situazione con l’immagine di Bertolaso alle spalle.
  • 2° giorno:”Porta a Porta”, Bruno Vespa gira attorno all’enorme plastico della miniera assieme a Barbara Palombelli, Belen e Lele Mora.
  • 3° giorno: perché la miniera ha ceduto? La colpa di chi è?
    – Berlusconi: dei comunisti;
    – Di Pietro: del conflitto d’interessi;
    – Bersani: ma cosa è successo?
    – Bossi: sono solo terroni, lasciateli là;
    – Capezzone: non una tragedia ma grande opportunità: merito di questo governo e di questo premier averla colta;
    – Fini: mio cognato non c’entra.
  • 4° giorno: Totti, dedicherò un gol a tutti i minatori.
  • 5° giorno: il papa: faciamo prekiera a i minatori ke in qvesti ciorni zono vicini al tavolo
  • 6° giorno: cala l’audience. Si salveranno i sepolti vivi? Rimpicciolita una finestra di ”Chi l’ha visto”. Mentre su altre onde Barbara D’Urso intervista i figli che aspettano nelle roulotte messe a disposizione dalla ministra Brambilla: ”Ti manca papà?”
  • dal 7° al 30° giorno: falliscono gli scavi di Bertolaso, il quale si dimette da sottosegretario per volare al Palazzo di Vetro: su proposta del ministro Frattini: capo della protezione civile Onu con l’incarico speciale di costruire a Las Vegas mille ville per le vacanze, appalto affidato a Paolo Berlusconi.
  • 1 mese dopo: i minatori tornano alla luce scavando con le mani. Attorno alla miniera è tornato il deserto: vanno a casa senza avvisare.
  • 1 anno dopo: licenziati per assenteismo, i 33 vengono incriminati per aver danneggiato la miniera.
  • 2 anni dopo: si avvia un’indagine parlamentare per appurare con quali sotterfugi 33 minatori qualsiasi siano riusciti a salvarsi violando le regole severissime della Protezione Civile.                   

        P.D.

Ad Augusta una sezione del nautico di Siracusa

paolino_amato.jpgAUGUSTA. Dal prossimo anno scolastico sarà attivata una sezione dell’istituto tecnico nautico di Siracusa. La notizia ci è stata confermata da Paolo Amato in seno al consiglio provinciale. E’ stato individuata già la sede che ospiterà la sezione: si tratta dell’ex foresteria della Marina Militare, ubicata in Via X Ottobre, fatta costruire e poi donata  alla Marina dal patron della Rasiom  e dell’Inter Angelo Moratti.

Augusta, com’è noto, è sede di Marisicilia, cioè del comando militare marittimo che ha giurisdizione su tutta la Sicilia e su parte della Calabria, ed è anche  la città con un porto petrolifero e industriale fra i più importanti d’Italia, che dovrebbe essere potenziato come porto commerciale. Ma, strano a dirsi, in città non esiste un istituto nautico che, invece, c’è a Siracusa. Un istituto frequentato da non pochi augustani, tanto che l’attuale dirigente scolastico, Giovanni Battista Totis, augustano anch’egli, ha pensato bene di offrire un’altra opportunità agli studenti di Augusta, facendo diminuire il fenomeno del pendolarismo.

Paolo Amato si è prestato a dar man forte a Totis per la realizzazione di questo progetto e si è adoperato per individuare il sito, tanto da far in modo da convincere il vertice della base militare di Augusta a stipulare una convenzione con la Provincia Regionale di Siracusa al fine di destinare la dismessa foresteria a  plesso scolastico. La convenzione dovrebbe essere firmata nei prossimi giorni.

Giulia Càsole   (Nella foto: Paolo Amato)

Iubilaeum in concerto

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La musica è il mezzo incomparabilmente più potente e allo stesso tempo più sottile per esprimere  mille differenti sfumature ed è proprio questo che i coristi della corale Iubilaeum della parrocchia san Francesco di Paola hanno indubbiamente dimostrato nella loro esibizione di sabato 6 novembre. Il concerto si è tenuto nella chiesa dedicata a san Francesco di Paola, colma di persone in attesa di ascoltare i  canti già un’ora prima dell’inizio previsto. Dopo l’indimenticabile esperienza di san Giovanni Rotondo, dove la corale Iubilaeum ha cantato in diretta nazionale su Retequattro e in mondovisione su Sky e TeleradiopadrePio, i coristi hanno pensato fosse giusto esternare il loro ringraziamento a quanti li hanno sostenuti, con il mezzo che hanno a disposizione: la loro stupenda voce. La serata è stata allietata dall’ascolto di brani prettamente profani, spaziando da “Vitti na crozza” a “La bamba”, da “Acquarello romano” a “Momenti napoletani” per concludersi con un brano tratto dal “Nabucco” di Verdi, in onore all’anniversario che  riguarda il grande compositore. Per l’Amministrazione comunale erano presenti il sindaco Massimo Carruba, il vicesindaco  Calogero Geraci e l’assessore alla cultura  Giovanna Fraterrigo, per la Provincia il consigliere Paolo Amato e l’assessore Rino Lazzari, che sono stati omaggiati di una targa, e che hanno voluto manifestare con la loro presenza, come hanno dichiarato esplicitamente, la riconoscenza per aver portato alto il nome della città, a san Giovanni Rotondo. Hanno ricevuto una targa anche alcuni sponsor, che sono stati vicini alla corale e l’hanno sostenuta recentemente, credendo fortemente in questa “realtà” cittadina, che cresce sempre di più, grazie all’impegno profuso instancabilmente. Tra il folto pubblico una miriade di fan, parenti, amici e conoscenti, che hanno applaudito l’esibizione veramente compiaciuti, ma anche veri appassionati della musica polifonica, che si sono congratulati con il presidente e il direttore della corale per la bella serata organizzata. Alla fine del concerto il presidente della corale Iubilaeum, signor Melchiorre Fragalà, ha ribadito la sensibilità mostrata sia dall’amministrazione comunale che da quella provinciale. Egli non ha mancato di ringraziare il padre spirituale, don Francesco Scatà e di sottolineare la bravura dei coristi, unici protagonisti della serata, insieme al direttore Luigi Trigilio, visibilmente soddisfatto.Quest’ultimo ha ringraziato il pubblico per l’affetto con cui segue la corale,  dando appuntamento all’otto dicembre, decimo anniversario della fondazione della corale Iubilaeum.

                Carmela Mendola