AUTORITA’ PORTUALE, PER VINCIULLO LO SCIPPO AD AUGUSTA NON CI SARA’

porto-augusta (1)AUGUSTA – Il governo ha deciso. Le autorità portuali in Italia saranno ridotte: da 24 passeranno a 14. Un bel risparmio di spesa. Alcuni osservatori ritengono che, stando così le cose in Italia, sarebbe meglio abolire del tutto questi carrozzoni, fonte di enorme spesa, se solo si pensa che un presidente di Autorità portuale percepisce al mese quanto un senatore della repubblica. Non è così all’estero dove le Autorità portuali hanno un’altra fisionomia. In Sicilia ci saranno due sole Autorità: una per la Sicilia occidentale con sede a Palermo e una per la Sicilia orientale con sede presumibile a Catania, città con un peso politico maggiore di quello di Messina e di Augusta, dove ci sono altrettante autorità, pur essendo il porto di Augusta, unanimemente riconosciuto come il vero porto della Sicilia orientale. Nei giorni scorsi  i sindaci di Priolo e Melilli hanno fatto sentire la propria voce in difesa del mantenimento dell’Autorità portuale in Augusta, istituita circa vent’anni fa, su impulso dell’allora deputato nazionale Puccio Forestiere.  Nella prima pagina dell’edizione siracusana del quotidiano La Sicilia è stato dato grande rilievo agl’interventi dei sindaci dei comuni viciniori ad Augusta, il cui sindaco non era ancora intervenuto, tanto da fare considerare “strano il silenzio del sindaco di Augusta” all’editorialista Paolo Mangiafico, autore dell’ampio servizio. La prima cittadina ha risposto con questa lunga nota: “Da più parti, finanche da esponenti dei partiti di Governo PD e NCD, si è assistito ad un susseguirsi di dichiarazioni, tutte a difesa della Port Authority e della permanenza della governance ad Augusta, nonché di biasimo al silenzio serbato sull’argomento da questa Amministrazione. Su alcune dichiarazioni mi preme fare delle precisazioni.

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