SIRACUSA, PESCAVANO IN AREA MARINA PROTETTA: DENUNCIATI

downloadSIRACUSA – Plemmirio, 6 ottobre, mattina: militari della Capitaneria di porto di Siracusa, in attività di pattugliamento a bordo della motovedetta CP 304 accertava la presenza di un’unità da diporto con a bordo due persone intente ad effettuare la pesca a traina all’interno della zona “A” dell’Area Marina Protetta del Plemmirio che – come noto – è un’area di riserva integrale immediato è scattato il sequestro dell’attrezzatura utilizzata per la commissione del reato. Lo stesso personale intervenuto ha poi proceduto ad identificare i due pescatori “sportivi” successivamente denunciati all’Autorità Giudiziaria. La Capitaneria sottolinea che è massimo il livello di attenzione e di vigilanza su tutte le attività poste in essere all’interno dell’Area Martina Protetta del Plemmirio, pertanto l’attività di controllo, da parte della Guardia Costiera di Siracusa per prevenire e reprimere gli  illeciti perpetrati al suo interno, proseguirà con la medesima intensità.

SIRACUSA E PROVINCIA IN AIUTO DI MOTTA S. ANASTASIA

Contro la discarica Oikos

rifiuti-pallaSIRACUSA – ZERO WASTE SICILIA, che a Siracusa è rappresentata da Francesco Ruggero,  da sempre attenta alle problematiche riguardanti lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, comunica che sabato 10 alle ore 09.00 è stata organizzata una manifestazione:  – contro lo scandalo della discarica OIKOS di Motta S.Anastasia in provincia di Catania. In realtà è costituita da due vasche, di cui quella incriminata di c.da Valanghe d’inverno (detta Valanghe d’Inferno) è a ridosso di Misterbianco, comune senza soluzione di continuità con Catania città; – la lotta contro l’inceneritore del Mela o contro discarica di Motta-Misterbianco è la stessa battaglia: contro la “cultura dello scarto”, per nuovi e sostenibili stili di vita, per un nuovo modello di sviluppo economico che minimizzi gli sprechi, per il futuro dei nostri nipoti; – le motivazioni della protesta di sabato sono le stesse identiche che ci portano a lottare contro l’inceneritore A2A. cioè la gestione folle e insostenibile dei rifiuti. I rifiuti si possono bruciare inquinando e ammorbando l’aria, l’acqua ed suolo. Si possono seppellire in una fossa ovvero farne montagne che franano, inquinando e ammorbando l’aria, l’acqua e suolo.  Quella spazzatura che usiamo per inquinare è fatta di oggetti e materiali che possono essere quasi interamente recuperati e riciclati, per diminuire o rallentare lo scellerato saccheggio delle risorse terrestri, che garantisce i nostri livelli di consumo sfrenato del superfluo. Per accaparrarci queste risorse naturali, facciamo guerre e deprediamo i paesi sottosviluppati, impoverendoli fino all’estremo. E quando in milioni migrano per inseguire la sopravvivenza, li lasciamo annegare o li scacciamo: gli “scarti umani” di cui ci ammonisce Papa Francesco insieme agli “scarti materiali” che ci impone il nostro modello di sviluppo economico. Nel caso specifico, la discarica di Motta è illegale, in quanto non ha il TMB, ed abbanca tal quale. La vasca era arrivata a capienza, ma l’AIA venne confermata dalla regione per ulteriori 250.000 ton. Le procedure autorizzative sono state spesso oggetto di indagine, ed hanno portato all’arresto della proprietà e di funzionari regionali. Fino al commissariamento della discarica (3 commissari nazionali) che dovevano portare alla chiusura. Ma i commissari, invece di chiudere presentano un ulteriore ampliamento di 350.000 ton. Proteste al ministero (sottosegretario Bubbico Pd) sembravano aver portato alla definitiva chiusura. Ma la scorsa primavera (ne ha reso conto PresaDiretta un paio di settimane fa) il grande signorotto, ex-DC poi NCD, Sudano (vicino a Proto, il proprietario della discarica) è confluito con tutta la sua corte nel Pd, operazione benedetta da Davide Faraone (sottosegretario Pd). Il 14/07 u.s. accade che il Governatore Crocetta emette una ordinanza per riaprire ed ingrandire la stessa discarica (proprio delle 350.000 ton, del progetto dei commissari) causa l’emergenza rifiuti in Sicilia ed in provincia di Messina in particolare. Emergenza che c’è per l’asservimento della politica regionale ai padroni delle discariche.

   Francesco Ruggero

AUGUSTA, ABUSIVISMO NON SANATO? SI ABBATTE!

imagesAUGUSTA –Numerosi proprietari di immobili, realizzati in tutto o in parte in assenza di concessione edilizia e non ancora sanati dopo le sentenze definitive di condanna, si sono visti recapitare ordini di demolizione o l’avvio delle procedure esecutive previste dalla legge. Certamente si è in presenza di atti dovuti, ma notevole è l’apprensione per quanti hanno investito i loro risparmi negli anni al fine di realizzare un “tetto” per le proprie famiglie, soprattutto nelle zone periferiche e balneari, dopo l’esodo abitativo indotto dal terremoto del 1990. Studi tecnici e legali sono al lavoro per richiedere sospensioni e rinvii in attesa dello smaltimento di centinaia di pratiche di sanatoria giacenti presso i competenti uffici comunali, ridotti negli organici e alle prese con la necessaria interlocuzione con Soprintendenza e Genio civile. Sulla spinosa e preoccupante vicenda si sono levate le proteste e le sollecitazioni, anche recenti, dei tecnici del settore, al fine di sbloccare lavori che ridarebbero ossigeno all’economia locale e serenità ai tanti cittadini coinvolti. Pare che, nelle more, si stia cercando di ovviare al problema dei tempi burocratici con il rilascio, ove possibile, di attestazioni di “sanabilità” delle case.

   C.C.