OSPEDALE MUSCATELLO DI AUGUSTA: PAROLE.. PAROLE..PAROLE- di Giorgio Càsole

Applauditissimo l’intervento del sindacalista medico Giuseppe Vaccaro 

ospedale muscatello. nuovo padiglione in l p., vecchio padiglione in IIAUGUSTA.  Lunedì 5 ottobre, consiglio comunale staordinario, monotematico – sui problemi dell’ospedale cittadino “Muscatello”, allargato alla presenza dei deputati regionali Vinciullo (Nuovo Centro Destra), Coltraro (Megafono), Zito (5 Stelle), presenti il direttore generale dell’ASP  Brugaletta, circondato dal suo staff al completo. Dato l’argomento, l’aula consiliare era affollatissima, fatto veramente raro. Brugaletta ha dimostrato grande capacità d’incassare le  “accuse” e di spiegare, anche con eccessiva dovizia di  dettagli che, come direttore generale,  è soggetto all’Assessore regionale e che deve fare gli interessi dell’intera collettività provinciale. Il suo più stretto collaboratore, Madeddu, è stato più abile di lui nell’anestetizzare il pubblico sciorinando, per oltre trenta minuti filati, dati, leggi, circolari, con un pizzico di captatio benevolentiae, quando ha asserito che  conosce bene la realtà  augustana dove, dice, è  di casa in estate. Sostanzialmente a muso duro,  ha risposto a  entrambi il sindacalista medico Giuseppe Vaccaro, anestesista al “Muscatello” da anni, esperto conoscitore di tutte le problematiche  inerenti all’ospedale. Vaccaro, apertis verbis, ha fatto riferimento a ragioni politico-elettorali che sono alla base delle decisioni dei vertici dell’ASP  riguardo all’ ospedale  che non è considerato come quelli di Siracusa, Avola e Lentini, tanto che l’elisuperficie ( come l’ha chiamata) non è stata illuminata, al contrario che in quegli ospedali , con la risibile giustificazione della “montagna”, a dimostrazione che i vertici ASP non conoscono la realtà cittadina. Quello  che ad Augusta è definito  monte è solo un modesto rilievo collinare, a prescindere dal fatto che gli elicotteri atterrano e decollano verticalmente. L’intervento del medico-sindacalista è stato fragorosamente applaudito. Non è stata data la parola, pur essendo stato invitato, a Mimmo Di  Franco, componente del comitato cittadino pro ospedale. Vaccaro ha ripreso sostanzialmente gli argomenti già  esposti  nel  testo che vi presentiamo quale documento-testimonianza da conservare a futura memoria.  In questa stessa pagina riportiamo l’intervento di Di Franco trasmesso a noi.

   Giorgio Càsole

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