AUGUSTA/ La liceale Adele Barone si classifica 2^ in campo regionale a un concorso per i test di medicina svoltosi a Siracusa

dddAUGUSTA. Adele Barone è una diciottenne  con una ferrea determinazione: vuole diventare medico.  Frequenta regolarmente la classe V E dello  scientifico del polo liceale “Mègara” e contemporaneamente studia con profitto per superare i famigerati,  temibili test per essere ammessi alla Facoltà di Medicina.  Si mette talmente a capofitto e con profitto in quest’impresa  che ha già  portato a casa alcuni importanti riconoscimenti. Si è classificata seconda in campo regionale a una prova  tenuta nella sede dell’Ordine dei medici di Siracusa e  prima al concorso indetto da Alpha Test all’interno del “Mègara” per tutti gli studenti che aspirano a entrare in medicina.

G.C.

AUGUSTA/SOLITUDINE, ALIENAZIONE E DEGRADO: MUORE LA SORELLA 81ENNE EX MAESTRA ELEMENTARE, CARMELA BALESTRERI, E LUI NON SE NE RENDE CONTO

AUGUSTA. Sabato, 18 gennaio: allertati dall’amministratore di un condominio di Via Marzabotto, una strada che si affaccia nella piazzetta intitolata a Fratel Di Maria,  un’area non distante dal Lungomare Rossini, in Borgata, i Carabinieri  bussano al campanello dell’abitazione degli anziani fratelli Balistreri, di origine catanese,  maschio e femmina: lei, Carmela, era  stata maestra elementare. Ai militi dell’Arma apre la porta il fratello, che mostra sùbito segni di alienazione mentale. Nell’appartamento regnano  sovrani  sporcizia e fetore:  l’immondizia si trova dappertutto, da tempo immemorabile. L’ex maestra, 81enne, è morta, ma il fratello non dà segni d’esserne consapevole. I carabinieri avvertono il pubblico ministero,  il quale incarica il medico legale Francesco Coco d’accertare le cause della morte.  Il medico certifica che la donna è morta per cause naturali. Il Balistreri viene ricoverato nel padiglione di Salute mentale dell’ospedale civico Muscatello, la salma  di Carmelina all’obitorio dello stesso nosocomio. I fratelli Balistreri risultano  essere assolutamente soli.  La tumulazione avverrà a cura del Comune.

Giulia Càsole

IL MINISTRO DELLA DIFESA MARIO MAURO INCONTRERA’ AD AUGUSTA IL PRIMO MINISTRO SLOVENO – LA SLOVENIA PARTECIPA ALL’EMERGENZA IMMIGRAZIONE CON UNA NAVE IN MARE NOSTRUM

ssssAUGUSTA. Mercoledì 22 gennaio ad Augusta  il Ministro della Difesa, Mario Mauro, incontrerà per un colloquio bilaterale il Primo Ministro della Repubblica di Slovenia, Alenka BRATUSEK, in visita al contingente delle Forze Armate Slovene impiegato nella missione umanitaria “Mare Nostrum”.  Il pattugliatore TRIGLAV 11 della Marina Militare Slovena (nella foto, a sin.) è approdato nel porto di Augusta il 15 dicembre scorso per integrarsi nel dispositivo aeronavale “Mare Nostrum” attivato per incrementare il livello di sicurezza della vita umana e concorrere al controllo dei flussi migratori via mare. La Repubblica di Slovenia, oltre ai 40 militari di equipaggio, ha inviato anche un team di collegamento presso la sede del Comando delle forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera di Augusta. Le attività previste nel programma di incontro del Ministro Mario Mauro con il Primo Ministro Sloveno, accompagnato dal Ministro della Difesa Sloveno, Roman Jakie, prevedono la visita al centro di accoglienza per gli immigrati al Quartiere Umberto Primo di Siracusa e proseguiranno presso il Comando delle Forze da Pattugliamento della Marina Militare (COMFORPAT) di Augusta per una visita all’unità navale slovena e per un punto di situazione dell’attività operativa.

    MM

Il benvenuto dalla Fraternita Laica di San Domenico di Augusta a don Palmiro Prisutto, neo arciprete e parroco della Chiesa Madre di Augusta

imagesAUGUSTA – Come si ricorderà,  giovedì 28 novembre 2013 l’arcivescovo di Siracusa,  Salvatore Pappalardo, in un’affollata Chiesa Madre  ha presieduto la cerimonia di inizio di servizio di don Palmiro Prisutto quale nuovo arciprete di Augusta alla presenza dei sacerdoti di tutte le parrocchie augustane e di don Matteo Pino, già rettore per trent’anni  della stessa Chiesa. Don Palmiro, già parroco della Chiesa di San Nicola di Brucoli.  dove si è fatto molto apprezzare da tutti i fedeli ,  ha espresso il desiderio che i doni e le varie offerte della serata fossero indirizzati alla Caritas locale e ha chiesto da subito la collaborazione di tutti i  volontari, quali indispensabili supporto e sostegno considerata la forte responsabilità  del suo nuovo gravoso compito in un contesto e in  un periodo storico veramente critico per Augusta.  Il neo arciprete, in pochissimo tempo ha dimostrato non solo  specifiche capacità professionali  ma,  soprattutto,   umane con il suo atteggiamento di umiltà, di gratuito servizio e  di vicinanza ai più deboli, ai bisognosi, agli ultimi. La sua attività pastorale improntata all’insegna della carità, della giustizia e della essenzialità, priva di formali fronzoli protocollari, nonché il suo severo impegno per le attività sociali ed economiche,  in particolare per le nuove tematiche ambientali,  hanno offerto esempi di vera testimonianza cristiana in perfetta sintonia con le nuove linee guida di Papa Francesco. Al nuovo parroco la Fraternita laica di San Domenico di Augusta esprime tutti i ringraziamenti e la propria solidarietà e assicura continue preghiere affinché la sua opera possa costantemente essere  ispirata dallo Spirito Santo.

     Gaetano Gulino  

La rassegna L’Isola del Teatro ospita al teatro Musco, dal 24 al 26 gennaio, la premiata commedia di Edoardo Erba

Margarita e il gallo: come sfuggire a una proposta indecente”

TEATROCATANIA – Una commedia davvero spassosa, tutta costruita intorno al tema attualissimo del compromesso disonorevole, posto in atto per acquisire denaro e potere. Un intreccio molto piccante eppure mai volgare, che si sviluppa esilarante in un’elegante ambientazione in chiave rinascimentale. Sono questi i sapidi ingredienti di Margarita e il gallo, commedia degli equivoci firmata da Edoardo Erba, autore tra i più brillanti della scena italiana contemporanea. Lo spettacolo sarà ospite dello Stabile di Catania alla sala Musco dal 24 al 26 gennaio, nell’’ambito della rassegna “L’Isola del Teatro”. La produzione, realizzata dalla Compagnia delle Isole, propone un allestimento di qualità che affida regia e scene ad Angelo Tosto, mentre i costumi sono del compianto Giuseppe Andolfo. Sul palco agiscono Alessandra Costanzo, Filippo Brazzaventre, Valentina Ferrante Giuseppe Bisicchia e Camillo Mascolino. Siamo nella Firenze del 1500. Una giovane servetta, Margarita, prende servizio in casa di Annibale Guensi, stampatore in gravi difficoltà economiche. Il Visconte Morello, introdotto a corte, potrebbe raccomandalo e procurargli prezioso lavoro. Chiede però in cambio una “singolare” prestazione dalla moglie del Guenzi, il quale non avrebbe problemi nel concedergliela, ma ha fatto male i suoi conti: l’’ignara consorte deve correre al capezzale della madre. Annibale pensa allora di servirsi per lo stesso scopo della bella serva appena arrivata dalla campagna. Margarita, che è figlia di una strega, capisce l’antifona e non sapendo come cavarsi d’impiccio, tenta una carta disperata: prova l’incantesimo che ha visto fare a sua madre. L’’obiettivo è una doppia trasformazione: scambiare i due corpi, il suo e quello del padrone, con una paradossale inversione delle loro identità. La magia ha successo. Nota il regista Angelo Tosto:

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AUGUSTA – IL PORTO CHE VORREMMO

Giorgio Càsole continua l’intervista con il presidente emerito di ASSOPORTO, Luigi Mastroviti  –   QUALI SONO GLI INTERVENTI A BREVE TERMINE PER RENDERE COMPETITIVO IL GRANDE  PORTO  DELLA SICILIA ORIENTALE

port2(Casole) La vostra associazione, in questi anni,  non ha risparmiato critiche all’Autorità portuale, soprattutto per la  scelta compiuta di  far costruire la sede nei pressi del porto commerciale. Perché? – (Mastroviti) “Assoporto  è fermamente convinta che il cuore e il cervello del porto non possano assolutamente essere lontani dal centro abitato e che pertanto la scelta dell’Autorità Portuale di stabilirsi  presso il porto commerciale non è confacente sia sotto il profilo  geografico che pratico, essendo i suoi uffici ubicati in un posto isolato e privo persino di collegamenti pubblici. Assoporto ritiene pure che l’ente debba rappresentare, così come avviene in tutti i maggiori porti, l’orgoglio della città, essere ubicato vicino a tutte le istituzioni cittadine ed essere facilmente raggiungibile da chiunque. Queste considerazioni non devono ingenerare nessuno stupore o perplessità se non nella misura in cui la può suscitare la costruzione di un terminal container all’ estremo nord del porto di Augusta dietro i forti Vittoria e Garçia.” – A luglio avete organizzato un convegno sul porto che, in un primo momento, volevate  intitolare “Il porto che vorremmo”. Poi avete cambiato idea.  Come mai? Non lo abbiamo fatto perché crediamo fermamente che esso debba rappresentare il porto che TUTTI devono volere, un porto che funziona e produce benessere.” – In quel convegno avete esposto le vostre proposte per rendere funzionale al meglio il porto per produrre il benessere  da lei accennato. Quali sono queste  proposte? “Si articolano in  interventi a breve , medio e lungo termine” – Quali gli interventi  a breve termine? –  “Voglio rispondere in maniera articolata e esplicativa: A) Disporre di una Capitaneria di Porto dotata, come in passato, di personale in numero sufficiente  a garantire all’ utenza  servizi pronti così come ha fatto sino a un recentissimo passato. Rivisitazione delle procedure operative in un’ottica più aderente alle odierne esigenze del traffico portuale. Una maggiore attitudine ad adottare compiutamente e in maniera estensiva procedure telematiche per il disbrigo delle pratiche, come peraltro stabilito da leggi nazionali e Direttive comunitarie (65/2010/CE), in linea con le raccomandazioni della Commissione Europea del 23.05.2013 che garantiscano uniformità di trattamento nel territorio comunitario, velocizzazione dei processi amministrativi e razionalizzazione delle risorse umane. Ci piace sottolineare TUTTI i processi amministrativi non solo quelli strettamente correlati all’arrivo e partenza delle navi. Rammentiamo che i supporti cartacei cesseranno di essere utilizzati entro il 1° giugno 2015 e il volere attendere sino all’ultimo giorno per implementare procedure telematiche, che pure si dispongono da subito, rappresenta un’ ingiustificata, oltre che immeritata, angheria. L’abnegazione del personale di tale ufficio, pure notevole, non è sufficiente a colmare le deficienze strutturali.

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Dopo la tragedia che ha stroncato la giovane vita di Claudia Quattrocchi, nulla è stato fatto per prevenire altre tragedie. Di chi la colpa?

sssAUGUSTA. Sono le 18,45 di lunedì 16 settembre 2013.  Un silenzio innaturale si percepisce appena si attraversa Via Colombo, la strada che fronteggia i giardini pubblici, e ci si incammina per la via principale del centro storico, la via intitolata al figlio di Vittorio Emanuele II, Via Principe Umberto. Capannelli di persone sostano davanti ai negozi. Aspettano in religioso silenzio. Nessun veicolo attraversa la strada. Non si avverte rumore di sorta. Tutto si è come fermato. Un osservatore esterno e lontano potrebbe dedurre di guardare il fotogramma fermo di una pellicola. La stessa scena appare identica appena si svolta l’angolo e si entra in Piazza Duomo. Dalla navata centrale della Chiesa Madre è appena uscita, accolta da un lungo applauso, un’ abbacinante bara bianca che contiene il corpicino della tredicenne Claudia Quattrocchi.

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AUGUSTA, Francesco Scuderi: 13 anni e il sogno di fare il calciatore

scuderiAUGUSTA/ Un sogno: fare il calciatore. Da quando, appena nato, in ospedale suo nonno Franco, ex calciatore di buon livello del glorioso Megara Augusta, gli regalò un pallone e lo appoggiò dolcemente nella sua culla, affermando: “Sarai un calciatore!” Il nonno potrebbe essere un buon profeta, perché il nipotino prediletto Francesco Scuderi, che porta il suo nome e cognome, nato ad Augusta il 20 settembre del 2000, gioca nella squadra Giovanissimi Regionali dello Sportland Augusta, nella categoria riservata ai nati nel 1999 e 2000; e proprio domenica scorsa Francesco ha realizzato il suo primo gol contro lo Scicli al Megarello di Brucoli, subentrando al suo amico Licata ad inizio ripresa siglando con freddezza la rete a 5 minuti dal termine che è valsa la vittoria per 1-0 agli augustani. Si è trattato della prima rete in assoluto in un torneo regionale per il giovanissimo attaccante della squadra allenata da Tony Costa, una società, lo Sportland, abile a lanciare giovani campioncini nel difficile mondo del calcio e alla quale Francesco è molto affezionato, essendo cresciuto proprio con la maglia gialloblù avendo militato sin dalla stagione 2005-06 all’età di 5 anni. “Ricordo” -afferma papà Massimo,”che lo accompagnava il pullmino dell’asilo comunale e lo lasciava sopra i campetti di Brucoli, gli allenamenti iniziavano alle 15,30 ma già lui aveva sotto il grembiulino il completino da calcetto e nel breve tragitto dalla fermata ai campetti si cambiava le scarpette nella mia macchina per non perdere altri minuti di gioco”. Tutto per la passione sfrenata per questo sport, il più popolare al mondo.

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“MIGRANTI, LA GENTE DI QUESTA TERRA HA DATO PROVA DI GENEROSITA’ E CAPACITA’ OPERATIVA” – intervista al prefetto di Siracusa, Armando Gradone

gradonbe VILLASMUNDO/ CITTA’ DELLA NOTTE. In occasione del  convegno provinciale dei Maestri del Lavoro, tenutosi recentemente nel salone ricevimento del complesso Città della notte, poniamo alcune domande al prefetto di Siracusa, Armando Gradone.  – Nella sua allocuzione all’assemblea, Lei, ricordando il linguista  siciliano Tullio De Mauro, ha detto che in questo  momento non si possono  trovare le parole per definire la condizione di crisi che stiamo attraversando e ha aggiunto che i giovani si sentono privi del  loro futuro. E’ davvero così drammatico il periodo che stiamo vivendo?  “Certo, il momento è difficilissimo. E un concetto questo ormai di comune consapevolezza in tutti gli Italiani. Credo, però, che il pessimismo che oggi sta colpendo tutte le coscienze non abbia ragion d’essere. Gli Italiani possono ritrovare la forza per uscire da questa situazione di difficoltà. L’Italia l’ha già dimostrato nella sua storia”. -Infatti, Lei ha ricordato lo sforzo compiuto nel passato dagli Italiani, costretti anche all’emigrazione pur di lavorare. “I Maestri del Lavoro ce l’hanno fatta. Hanno dato prova concreta che noi abbiamo risorse, energie, valori, cultura che ci consentono di uscire da una situazione così difficile. Occorre che il Paese ritrovi una guida  salda, affidabile. Credo che quello che oggi manca sia la fiducia, fiducia nella politica, nel parlamento, nel governo, nelle istituzioni e, più n  generale, la fiducia l’uno verso l’altro, la fiducia come cittadini. Qui a Siracusa abbiamo avuto prova che questo si può fare. – Lei,  certo, si riferisce alle prove di solidarietà verso i migranti. Lei ha ricordato che siamo passati dai mille migranti del 2012 ai quindicimila del 2013. Lo sforzo, dunque, è stato enorme. Ci sono, però, cittadini che domandano se possiamo permetterci di mantenere tutti questi migranti, che, secondo taluni, sono più protetti degli italiani, visto che  ci sono italiani che vivono e dormono dentro l’automobile, mentre ai migranti viene offerto un tetto. Lei pensa che ci possa essere un rigurgito di razzismo in  noi che siamo stati un popolo di emigranti? No, questo non lo vedo. Credo, tuttavia, che Lei abbia ragione nel dire che questo sforzo non lo possiamo compiere da soli, come Italiani. Stiamo facendo fronte al nostro compito in maniera straordinaria. La gente di questa terra  ha dato  dimostrazione di generosità, umanità,  dico di più,  anche di capacità operativa, capacità di fare, giacché non è facile far fronte a un compito così complesso e difficile e l’Italia da sola non può farsi carico di un problema così complesso anche per ciò che riguarda le prospettive di un futuro. L’esperienza del 2013 ci aiuterà senz’altro a superare un fenomeno di così vaste proporzioni in modo più sereno.”

Giorgio Càsole 

COME CAMBIERÀ IL COMANDO MARINA MILITARE DI AUGUSTA

porto

mignecoAUGUSTA – La Marina Militare ha già iniziato la grande riconfigurazione dell’assetto dei Comandi in tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda Augusta si  profilano anche per tale Comando, che avverrà entro il 31 marzo 2014 e non più al 30 giugno come in precedenza previsto, importanti novità a cui dedicheremo un’altra puntata, giovando prima dare uno sguardo storico alla nascita ed evoluzione e sua immagine nel corso del tempo. Augusta, come esclamò Federico di Svevia affacciato dal Castello fortificato “è una baia naturale ove sicuramente qualche divinità vi pose il piede”. Infatti, questa splendida baia sin dai secoli passati è stata oggetto di attenzione da parte di tutte le marinerie del mondo. Però, Augusta, nonostante la sua indiscussa capacità ricettiva, la sua posizione strategica nel Mediterraneo, per lungo tempo ha subito le ostilità politiche con riflessi negativi nelle decisioni degli alti vertici militari, che gioco forza, hanno indotto a preferire basi più esterne come Taranto, Brindisi, La Spezia e così via. Senza scivolare in una rievocazione storica pedante, indicheremo le tappe più salienti della nascita del Comando Marina Augusta. Furono gli spagnoli nel dodicesimo secolo i primi a costituire il più solido apprestamento militare marittimo in Augusta. Comunemente la solevano chiamare “plaza fortificada” disponendo a perpetue sentinelle del porto i Forti Garçia e Vittoria, nonché Torre Avalos le cui vestigia sono presenti sino ad oggi. Nel 1896-1988 a seguito dello smantellamento delle aree demaniali nazionali la Regia Marina, pur rimanendo restia a voler costuituire un insediamento militare vero e proprio in Augusta, ottenne dal Regio Governo l’assegnazione delle aree dove oggi è insediata la Marina Militare che si estende da Terravecchia all’Arsenale, alle Banchine Torpediniere, Punta Cugno, Cava di Sorciaro e Palombara.

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