COME CAMBIERÀ IL COMANDO MARINA MILITARE DI AUGUSTA

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mignecoAUGUSTA – La Marina Militare ha già iniziato la grande riconfigurazione dell’assetto dei Comandi in tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda Augusta si  profilano anche per tale Comando, che avverrà entro il 31 marzo 2014 e non più al 30 giugno come in precedenza previsto, importanti novità a cui dedicheremo un’altra puntata, giovando prima dare uno sguardo storico alla nascita ed evoluzione e sua immagine nel corso del tempo. Augusta, come esclamò Federico di Svevia affacciato dal Castello fortificato “è una baia naturale ove sicuramente qualche divinità vi pose il piede”. Infatti, questa splendida baia sin dai secoli passati è stata oggetto di attenzione da parte di tutte le marinerie del mondo. Però, Augusta, nonostante la sua indiscussa capacità ricettiva, la sua posizione strategica nel Mediterraneo, per lungo tempo ha subito le ostilità politiche con riflessi negativi nelle decisioni degli alti vertici militari, che gioco forza, hanno indotto a preferire basi più esterne come Taranto, Brindisi, La Spezia e così via. Senza scivolare in una rievocazione storica pedante, indicheremo le tappe più salienti della nascita del Comando Marina Augusta. Furono gli spagnoli nel dodicesimo secolo i primi a costituire il più solido apprestamento militare marittimo in Augusta. Comunemente la solevano chiamare “plaza fortificada” disponendo a perpetue sentinelle del porto i Forti Garçia e Vittoria, nonché Torre Avalos le cui vestigia sono presenti sino ad oggi. Nel 1896-1988 a seguito dello smantellamento delle aree demaniali nazionali la Regia Marina, pur rimanendo restia a voler costuituire un insediamento militare vero e proprio in Augusta, ottenne dal Regio Governo l’assegnazione delle aree dove oggi è insediata la Marina Militare che si estende da Terravecchia all’Arsenale, alle Banchine Torpediniere, Punta Cugno, Cava di Sorciaro e Palombara.

Con Regio decreto del 18 giugno 1902 nr. 840, venne costituita la prima sede Comando Marina Augusta, retta da un Ufficiale superiore della Regia Marina. Nel 1904 un casuale evento, poi non del tutto casuale, attrasse l’attenzione dei vertici militari della Marina. Era successo che la Società Carbonifera Italiana creò un deposito galleggiante di carbone per le navi di circa diecimila tonnellate, stivato in un vecchio transatlantico DSCN0641inglese il MASSILIA, ancorato a levante di Forte Garcia. Ovviamente, la Regia Marina non poteva rimanere inerte a continuare a fare rifornire le navi da un deposito privato, sicché in tempi rapidi ne costituì uno nel Forte Garçia (nella foto a sin.), smantellando il vecchio lazzaretto ed immagazzinando una notevole quantità di combustibile. Malgrado ciò Augusta non fu ancora considerata una vera entità militare marittima, continuando a rimanere “punto di appoggio navale”, e tale rimase nonostante il contributo operativo svolto durante la campagna italo-turca e libica (1911-1912) e successivamente nella prima guerra mondiale (1915-1918). Prima che cambiasse la sgradevole classificazione di “punto di appoggio navale temporaneo”, si deve aspettare l’avvento del regime fascista. Inaspettatamente, i vertici militari in passato compiacenti per pressioni politiche ed anche per cecità valutativa, ne avevano frenato lo sviluppo, si affrettarono a considerare la Base potenziandola e rendendola finalmente una “solida entità militare marittima” classificandola di alto interesse navale. Dal 1924 al 1928 è un susseguirsi di opere con l’inizio della costruzione della diga foranea per rendere il porto più sicuro, nonché il completamento di due caserme e due ampi depositi per materiali ed attrezzature, e contemporaneamente l’insediamento dell’infermeria di presidio. In prossimità del 1940 quando già sono palesi i fremiti di venti di guerra, cominciano una serie impressionante di fortificazioni e il consolidamento di quelle esistenti. Per la prima volta alla base è dato il riconoscimento di “punto di ineludibile importanza strategica”. Viene anche trasferita ad Augusta la terza Divisione della Scuola Comando con una cinquantina di unità per l’addestramento Ufficiali. E nello stesso anno la Base assume la denominazione di Comando Militare Marittimo (COMAR) con a capo l’ammiraglio Fumagalli. Prima della dichiarazione di guerra del 10 giugno 1940 erano già state disposte nel perimetro di competenza 176 batterie antiaeree e con una forza di effettivi di circa 4.500 uomini di cui 2.000 militi della MVSN (Milizia volontari Sicurezza Nazionale) inquadrati nella DICAT (Direzione Contraerea Territoriale) e nella MILMART (Milizia Marittima Territoriale) che affiancavano il Comando Piazza con a capo l’Ammiraglio Notarbartolo presto sostituito dall’Ammiraglio Priamo Leonardi. Dal 1940 al 1943, e precisamente fino al 10 luglio, la Base verrà sempre indicata come “Comando Militare Marittimo della Piazzaforte” la cui sorte si conclude con il suo abbandono incruento ed incredibile, spegnendosi del tutto alle ore 12,45 del 16 luglio 1943 nell’ultimo anelito di eroismo e di valore a Cozzo Telegrafo all’esterno della Piazzaforte, mostrato da molti marinai, avieri e sbandati, riscattando, in parte, la inspiegabile fuga dalla Piazzaforte. Terminato il conflitto, la Base do Augusta torna alla nuova Marina repubblicana mantenendo la vecchia denominazione di COMAR. Nel 1951 torna la Scuola Comando addestramento Ufficiali e nel 1954 si insedia il nucleo antisom, e anche la componente elicotteri della Marina con base logistica a Terravecchia. Tali comandi si protraggono fino al 1989 epoca in cui la Base di Augusta assume sempre un progressivo ruolo di incisività, anche per l’evolversi della nuova situazione militare in Europa con la creazione della NATO, per cui il porto di Augusta è considerato, rilevante sito di appoggio navale delle Unità del patto europeo. Quindi, ormai, Augusta è inserita, meritatamente, nel contesto navale europeo, diventando presto prestigioso Comando a “due stelle”. Il 15.10.1999 la Marina dà vita a COMFORPAT (Comando Forze Pattugliamento) erede del Comando Flottiglia Corvette, con a capo un Contrammiraglio. Svolge tuttora un importante servizio di vigilanza nel canale di Sicilia, vigilanza pesca e sicurezza in mare, e quindi, rispetto al passato sempre fulgido, ne eleva il livello sotto il profilo operativo. Nel 2002 il Comar mantiene la sua denominazione, sino a quando con Ordine del giorno nr. 07 in data 21.10.2002 del Capo di Stato Maggiore della Marina, stabiliva il trasferimento del Comando Militare Marittimo Autonomo in Sicilia da Messina ad Augusta. L’effettivo insediamento avveniva il 1° novembre 2002 con incarico ad interim all’Ammiraglio di Divisione Oreste Guglielmino, che ricopriva il Comando Marina Augusta. Ne è conseguito che il vecchio COMAR viene soppresso e sorge il Comando Servizi Base (MARIBASE), inteso come Comando di sviluppo operativo logistico, anche a sostegno di esigenze delle unità navali, e retto da un Capitano di Vascello. Dal 2003 e sino al gennaio 2013 Marisicilia ha visto cinque passaggi di Ammiragli a due stelle, l’ultimo in ordine di incarico, l’Ammiraglio di Divisione Raffaele CARUSO, Ufficiale ammiraglio di Stato maggiore di notevole livello, che con determinazione e competenza, ne accresceva l’efficienza operativa della Sede, da far dire finalmente a chi segue le cose della Marina, che a 150 anni di distanza, si avverava la profezia del grande uomo politico del Regno, Camillo Benso di Cavour, che fu il primo italiano a comprendere con impressionante lucidità e lungimiranza la “valenza strategica e militare di Augusta, come una delle più importanti basi del Regno d’Italia”. Dal gennaio 2013, per improvviso cambio di Comando, in quanto il precedente Amm. di Divisione veniva chiamato alla Direzione Generale per l’impiego del personale militare della Marina in Rom, il Comando “Marisicilia” è stato affidato al Contrammiraglio Roberto Camerini, di cui parleremo nel prossimo servizio con più ampi particolari, anche in riferimento al nuovo assetto strutturale della Marina Militare Italiana.

Francesco Migneco

COME CAMBIERÀ IL COMANDO MARINA MILITARE DI AUGUSTAultima modifica: 2014-01-18T19:41:02+01:00da leodar1
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Un pensiero su “COME CAMBIERÀ IL COMANDO MARINA MILITARE DI AUGUSTA

  1. Chi cerca di cambiare la storia raccontando solo ciò che più gli aggrada è solo e soltanto un povero mistificatore.

    La storia è un’altra, e presto la conoscerete.

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