TERREMOTO NELL’AREA DI AUGUSTA-PRIOLO E MELILLI: ALLARMISMI NO, PREOCCUPAZIONI SI’

IL RIGASSIFICATORE DA INSTALLARE PERICOLOSO E NON FAVORISCE L’OCCUPAZIONE : UNA CLASSE POLITICA MIOPE

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AUGUSTA. In merito alla diatriba sulle previsioni sismiche intercorsa fra i prof.ri Alessandro Martelli e Stefano Gresta, dove quest’ultimo accusa il Martelli di allarmismo, noi sottoscritti residenti nell’area del triangolo industriale siracusano ci permettiamo di dare la nostra lettura su detta polemica.  Che la nostra zona fosse un’area ad alto rischio sismico lo avevamo già sperimentato nel ’90 sulla nostra pelle e lo conoscevamo dalla visura dei documenti della Regione e del GNDT (Gruppo Nazionale Difesa Dai Terremoti) da dove si evinceva come sismi, di intensità pari a quello del 1693 (7,6 Richter), avessero un periodo di ritorno di 322 anni e pertanto eravamo coscienti di essere già vicini al capolinea. Pertanto,  non ci siamo meravigliati delle dichiarazioni del prof. Martelli, piuttosto, quello che ci ha colpiti è stato l’apprendere, circa 4 mesi fa, “in maniera confidenziale” che erano stati lanciati 3 allarmi riguardanti la nostra area (centri di sismologia di Mosca, Trieste e Roma) e contemporaneamente essere “bonariamente diffidati” dal divulgare la notizia per non incorrere in una più che probabile denuncia “per procurato allarme”, in pratica ciò che oggi il prof. Gresta rimprovera ora al prof. Martelli.

E’ chiaro che non si possono indicare data e ora precisa di un sisma, ma solo periodi e aree più o meno vaste, ed è altrettanto chiaro che, su tali previsioni, anche se basate su nuovi algoritmi, non si può bloccare ogni attività e spostare migliaia di persone, nemmeno, però,  si può restare con le mani in mano senza predisporre interventi tecnici, specifici per area, che ne limitino i danni. L’area del triangolo industriale siracusano è un’area in piena crisi ambientale e ad alto rischio di incidente rilevante, dal momento che in essa esistono contemporaneamente tre rischi che si potrebbero combinare: rischio sismico di 1° grado, rischio industriale aggravato dalla presenza di impianti vetusti che datano oltre 50 anni, oggetto di numerosissimi incidenti anche gravi, e infine il rischio militare legato alla presenza della Base Navale Italiana e della Nato con stoccaggi di armamenti. In detta area niente a oggi è stato fatto per la tutela della salute, dell’incolumità dei lavoratori dell’area industriale e delle popolazioni residenti, al contrario da anni si porta pervicacemente avanti il progetto di un rigassificatore da 12 miliardi di m3 di metano, nonostante due referendum negativi (oltre il 90% di NO). Progetto dove viene rifiutata, dalla Jonio Gas, anche la richiesta Regionale di interramento e isolamento sismico dei tre serbatoi da 150 mila m3di metano liquido. A nostro avviso la polemica di Gresta nei riguardi di Martelli è solo strumentale in quanto quest’ultimo, quale profondo conoscitore dell’area industriale siracusana, oltre a voler mettere in guardia sui probabili futuri rischi, ha voluto focalizzare l’attenzione su come niente viene fatto in tema di messa in sicurezza di tutta l’area industriale, al fine di ridurne i rischi. A nostro avviso la polemica innescata va nel senso di distogliere e abbassare la soglia di attenzione sulla sicurezza, e così favorire l’autorizzazione concessoria al rigassificatore, sostenuta da una precisa classe politica e sindacale che solo, per carità di patria, definiamo miope, alla quale vorremmo far presente che i problemi occupazionali dell’area si risolvono potenziando l’attività commerciale portuale (che invece sarebbe depressa dal rigassificatore), mettendo in sicurezza impianti e stoccaggi, delocalizzando quelli pericolosi, bonificando e lavorando i prodotti finiti in loco invece di trasferirli altrove, e la lista non finisce qua. Di certo il problema occupazionale non sarà risolto dai 40-50 posti di lavoro a regime offerti dal rigassificatore a fronte dei rischi gravi ad esso connessi e legati esclusivamente alla scellerata scelta del sito.

 

Giacinto FRANCO  Luigi SOLARINO

L’ AUGUSTANO DON PAOLO LIGGERI COME PRIMO LEVI

LIGGERI.pngAUGUSTA. Don Paolo Liggeri nacque ad Augusta il 12 agosto 1911 e nel gennaio 1935, a Milano, fu ordinato sacerdote. Nel settembre del ’43, dopo i bombardamenti che avevano colpito il capoluogo lombardo, don Liggeri organizza in via Mercalli un centro di assistenza sociale chiamato “La casa”, come simbolo dell’iniziativa aveva scelto due colombi che cercano rifugio a ridosso, appunto, di una casa. Ma don Paolo non si limita ad assistere coloro che avevano avuto distrutta la propria abitazione; a poco a poco ospita anche perseguitati politici e razziali e, in collegamento con Radio Vaticana, registra e inoltra messaggi ai familiari di militari prigionieri o dispersi.  Don Paolo si rifiutò di vivere al riparo dello sfollamento della grande città. Rimase a Milano ma, a causa dell’attività di protezione dei perseguitati, don Paolo venne arrestato e deportato nei campi di concentramento nazisti. Tra il 1944 e il 1945 Liggeri venne in un primo momento rinchiuso dai fascisti nel carcere San Vittore a Milano, in seguito fu deportato nel campo di concentramento di Fossoli per poi essere trasferito a Bolzano quindi a Mauthausen, a Gresen e, infine, a Dachau dove, nel Maggio del ’45, avvenne la liberazione da parte degli americani. Appena rientrato dai Lager della Germania, don Liggeri scrisse il “Triangolo Rosso”, un libro sulla sua esperienza da deportato. Tale libro è la trascrizione del diario tenuto dal  sacerdote nei suoi 13 mesi di prigionia, e grazie al quale veniamo a conoscenza di una testimonianza molto ampia, che riguarda tutti i livelli della vita nei campi di concentramento. Don Liggeri, pertanto, ci fornisce numerose informazioni anche a proposito del culto divino. Liggeri era un prete che dedicava molto spazio a narrare quanto fosse presente la religiosità all’interno del campo. La religione lì era quasi completamente proibita, anche a coloro che, prima di essere deportati, erano ecclesiastici. Durante la sua deportazione, egli continuò a credere e a pregare, trovando nel suo Signore non la causa dei suoi mali, bensì l’unica via di salvezza.  La sua missione dal ritiro di Dachau sarebbe stata per la ricostruzione dei legami familiari, per la promozione dei valori del matrimonio e della famiglia. L’aver sperimentato cosa significa avere fame, quella fame che sa che non sarà mai saziata, e panni bagnati e il freddo fuori e dentro le baracche, lo rendevano così vicino a coloro che soffrivano. Crea così nel 1948 il primo Consultorio familiare e nel 1970 divenne presidente dell’Opera Cardinal Ferrari, presidenza che il sacerdote mantenne fino alla morte,  che avvenne nel 1996. Possiamo descrivere don Paolo Liggeri un uomo sempre attento all’intento di non limitare la funzione dell’ “Opera” a offrire ai “meno abbienti” un pasto completo e un luogo caldo dove passare le ore del giorno, ma di offrire via via servizi e opportunità che ridessero dignità alla persona, che risvegliassero il senso di appartenenza ad una comunità, che aprissero all’amicizia e all’aiuto reciproco. Aveva un modo signorile fatto di sottile umorismo e di sereno distacco per sdrammatizzare le cose, per riportare a un sorridente equilibrio le situazioni più tese, per mostrare gli errori senza che il responsabile se ne umilasse, anzi, portandolo a riderne.

La sua affabilità e la sua capacità di entrare in sintonia con l’altro, lo hanno reso amatissimo da tutti.

                                             

  G.C.                                                     

CERIMONIA DI CHIUSURA DELL’ANNO ACCADEMICO UNITRE

Il saluto del presidente, dott. Giuseppe Caramagno

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IMG_0627.JPGLa cerimonia di chiusura dell’anno accademico,  presso l’Aula Magna del 2° Istituto di Istr. Sup. “A. Ruiz” di Augusta, mi ha  procurato gioia, suscitato nuovo entusiasmo a proseguire nell’impegno verso la nostra associazione, motivo di speranza per ulteriori traguardi da perseguire.La gioia è scaturita, appena entrato nell’aula magna, dall’addobbo floreale, dall’esposizione murale dei lavori degli alunni del corso di arte, dall’aria di festa e armonia che aleggiava tra i miei compagni di scuola, gli amici ospiti invitati, i numerosi nostri docenti intervenuti. C’erano tra noi degli alunni del liceo “Megara” di Augusta accompagnati dalla Prof.ssa Gabriella Rista, in rappresentanza anche della Dirigente Scolastica Prof.ssa Maria Concetta Castorina, fuori sede per impegni di lavoro, dalle Prof.sse Anna Lucia Daniele e Jessica Di Venuta, molto vicine alla nostra associazione.Inoltre c’era la presenza dei rappresentanti della Pubblica amministrazione cittadina nelle persone degli Assessori  Avv.ssa Giovanna Fraterrigo, in rappresentanza anche del Sig. Sindaco, assente per motivi istituzionali, dell’Arch. Prof. Giuseppe Cassisi, della Sig.ra Milena Contento, e dell’Ing. Michele Accolla, nonchè dei Dirigenti Scolastici della città, e alcuni corrispondenti di  testate giornalistiche. Il vedere tutti occupati i posti dell’Aula Magna, ha dato ulteriore carica e motivazioni a proseguire e impiegare tempo ed energie in questo mio impegno sociale.  Sono incoraggiato in questo servizio dalla concreta, disinteressata entusiasta e contagiosa collaborazione di mia moglie, Sig.ra Franca, dei componenti il nostro Direttivo, dei numerosi soci e amici concittadini che, ormai, affettuosamente legati alla nostra realtà associativa di promozione umana, sono sempre gratuitamente disponibili a mettere a disposizione i propri talenti. A tutti loro sono grato e rivolgo un caloroso ringraziamento.Il fare sintesi, nella mia relazione della serata conclusiva delle attività svolte nel corso dell’anno accademico 2011-2012, mi ha suscitato forti motivazioni di speranza, infondendomi ottimismo a proseguire, con tenacia, l’impegno assunto, ormai da quindici anni, nell’azione intrapresa, per diffondere e tentare di fare coniugare nella vita i valori della Cultura, dell’Umanità e della Solidarietà tra le diverse generazioni locali.A tal fine, durante l’anno appena concluso, si è voluto curare e dare impulso ad aprire l’Associazione alla città tutta, e alle nuove generazioni in particolare, con varie iniziative e progetti di cui relazionerò, a breve, in un successivo articolo.  Nel corso della relazione sentivo forte semi e sentimenti di speranza circa gli obiettivi prefissati e indicati.Tali sentimenti venivano suscitati dall’attenzione e interesse con i quali l’uditorio seguiva l’esposizione delle attività svolte  che evidenziavano la peculiarità della nostra associazione quale proposta di un nuovo stile di vita per gli associati.Ulteriore conferma a tali sentimenti di speranza mi provenivano dagli sguardi entusiasti, dai volti gioiosi di compiacimenti degli astanti, come pure dagli interventi.Ringrazio sentitamente per i loro brevi commenti, ma densi di contenuto, la Prof.ssa Rista, Il Dirigente scolastico, Prof. Gulino, L’Ass. alla Cultura, Avv. Fraterrigo, il Pres. della Piazzaforte, Avv. Forestieri, i nostri docenti Dr. Limma e Dr Morana, il rappresentante degli studenti del Liceo “Megara”, Gaetano Volpe, la studentessa Silvia Mattei, vincitrice del 1° premio del nostro concorso a tema, bandito in collaborazione con il Liceo “Megara”, il Dr. Prof. Nello Ruscica.Tutti loro,  con il caloroso e affettuoso applauso dell’assemblea, hanno veramente infuso in me ottimismo e speranza. Essi generano nuova energia e mi conferiscono, forza ed entusiasmo, nonostante la non più giovane età, per proseguire nell’azione intrapresa cercando di avere, altri collaboratori, intraprendenti “uomini di buona volontà”, che insieme a me, sono convinti che “l’Unitre siamo tutti noi!”. 

    Giuseppe  Caramagno

80 milioni di euro per svendere la sicurezza di Augusta, MELILLI e Priolo

POLEMICHE SU DE BENEDICTIS E MARZIANO

SOLARINO.jpgAUGUSTA.  Benedictis, in merito a quanto da Lei sostenuto ”sull’atteggiamento dilatorio del pOn. Lombardo sul rigassificatore, fuori da ogni regola e rispetto delle norme, nonché sordo a qualunque richiamo dei parlamentari come delle istituzioni della nostra provincia”, stiamo a precisarLe che il Presidente Lombardo ha ben sentito e recepito le corrette argomentazioni delle Associazioni ambientaliste, delle Popolazioni interessate e dei Tecnici non di parte, valutando al tempo stesso i risultati referendari, cosa che non hanno fatto certi politici i sindacati. Da questo scaturisce l’atteggiamento dell’on. Lombardo che, in più occasioni, ha avanzato riserve sul rigassificatore, e ancora oggi si rifiuta di firmare l’autorizzazione. Dopo la critica e le aggressioni verbali dell’on. Marziano all’on. Borsellino, rea di aver presentato un’interpellanza, in sede parlamentare europea, sulla pericolosità del rigassificatore di Melilli, arriva Lei con un intervento che, di fatto, condivide la svendita, per 80 milioni di euro, della sicurezza dei residenti nella zona industriale siracusana, come se non fosse bastata la svendita di Marina di Melilli.  L’unico programma di interventi per l’occupazione e la tutela della salute delle popolazioni interessate, di cui parla Lei, esiste da tempo e non ha bisogno di compensazioni per il rischio-rigassificatore, ma necessita solo di volontà politica e determinazione da chi ci rappresenta a livello regionale e nazionale, cose che a oggi non si sono verificate. Lo scopo vero del rigassificatore è quello di trasformare la nostra zona industriale in hub energetico, che significa poca occupazione e molti profitti per chi vuole realizzarlo. Non va dimenticato che l’impianto, di cui Lei sollecita l’autorizzazione, comporterà un notevole declassamento del porto commerciale e probabilmente lo smantellamento della Marina Militare, a causa delle disposizioni IMO (International Maritime Organization) e del potenziale aumento del rischio attentati.  A un territorio che chiede, prima di ogni cosa, sviluppo e sicurezza, Lei propone un rigassificatore da realizzare tranquillamente in una zona a triplice rischio: sismico di 1° grado, militare nazionale, Nato (con relativi stoccaggi di armamenti) ed industriale. Avete dimenticato che detto impianto sorgerebbe in vicinanza di città, strade, autostrade, ferrovie e stoccaggi di tossici e infiammabili, dove l’effetto domino è sempre in agguato.

Giacinto Franco di AugustAmbiente, Luigi Solarino di Decontaminazione Sicilia, Eugenio Bonomo di Comitato NO Rigassificatore di Melilli e Paolo Pantano di Costituente Ecologista Siracusa

 

Liceali del Mègara al Newspaper game di Catania

 

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Gli alunni del Liceo Classico Megara, vincitori del concorso NewspaperGame, sono stati invitati a partecipare come pubblico al programma televisivo Insieme  condotto da Salvo La Rosa e andato in onda sulle reti regionali di Antenna Sicilia e Telecolor. I ragazzi, quindi, accompagnati dalla prof.ssa Jessica Di Venuta e dal professore Giorgio Casole, si sono recati al teatro ABC di Catania dove hanno potuto sperimentare in prima persona il fascino di partecipare a una vera diretta televisiva. Il conduttore La Rosa ha chiamato sul palco i ragazzi partecipanti a questo concorso di giornalismo, indetto appunto dal NewspaperGame, e che ha visto gli alunni di varie scuole siciliane impegnati nella stesura di articoli riguardanti soprattutto le problematiche del nostro territorio, poi pubblicati sul giornale La Sicilia.  Insieme alle scuole di Palermo, Catania, Melilli, Palazzolo, la nostra città ha portato ben tre vincitori del concorso, oltre al Megara sono stati annoverati anche l’istituto medio comprensivo Salvatore Todaro e l’istituto comprensivo Principe Di Napoli.  Nel corso del programma non sono mancati i momenti di intrattenimento: il comico Salvo Astorina ha divertito il giovane pubblico con i suoi simpatici sketch, e per la felicità delle ragazzine hanno cantato sul palco Virginio, vincitore del programma Amici dello scorso anno, e un gruppo musicale che ha partecipato al Sanremo di quest’anno.

Ancora una volta la scuola ha dato a noi alunni l’occasione di imparare divertendoci, e coloro che hanno avuto la fortuna di partecipare faranno sicuramente tesoro di questa bella esperienza.

    Federica Fiume

CANOTTAGGIO : ORO ALL’ AUGUSTANO SEBASTIANO GALOFORO NEL SINGOLO CADETTI

 

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AUGUSTA – Ai Campionati Siciliani di Canottaggio sul bacino di Naro, 19 Società hanno messo in acqua i loro migliori equipaggi  per aggiudicarsi i titoli Siciliani 2012. Un ORO e tre BRONZI  alla Canottieri Club Nuoto Augusta. Rosario GALOFORO nel Singolo Ragazzi dopo una qualificazione “controllata” ha dovuto lottare e difendere fino agli ultimi metri un prestigioso terzo posto visto il valore degli avversari. Nella categoria superiore Rosario ha confermato il suo valore e livello tecnico conquistando un altra medaglia di bronzo nel Singolo Juniores. Nei Cadetti Sebastiano GALOFORO con una gara molto dura e combattuta ha ristabilito le gerarchie nella categoria Cadetti vincendo il Singolo, gara che gli è valso il titolo di Campione Siciliano 2012. Se la Stampa specializzata definisce i suoi avversari siciliani di essere fra i migliori Cadetti d’Italia crediamo che Seby ancora una volta abbia dimostrato di essere fra i primissimi. Buona la prestazione del doppio Allievi “C” di Luca DETTORI e Matteo LICATA, che con un buon finale di gara hanno dovuto accontentarsi del terzo posto. Questi risultati giungono in un momento in cui la Canottieri Club Nuoto sta cercando di risolvere i suoi problemi logistici vista la ritrovata volontà  di cercare dei spazi ad Augusta dove poter svolgere regolarmente e in condizioni ottimali gli allenamenti giornalieri spesso lunghi e molto impegnativi ma necessari per ottenere quei risultati  prestigiosi che in quasi 50 anni di attività ha conseguito con i suoi atleti tutti cresciuti agonisticamente ad Augusta. Solo per ricordare i risultati di valore assoluto che questi atleti augustani hanno saputo totalizzare con i colori verdi della Canottieri Club Nuoto Augusta in questi anni mensioniamo i  25 titoli di Campione d’Italia,   11   atleti che hanno gareggiato con la maglia azzurra della Nazionale,  le 9 presenze ai Campionati del Mondo Juniores , e la  medaglia d’Argento ai Campionati del Mondo  Juniores , e con i colori dei gruppi sportivi militari, un Bronzo Mondiale Assoluto, 5 presenze Olimpiche e  un Bronzo Olimpico.         Se tutto questo vi può sembrare poco la Società vorrebbe solo essere messa nelle condizioni di aumentare questi numeri e arricchire il medagliere,  perchè ne ha già dato ampiamente e inconfutabilmente dimostrazione in questi anni di esserne capace.

 

Canottieri Club Nuoto Augusta     nella foto,  Sebastiano Galoforo

LA CORALE AUGUSTANA “IUBILAEUM” ALLA VECCHIA DOGANA DI CATANIA

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rubens mini.JPGCATANIA – Una stupenda cornice, la Vecchia Dogana di Catania, ha ospitato gli splendidi protagonisti della trentesima edizione del premio Rubens, ideato dal maestro Vittorio Ribaudo e  intitolato a “I grandi siciliani nel mondo”. Come ogni anno il premio Rubens ha spaziato nel mondo delle diverse attività umane, all’interno dei confini artistici e culturali della Sicilia, visto che è stato istituito per dare riconoscimento a tutti coloro che in questa regione riescono a distinguersi nel proprio campo. E’ intitolato a Peter Paul Rubens, grande Maestro di pittura fiammingo, vissuto alla fine del ‘500, a cui lo stesso maestro Ribaudo  si è ispirato nei primi anni della sua brillante carriera. La Vecchia Dogana di Catania e la simpatica presenza del Maestro, ben noto ai più per le sue meravigliose opere di pittura, tra cui spicca “La divina commedia” ma anche per l’utilizzo di materiali particolari, tra cui il legno e l’agata del Brasile, sono state ben apprezzate dai premiati di mercoledì 30 maggio 2012. Tra i  personaggi del mondo dello spettacolo  l’attrice Evelyn Famà, gli attori  teatrali Angelo Tosto ed Enrico Manna e l’attore e cantante Rosario Rannisi; tra i docenti  universitari  i professori Stefano Gresta,  Angelo Messina e  Rosario Lanzafame;  tra i giornalisti Roberto Gueli e Piero Maenza, nonchè il regista Enrico Castiglione, il poeta dialettale Antonino Magrì, il notaio Giambattista Coltraro, la Direzione della Vecchia Dogana e, dulcis in fundo, la Corale polifonica Iubilaeum di Augusta. I coristi si sono esibiti in due brani che hanno riscosso  numerosi applausi e consensi da parte del folto pubblico presente, con notevole orgoglio del presidente Melchiorre Fragalà e del direttore Luigi Trigilio. Lo spettacolo è stato condotto dal vulcanico e spiritoso Antonello Musmeci, presentatore, doppiatore, giornalista e showman, che ha intrattenuto  i presenti recitando, cantando e divertendo. Il  pubblico degno di nota e  i premiati eccellenti sono stati allietati anche dalla bella Elisa Lisitano, che ha partecipato al concorso Miss Italia 2006, e dalla presenza dell’ideatore del premio, il grande Vittorio Ribaudo, pittore, tennista e grande estimatore di ogni forma di arte.

Ancora una volta la Sicilia, terra di grandi uomini, ha fatto parlare di sé grazie al maestro Ribaudo, che ha riunito intorno a sé il fior fiore della grande sicilianità nel mondo.

   Carmela Mendola

LECTURA DANTIS AL CIRCOLO UFFICIALI DI AUGUSTA

 Il significato profondo di questi due canti sono stati pienamente trasmessi al pubblico grazie  alla magistrale interpretazione del professor Càsole, con il quale si è complimentato  l’amm. Brogi,  presidente del Circolo, che da “fiorentino” è rimasto piacevolmente colpito dalla mirabile Lectura Dantis del docente di lettere.

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AUGUSTA: La Lectura Dantis è il nome con cui si definisce la lettura o la declamazione delle opere dantesche, in particolare di canti della Divina Commedia. Nel corso dei secoli le modalità di Lectura Dantis sono cambiate, da una semplice rivisitazione dei testi delle opere si è infatti passati a una vera e propria critica e spiegazione testuale dell’opera stessa. Giovanni Boccaccio già nel Trecento decantava i versi della Divina Commedia non solo per elogiare la capacità dialettica di Dante, ma anche per fornire una spiegazione dettagliata dei canti stessi ricercandone così il profondo significato. Nel XX secolo si è passati da una semplice declamazione dell’opera a una performance di carattere sempre più teatrale. Vittorio Gassman e Roberto Benigni offrono un esempio di grandi attori che hanno saputo interpretare magistralmente i versi danteschi donando loro una tensione quasi drammatica. Il 25 Maggio nell’elegante  Circolo Ufficiali il prof. Giorgio Càsole ha tenuto una relazione dal titolo Humanae Temptationes declamando i versi di due canti dell’Inferno dantesco, ad avviso di molti tra i più significativi dell’opera stessa: il V canto di Paolo e Francesca e il XXXIII,  detto  del Conte Ugolino. Drammi di personaggi realmente vissuti nella Firenze del Duecento, peccatori in una società dominata dalla furia demoniaca del potere economico e politico. La modernità e il significato profondo di questi due canti sono stati pienamente trasmessi al pubblico grazie  alla magistrale interpretazione del professor Càsole, con il quale si è complimentato  l’amm. Brogi,  presidente del Circolo, che da “fiorentino” è rimasto piacevolmente colpito dalla mirabile Lectura Dantis del docente di lettere. Nell’intervallo tra un canto e l’altro del capolavoro dantesco si esibita al pianoforte la giovanissima pianista Martina Trogu della V ginnasiale del liceo Mègara.L’evento è stato organizzato da un’altra docente dello stesso liceo, la professoressa Luisa Cusumano, docente di Inglese, la quale ha affermato: “Caro Giorgio, dobbiamo ringraziarti per la tua appassionata  presentazione dei canti che hai reso da subito originale e coinvolgente  con la splendida citazione iniziale della lettura della Divina Commedia  tratta da   Se questo è un uomo di Primo Levi. e profonda nei commenti. Purtroppo Dante non ha avuto natali siciliani,  ma sicuramente le parole della cultura non hanno confini regionali.” Il profilo biografico del prof. Càsole è stato delineato dall’avv. Francesco Migneco. Madrina della serata la signora Brogi. Tra il folto pubblico, era presente la dott/ssa Carmela Vella, direttrice del museo Bellomo di Siracusa, che ha invitato il prof. Càsole a replicare l’evento in occasione di una manifestazione estiva che si terrà nel museo siracusano.

    Federica Fiume

Solidarietà per i lavoratori del Teatro Stabile di Catania all’Assemblea Regionale

 

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PALERMO – Una folta rappresentanza dei lavoratori del Teatro Stabile di Catania si è recata  il 28 maggio con i rappresentanti sindacali a Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea Regionale. Un gesto necessario per manifestare contro i tagli apportati al contributo dell’ente e aprire un costruttivo dialogo in vista della discussione sulla Finanziaria che riprendeva in aula per definire ulteriormente gli interventi. In mattinata i lavoratori dello Stabile hanno incontrato una delegazione dell’Intergruppo lavoro, confrontandosi ancora una volta con i deputati Lino Leanza (Mpa) e Concetta Raia (Pd), i quali hanno ribadito la piena solidarietà e l’impegno a cercare una soluzione a un problema che si prospetta in tutta la sua gravità per le ripercussioni a breve, medio e lungo termine. Nel pomeriggio l’incontro, altrettanto fruttuoso, con gli esponenti del Pdl, il capogruppo Innocenzo Leontini e Salvo Limoli. I rappresentanti sindacali dei lavoratori hanno esposto con forza le proprie ragioni contro la decurtazione che ha colpito in generale i teatri siciliani e in misura ancor più cospicua lo Stabile catanese, l’unico a non aver recuperato nemmeno una quota del finanziamento. Un’offesa alla cultura e alle istituzioni che maggiormente la rappresentano: non si può definire una sana e avveduta scelta politica ridurre le risorse  al punto di paralizzare la loro attività e non metterle in condizione di operare. E se alcuni enti hanno appunto recuperato una parte dei finanziamenti, ciò non è avvenuto per un’istituzione gloriosa in Italia e nel mondo come lo Stabile di Catania, ancor più lesa proprio perché discriminata.  Da rilevare altresì che il taglio è avvenuto sul bilancio 2012, incidendo quindi sulla stagione in corso e costringendo ad eliminare due titoli in cartellone: indubbio dunque il danno non solo materiale ma anche d’immagine, vista l’impossibilità di rispettare gli impegni verso gli abbonati, le compagnie ospiti e quanti operano intorno al teatro. Con l’aggravante che se non verranno ripristinati i finanziamenti regionali e recuperati i 2 spettacoli, anche il Fus ministeriale riservato allo Stabile etneo verrà proporzionalmente ridotto. Come dire: il cane che si morde la coda. Perciò al rimedio occorre pensare da subito.

C.A.