VERTENZA RIGASSIFICATE/LOMBARDO: “NON SARO’ IO UCCIDERE I MIEI FIGLI” ALTRO J’ACCUSE DI LUIGI SOLARINO

Lettera aperta al Segretario Provinciale Uil,  Stefano Munafò

 

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Lettera aperta al Segretario Provinciale Uil,  Stefano Munafò

 

AUGUSTA. Dopo quanto scritto deputati regionali, onorevoli De Benedictis e Marziano, ci mancava “il grido di dolore”, del Segretario Provinciale Uil,  Stefano Munafò, sulla mancata autorizzazione alla costruzione del Rigassificatore di Melilli, recentemente affidato alla stampa. Il Munafò attribuisce al comportamento dilatorio del Presidente Lombardo   la perdita, negli ultimi due anni, di 2.000 posti di lavoro nell’indotto metalmeccanico ed edile della provincia di Siracusa. Il comportamento del Presidente Lombardo sarebbe, secondo il Munafò, oltre che dilatorio, irresponsabile per non aver mantenuto fede agli impegni presi sul rigassificatore di Melilli, essendo trascorsi ben sette anni dalla richiesta di autorizzazione alla costruzione presentata dalla Erg-Shell. A questo punto viene da domandarsi: ma dove è vissuto e dove vive il Munafò? Ha avuto modo il Munafò di leggere le sagge prescrizioni della Interlandi e di Cuspilici alla realizzazione del rigassificatore? Ha avuto modo il Munafò di leggere il registro tumori della provincia di Siracusa? Il Munafò ha partecipato o no, pur se invitato, alla conferenza tenutasi a Palazzo San Biagio di Augusta il 18.02.12, dove i massimi esperti di rischi sismici e di sistemi antisismici si sono espressi negativamente sul sito indicato per la costruzione di detto impianto, in quanto S12 e non S9?  Munafò ha dimenticato la distruzione della Icam del maggio 1985, costruita nello stesso posto in cui si vuole il rigassificatore? Il Munafò conosce la zona industriale con i suoi numerosi impianti RIR (Rischio Incidente Rilevante) e l’effetto domino che essi possono ingenerare, a maggior ragione, con il rigassificatore? Il Munafò riesce a ricordarsi di tutti gli incidenti ed i fuori servizi verificatisi nella nostra zona industriale, compresi le schiume ed i 450.000 litri di cherosene sversatosi nei giorni scorsi? Il Munafò ha avuto modo di seguire l’iter autorizzativo del rigassificatore di Brindisi al quale, dopo 11, e non 7 anni, è stato dato parere negativo da cittadini, forze politiche, amministratori e sindacati?  Il Munafò non ha nascosto la propria delusione sull’esito del tavolo del lavoro e dello sviluppo del 6 giugno scorso quando il presidente Lombardo ha annunciato che in presenza della documentazione integrativa richiesta a Jonio gas avrebbe autorizzato, nell’arco di 15 giorni, la costruzione del rigassificatore. Si è spiegato il Munafò come già il giorno successivo a quell’incontro, il 7 giugno l’azienda ha prodotto tutta la mole di documentazione richiesta? E perché questo non era avvenuto prima e anzi la proposta di interramento dei serbatoi di GNL non era stata presa in considerazione dall’azienda? Il Munafò piange per la perdita di 800 milioni di euro privati se non si fa il rigassificatore e non per i miliardi che le industrie dovrebbero spendere per la bonifica dei siti inquinati e la messa in sicurezza degli impianti esistenti, con ricadute occupazionali decennali. Cosa ne pensa il Munafò su quanto garantito ai gestori di rigassificatore, cui è assicurato per 20 anni dallo Stato, e quindi dai cittadini, il 71% degli utili di gestione in caso di mancata produzione di metano? Per autorizzazioni importanti bisogna avere certezze importanti e queste non le ha avute ancora il Presidente Lombardo che recentemente non ha esitato ad affermare pubblicamente che “non sarò io a uccidere i miei figli”. Segretario Munafò non è convinto anche Lei che alle promesse politiche e sindacali non crede più nessuno ed è ora che cambino registro anche le organizzazioni sindacali?

 

   Luigi Solarino –  presidente di Decontaminazione Sicilia

 

Esercitazione multinazionale e interforze italo-maltese

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AUGUSTA. Da lunedì 18 giugno e fino a venerdì 22 giugno 2012, nelle acque e nello spazio aereo antistante la baia di Augusta (Sicilia), si svolge  l’esercitazione aero-navale congiunta italo-maltese denominata “Canale 12”. Lo scopo della“Canale” è quello di “promuovere la cooperazione, la sicurezza e la stabilità nel Mediterraneo”, con particolare enfasi all’area interessata dai Paesi aderenti all’Iniziativa “5 + 5”. L’esercitazione, che viene condotta annualmente,  giunta alla 18esima edizione, è stata pianificata, organizzata e coordinata dalle Forze Armate italiane e coinvolge anche unità navali e mezzi aerei di altri Paesi rivieraschi. In particolare, anche all’edizione di quest’anno e per rafforzare il dialogo e la cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo, sono stati invitati a partecipare Paesi membri dell’Iniziativa “5+5” e Algeria, Francia, Libia, Marocco e Tunisia hanno accettato l’invito a partecipare con unità aeree, navali e con personale con incarichi di Staff. La Canale 12 si configura come un’esercitazione internazionale bilaterale italo-maltese, ad alta caratterizzazione interforze, orientata all’impiego strategico e operativo. Le attività addestrative saranno focalizzate ad incrementare le capacità e la flessibilità nei più ampi interventi di cooperazione e integrazione in operazioni di soccorso in mare, Maritime Law Enforcement e sicurezza nel Mar Mediterraneo. Venerdì 22 giugno  ha luogo, a bordo di Nave “Foscari” nel porto di Augusta e alla presenza di autorità italiane e maltesi, un briefing di presentazione sul livello di interoperabilità e capacità raggiunte durante l’esercitazione e alla “Post Exercise Conference”. Per ragioni di prevenzione,  l’Ammiraglio Raffaele Caruso, Comandante Marittimo in Sicilia, si è recato per un sopralluogo tecnico presso l’Isola di Pantelleria. Tale appuntamento rientrava  in un piano prestabilito di sopralluoghi che la Forza Armata pone annualmente in essere al fine di monitorare la situazione del territorio di propria competenza. Nel caso dell’Alto Comando siciliano la pertinenza, oltre a coprire tutta la Sicilia, isole minori comprese, si spinge fino alla Calabria occidentale. L’Ammiraglio Caruso, accompagnato dal proprio staff tecnico, si è recato  a visitare le principali strutture di Pantelleria, fra cui l’ex-stazione R.T., la Stazione Radar Costiero, l’ex-deposito carburanti ed i depositi munizioni, la Stazione Meteo e la Palazzina Elicotteristi. Nell’occasione l’Ammiraglio ha potuto inoltre incontrare il personale del locale Ufficio Circondariale della Capitaneria di Porto, al comando del Tenente di Vascello (CP) Ida Montanaro. L’Ammiraglio Caruso  ha proseguito il  programma con i sopralluoghi nella provincia di Trapani  e nell’isola di Favignana.

   G.C.