TERREMOTO NELL’AREA DI AUGUSTA-PRIOLO E MELILLI: ALLARMISMI NO, PREOCCUPAZIONI SI’

IL RIGASSIFICATORE DA INSTALLARE PERICOLOSO E NON FAVORISCE L’OCCUPAZIONE : UNA CLASSE POLITICA MIOPE

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AUGUSTA. In merito alla diatriba sulle previsioni sismiche intercorsa fra i prof.ri Alessandro Martelli e Stefano Gresta, dove quest’ultimo accusa il Martelli di allarmismo, noi sottoscritti residenti nell’area del triangolo industriale siracusano ci permettiamo di dare la nostra lettura su detta polemica.  Che la nostra zona fosse un’area ad alto rischio sismico lo avevamo già sperimentato nel ’90 sulla nostra pelle e lo conoscevamo dalla visura dei documenti della Regione e del GNDT (Gruppo Nazionale Difesa Dai Terremoti) da dove si evinceva come sismi, di intensità pari a quello del 1693 (7,6 Richter), avessero un periodo di ritorno di 322 anni e pertanto eravamo coscienti di essere già vicini al capolinea. Pertanto,  non ci siamo meravigliati delle dichiarazioni del prof. Martelli, piuttosto, quello che ci ha colpiti è stato l’apprendere, circa 4 mesi fa, “in maniera confidenziale” che erano stati lanciati 3 allarmi riguardanti la nostra area (centri di sismologia di Mosca, Trieste e Roma) e contemporaneamente essere “bonariamente diffidati” dal divulgare la notizia per non incorrere in una più che probabile denuncia “per procurato allarme”, in pratica ciò che oggi il prof. Gresta rimprovera ora al prof. Martelli.

E’ chiaro che non si possono indicare data e ora precisa di un sisma, ma solo periodi e aree più o meno vaste, ed è altrettanto chiaro che, su tali previsioni, anche se basate su nuovi algoritmi, non si può bloccare ogni attività e spostare migliaia di persone, nemmeno, però,  si può restare con le mani in mano senza predisporre interventi tecnici, specifici per area, che ne limitino i danni. L’area del triangolo industriale siracusano è un’area in piena crisi ambientale e ad alto rischio di incidente rilevante, dal momento che in essa esistono contemporaneamente tre rischi che si potrebbero combinare: rischio sismico di 1° grado, rischio industriale aggravato dalla presenza di impianti vetusti che datano oltre 50 anni, oggetto di numerosissimi incidenti anche gravi, e infine il rischio militare legato alla presenza della Base Navale Italiana e della Nato con stoccaggi di armamenti. In detta area niente a oggi è stato fatto per la tutela della salute, dell’incolumità dei lavoratori dell’area industriale e delle popolazioni residenti, al contrario da anni si porta pervicacemente avanti il progetto di un rigassificatore da 12 miliardi di m3 di metano, nonostante due referendum negativi (oltre il 90% di NO). Progetto dove viene rifiutata, dalla Jonio Gas, anche la richiesta Regionale di interramento e isolamento sismico dei tre serbatoi da 150 mila m3di metano liquido. A nostro avviso la polemica di Gresta nei riguardi di Martelli è solo strumentale in quanto quest’ultimo, quale profondo conoscitore dell’area industriale siracusana, oltre a voler mettere in guardia sui probabili futuri rischi, ha voluto focalizzare l’attenzione su come niente viene fatto in tema di messa in sicurezza di tutta l’area industriale, al fine di ridurne i rischi. A nostro avviso la polemica innescata va nel senso di distogliere e abbassare la soglia di attenzione sulla sicurezza, e così favorire l’autorizzazione concessoria al rigassificatore, sostenuta da una precisa classe politica e sindacale che solo, per carità di patria, definiamo miope, alla quale vorremmo far presente che i problemi occupazionali dell’area si risolvono potenziando l’attività commerciale portuale (che invece sarebbe depressa dal rigassificatore), mettendo in sicurezza impianti e stoccaggi, delocalizzando quelli pericolosi, bonificando e lavorando i prodotti finiti in loco invece di trasferirli altrove, e la lista non finisce qua. Di certo il problema occupazionale non sarà risolto dai 40-50 posti di lavoro a regime offerti dal rigassificatore a fronte dei rischi gravi ad esso connessi e legati esclusivamente alla scellerata scelta del sito.

 

Giacinto FRANCO  Luigi SOLARINO