Giorgio Càsole racconta un po’ di storia del teatro augustano
AUGUSTA. IL “Piccolo” di Milano è stato il primo teatro stabile in Italia. Nacque, nel secondo dopoguerra, per iniziativa di Paolo Grassi e Giorgio Strehler, intellettuali e uomini di teatro. Strehler è stato per quasi mezzo secolo il più celebrato regista teatrale italiano. Secondo Paolo Grassi il teatro non dev’essere un fatto elitario, ma deve rappresentare un servizio per la collettività, come il servizio dell’erogazione dell’acqua e della luce. Grassi e Strehler convinsero gli amministratori comunali di Milano a fare del Piccolo una struttura pubblica, con una gestione finanziata dal Comune per tentare di imprimere una svolta all’offerta di teatro, che non fosse quella fondata solo sul ritorno economico. La struttura pubblica, inoltre, dava agli attori la possibilità di radicarsi nel territorio, evitando le trasferte faticose delle compagnie di giro. Per questo il “Piccolo” fu denominato teatro stabile di Milano. Pochi anni dopo, sorsero altri teatri stabili un po’ in tutt’Italia, sull’esempio dello stabile milanese, diretto dalla diarchia Grassi-Strehler, il primo direttore organizzativo-gestionale, il secondo direttore artistico e regista. Strehler è stato un regista carismatico, ma non unico. Alla sua scuola si sono formati registi che hanno lavorato al “Piccolo”, ma anche per altri teatri, pubblici e no. Per tutti ricordiamo Lamberto Puggelli, scomparso nell’agosto del 2013, regista di molti spettacoli e, per qualche anno, anche direttore artistico del Teatro Stabile di Catania, nato quest’ultimo per impulso di Mario Giusti, giornalista, e di Turi Ferro, attore di razza, entrambi catanesi. Anche Augusta ha oggi un “piccolo” teatro stabile, piccolo davvero: appena trenta posti, con una pedana che funge da palcoscenico. Si trova in Via X Ottobre, 3: angusti locali che, però, sono stati adattati con gusto e con perizia per ospitare “eventi” non solo teatrali: c’è persino una sorta di foyer con bar annesso. La struttura non è però pubblica, ma privata. E’ un vecchio locale che un privato ha affittato a un’associazione teatrale, sorta nel 1983, su iniziativa di Sergio Sillato e di Maria Napoli, denominato, in un primo tempo, “Gruppo filodrammatico Pietro Sillato”.