Concluso il corso di pittura Inner Wheel di Augusta

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Grande pubblico, grande festa, grande emozione e grande solidarietà per la cerimonia di chiusura del Corso di pittura “Dipingiamo le emozioni” che ha avuto luogo Sabato 14 Gennaio 2012, presso l’Auditorium di Palazzo San Biagio di Augusta.  Il corso, realizzato per iniziativa dell’International  Inner Wheel di Augusta e con il contributo del Comune di Augusta e di Melilli, è stato frequentato da ragazzi diversamente abili che sono stati guidati dalla Prof.ssa Pina Commendatore che ha tenuto una serie di lezioni in cui ha tracciato non solo un percorso di scoperta di alcuni artisti che hanno fatto la storia della pittura, ma ha anche sperimentato alcune tecniche, dall’uso della matita all’acquerello, dai pastelli ai colori ad olio, dal puntinismo all’astrattismo, che sono state applicate  agli elaborati che, esposti ed ammirati  a Palazzo san Biagio, dimostrano l’impegno, la bravura e l’entusiasmo degli allievi.

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 Molte le autorità presenti, tra cui il Vice Sindaco di Melilli, Avv. Salvatore Sbona. In apertura di serata, la Presidente dell’International  Inner Wheel di Augusta, Sig.ra Tina Angelino Sanfiorenzo, ha ringraziato quanti hanno collaborato alla riuscita del corso, in particolare la Prof.ssa Pina Commendatore,  il Presidente ed i volontari dell’Associazione Progetto Icaro , la Presidente Lavinia Pitari ed i ragazzi dell’Interact, i Volontari della Misericordia di Melilli, le Socie Inner , sottolineando le finalità del corso: contribuire alla socializzazione ed aiutare questi ragazzi ad esprimere attraverso la pittura i loro sentimenti e la loro sensibilità. “ E’ stata – ha detto la Presidente – un’esperienza umana e spirituale arricchente per tutti: socie, volontari, allievi e docenti”.  La serata, arricchita da significativi interventi  di persone che operano nel campo del volontariato, dalle testimonianze dei ragazzi che hanno frequentato il corso, dalla proiezione di un repertorio fotografico, da intermezzi di poesia e di musica a cura della Socia Adriana De Filippo, del Coro Euterpe Junior del M° Rosy Messina, di Lavinia Pitari, di Giovanni Di Mauro e Roberto Greco, ha avuto il suo momento  culminante nella consegna ai ragazzi di una medaglia e di un attestato di frequenza  e di una targa alla Prof.ssa Pina Commendatore che ha donato due sue opere che sono state sorteggiate tra i presenti.   Per una serata  tutta all’insegna della solidarietà e dell’amicizia, non ci poteva essere conclusione migliore  del la famosa canzone di Dario Baldan Bembo  “ Amico è”  eseguita dai frequentanti il corso,dai  ragazzi dell’Interact e dalle Socie Inner.

    Angela Gigli Amato

AUGUSTA, CON 1 TAGLIERINO PORTANO VIA 40 MILA EURO DAL MPS

taglierino-rapina.jpgLa chiamano la banda del taglierino perché, per sfuggire ai sensibili metal detector, usano un taglierino per intimorire i dipendenti delle banche o degli uffici postali per  portare a termine le loro rapine, come quella compiuta l’altro giorno, venerdì 13, alla filiale della MPS, Monte Paschi di Siena, sul cosiddetto Lungomare Rossini. Due giovani, a viso scoperto, dell’apparente età di trent’anni,  incuranti d’essere ripresi dalle telecamere a circuito chiuso della filiale, sono tranquillamente entrati, mentre altri clienti stavano svolgendo le loro operazioni, hanno superato il vetro divisorio fra i clienti e gl’impiegati, hanno puntato il coltello alla gola del cassiere e si sono fatti consegnare l’incasso: circa 40 mila euro. La rapina è avvenuta, diciamo così, tranquillamente, cioè nessuno, tra clienti e impiegati, è stato preso dal panico, nessuno ha reagito in maniera inconsulta. Le due persone che hanno portato a termine il colpo  e che, ripetiamolo, sono state riprese  dalle telecamere a circuito chiuso della banca, hanno agito con padronanza e “professionalità”, cioè, si tratta di gente del mestiere, non di rapinatori improvvisati. I due rapinatori hanno fatto perdere sùbito le loro tracce. Stanno indagando polizia di Stato e arma dei carabinieri.

  Giulia Càsole

ANCHE L’EX VICE SINDACO PERROTTA DOVRA’ RISPONDERE

AUGUSTA. Accogliendo il ricorso del sostituto procuratore generale Domenico Platania, che aveva fatto proprie le istanze del pubblico ministero Maurizio Musco, la Corte di Cassazione, VI sezione penale, ha annullato la sentenza con cui il Gup Alessandra Gigli aveva prosciolto l’allora vicesindaco e assessore all’Ecologia, Nunzio Perrotta dall’accusa di concorso in tentata concussione ai danni dell’ex dirigente dell’Ufficio Ecologia del Comune, Roberto Passanisi. La decisione della Suprema Corte è stata presa alla pubblica udienza del 12 dicembre 2011, ma soltanto ora è stata resa di pubblico dominio. Tra l’altro il riserbo sull’annullamento del proscioglimento dell’avvocato Perrotta è caduto a seguito della decisione del coordinatore dell’Ufficio Gip del Tribunale di Siracusa, Giuseppina Storaci, di fissare a maggio l’udienza in cui verrà deciso il rinvio a giudizio dell’ex vicesindaco di Augusta. Perrotta, pertanto, risponderà dell’accusa di tentata concussione a lui contestata in concorso con il sindaco, Massimo Carrubba, già sotto processo davanti ai giudici del Tribunale penale (presidente, Giancarlo Cascino; a latere, Simona Ragazzi e Angela Gerardi). Nei confronti dell’avvocato Perrotta la Procura di Siracusa aveva chiesto il rinvio a giudizio per il reato di tentata concussione in concorso con Carrubba, perché avrebbero cercato di impedire all’ex dirigente dell’Ufficio Ecologia Passanisi di esprimere liberamente il proprio parere negativo alla realizzazione della piattaforma polifunzionale Oikothen. Anzi, per la sua contrarietà alla realizzazione della piattaforma Passanisi, secondo l’ipotesi accusatoria, fu costretto a mettersi anzitempo in pensione.


   Pino  Guastella

AUGUSTA, M.M: DOPO APPENA UN ANNO E MEZZO, NUOVO CAMBIO AL VERTICE DEL COMANDO FORZE DA PATTUGLIAMENTO PER LA SORVEGLIANZA E DIFESA COSTIERA

mm.jpgIl 16 gennaio, alle 11:00,  ad Augusta, in banchina Tullio Marcon  avverrà la cerimonia di avvicendamento del Comando Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera (Comforpat) tra il Contrammiraglio Edoardo COMPIANI (cedente) e il Contrammiraglio Domenico DI CAPUA (accettante). Alla cerimonia presenzieranno il Comandante in Capo della Squadra Navale,  Ammiraglio di Squadra Luigi  Binelli Mantelli, accompagnato dal Comandante Militare Marittimo Autonomo in Sicilia (Marisicilia),  Ammiraglio di Divisione Raffaele Caruso,  autorità civili e militari, rappresentanze delle Forze Armate della provincia e delle Associazioni combattentistiche e d’arma. Il Contrammiraglio Edoardo COMPIANI lascia il Comando di Comforpat dopo un anno e mezzo di intesa attività per assumere il Comando del Centro C4 Difesa dello Stato Maggiore Difesa,  a Roma. Il Contrammiraglio Domenico DI CAPUA proviene dalla Presidenza delle Repubblica, dove ha ricoperto l’incarico di Assistente Militare e Aiutante di Campo del Presidente della Repubblica per la Marina Militare. 

Cenni storici:

     Nell’Ottobre del 1999 si costituisce ad Augusta il Comando delle Forze da Pattugliamento per la sorveglianza e la difesa costiera che, di fatto, rileva lo storico Comando Flottiglia Corvette, attivo fin dal 1926. La forza complessiva del comando navale è di circa 1800 uomini e donne. Esso è costituito da tre Squadriglie Navali, per un totale di 18 Unità Navali, che costituiscono una componente navale di alta valenza operativa, al servizio della sicurezza marittima.

Durante l’ultimo anno, le attività del Comando Forze da Pattugliamento sono state sviluppate operando in vari ambiti, tra i quali:

·        la Scuola di Comando Navale che rappresenta un’Istituzione di prestigio e un polo di eccellenza per la formazione degli Ufficiali destinati al Comando di Unità Navali.  Gli Ufficiali, nel grado di Tenente di Vascello, a conclusione delle sessioni di tirocinio, conseguono l’attestato di idoneità al Comando Navale. Essa, oltre all’attività d’istituto, svolge numerosi tirocini per il conseguimento e l’abilitazione alla Guardia in Plancia di livello Operativo degli Ufficiali di Stato Maggiore estesa, recentemente, anche ai Sottufficiali Nocchieri;

·        la vigilanza e assistenza alle attività di pesca nello Stretto di Sicilia;

·        il monitoraggio e il controllo dei flussi migratori nello Stretto di Sicilia e nel Canale di Sardegna;

·        Cooperative Shield: attività di collaborazione con la Marina Militare Tunisina al fine di fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria in relazione all’eccezionale afflusso di cittadini appartenenti a paesi Nord Africani.

·        le attività di cooperazione internazionale, condotte con le marine del attraverso una serie di iniziative bilaterali e multilaterali, volte alla sicurezza della navigazione, allo sviluppo di procedure comuni, al controllo del traffico mercantile e alle attività antinquinamento.

·        EMERGENZA LIBIA : Attività di scorta, effettuata da Nave LIBRA e Nave BETTICA, per trasferire beni di prima necessità, modo contribuire al sostegno in favore della  popolazione locale.

·        UNIFIED PROTECTOR: operazione Nato effettuata a favore della popolazione libica che ha visto la partecipazione di Nave Borsini.

·        assistenza alla popolazione, in concorso con il Dipartimento della Protezione Civile, nei casi di emergenze derivanti da calamità naturali collegate alle alluvioni ed alle attività di origine vulcanica.

Le navi del Comando delle Forze da Pattugliamento svolgono, infine, l’attività addestrativa nell’àmbito del programma della Squadra Navale.

    U.P.R. –    nella foto, a sin. il contramm. Compiani, a ds.  Il contramm.. Di Capua

REGIONALE DI KAMIKAZE AND ROCK ‘N’ ROLL A SORTINO

IMG_6961.jpgArriva la prima regionale dello spettacolo che vede in scena per la prima volta insieme  Gaspare Nasuto e Alessio Di Modica. Sabato 21 al Teatro Italia di Sortino, all’interno del FESTIVAL DELLE DUE SICILIE  a cura di AREATEATRO e  in questa occasione anche grazie collaborazione con Centro Studi Faber ,  all’ospitalità dell’Associazione L. Pirandello  di Sortino. Al suo debutto lo scorso anno al teatro Petrella in occasione del festival  Arrivano dal Mare.. Nasuto e Di Modica mischiano le loro arti, le loro tradizioni: burattinaio della tradizione napoletana delle Guarattelle il primo, narratore della tradizione del Cunto siciliano il secondo.

I loro linguaggi tradizionali si contaminano per dare vita ad  una messa in scena  raffinata  e pregevole, aprendo una pagina importante della sperimentazione del teatro popolare di cui i due sono tra i più  significativi  rappresentati delle nuove generazioni. Attraverso il Cunto e le Guarattelle ci racconteranno il dramma dei Kamikaze giapponesi  durante la seconda guerra mondiale con citazioni delle pagine più profonde dello scrittore nipponico, più volte vicino al nobel, Yukio Mishima. In questa trasposizione i linguaggi popolari teatrali utilizzati danno una forza umana di grande impatto scenico alla parola dello scrittore e ci aiutano a conoscere qualcosa della storia recente di uno dei paesi  più controversi e affascinanti del mondo e a riflettere sulla ferocia degli ideali, sugli assolutismi religiosi,  ideologici ed economici  dei nostri tempi.

Una storia vera, tra sogno e realtà, l’ incontro in fondo al mare con la cernia

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I fatti provocano un’ emozione superiore quando vengono vissuti direttamente; diversamente, si sa, le storie raccontate come questa che andrò a descrivere, per quanto dettagliatamente, non potranno mai raggiungere lo stesso livello emozionale. L’emozione provocata da un avvenimento eccezionale e inaspettato ti entra dentro, totalmente, al punto di lasciarti qualche volta addirittura privo di sensi,  per installarsi definitivamente in una partizione della tua memoria, tanto che neppure il tempo riuscirà più a rimuovere.

Tutto ha inizio un pomeriggio di piena estate, quando dal mio scoglio preferito fisso il mare che presenta quel giorno un’insolita quanto rara cristallina trasparenza, mentre una leggera brezza movimenta simultaneamente la superfice dell’acqua,  facendo intravedere il fondale, riflettente luci, colori e figure di tonalità blu e verdi che, dopo essersi sovrapposte, d’un tratto sembrano  apparire  più chiare per poi scomparire del tutto al sopraggiungere di una nuova, ancor più intensa brezzolina. Il sole, dal canto suo, va a morire sull’acqua riflettendo in lontananza tante gocce d’oro, sotto un cielo terso e privo di nuvole. Ed è con queste condizioni di spirito che mi appresto a prendere le pinne e la maschera per provare il mio nuovo fucile ad aria compressa che, a sentire il  negoziante che me lo aveva venduto, è di buona manifattura. Nella fretta di usarlo indosso le pinne, le solite pinne strette che avrei dovuto cambiare prima e che nel frattempo maledico per l’ennesima volta, esattamente nel momento in cui, sedendomi in bilico nello scoglio irto e appuntito, debbo spingerle con forza per farle entrare. Un giorno di questi le dovrò cambiare, continuo a ripetermi! Un salto ed entro in acqua, metto la maschera dopo averci sputato dentro, ci passo il dito, la sciacquo con l’acqua salata per evitare l’appannamento delle lenti, mi aggiusto il boccaglio con cura, posizionandolo a dovere per evitare il fastidio ai capelli e  inizio a dare un’occhiata al fondo dove un attimo prima avevo buttato il fucile nuovo. Lo vedo, è giù a un paio di metri! Ancora una giravolta, scendo, lo afferro, appoggio il calcio sulla pinna, metto l’arpione e lo carico. Finalmente pronto, inizio l’esplorazione!

E’ già trascorsa una buona ora e incomincio ad avvertire i primi sintomi di freddo, quasi a volermi indicare che forse è  arrivato il momento di uscire dall’acqua, ma l’insolito spettacolo offerto quel giorno dal fondale, nitido e limpido come mai, mi distrae troppo facendomi  sentire quasi una sirena, distogliendomi dall’idea di tornare a riva, malgrado le pinne continuassero a serrarmi maledettamente i piedi. Ad un tratto, mentre penso seriamente che questa volta devo impormi il cambio delle pinne, mi pare di intravedere una sagoma oscura a sette-otto metri di profondità, tra gli scogli e la poseidonia. Cerco di mettere a fuoco meglio la vista, non mi sbaglio, si tratta di un pesce grosso dal peso di circa 10 chili, attorniato da una miriade di altri piccoli pesciolini che gli gironzolano  attorno. Al momento penso di allontanarmi un po’ per non spaventarlo e farlo scappare, magari cercando di sorprenderlo alle spalle, ci provo ….quando, d’un tratto, mi vedo puntato dalla bestiola che, uscendo allo scoperto oltre gli scogli, va pinneggiando dritta e decisa verso di me con tutto il suo seguito, col nugolo dei pesciolini che continuano a nuotargli accanto, fermandosi  immobile a due metri di distanza. Batte le pinne laterali con calma e mi guarda con i suoi occhioni grandi, enormi, bellissimi, sembra quasi che voglia parlare con me, comunicarmi chissà quale segreto. Mi fissa calma e tranquilla la mia cernia ed io avrei voluto in quel momento accarezzarla, ma preferisco non muovermi per non spaventarla. Dopo un pò, mi ricordo di avere imbracciato il fucile nuovo, che devo provarlo, lo punto alla testa del pesce, pronto a spedire col semplice movimento del dito l’arpione in mezzo a quei due enormi e bellissimi occhioni. La mia cernia continua nel frattempo a fissarmi;  bella, coloratissima, davanti a me continua a boccheggiare, ignara di quello che sarebbe potuto succederle da lì a poco, mentre i pesciolini gli strusciano la pinna posteriore nel tentativo di avvisarla del pericolo dello stare  dinanzi a un cacciatore, a un assassino. Non so quanto tempo sia passato, so soltanto che da lì a poco siamo diventati amici, siamo entrati in comunicazione, dopodiché la vedo andare via, scomparire lentamente e dignitosamente verso quell’immenso blu.

Il freddo intanto era svanito mentre lentamente risalgo per andare non lontano verso lo scoglio, a deporre il fucile nuovo.   

  Emidio  Giardina

IL GINNASIO-LICEO IN AUGUSTA, MEMORIA DEGLI ANNI 1933-2007, UN LIBRO DI GIORGIO CASOLE

File0001.jpgScavando nella memoria storica del ginnasio – liceo di Augusta, con” l’affetto per il proprio lavoro e per la perizia con la quale ha individuato gli episodi che hanno reso indimenticabile questa struttura nel territorio e nella storia della città”, nella prefazione del nuovo libro <IL GINNASIO-LICEO IN AUGUSTA, MEMORIA DEGLI ANNI 1933-2007>, il prof. Francesco Peluso Cassese dell’ Università “Nicolò Cusano” di Roma,  presidente della commissione che ha consentito all’ autore del libro, prof.  Giorgio Casole, di conseguire un Master universitario con il massimo dei voti,  tiene a precisare di sentirsi onorato nell’accettare l’invito a descrivere l’opera, invitando l’autore a continuare a rappresentare la memoria  e l’amore per la città di Augusta, in futuro, con la stessa passione e con lo stesso entusiasmo con cui ha realizzato questa.

foto di G.C..jpgL’autore dell’ opera, Giorgio Càsole, è nato e vive con la sua famiglia ad Augusta. Laureato in lettere, è docente di ruolo al liceo “Mègara” di Augusta. Giornalista-pubblicista dal 1979, ha diretto varie testate locali, quali Radio Roma, Giornale di Augusta, Telerondine. Nel 1981 ha collaborato con la sede siciliana della Rai, realizzando il programma radiofonico “Augusta come Seveso?” e “Handicappati, anno uno”. Dal 1985 al 1994 ha lavorato per l’emittente Telemarte. E’ stato direttore responsabile di Mastersound notizie, di Giornale Radio Tropical e del Notiziario del Comune di Augusta. Ha collaborato con Famiglia Cristiana e Avvenire. Dirige attualmente il periodico Giornale di Augusta e dintorni, collabora con la rivista della Camera di Commercio di Siracusa, Prospettive SR,  con il Diario di Siracusa.

Scrive sul sito web AugustaNews.tk

  Giuseppe  Tringali

AL BRANCATI DI CATANIA SI RIDE CON GRISU’, GUSEPPE E MARIA

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Da giovedì 12 gennaio 2012  alle h 21 , al Teatro Vitaliano Brancati di Catania dopo lo straordinario successo dello scorso anno con lo spettacolo Ben Hur, torna in scena l’affiatatissima coppia Paolo Triestino – Nicola Pistoia protagonisti della divertente commedia Grisù , Giuseppe e Maria di Gianni Clementi.

Tutto ruota attorno a una sagrestia di Pozzuoli, nell’Italia povera e appassionata degli anni cinquanta. Un sacerdote e il suo strampalato sagrestano, due sorelle nei guai insieme al fascinoso farmacista del paese, prendono per mano il pubblico , scatenando risate, sorrisi ed emozioni, che riportano a un’Italia dove i sogni erano spesso affidati a chilometri e valige di cartone, a una canzone, ad una miniera lontana, ad un pallone.

<<Mettere in scena “Grisù, Giuseppe e Maria”>>racconta il regista e interprete Nicola Pistoia <<mi è parsa un’ azione naturale. Semplice. La piacevolezza che ho provato sin dalla prima lettura del testo, ha fatto si che il resto venisse tutto da sé, abbiamo a che fare con una scrittura dove troviamo tutto: vizi, virtù, gioie, tragedie e cliché. Gli uomini e le donne del nostro quotidiano si trovano allo specchio>>. Pistoia e Triestino insieme a  Franca Abate Giovanni, Sandra Caruso e Diego Gueci , sono i protagonisti di questo straordinario affresco di Gianni Clementi che ci racconta, divertendoci, di un’Italia che non c’è più. Scene Francesco Montanaro,costumi Isabella Rizza,luci Marco Laudando.

 

Si replica sino a domenica 29 Gennaio 2012

Info e botteghino Teatro Vitaliano Brancati via Sabotino 4 Catania Tel.095.530153

 

            C. C.