Continuano le proteste dei braccianti di Avola, a distanza di 43 anni ….

blocco sicilia,augusta,augustanewsI braccianti di Avola nel dicembre del 1968 scesero in piazza per protestare contro la crisi che aveva coinvolto la loro categoria e la Sicilia intera. Il 2 dicembre 1968, dopo due settimane di stato di agitazione nelle campagne del siracusano, fu proclamato lo sciopero generale . Soltanto l’occhio esperto di un medico, capitato lì per caso, fece capire in quel momento che la polizia sparava alla povera gente. Angelo Sigona morì a soli 28 anni, Iano Re se la cavò, malgrado il fegato fu trapassato da una pallottola. In quel tratto di campagna che vide gli scontri, ora sorge l’Ospedale con un cippo funerario che ricorda i poveri  Scibilia e Sigona. La sera del 7 dicembre 1968,  sugli infreddoliti milanesi che si recavano alla Scala impellicciati ed ingioiellati, piovvero uova! CON L’AUGURIO DI BUON DIVERTIMENTO DA PARTE DEI BRACCIANTI DI AVOLA! , si leggeva in un cartello tirato su dai lanciatori, in lotta contro i consumi della società del benessere

A distanza di 43 anni, i braccianti tornano a protestare:  questa volta sembra proprio che non sia la polizia a sparare sul mucchio, bensì l’indifferenza generale della classe politica, delle organizzazioni sindacali e dei media, così come loro stessi, i braccianti di Avola,  dichiarano nel video sotto.

   Giuseppe Tringali