Regata velica “Don Giovanni d’Austria – Città di Messina”

FOTO N[1]. 8 - TRAVERSATA DELLO STRETTO 2009.JPGHa avuto luogo presso il Forte “San Salvatore” di Messina la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione della “rievocazione dello sbarco a Messina di don Giovanni d’Austria”, evento di alta rilevanza promosso anche quest’anno dall’Associazione culturale “Aurora” insieme alla “Marco Polo System” di Venezia e coorganizzato con il Comune di Messina e la Provincia Regionale di Messina.

Prevista la partecipazione dell’on. Giuseppe Buzzanca, Sindaco del Comune di Messina, del dott. Nanni Ricevuto, Presidente della Provincia Regionale di Messina, di Pippo Isgrò e Dario Caroniti, rispettivamente assessori alle “Politiche del mare, manutenzioni” e alle “Politiche della famiglia, rapporti con le Chiese, politiche per la sicurezza” del Comune di Messina, di Mario D’Agostino, assessore alle Politiche culturali” della Provincia Regionale di Messina, del dott. Ettore Gentile dirigente dell’Autorità Portuale, del capitano di vascello Nunzio Martello, Comandante della Capitaneria di Porto di Messina, del rappresentante del Distaccamento di Messina della Marina Militare, del prof. Enzo Caruso, direttore artistico dell’Evento, del dott. Fortunato Manti, presidente dell’Associazione Aurora, dell’arch. Nino Principato, curatore della sceneggiatura, della sig.ra Irene Gitto, coordinatrice della regata velica, e delle rappresentanze dei Circoli Velici peloritani e del Comitato Provinciale di Messina della Croce Rossa Italiana.

Nel corso della conferenza stampa è stato illustrato il calendario degli appuntamenti con la storia e le tradizioni legate al particolare evento dell’ormai lontana estate del 1571 organizzati per i giorni 6, 7 e 8 agosto 2010.

Il luogo ed il nome di Lepanto sono strettamente legati alla storia militare del Mediterraneo. Oggi, lasciata alle spalle la tragica dimensione dello scontro, può essere assunto quale punto di riferimento del Mediterraneo, delle storie e delle culture che lo compongono, perché è indiscutibile che, anche se contrapposte, quella domenica del 7 ottobre del 1571, tutte le lingue, le culture, le religioni lì, nella tragedia, si sono ritrovate. Messina, grazie alla sinergia tra i soggetti promotori e le istituzioni cittadine si prepara quindi ad accogliere, durante il periodo del Ferragosto, un nuovo evento turistico e culturale capace di attrarre migliaia di visitatori e di esportare nei paesi del Mediterraneo l’immagine della città dello Stretto e il ruolo che ebbe nella storia.

In programma, per il 7 agosto 2010, la regata velicaDon Giovanni d’Austria – Città di Messina”, che, con inizio intorno alle 11, si svolgerà nello specchio d’acqua antistante le rade di Paradiso e Pace. E’ prevista la partecipazione di tutti i circoli velici dello Stretto di Messina e di giovani velisti di altre realtà marinare: di tipologia a bastone lungo, la manifestazione sportiva è riservata alle categorie optimist, laser e derive.

 

       Enrico Casale

Bau Bau Beach a Marina di Priolo

cani-damare1.jpg“Se aveste mai dormito con un gatto o un cane adagiato sopra il grembo ora sapreste che la metamorfosi è possibile che uomo, gatto e cane sono entità volatili e cangianti, nel sonno condiviso scompaiono le stinte gerarchie cavalieri e fanti”: queste parole scritte su un cartello rosso campeggiano all’entrata del Bau Bau Beach inaugurata da due settimane sul lungomare di Marina di Priolo in provincia di Siracusa, prima spiaggia del genere in Sicilia.

Bau Bau Beach, come recita la frase-slogan della spiaggia, è una spiaggia per cani d’amare” come tiene a sottolineare il dott. Claudio Di Bari, medico veterinario, anima e motore propulsore di quest’iniziativa a cui il comune di Priolo ha dato in gestione questo lembo di spiaggia per un anno; e aggiunge che Bau Bau Beach è una spiaggia per le persone che imparano, anche grazie a questa iniziativa, come comunicare con il proprio cane, è uno spazio per uomini e animali, per capire che si deve avere una cultura ambientale. Il dott. Di Bari lo definisce addirittura “un presidio antropologico” dove poter fare educazione cinofila e ambientale.

Ci ha colpito all’ingresso un cartello in cui campeggiano le regole, lo statuto molto severo a cui si devono attenere i padroni dei cani per avere accesso alla spiaggia, ci sembra assolutamente corretto e dettagliato e ci è sembrata una novità curiosa leggere che il Comune di Priolo, oltre ad avere un sindaco attivissimo e pieno di idee interessanti a cui sta cercando di dare corpo, ha anche un…assessore al Mare!!!

E’ bello sottolineare che l’ingresso è totalmente gratuito e dà diritto a un ombrellone, qualche sedia pieghevole e una ciotola per il proprio cane, che ci sono le docce per i padroni e quelle per i cani e anche un percorso di “agility” per mantenerli in forma e farli giocare; è stato indetto un concorso per la migliore poesia sui cani e domenica, ci ha detto il dott. Di Bari, ci sarà anche il primo…concorso canoro!!!

Daniela Domenici

Da Assisi a Gerusalemme e in tutto il mondo cattolico

Il Perdono di Assisi ci inviti a scoprire il vero Volto di Dio, e l’esempio di San Francesco ci esorti a vivere in comunione autentica con il Vangelo.

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La dottrina e l’uso delle indulgenze, da molti secoli in vigore nella Chiesa Cattolica, hanno un solido fondamento nella divina rivelazione, la quale, tramandataci dagli apostoli, “progredisce nella chiesa con l’assistenza dello Spirito Santo”, mentre “la Chiesa, nel corso dei secoli, tende incessantemente alla pienezza della divina verità, fino a quando in essa siano portate a compimento le parole di Dio”  (Paolo VI, Costituzione Apostolica Indulgentiarum Doctrina, 1967).Il peccato ha due conseguenze. In primo luogo, se grave, esso comporta la privazione della comunione con Dio, e la pena eterna, cioè l’inferno. E questa viene cancellata ogni qual volta ci confessiamo fruttuosamente e così veniamo riammessi alla comunione con Dio nello stato di grazia soprannaturale. In secondo luogo «ogni peccato, anche veniale, provoca un attaccamento malsano alle creature che ha bisogno di purificazione, sia quaggiù, sia dopo la morte, nello stato chiamato purgatorio. Tale purificazione libera dalla cosiddetta “pena temporale” del peccato» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n.1472).
Questa seconda conseguenza del peccato, cioè la pena temporale, a cui si può essere ancora obbligati nonostante il perdono delle colpe ottenuto nella confessione, può essere scontata o quaggiù, sulla terra, con volontarie preghiere e penitenze, con opere di pietà, di mortificazione e di carità, oppure nell’aldilà, nel purgatorio.  «L’indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa -cioè per i quali si è già ottenuta l’assoluzione confessandosi- remissione che il fedele, sinceramente  disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa, la quale, come ministra della redenzione» con la sua autorità «dispensa ed applica il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei santi» (Paolo VI, Costituzione Apostolica Indulgentiarum Doctrina, 1967).L’indulgenza plenaria di per sé rimette tutta la pena temporale dei peccati già perdonati quanto alla colpa (il che, per i peccati mortali, esige necessariamente la confessione sacramentale). Invece l’indulgenza parziale di per sé rimette una parte della pena temporale.

  Giovanni Intravaia

Rimpatriata di alunni del “Sant’Anna”

due-ragazzini-b637.gifI ragazzini della scuola elementare sant’Anna 45 anni dopo: questo il titolo che la loro maestra, suor Maria Antonietta, avrebbe certamente assegnato se fosse stata ancora al mondo.

Si è svolta giovedì 29 luglio, infatti, la riunione di “vecchi” compagni della scuola elementare sant’Anna di Augusta, alcuni trasferiti in altre parti d’Italia e altri residenti in città.

Dei 33 alunni di quella classe  erano presenti 26, un numero ragguardevole, considerando che alcuni non sono potuti intervenire perché fuori sede o perché impegnati altrove.

Si sono rivisti in un locale  della zona, grazie alla caparbia volontà di un alunno di quella classe, che li ha contattati uno per uno e ha trovato una data che potesse accontentare la maggior parte.

Gli ex compagni hanno vissuto momenti di grande emozione e commozione, considerando che alcuni non si vedevano da quei lontani giorni della scuola elementare.

La serata è trascorsa piacevolmente, ricordando i vecchi tempi e qualche aneddoto particolare, tra un antipasto alla siciliana, una pizza e la classica fetta di torta, tutto accompagnato da una bibita e qualche brindisi.

Un applauso fragoroso ha salutato l’ingresso della torta con la foto di quei piccoli 33 alunni nel cortile della scuola.

E’ stata grande la soddisfazione dei partecipanti, che hanno concluso la serata con la promessa di rivedersi a cadenza annuale.

         Carmela Mendola

Ma la stazione di Augusta è in Italia?

stazione.jpegArrivare alla stazione per prendere un treno regionale e scoprire che non c’è l’ufficio della biglietteria con un funzionario che ti faccia un biglietto; provare allora a ricorrere alla macchinetta automatica per i biglietti e scoprire che è rotta, fuori servizio, da tempo. E chiedere allora al capostazione: ”posso fare il biglietto sul treno?” e sentirsi rispondere :”mi dispiace, non è possibile. Vada al tabaccaio o all’agenzia di viaggi più  vicina, lo compri e torni tanto fa in tempo, manca ancora un quarto d’ora alla partenza…” fare come Speedy Gonzales e riuscire a tornare in tempo e  poi scoprire che se hai voglia di una bibita fresca prima di partire l’unico bar della stazione è chiuso da tempo e che se ti scappa la pipì la dovrai trattenere perché i bagni pubblici sono chiusi al pubblico: ma se si chiamano “pubblici” da chi dovrebbero essere utilizzati se non dal “pubblico”
Questa è la stazione di Augusta in provincia di Siracusa che dicono faccia parte dell’Italia.

       Daniela Domenici

Passaggio di Consegne al Comando delle Forze di Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera

passaggiocomforpat,2 compiani.jpgAlla banchina Tullio Marcon della Base Navale di Augusta, la cerimonia di avvicendamento al Comando delle Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera (COMFORPAT), alla presenza dell’Ammiraglio di Squadra Luigi BINELLI MANTELLI, Comandante in Capo della Squadra Navale, il cui discorso è a parte.

Il Contrammiraglio Roberto CAMERINI, al termine di due intensi anni di attività,  ha ceduto il comando al Contrammiraglio Edoardo COMPIANI, figlio del compianto Paolo Compiani che, oltre vent’anni fa, comandò, con il grado di capitano di vascello, la base navale di Augusta, che ancora non ospitava la sede di Marisicilia..

COMFORPAT svolge numerosi compiti tra i quali “l’Attività di pattugliamento” a tutela degli interessi nazionali anche in mari lontani, la “Vigilanza pesca”, il concorso al “Controllo dei flussi migratori”, l’attività di formazione degli Ufficiali di Stato Maggiore della Marina Militare tra cui la “Scuola di Comando Navale”, istituita per la formazione dei Comandanti alla prima esperienza di comando su unità minori, e le attività bilaterali con le Marine dei paesi che si affacciano nel Mediterraneo, con l’obiettivo di accrescere la cooperazione e l’interoperabilità tra le rispettive Marine.

Il Comando Navale delle Forze di pattugliamento ha assunto la sua denominazione il 15 ottobre 1999 ed ha alle sue dipendenze 18 Unità Navali delle quali 8 Corvette classe “Minerva”, 4 Pattugliatori classe “Costellazioni”, 4 Pattugliatori classe “Comandanti” e 2 Pattugliatori classe “Costellazioni 2^ serie” di recentissima costruzione, con un totale di circa 1700 uomini imbarcati.

L’Ammiraglio CAMERINI, il cui discorso di commiato è stato traboccante di commozione, dopo le vacanze,raggiungerà la sede di Roma per prestare servizio allo Stato Maggiore Marina in qualità di Capo dell’Ufficio Pubblica Informazione.

L’Ammiraglio COMPIANI proviene dal Comando in Capo della Squadra Navale di Roma, dove ha ricoperto l’incarico di Comandante del Centro delle Telecomunicazioni della Marina Militare di Roma. 

       Giulia Càsole