ESAMI DI STATO, I PIU’ BRAVI DEL LICEO “MEGARA”

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Sono stati portati a termine anche ad Augusta gli esami di Stato conclusivi del  ciclo della scuola secondaria  superiore. Ben trenta sono stati gli alunni del liceo “Mègara”, che si sono diplomati con il voto massimi, cento su cento, di questi trenta,  a cinque è stata riconosciuta la lode come segno di particola riconoscimento. Com’è noto, il liceo “Mègara” si articola in tre indirizzi: classico, scientifico e socio-psico-pedagogico (quest’ultimo sarà denominato delle Scienze umane a partire dal prossimo anno scolastico). Complessivmente gli alunni frequentanti le classi quinte erano 147, ma di questi, tre non sono stati ammessi agli esami. I restanti 144  hanno superato l’esame con punteggi che vanno dal 60 al 100 e lode.  Di costoro ben 7 hanno riportato un voto superiore a 70.

Diplomati al liceo classico con 100 e lode sono Fabrizio Giovanni Vaccaro della III A, Giulio Amara e Giorgia Caramagno della III B, dello scientifico Laura Cristina Basso e Maria Rosa Galota, entrambe della V C.

I diplomatisi con cento su cento senza la lode, sono:

della  III A classico: Miriam Carani, Annalisa Farini, Salvatrice Mazzio, Marzia Reitano, Gaia Federica Vena,  della III B classico: Cristina Rossitto;

dello scientifico: Alessandra Bramanti, Gabriele Gianino, Chiara Inzerillo, Domenico Lisitano, Carmelo Mignosa e Giulia Tringali della V A, MarcoCampisi, Daiana Piazza, Gabriele Pitruzzello e Veronica Saglimbene  della V C,  Domenica Castro, Sara Marturana e Giancarlo Salamone della V D e Salvatore Edoardo Tringali della V E.

    Cecilia Càsole

L’Aquila che non riesce a volare

Gli augustani, nel ricordo del terremoto che nel 1990 colpì le loro case, sono assolutamente in grado di capire lo stato di disagio degli abitanti di L’Aquila. Una loro concittadina scrive e la sua lettera, gira e rigira,  assale i cuori di chi ha vissuto disperatamente, nel dolore e nella speranza, questi drammatici eventi. Un appello che passa anche dal nostro blog….

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TERREMOTO%20286.jpg“Ieri mi ha  telefonato l’impiegata di una società di  recupero crediti, per conto  di Sky. Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre del 2009. Mi chiede  come mai. Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno ho lasciato la mia casa  e non vi ho più fatto ritorno. Causa terremoto. Il decoder sky giace  schiacciato sotto il peso di una parete crollata. Ammutolisce. Quindi si  scusa e mi dice che farà presente quanto le ho detto a chi di dovere. Poi,  premurosa, mi chiede se ora, dopo un anno, è tutto a  posto. Mi dice di  amare la mia città, ha avuto la fortuna di  visitarla un paio di anni fa. Ne è rimasta affascinata. Ricorda in particolare una scalinata in selci che scendeva dal Duomo verso la basilica di Collemaggio. E mi sale il groppo alla gola. Le dico che  abitavo proprio lì. Lei ammutolisce di nuovo.  Poi mi invita a raccontarle cosa è la mia città oggi. Ed io lo faccio.  Le racconto del  centro militarizzato. Le racconto che non posso andare a  casa mia  quando voglio.  Le racconto che, però, i ladri ci vanno   indisturbati. Le racconto dei palazzi lasciati lì a morire.  Le  racconto dei  soldi che non ci sono, per ricostruire. E che non ci sono  neanche per  aiutare noi a sopravvivere. Le racconto che, dal primo  luglio,  torneremo a pagare le tasse ed i contributi, anche se non  lavoriamo. Le  racconto che pagheremo l’ i.c.i. ed i mutui sulle case  distrutte. E  ripartiranno regolarmente i pagamenti dei prestiti. Anche  per chi non ha  più nulla. Che, a luglio, un terremotato con uno  stipendio lordo di  2.000 euro vedrà in busta paga 734 euro di  retribuzione netta. Che non  solo torneremo a pagare le tasse, ma restituiremo subito tutte  quelle non pagate dal 6 aprile.  Che lo stato  non versa ai cittadini  senza casa che si gestiscono da soli, ben ventisettemila, neanche  quel piccolo contributo di 200 euro mensili  che dovrebbe aiutarli a  pagare un affitto. Che i prezzi degli affitti  sono triplicati. Senza  nessun controllo. Che io pago, in un paesino di cinquecento anime,  quanto Bertolaso pagava per un appartamento in via Giulia, a Roma.   La sento respirare pesantemente. Le parlo dei nuovi quartieri  costruiti a prezzi di residenze di lusso. Le racconto la  vita delle  persone che abitano lì. Come in alveari senz’anima. Senza  neanche un giornalaio. O un bar. Le racconto degli anziani che sono  stati sradicati dalla loro terra. Lontani chilometri e chilometri. Le  racconto dei professionisti che sono andati via. Delle iscrizioni alle  scuole superiori  in netto calo. Le racconto di una città che muore. E  lei mi  risponde, con la voce che le trema. ” Non è possibile che non  si sappia  niente di tutto questo. Non potete restare così. Chiamate i  giornalisti  televisivi. Dovete dirglielo.    Chiamate la stampa. Devono   scriverlo.”

     Una terremotata di L’Aquila

In ricordo di Melania

Melan.jpgAUGUSTA.  Nel ricordare Melania Vaiasicca, deceduta l’8 giugno scorso sul cavalcavia di Corso Sicilia,  mente la sedicenne era in sella al suo scooter, amici e parenti hanno organizzato una fiaccolata e una veglia di preghiera a distanza di un mese esatto dal  funesto avvenimento.

Il corteo si è snodato per la via principale della cosiddetta borgata e ha avuto il suo culmine nei pressi del luogo dove è avvenuto l’impatto della ruota del mezzo con il marciapiede, provocando la caduta e la triste fine della giovanissima che, per disgrazia,  in quel momento, non portava il casco in testa.

Molti fiori sono stati depositati sul marciapiede, come molti fiori sono stati deposti durante il mese, per testimoniare l’affetto e l’amicizia di molti ragazzi nei confronti di questa bella fanciulla scomparsa, alunna del commerciale “Arangio Ruiz”. Il 12 giugno, ultimo giorno di scuola, Melania è stata ricordata, con un minuto di silenzio dai suoi coetanei del liceo “Mègara”.

   Cecilia Càsole

Il Sindaco spiato

massimo-carrubba.jpgAUGUSTA. Chi ha interesse a spiare il sindaco di Augusta, Massimo Carrubba? Malviventi o inquirenti? Queste sono le domande corse nelle bocche dei cittadini all’indomani della notizia, diffusasi rapidamente in città,  di una microtelecamera installata  all’interno del condizionatore  dell’aria nell’ufficio dello stesso sindaco nel plesso che  oltre cinque anni fa ospitava la scuola media O. M. Corbino”. Lo stesso sindaco, infatti, ha rilasciato una pubblica dichiarazione di questo tenore: ““Se si tratta di un episodio legato ad attività di indagine dell’autorità giudiziaria, ben venga ogni accertamento e approfondimento, ma se dovesse rivelarsi legato ad attività di altra natura si tratterebbe di un fatto di estrema gravità sul quale è necessario che si faccia con rapidità assoluta chiarezza”.

Un guasto al condizionatore ha permesso la scoperta della  tele camerina nel condizionatore.  Il personale dell’Enel, chiamato per alcuni controlli a una cassetta di derivazione esterna al Municipio,  ha appurato la presenza di un dispositivo tipo modem collegato abusivamente alla linea elettrica. Le indagini sono compiute dalla compagnia dei Carabinieri, con sede in Piazza Carmine.

Cecilia Càsole

Personaggi augustani: “a Puleo”

1.jpgLunedì 28 Giugno 2010, nel silenzio di una tranquilla giornata estiva, ci ha lasciato una persona qualsiasi ma che molti hanno definito uno dei pilastri che hanno fatto la storia della cittadina di Augusta. È la signora Antonina Lotta, sposata Puleo da tutti conosciuta come “a Puleo”.

La notizia della sua scomparsa, a quasi 95 anni, ha suscitato molta emozione nelle persone che la conoscevano la cui mente è subito volata indietro nei ricordi, ognuno con una personale esperienza o avvenimento da raccontare. Erano gli anni cinquanta quando Augusta cominciava a crescere e svilupparsi spostando i propri confini oltre l’isola megarese verso la borgata. Sorgono i primi palazzi e cresce la popolazione nel quartiere oltre la ferrovia, quando d’un tratto ecco nascere il primo esercizio commerciale: è una edicola, indispensabile fonte di divulgazione della cultura e dell’informazione che ben presto si rivelerà anche come punto di riferimento per tutti gli abitanti della borgata in quanto si potevano trovare le cose più impensabili per il benessere e il fabbisogno quotidiano delle famiglie.

Ai giovani forse è sconosciuta ma qualsiasi augustano, con qualche anno in più, ha conosciuto quella signora dai capelli bianchi che aveva un sorriso per tutti e la battuta sempre pronta capace di rendere allegro l’inizio di ogni giornata lavorativa di professionisti e lavoratori di ogni genere.

Sono soprattutto gli studenti di quegli anni a ricordarla con maggiore affetto in quanto era il luogo dove acquistare l’occorrente per la scuola e i fogli uso protocollo per il temuto compito in classe che, grazie alle rassicurazioni e alle divertenti raccomandazioni della signora Puleo, diventava meno insormontabile.

L’edicola è tuttora esistente e nonostante abbia cambiato proprietario da diversi anni, per molti quello è ancora l’angolo “da’ Puleo” luogo di incontro per appuntamenti in borgata di persone comuni e professionisti.

Sono diversi i personaggi illustri di Augusta che hanno contribuito alla crescita e allo sviluppo della nostra cittadina e la signora Puleo, nel suo piccolo, è da considerare un personaggio familiare che ha dato tanto e che tutti ricorderemo con affetto. Grazie

   Massimiliano  Barba   

DIALOGO INTERRELIGIOSO E PREGHIERA DELLA CHIESA MADRE DI GERUSALEMME

 

PER L’UNITA’ DEI CRISTIANI  E LA PACE . PROMOSSO DA GIOVANNI  INTRAVAIA  PRESIDENTE DELL’ACCADEMIA CATTOLICA  DELLA SANTA CROCE DI GERUSALEMME , NELL’AMBITO DELLE GIORNATE DEDICATE AL SACRO CUORE  DI  GESU’


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Gli Incontri   interreligiosi sono iniziati alla metà degli anni Ottanta,  con lo scopo di promuovere la conoscenza reciproca e il dialogo tra le religioni, nell’orizzonte della pace. L’Accademia Cattolica della Santa Croce di Gerusalemme ,  ha continuato a vivere lo spirito della Giornata Mondiale di Preghiera di Assisi, convocata da S. S. Giovanni Paolo II nel 1986, raccogliendo l’invito finale del Papa in quello storico incontro: “Continuiamo a diffondere il messaggio della Pace e a vivere lo spirito di Assisi”.  Attraverso una rete d’amicizie tra i rappresentanti di differenti fedi e culture  di diverse nazionalità   l’Accademia    promuove   un  pellegrinaggio/itinerario  di pace, che ha avuto e continua ad avere come riferimenti, di volta in volta,  diverse città europee e mediterranee. Scriveva Papa Giovanni Paolo II nella Lettera Apostolica  indirizzata all’episcopato  al clero e ai fedeli , al termine del grande giubileo dell’anno duemila “Novo Millennio Ineunte”: << Si pone la grande sfida del dialogo interreligioso, nel quale il nuovo secolo ci vedrà ancora impegnati >>.  A Napoli, nel 2007 papa Benedetto XVI ha ribadito: << Nel rispetto delle differenze delle varie religioni, tutti siamo chiamati a lavorare per la pace e ad un impegno fattivo per promuovere la riconciliazione tra i popoli. E’ questo l’autentico “spirito di Assisi”, che si oppone ad ogni forma di violenza e all’abuso della religione quale pretesto per la violenza. La Chiesa Cattolica intende continuare a percorrere la strada del dialogo per favorire l’intesa fra le diverse culture, tradizioni e sapienze religiose >>. L’incontro nella Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, si è aperto con il saluto dell’Avv. Giovanni Intravaia – ideatore e promotore dell’evento – Presidente dell’Accademia Cattolica della Santa Croce di Gerusalemme  e con una relazione dell’Avv.Franco Ruggeri Console Generale della Repubblica del Senegal

 

il quale ha richiamato l’importanza di << ricomprendere le parole pace e dialogo in un mondo globalizzato, con nuove categorie di soggetti >> e ha sottolineato l’impegno della Nazione, da Lui rappresentata , per << il dialogo come pilastro fondamentale nel processo di pace fra tutti i popoli >>. << Considero l’ iniziativa di questo incontro , realizzato dalla Accademia Cattolica della Santa Croce di Gerusalemme , un prezioso contributo verso il conseguimento di importanti obiettivi>> ha aggiunto il Console Generale della Repubblica del Senegal <<desidero altresì esprimere il mio apprezzamento per l’azione incessante – intrapresa già da qualche tempo – del suo Presidente l’Avv. Giovanni Intravaia il quale rappresenta ormai da anni un punto di riferimento riconosciuto anche nel settore delle Comunità Islamiche nel più vasto ambito internazionale >>.

<< Davanti alla crisi spirituale del tempo presente, come cattolico ,avverto forte la necessità di costruire un nuovo Umanesimo a partire da una cultura della vita ispirata ai valori evangelici dell’interiorità e del dialogo >> afferma Giovanni Intravaia << solo chi prega impara a vivere e riconosce che l’altro è sempre un dono, mai un problema. Gli uomini di preghiera sono una riserva di speranza per tanti >>.E in effetti , l’incontro è stato costituito da un incessante , altissimo momento di preghiera intimistica , rivolta al Dio dell’Antico Testamento , al Dio di Abramo , al Dio di Israele, per chiedere la pace tra i popoli e l’unità delle Chiese Cristiane a partire da Gerusalemme.

Una atmosfera di grande suggestione e di tensione emotiva – nella Chiesa del Sacro Cuore di Gesù gremita di fedeli – è scaturita dalle bellissime preghiere e riflessioni tutte curate dallo stesso Intravaia ,che sono state lette anche dagli appartenenti ai vari gruppi parrocchiali , e dai canti sacri eseguiti in maniera eccellente dalla Corale Polifonica Euterpe diretta dal M° Rosy Messina , e dal Gruppo Gesù ti ama , guidato da Rosario Caruso. Il giovane Mauro Farina, all’organo , ha accompagnato magistralmente ogni singola lettura. Il percorso fatto di preghiere e riflessioni sono è iniziato dalle pagine suggestive dei Libri dell’Antico Testamento ( Esodo,Deuteronomio,Isaia ), per continuare con alcune preghiere Islamiche,fino al Vangelo di Giovanni .

Il saluto di Padre Davide di Mare : << Desidero rivolgere un caloroso saluto alle autorità , all’Avv. Giovanni Intravaia e a tutti i partecipanti a questo primo incontro interreligioso promosso nella nostra città dalla Accademia Cattolica della Santa Croce di Gerusalemme, in linea con gli orientamenti della Conferenza Episcopale Italiana e del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso , sui temi del dialogo tra le religioni e tra le culture, quale strumento indispensabile per la pace nel mondo e tra i popoli,che si è tradotto in un raffinato e alto momento di preghiera, nello stile ormai consolidato dell’Avv. Giovanni Intravaia.E’ stato un autentico viaggio dell’anima , nel quale ciascuno ha vissuto un personale ed intimo rapporto con Dio. La promozione di un confronto aperto e costruttivo tra i rappresentanti delle diverse fedi e confessioni e di una più autentica conoscenza reciproca tra le culture, compito al quale l’Avv.Giovanni Intravaia si dedica con tenace e fervido impegno, costituisce una delle sfide più urgenti e delicate dell’agenda internazionale >>.

Giovanni Intravaia , ha così concluso << Solo attraverso il riconoscimento universale del valore della persona umana e della libertà di credo e quindi attraverso il rispetto delle diversità – secondo principi che sono patrimonio comune delle grandi Fedi Abramitiche ( Cristianesimo-Islamismo-Ebraismo) è possibile consolidare nel sistema internazionale le garanzie dei diritti inviolabili dell’uomo e favorire lo sviluppo pacifico dei rapporti tra le nazioni e i continenti, fondato su un profondo e autentico rinnovamento sociale e sulla promozione della dimensione spirituale dell’Uomo. In quei Paesi dove il numero dei cristiani continua a diminuire, c’è grande preoccupazione . Il dramma della guerra in Iraq ha portato al loro dimezzamento. Poi c’è l’incertezza della situazione libanese, che pure è tra le migliori, e poi la esiguità della comunità in Terra Santa. Bisogna avere il coraggio di essere più solidali con quei fratelli cristiani. Ma bisogna anche dire che essi devono- in un certo senso – rifondare la loro identità spirituale. Ritengo che anche politicamente la presenza di piccole minoranze cristiane sia di estrema importanza perché essa rappresenta un seme di democrazia e di pluralismo. Ove questa presenza – seppur esigua, venisse meno – quei Paesi sarebbero ridotti ad un totalitarismo musulmano. Se vanno via i cristiani, esploderà il problema delle minoranze etniche anche all’interno dello stesso mondo musulmano (sciiti, drusi, alauiti ). E noi conosciamo bene i rischi e le tentazioni che il mondo musulmano vive in questo momento nella forme estreme del fondamentalismo e dell’integralismo totalitario. Penso che non vi potrà essere pace nel mondo , se prima non vi sarà pace a Gerusalemme . Il prossimo appuntamento sarà in Ottobre-Novembre , per un secondo incontro sul tema ” IL DIALOGO TRA FEDI E CULTURE : LA SFIDA DELLA CONVIVENZA”, sulle linee guida dell’ International Center of Interfaith Dialogue >>.

Marina Militare giustifichi i milioni di euro spesi per le strutture

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Le OO.SS provinciali Ministero Difesa FP CGIL, CISL FP, UIL PA, UNSA SIAD e FLP si sono confrontate sulla problematica inerente la ristrutturazione e organizzazione dell’Arsenale Militare di Augusta e, facendo seguito al comunicato stampa della FP CGIL pubblicato in data 18/06/2010, denunciano ancora una volta la grave situazione in cui versa ormai da troppo tempo lo Stabilimento di Lavoro. L’assenza di una seria politica di rilancio sta alla base di una rovinosa situazione che, nel tempo, si è venuta a creare. Il ruolo della Marina Militare ad Augusta, che è stato da sempre lodato  da esponenti politici e militari, più che una lode è risultata una mera vanteria, anche  da parte degli Amministratori locali che non hanno mai portato avanti  una seria politica di rilancio di occupazione e distribuzione delle risorse economiche nel territorio.  Infatti, la Commissione Riorganizzazione Arsenali Marina Militare (CRAMM), nominata dal Ministro della Difesa, atta a riorganizzare gli arsenali della M.M., ha partorito uno studio che, ad oggi, prevede il ridimensionamento delle lavorazioni sulle Unità Navali di stanza ad  Augusta trasferendole di fatto ai siti di Taranto e La Spezia. Scelta che, oltre che depotenziare il personale civile dell’Arsenale, penalizzerebbe fortemente l’indotto industriale locale. Il blocco delle assunzioni e del turn-over imposto dal Governo nazionale,  da tempo non permette il regolare svolgimento delle lavorazioni ricorrendo ad una selvaggia esternalizzazione dei lavori a ditte ed imprese di rilevanza nazionale per milioni di euro, senza creare opportunità occupazionale nel territorio. La ristrutturazione e l’ammodernamento delle officine, per rilanciare lo Stabilimento, sarebbe stato un fattore positivo se il termine della consegna dei lavori non coincidesse con lo svuotamento delle maestranze interne per raggiunti dei limiti di età. Cosi come non è plausibile aver investito svariati milioni di euro ad appannaggio di aziende con manodopera non locale. Quindi, la domanda che ancora una volta poniamo ad alta voce  al Direttore dell’Arsenale, al Comandante di Marisicilia Augusta, all’Ispettorato Logistico M.M., allo Stato Maggiore della Marina ed alle autorità politiche è “perché ci si ostina ancora a spendere soldi dei contribuenti se queste strutture non verranno mai occupate dagli operai civili dell’Arsenale? Perché e per chi vengono spesi decine di milioni di euro?”. Una politica di sviluppo, adeguamento ed efficientamento delle strutture, se non affiancata ad una politica di assunzioni e di riorganizzazione dei reparti delle lavorazioni, non serve a nessuno: né al tanto paventato Stabilimento Industriale di serie “A”, né tanto meno alla città di Augusta.  Una politica scellerata, quella delle esternalizzazioni, ai limiti dello sperpero di denaro pubblico si perpetua ormai da troppo tempo con motivazioni, che non trovano giustificazione nei motivi addotti dai rappresentanti dell’Amministrazione.

E’ incomprensibile la politica attuata dal Ministero della Difesa di assunzioni di profili intermedi, quali Capi Tecnici, e senza una benché minima assunzione di operai specializzati che materialmente eseguirebbero i lavori; come dire: abbiamo un esercito di soli Generali. Scelte politiche della Marina Militare che fanno accendere i riflettori della Corte dei Conti anno dopo anno, evidenziando un sistema molto oneroso e che ci porta inevitabilmente in negatività nella contabilità dello Stato, con le inevitabili conseguenze di generare Commissioni  (CAID – CRAMM) per riorganizzare e creare risparmi negli Enti del Ministero ed in particolare della Marina Militare.  Queste OO.SS. intravedono come unica strada percorribile una deroga al blocco del turn-over, un avvio delle procedure per l’assunzione del personale indispensabile a garantire la normale operatività degli Arsenali, che giustifichino gli svariati milioni di Euro investiti per l’ammodernamento e l’adeguamento  delle strutture e delle officine. In buona sostanza, assunzioni mirate, (anche a tempo determinato, se necessario, come ultima ratio) darebbero respiro ad un territorio che vanta il triste primato di disoccupazione giovanile, realizzando quindi, un notevole risparmio della spesa pubblica tutto a vantaggio dell’economicità, dell’efficienza e trasparenza dell’Ente. La Marina Militare non può essere “un fiore all’occhiello” se le politiche attuate risultano prevalentemente atte a garantire il mantenimento dello status quo, e se con le Istituzioni Locali non mette in atto una politica di sviluppo economico-occupazionale, considerato che la stessa ad Augusta insedia una cospicua fetta di litorali, approdi e territori che in alternativa potrebbero dare svariate opportunità  di sviluppo occupazionale ed economico alla città.

 

Una politica seria e responsabile  serve alla comunità,  alla città,  ai nostri figli !!!

 

 E’ ora che le Istituzioni locali, i rappresentanti Politici provinciali, regionali e nazionali si diano una mossa e non facciano solo demagogici proclami. E’ ora che la cittadinanza prenda coscienza di un problema generalizzato in tutti i settori del nostro territorio che versa in una drammatica situazione. Problema che se non caldeggiato urgentemente dalla politica, eclisserebbe definitivamente il nostro territorio in tema di occupazione e di economia.

 

 

FP CGIL Difesa

CISL FP  Difesa

UIL PA Difesa

UNSA SIAD

FLP Difesa

 

Donazione di sangue presso la Marina Militare

avis.jpgAUGUSTA. Mercoledì 30 giugno, militari e civili della Base Navale di Augusta hanno donato il sangue presso il punto di raccolta istituito dal servizio sanitario del Comando Militare Marittimo Autonomo in Sicilia.

 In previsione del tradizionale calo stagionale estivo delle donazioni di sangue, da parte dei donatori periodici, in collaborazione con l’Avis Comunale di Augusta e il servizio trasfusionale dell’ospedale “Muscatello”, l’ammiraglio di squadra Andrea Toscano, capo di Marisicilia e il dirigente del servizio sanitario,  Di Fazio, hanno mobilitato il personale militare e civile che opera all’interno dell’importante base navale augustana.

L’iniziativa si  sviluppata  nell’àmbito dell’accordo nazionale tra il Ministero della Difesa e l’AVIS che, a livello locale, coinvolge il servizio Sanitario di Maribase Augusta, il centro trasfusionale dell’ospedale Muscatello coordinato dal dott. Salvatore Di Fazio, e la sezione comunale AVIS di Augusta.

Secondo tale progetto, il comando della Marina Militare di Augusta si è reso disponibile a ospitare all’interno del proprio ospedale un’ unità di raccolta temporanea, dotata dei requisiti tecnici, strutturali e di dotazione strumentale richiesti dalle vigenti normative di settore.

   L’Avis si è assunta l’impegno di  fornire le attrezzature tecniche indispensabili per il corretto e sicuro svolgimento di tutte le attività di prelievo del sangue e degli emocomponenti, mentre l’unità operativa di medicina trasfusionale del Muscatello s’è fatto carico degli aspetti tecnico-sanitari e delle procedure operative.

   Si è realizzato, in questo modo, un alto esempio di collaborazione e integrazione tra la Marina Militare, il volontariato senza scopo di lucro e il servizio sanitario pubblico, unica esperienza nel suo genere in Sicilia, che contribuirà certamente a incrementare il numero delle donazioni di sangue e degli emocomponenti nella nostra Regione e a assicurare sufficienti quantità di sangue anche durante la stagione estiva.

 Giulia Càsole