“QUINTA COLONNA” IN DIRETTA LUNEDI’ 6 MAGGIO DA PIAZZA DUOMO, AD AUGUSTA

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AUGUSTA Lunedì  6 maggio, andrà in onda in diretta da Piazza Duomo ad Augusta, a partire dalle ore 20.30 e fino alla mezzanotte, il noto programma di politica ed economia “Quinta colonna”, condotto da Paolo Del Debbio e prodotto da Mediaset. Gli augustani che volessero fare sentire la loro voce sui temi “emergenza disoccupazione” e “alleggerimento della pressione fiscale”, avranno l’ opportunità di raccontare agli italiani le proprie esperienze lavorative ed esprimere la propria opinione sulla crisi economica e sul nuovo programma di governo. Alle ore 21.15 è previsto il collegamento in diretta con la rete nazionale.  

INFORTUNIO A PERSONALE MILITARE PRESSO NUCLEO PONTILE NATO DI AUGUSTA

infortuni-lavoro-620x3504.jpgAUGUSTA – Nella tarda mattinata di oggi, 26 aprile, un Sottufficiale della Marina Militare si è accidentalmente ferito ad una mano durante l’attività lavorativa presso il “Nucleo Pontile NATO”, ad Augusta dove lo stesso presta servizio.  Soccorso sul luogo dell’incidente dai propri colleghi e avvisati i familiari, è stato subito trasportato all’Ospedale Civile di Siracusa dove è tuttora ricoverato. Sono in corso accertamenti per verificare le dinamiche dei fatti.

   G.C.

 

CIPA SIRACUSA/ I FUORI SERVIZIO DELLE INDUSTRIE? NOI AVVERTIAMO GLI ENTI PREPOSTI

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SIRACUSA  31 marzo 2013 – La popolazione della provincia di Siracusa ha dovuto fare i conti con l’allarme scattato in seguito all’avvistamento di una colonna di fumo nero segnalata presso uno  stabilimento di Augusta.  Non è certamente la prima volta che, a causa di imprevisti fuori-servizi, le raffinerie industriali intaccano la salute dei cittadini. Abbiamo quindi intervistato Aurelio Gambadoro, presidente del C.I.P.A., consorzio che si occupa  di prevenire il deterioramento della qualità dell’aria dovuto a eventuali emissioni di anidride solforosa e biossido di azoto, nonché di composti organici volatili, nocivi per la salvaguardia dell’ambiente,  tropico e antropico. Quali  informazioni avete ottenuto circa la qualità dell’aria dopo i campionamenti in seguito all’avvenimento del 31 Marzo 2013? La nostra associazione si occupa di effettuare continui campionamenti dell’aria, ogni 24 ore al giorno. Questo per garantire che le cosiddette “fiaccolate” non emettano eventuali polveri che, cadendo al suolo, vengano inalate rappresentando un pericolo per la popolazione. Giorno 31 marzo, in seguito al fuori servizio dello stabilimento di Augusta, siamo passati all’effettuazione dei rilevamenti di routine, che però non hanno dato risultati di eventuale allarme. Quando si verificano avvenimenti di questo genere, in base alla gravità dell’inquinamento, in che modo avvertite tempestivamente la popolazione? Esiste un decalogo di comportamento per i cittadini nel caso si verifichi un evento di tale portata? Secondo il decreto assessoriale 888/17 del 18 /11/ 1993 esistono  soglie di inquinamento superate le quali il C.I.P.A. è tenuto ad avvisare tempestivamente le aziende e i vari enti pubblici, che ovviamente  devono applicare le procedure guidate di evacuazione.

Federica Fiume

AUGUSTA, L’EX SENATORE LO CURZIO PER IL PORTO ALLARGATO AUGUSTA-SIRACUSA

L’AUTORITA’ PORTUALE DI AUGUSTA DEVE ARRIVARE FINO A TARGIA

PORTO.jpgAUGUSTA. Occorre che questa presidenza della Regione, con il nuovo Governo e con i gruppi parlamentari, pur nelle diversità delle loro posizioni, diano nuove risposte di lavoro, superino tutti gli ostacoli, creino adeguate infrastrutture, amplino lo scalo commerciale, accolgano i grandi  containers, sappiano spendere i finanziamenti per adottare nuovi piani. Occorre coinvolgere la portualità siracusana, ormai ai minimi termini e credo che sia giunto il momento di un grande progetto di potenziamento, di un grande e comune porto commerciale con le prospettive di un nuovo sviluppo di livello europeo e mediterraneo, come per esempio accade a Gioia Tauro». Occorre  unì Autorità portuale di altro livello, la quale dovrebbe inglobare sia i porti di Augusta e di Siracusa, ovvero commerciale e turistico per una Sicilia all’avanguardia nel settore marittimo dei trasporti «Noi siciliani  in un momento di macroregioni non possiamo restare inerti, sordi e muti. E basta con i soliti interventismi parassitari, occorre avvicinarci, integrarci alle Regioni europee. La nostra portualità, da Augusta a Siracusa, deve attrezzarsi per la realizzazione di tre importanti traguardi: le autostrade del mare, le aree marittime per il trasporto di merci solide, le nuove iniziative dei “Ro-Ro” e dei trasporti intermodali ed infine la istituzione del rigassificatore come fonte di energia e sviluppo.

Giuseppe Lo Curzio –  già senatore della Repubblica

ARSENALE MILITARE/ FINALMENTE LA BONIFICA DEI RELITTI PORTUALI – di Francesco Migneco

La gara vinta da una ditta olandese  per l’importo di 2 mln e 330 mila euro

 

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AUGUSTA. L’amm. Giuseppe Abbamonte, direttore dell’arsenale M.M. di Augusta ha dichiarato che finalmente il progetto della rimozione di parte dei relitti militari nel porto di Augusta è nella sua fase di attuazione. Ci sono voluti parecchi anni, e non ne vogliamo dire il numero, e ciò non per colpa o negligenza dell’ente arsenalizio o dei comandi territoriali interessati a supporto. Sembra facile per il profano dire: “che ci vuole a tirare fuori dall’acqua una carcassa di nave”. Bene, non è così! Le varie direzioni dell’Arsenale hanno dovuto combattere e non è finita, e combattono con la tremenda ed inestricabile normativa burocratica relativa all’ambiente e allo smaltimento dei rifiuti conseguenti che nella fattispecie, fagocita anni e anni di tempo, in un groviglio di scartoffie, autorizzazioni, pellegrinaggi e attese snervanti innanzi agli usci degli uffici ministeriali competenti. Senza mettere in conto poi, spesso come avviene in Italia l’avventarsi continuo di leggi e codicilli che investono l’ambiente e la regolamentazione dello smaltimento dei rifiuti nocivi o no. Non va disgiunto, altresì l’aspetto economico, cioè il finanziamento che lo Stato deve approntare per dette operazioni. Indubitabilmente, la lungaggine dell’iter burocratico comporta la lievitazione dei prezzi e capita spesso che la pratica si interrompa oppure perché va incontro a periodi di poco confortevole assetto economico nazionale. Nello specifico, sono interessate alla bonifica:

lo specchio acqueo antiastante il Forte Vittoria;

lo specchio acqueo antiastante la banchina di Punta Cugno.

 

Nel primo sito, sono da sgomberare l’ex dragamine Loto e Giaggiolo, un MTF, mentre per il secondo, cioè Punta Cugno, dove sono ormeggiate le ex corvette Alcione e Airone, oltre all’MTF 1302 e l’ex dragamine Palma. Dei relitti del Loto, Giaggiolo e dell’MTF emergono in superficie solo alcune parti, e si tratta di oltre 1.000tonnellate. A proposito della sigla MTF “Mezzo Trasporto Fari”, altre fonti indicano trattarsi di un MTC “Mezzo Trasporto Costiero” che in origine doveva essere un LCS “Landing Craft Ship” ossia un mezzo anfibio alleato utilizzato durante lo sbarco in Sicilia e successivamente ceduto all’Amministrazione Militare italiana. Di questo mezzo, allo stato, emerge solo la chiglia piatta. A Punta Cugno, invece, il recupero è più complesso in quanto il dragamine Palma di 500 tonnellate è posato sul fondale, mentre l’MTF1302 ha in superficie solo la plancia. I relitti più consistenti sono rappresentati dalle corvette Airone e Alcione. La prima venne varata nel 1954, ed entrò in servizio il 21 ottobre del 1955 con un dislocamento di 895 tonnellate, 76,30 m di lunghezza e 9,60 m di larghezza. Era dotata di due cannoni da 76/62 e due mitragliere da 40/70, e un equipaggio di 117 di cui 6 ufficiali. Utilizzata sino al disarmo avvenuto nel 1992, come unità di addestramento di TT.VV., per il pattugliamento e vigilanza pesca, con base ad Augusta. La sigla era F544, e a poppa stagliava il motto “Nihil me deflectit”. L’Airone della stessa classe, dal 1955 ha prestato gli stessi servizi dell’Alcione. Di stazza leggermente superiore alla sua gemella (950 tonnellate) era dotata in più di quattro tubi lancia bombe. Al momento del disarmo avvenuto in Augusta nel 1992, i due scafi vennero appaiati al molo di Punta Cugino e così sono rimasti per lungo tempo fino a quando qualche anno fa, un violento fortunale fece rovesciare di fianco l’Alcione che si adagiò con l’alberatura sull’Airone. In seguito, l’alberatura è ceduta e, quindi, l’Alcione è scivolato sul fondo sul suo lato dritto. Infine l’MTF1302-A5362 presenta solo la parte della plancia fuori dall’acqua. Questo relitto, infatti, essendo coperto da fanghiglia richiederà più lavoro e l’impiego di attrezzature più avanzate. A questo punto, come ha riferito con dovizia di particolari l’amm. Abbamonte, vale soffermarsi sulla procedura del recupero. Verranno utilizzati sistemi d’avanguardia per tale tipo di lavori, anche, perché si deve tenere conto dell’impatto ambientale. A tal uopo, si procederà secondo quanto stabilito dalle “Conferenze dei Servizi” del 2005 e 2006 in cui specificatamente venivano affrontati i problemi inerenti i recuperi navali e ponendo vincoli e prescrizioni ineludibili e spesso pesanti che diluiscono nel tempo il conseguimento di tali opere. Nel mostro caso, spiega ancora l’amm Abbamonte i relitti da smaltire , praticamente vengono circoscritti e isolati da un cosiddetto “bacino di demolizione”, vale a dire che si pone in opera una cintura di paratie in lamiere d’acciaio conficcate nel fondale che in pratica imprigiona, a tenuta, il relitto da recuperare. Ciò consente di agire nella massima sicurezza, evitando qualsiasi sversamento di sostanze nocive, durante l’imbragamento delle parti sommerse. Si premette, per dovere di completezza che preliminarmente, tale livello di attenzione è stato adottato in quanto sono stati già effettuati carotaggi sino a un metro sotto il fondale dove allo stato giacciono i relitti. Fortunatamente, nei siti interessati non è stata rilevata concentrazione di mercurio o di altri metalli nocivi fuori dalla norma. Pur tuttavia, è previsto che man mano che il relitto verrà smantellato e portato in superficie, verrà effettuato un continuo monitoraggio dell’acqua al fine di evitare ogni dispersione eventuale, per cui non vi potranno essere problemi sulla continuità delle operazioni. Il contratto dei lavori se lo è aggiudicato il raggruppamento temporaneo di concorrenti, con a capo la ditta MAMMOET SAVAGE B.V. di Rotterdam (Olanda) con la CHELAB srl, per un valore complessivo di € 2.330.000. Questa impresa è una delle più qualificate in campo internazionale in ordine al recupero di relitti navali anche a profondità rilevanti. Infatti di recente è passata alla storia per avere recuperato un troncone, pari a tre quarti della zona prodiera del sommergibile nucleare sovietico, il “CURSK” di 13.500 tonnellate, inabissatosi nel mare Artico a una profo9ndità di oltre 120 metri. La stessa ditta procederà, inoltre, allo smaltimento di tutte le parti dei relitti mediante la separazione dei rifiuti classificati nocivi e non, osservando scrupolosamente quanto previsto dalle norme di legge. Orbene, finalmente, “la grande novella”, come si apostrofava negli ambienti portuali, sormontando caparbiamente vincoli, scaramucce e l’evoluzione continua della normativa in materia, si avvia alla definitiva soluzione. Concludendo, non va disattesa, la svolta decisiva data prima dall’amm.  Brogi, e poi dal suo successore amm. Abbamonte che ha guidato e guida con competenza l’operazione, unitamente all’altrettanto esperto staff di ufficiali arsenalizi. Senza dubbio la bonifica si concluderà, almeno, per quegli specchi d’acqua del nostro porto e, quindi, sarà restituita l’antica bellezza paesaggistica a lungo deturpata da questi avanzi inerti.

     Francesco Migneco

CONVEGNO SU OCCUPAZIONE GIOVANI: BONIFICA PORTO, RICONVERSIONE INDUSTRIALE, ZONA FRANCA URBANA IMPRENDISIRACUSA

Come fare per aprire un’azienda a basso costo

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AUGUSTA – Si è svolto sabato pomeriggio 2 marzo,  a Palazzo Zuppello,  l’incontro tra giovani e Confindustria, organizzato dal gruppo giovanile “Ezra Pound” all’interno del progetto “Occupazione Giovani- Programma Europeo Gioventù in Azione”. Ospite della serata il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Siracusa, Gianni Balistreri. Ha introdotto l’incontro il  responsabile del progetto “Occupazione Giovani”, Claudio Forestiere, giovane ingegnere, che ha tracciato una fisionomia “inquietante” della nostra provincia per quel che riguarda l’occupazione. Forestiere ha detto:”  La seconda città per numero di abitanti in provincia non è più Augusta, ma una città virtuale costituita da oltre 42mila disoccupati; a questi vanno aggiunti tantissimi giovani inoccupati che non sono ancora riusciti a trovare il primo lavoro, o addirittura hanno smesso di cercarlo perché hanno perso ogni speranza di successo. Oggi la disoccupazione non è un tema tra tanti, ma è il tema principe con cui la politica, le istituzioni e tutta la collettività devono rapportarsi e a cui devono cercare di trovare soluzione. A livello industriale, le fermate per la manutenzione dei grandi impianti del polo petrolchimico costituiscono solo una piccola boccata di ossigeno per l’economia asfittica della nostra provincia; per riportare l’occupazione a livelli accettabili c’è bisogno di investimenti a lungo termine e di sinergie tra pubblico e privato. Non si può pensare, per esempio, di sviluppare il porto commerciale di Augusta senza uno snodo ferroviario all’interno del porto stesso per l’interscambio modale nel trasporto delle merci, e gli ultimi annunci pubblicati sulla stampa mettono completamente fuori causa la provincia di Siracusa dal piano di investimenti ferroviari; bisogna sbloccare le bonifiche della rada megarese, che può essere effettuata utilizzando delle tecniche innovative alternative al dragaggio dei fondali, che potrebbe compromettere l’ecosistema più di quanto non lo sia già. Se da un lato è inimmaginabile per Augusta, da qui a 30 anni, un futuro senza le industrie, è invece lecito e doveroso pensare alla riconversione degli impianti stessi, garantendo così i livelli occupazionali inalterati e incidendo positivamente sull’impatto ambientale. Non bisogna lasciarsi sfuggire l’ultimo treno per la costituzione di una “Zona Franca Urbana” ad Augusta, che garantirebbe alle piccole e medie imprese sgravi fiscali e contributivi per 12 anni, tra cui esenzione IMU e IRAP totale per i primi 5 anni di attività. Inoltre, è necessario incrementare le capacità progettuali locali per riuscire a intercettare quanti più fondi possibili tra quelli messi a disposizione dall’Unione Europea e i capitali di investimento esteri: non è accettabile che certi bandi di gara vengano disertati per mancanza di progettualità. Infine, le pubbliche amministrazioni devono adeguarsi quanto prima possibile al decreto legislativo, approvato dal governo nazionale, in merito al pagamento delle transazioni commerciali in 30 giorni: infatti,soprattutto in Sicilia,è prassi diffusa per gli enti pubblici pagare le fatture dei propri creditori anche a distanza di 5 o 6 anni, causando talvolta il fallimento di aziende che lavorano principalmente con committenza pubblica e la conseguente perdita di posti di lavoro. Tornare a tempi di pagamento ragionevoli significherebbe reimmettere la liquidità necessaria per riattivare l’economia locale.” Il presidente provinciale Giovani Industriali, Giann Balistreri, figlio dell’omonimo imprenditore scomparso di recente, originario di Palermo, ha informato che “Confindustria ha da poco attivato uno sportello in provincia di Siracusa, in partnership con Unicredit, denominato “Imprendi Siracusa”, a disposizione di coloro i quali, soprattutto giovani, vogliano creare impresa. Il supporto prevede  agevolazioni di vario tipo, dal reperimento di investitori per supportare l’impresa alla consulenza fiscale gratuita per i primi passi dello “start-up”. Ci sono già molti esempi di successo derivanti da questa cooperazione e spero che molti altri ne verranno in futuro. La situazione occupazionale in provincia oggi è allarmante anche in virtù del fatto che le aziende devono sostenere costi esorbitanti, soprattutto dal punto di vista di tasse e contributi: è impensabile, nell’era della globalizzazione, pensare di fare ricerca in Italia con i costi del lavoro che ci troviamo a pagare, quando in India un ricercatore costa all’azienda non più di 300 euro. C’è da dire però che le nostre maestranze sono invidiate e richieste da tutto il mondo e quando si parla di prodotti di qualità l’Italia è all’avanguardia. Quindi  bisogna cercare di incentivare il talento, ricerca e sviluppo, alleggerendo contestualmente la pressione fiscale che grava sulle aziende locali, soprattutto detassando quelle imprese che investono sulla innovazione. Grandi possibilità sono date dall’utilizzo di Internet, che oggi permette a tanti ragazzi di fare impresa anche partendo col supporto di un solo computer, abbattendo tutte le barriere di spazio e tempo.” E ’seguito un intenso dibattito con domande dal pubblico e dai giornalisti.

    F.C.

SBARCHINPIAZZA, DA UN’ECONOMIA DI MERCATO A UN’ECONOMIA DELLE RELAZIONI

Dalla segreteria Siqillyah, il bilancio 2012 dei progetti vissuti come avventure in terra di Sicilia. Nuovi mondi/modi/idee che acquisiscono concretezza

 

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Il 2012 è iniziato con il progetto degli Sbarchi in piazza promosso dalla neonata Ressud (Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, Abruzzo). In più di 15 piazze d’Italia si sono organizzate delle giornate di mercato: le arance e le clementine, già in partenza per i Gas, hanno fatto da traino per altre produzioni del sud. Sono arrivati anche i produttori a raccontare le loro storie SBARCHINPIAZZA, da un’economia di mercato a un’economia delle relazioni. E’ un progetto di economia solidale teso a potenziare le relazioni tra le reti del Nord e quelle del Sud d’Italia, realizzato dalla Ressud e dai Gas, associazioni, scuole che nelle varie città hanno organizzato gli sbarchi. E’ un progetto, quindi, rivolto a sviluppare la produzione e il consumo di prodotti locali proveniente da agricolture ecologiche. A definire un sistema nazionale di garanzia condiviso da chi produce e chi consuma e supportare i produttori eco-socio-sostenibili, attivando processi di cooperazione. A far emergere il lavoro sommerso e regolamentare quello dei migranti, ad organizzare una distribuzione a filiera corta in collaborazione con gli attori della reti “Sempre con la Ressud, organizzato il CORSO PER FACILITATORI DI RETI DI ECONOMIA SOLIDALE, occasione anche per costruire ponti all’interno della Ressud, conoscere i diversi territori e progettare. Ponti che si sono già resi utili in occasione del terremoto in Emilia Romagna, per organizzare grandi acquisti collettivi di parmigiano e grana in soccorso alle aziende terremotate. Fra le attività che l’associazione ha svolto in Sicilia, importante è stato l’impegno nel FORUM REGIONALE ACQUA E BENI COMUNI per la realizzazione di un piano di sviluppo per la Sicilia. Il contributo prevalentemente è stato quello di introdurre e condividere temi quali: terra bene comune, tutela del territorio e salvaguardia del paesaggio, accesso alla terra, No all’alienazione delle terre demaniali, per una nuova agricoltura ecologica nell’economia solidale. Ispirato agli stessi principi alla fine del 2012, in seno ad Arcipelago Siqillyàh è nato un gruppo d’Offerta Solidale che si è dato il nome di Spicchidìsole. Il gruppo cura collettivamente  gli aspetti commerciali, mettendo a frutto l’esperienza acquisita, nella convinzione  che solo insieme si possa andare avanti in questo percorso comune.  Il nome  scelto, SPICCHIDÌSOLE allude all’appartenenza ad  Arcipelago Siqillyàh e agli elementi fondamentali della provenienza comune: i  frutti e il sole della nostra terra.  Nel pieno spirito delle iniziative Siqillyàne si sono buttati i semi perché nel territorio compreso fra Messina e Milazzo, tanto martoriato da scelte folli legate a un improbabile sviluppo economico (la raffineria e la centrale elettrica), e da un’attenzione al territorio, alle sue bellezze e alle sue migliori risorse, affinchè possa nascere un movimento di cittadini capaci di farsi promotori di un altro modo di fare economia: il DESMEMI, Distretto di Economia Solidale Messina-Milazzo. Il lavoro iniziale è stato quello di coinvolgere realtà, che a vario titolo operavano nella stessa direzione, ma che, mancando un coordinamento, non si conoscevano tra loro: in quest’ottica si sono visitate alcune aziende di produttori.Nell’ottica di promuovere, informare e formare si è organizzata la prima fiera del consumo critico e nuovi stili di vita a Palermo con il COMITATO FA’ LA COSA GIUSTA SICILIA.Anche il progetto RIS-ORTIMIGRANTI, partito in autunno, si rivolge alle realtà isolane ma con scopi d’integrazione e multiculturalità. Lo scopo è di attivare un’economia legata all’agricoltura che sia anche occasione di integrazione per persone migranti e di relazione fra produttori e consumatori. Il progetto favorirà la comprensione delle esigenze di ognuno mettendo al centro dell’attenzione la persona. Attraverso il lavoro nell’orto si avvierà un confronto e uno scambio tra persone provenienti da contesti culturali diversi, città/campagna e di nazionalità differenti.E poi: ORTI SOCIALI A LIBRINO! Un grosso quartiere periferico e molto degradato di Catania che, visionariamente, si tenta di rinverdire coinvolgendo tutta la popolazione. Nel frattempo si iniziano a preparare i primi orti nel campo San Teodoro liberato, una struttura sportiva, costata 20 milioni di euro e mai consegnata, che è stata occupata, liberata, dicono loro, da un gruppo di amici che vi tengono corsi di rugby ed altro. Frattanto a Palermo si lavora al PROGETTO CONCADORO per lo sviluppo di una fascia agricola periurbana e polifunzionale al servizio della città e della sua economia. I soggetti pubblici e privati concorreranno alla creazione del progetto attraverso un’esperienza partecipativa, democratica, inclusiva, etica e responsabile che ponga al primo posto l’interesse collettivo. Ancora, si  organizzano incontri preparativi della fiera “Terra Matta”, che si terrà a maggio a Palermo, invitando un rappresentante di “Bilanci di Giustizia” per iniziare a parlare di consumo consapevole e realizzare un laboratorio attivo di finanza al fine di costituire una filiale siciliana con MAG2 di Milano.
E, come si dice, dal locale al globale, è stato seguito il forum internazionale di Nyeleni che poi li ha portati a Milano al meeting di Urgenci. Un incontro interessante che porterà al passo successivo del forum sociale mondiale a Tunisi a Marzo.

 

La segreteria Siqillyah

SARA’ REALIZZATO CON BENI CONFISCATI ALLA MAFIA IL PROGETTO “LIBERA TERRA LEONTINOI”

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Augusta –Grazie all’invito ricevuto da parte del professor Armando Rossitto, esponente di “Libera” e presidente dell’osservatorio per la legalità, l’associazione Quattroterzi di Augusta ha avuto il piacere di partecipare alla presentazione del progetto “Libera terra Leontinoi”, riguardante la costruzione della “fattoria della legalità”, azienda agricola che presto sarà realizzata su un terreno situato nel territorio di Lentini e confiscato alla Mafia. La manifestazione si è tenuta questa mattina, presso l’Auditorium Polivalente di Lentini. All’incontro ha partecipato anche Don Luigi Ciotti, fondatore di “Libera”, il cui vibrante intervento ha concluso una mattina di intensa riflessione ed analisi sul fenomeno mafioso. Al termine della manifestazione l’associazione Quattroterzi ha avuto la possibilità di incontrare Don Ciotti e di presentargli in anteprima il progetto riguardante la prossima edizione di “SHORTini”, il festival cinematografico dedicato ai cortometraggi che si svolgerà ad Augusta dal 2 al 4 agosto 2013.  La conferenza “ – spiega Jessica Spinelli, presidente di Quattroterzi – “è stata davvero interessante. L’emozione si è amplificata quando Don Luigi ha risposto alle domande che direttamente gli sono state poste dagli studenti. Parole sentite e cariche di speranza rivolte ai giovani e ai meno giovani. L’incontro con Don Ciotti ci ha dato la possibilità di illustrargli, seppur brevemente, quello che vorremmo fosse un momento di rilievo nella prossima edizione del festival. Sarebbe nostra intenzione, infatti, ospitare il furgone di “schermi in classe” il progetto con cui “Libera” svolge la propria attività formativa nelle scuole sui temi riguardanti mafia, legalità e diritti, utilizzando il cinema come strumento didattico. Abbiamo anche colto l’occasione per chiedere a Don Ciotti la disponibilità ad intervenire di persona al festival. Il nostro invito è stato accolto con gratitudine e grande disponibilità da Don Luigi che si è detto ben lieto di presenziare ed intervenire durante il nostro festival, qualora i suoi tanti impegni dovessero consentirglielo.

C. d .M.

DELTAIMPIANTI DI AUGUSTA PARTECIPA AL RECUPERO DELLA COSTA CONCORDIA

cocord.jpgAUGUSTA – La ditta  augustana “Deltapianti srl”, con sede in contrada Stancollo, lungo la provinciale 1 che collega Augusta a Brucoli,  è una ditta specializzata in lavori di alta precisione nel settore della navalmeccanica che, recentemente, si è aggiudicata un’importante commessa della Fincantieri per la realizzazione di  dodici guide d’acciaio, manufatti in acciaio per le catene da utilizzare per il sollevamento della nave Costa concordia, attualmente ancora nelle acque dell’isola Del Giglio. Per realizzare in tempo i manufatti e poter rispettare i tempi di consegna concordati, sono stati assunti quindici operai altamente specializzati (carpentieri e saldatori). I pezzi previsti dalla commessa dovranno essere consegnati entro questo mese di mese di febbraio. I pezzi  saranno trasportati via autostrada sino al porto di Palermo e qui saranno imbarcati su una chiatta che raggiungerà l’Isola del Giglio Le operazioni di realizzazione delle guide richiedono particolare precisione e l’uso di sofisticate attrezzature tecniche. E’ questa la seconda commessa che la ditta augustana riceve per la rimozione della nave ammiraglia della Costa Crociere. Lo scorso dicembre  ha consegnato una parte dei golfari di sollevamento, circa 600 pezzi per un peso complessivo di 50 tonnellate di acciaio.  Da anni la Deltaimpianti opera anche a Monfalcone, dove sono impegnati 32 operai nella realizzazione di parti di una nave da crociera della Royal Prince. Dal 2001 l’azienda di Elio Coppola e Fabio Petracca, offre lavoro a decine di operai. “Una dimostrazione che, anche in tempi difficili, impegno, serietà e professionalità pagano”, dicono visibilmente soddisfatti i due titolari.                                                                                  

Francesco Migneco

 

“Lavoro ai giovani e ai disoccupati, meno ai pensionati!!!”

musumeci.jpgContraddizione denunciata negli scorsi anni in un volantino rivolto alle  forze sociali, politiche e alle autorità che devono controllare tali pseudo consulenti. Durante i primi mesi del 2013 sono state fissate diverse fermate degli impianti in tutti gli stabilimenti della zona industriale di Priolo-Melilli-Augusta, finalizzate all’attività di manutenzione programmata degli stessi. Circostanza casualmente contestuale alla campagna elettorale!!! A ciò va aggiunta la costruzione di una nuova piattaforma petrolifera, l’adeguamento nonché realizzazione di impianti chimici che viene considerata come una boccata di ossigeno per i numerosi operai in cassa integrazione, in mobilità e per i parecchi giovani in cerca di prima occupazione. Tuttavia si profila come una beffa il continuare a concedere lavoro ai pensionati, che, quindi, tolgono opportunità all’esercito dei nostri giovani disoccupati. Il malcontento per questa vicenda è presente e diffuso, pertanto IL FARO, preso atto dell’assoluto silenzio e indifferenza di chi governa la nostra cittadina, intende farsi  portavoce delle istanze dei giovani disoccupati e delle famiglie in difficoltà rivolgendo un appello alle organizzazioni sindacali: Cgil, Cisl e Uil, all’Ufficio provinciale del lavoro, all’Inail e all’Inps competente affinché verifichino la legittimità delle assunzioni dei dipendenti pensionati. Le assunzioni di lavoratori pensionati determinano un paradosso: opportunità lavorative a chi già ha un’entrata economica, la pensione, e un ostacolo per i giovani disoccupati, i quali non potranno mai acquisire esperienze lavorative e specializzazioni professionali. E’ certamente imbarazzante e sconcertante il totale disinteresse del sindaco di Priolo, un comune che vive nell’area industriale e più degli altri subisce le conseguenze dell’inquinamento. Infine, rivolgo un appello ai Signori del Petrolio: oltre agli interessi economici di produzione pensate anche al dovere sociale di creare nuovi e maggiori posti di lavoro!!!

 Angelo Musumeci