AUGUSTA, AL “CARMINE” IL RITO PER PREVENIRE IL MAL DI GOLA

Folla di fedeli  per la festa di San Biagio

Rito candele al CarmineAugusta. Nella chiesa del “Carmine, folla di fedeli, ieri sera, 3 febbraio, per il culto di Sam Biagio, vescovo e martire, protettore di coloro che sono malati di gola, tant’è vero che, alla fine della messa – celebrata da don Palmiro Prisutto, arciprete, rettore della chiesa –  i fedeli si sono avvicinati all’altare e hanno offerto la propria gola al rito delle candele (v. foto di S. Conca) come rito propiziatorio per salvaguardarsi dal mal di gola e “dai mali dello spirito”, come ha tenuto a precisare lo stesso Prisutto. La messa è stata “animata” dal baritono Marco Zàrbano. Marcella Spanò ha condotto il sorteggio di statue e libri per i fedeli.

              Mariangela Scuderi

AUGUSTA, ESPLOSO ORDIGNO II GUERRA MONDIALE

5887_bomba-della-seconda-guerra-mondiale-tra-gli-ortaggi-paura-nel-salernitanoAugusta. Mercoledì pomeriggio, un cittadino ha individuato un ordigno bellico inesploso nei pressi del lungomare Granatello, presumibilmente rigettato dai flutti sull’arenile roccioso. La pronta segnalazione alla Polizia di Stato ha fatto scattare l’operazione per la necessaria attività di sorveglianza prima e la messa in sicurezza e il brillamento in mare poi. Sono intervenuti, al fine di attivare la sorveglianza a terra dell’ordigno, oltre a una pattuglia automontata della Guardia costiera, pattuglie della stessa Polizia, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, mentre la Polizia municipale provvedeva a transennare la zona. È intervenuta via mare la Capitaneria di porto – Guardia costiera, che dalla sala operativa contattava la prefettura di Siracusa per richiedere a supporto l’intervento gli artificieri della Marina Militare. Il battello degli artificieri della Marina Militare, insieme a una motovedetta della Guardia costiera, hanno quindi raggiunto il golfo Xifonio per il recupero dell’ordigno. Emanata un’apposita ordinanza di polizia marittima, volta all’interdizione dello specchio acqueo, al largo, deputato per il brillamento, si è quindi proceduto come da protocollo.

     Cecilia Càsole

AUGUSTA/ AL MERCATO DEL GIOVEDI’, E NON SOLO, PESCE SEQUESTRATO DALLA GUARDIA COSTIERA

Pesce sequestratoAugusta. La Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta ha effettuato un controllo di polizia al mercato “del giovedì”, ad Augusta, per  opportune verifiche sulla filiera della pesca. In particolare, nel corso dell’accertamento l’attenzione dei militari è stata attirata da un’autovettura che continuava ad aggirarsi apparentemente senza meta nei pressi di tale mercato, destando  sospetti agli operatori della Guardia Costiera, che hanno proceduto a fermare la vettura in questione. Gli indizi si sono rivelati fondati, poiché è stato rinvenuto un grosso quantitativo di prodotto ittico, ammontante a circa Kg. 150, in assenza di documentazione che ne attestasse la provenienza, e in possesso di un soggetto privo delle autorizzazioni per la commercializzazione. Al trasgressore è stata irrogata  una sanzione amministrativa pari a circa € 1.500, mentre il pescato è stato prontamente sequestrato e condotto in Capitaneria, dove è stato sottoposto ad accertamento sanitario da parte di un medico veterinario appartenente al competente servizio dell’A.S.P.: circa metà della partita è stata giudicata idonea al consumo umano, e immediatamente donata in beneficenza alla Chiesa di Santa Maria del Soccorso di Augusta, per la successiva dazione a famiglie bisognose, mentre l’altra metà non è stata considerata edibile, quindi avviata allo smaltimento. Nel corso della mattinata, il controllo da parte dei Militari della Guardia Costiera è proseguito a Lentini, dove a un venditore ambulante, privo anch’egli di autorizzazione, sono stati sequestrati circa kg. 5 di pescato, in assenza di tracciabilità, in cattivo  stato di conservazione, con susseguente analoga contestazione, conseguente sanzione amministrativa ammontante sempre a circa € 1.500 e contestuale sequestro del prodotto, avviato direttamente  allo smaltimento, datane l’esiguità. Rimane sempre l’alta l’attenzione della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera nel perseguimento di quelle indebite condotte che possano mettere a repentaglio la salute dei cittadini, attraverso la messa in vendita di prodotto ittico di dubbia provenienza, o comunque non correttamente conservato.

   A.B. 

 

AUGUSTA/LILT, DOPO MESI DI INCUBAZIONE, VEDE LA LUCE L’ULTIMA INIZIATIVA A FAVORE DELLA COMUNITÀ AUGUSTANA

LILT sede AugustaAugusta. Un nuovo progetto, una nuova missione, un nuovo membro per la famiglia della sezione augustana della Lega Italiana per la Lotta ai Tumori. Il suo nome è L.A.I.C., acronimo di L.I.L.T. Ambulatorio Infermieristico Comunale, una realtà a partire dal 9 gennaio 2017. “Un progetto a cui pensavo da tempo” – sottolinea  il presidente provinciale LILT, Claudio Castobello – “per la cui realizzazione i tempi sono maturati solo adesso.” Il L.A.I.C, infatti, non è un comune ambulatorio infermieristico. E’ una realtà unica sul territorio augustano: numerose le prestazioni, ma soprattutto la possibilità di poterne beneficiare presso il proprio domicilio: da qui lo slogan con cui si è deciso di promuovere il progetto. “Facciamo da me o da te?”. L’obiettivo è quello, infatti, di far poter assistere tutti, anche chi non può allontanarsi dal proprio domicilio. “Lo scopo è quello di voler dare una nuova idea di ambulatorio: i pazienti hanno diritto alla salute ovunque. Anche a casa propria.  Noi del L.A.I.C, e quindi della L.I.L.T., crediamo che non debba esistere nessun ostacolo al benessere psicofisico del paziente.” Così ha concluso Castobello.  che  fra qualche mese esporrà  un primo provvisorio bilancio.

   M. S.

AUGUSTA, LE MANI SUL PORTO CON UN ATTIVO DI 170MILIONI DI EURO. DOPO L’OSPEDALE, UN ALTRO SCIPPO

PORTOAugusta. E’ stata erroneamente annunciata come visita istituzionale dall’ufficio del gabinetto del sindaco quella del grilli no luigi di Maio, giovanissimo vicepresidente della Camera, presidente del Consiglio dei ministri in predicato da parte di Beppe Grillo qualora il suo movimento dovesse vincere le elezioni politiche. L’errore è stato riconosciuto da Cettina di Pietro, sindaco di Augusta, alla conferenza-stampa organizzata immediatamente dopo la diffusione della notizia del decreto ministeriale che prevede un’alternanza della sede dell’Autorità portuale di Sistema: i primi due anni a Catania, gli altri due ad Augusta. Un vero “colpo di mano”, ha commentato, Di Pietro che si è scagliata contro una manovra squisitamente, anzi schifosamente, politica “del PD” nei confronti di Augusta governata da 5 Stelle. E su questo si è trovata pienamente d’accordo lo stesso Di Maio, mettendo in evidenza l’asse Crocetta, presidente della Regione Sicilia, Bianco, sindaco di Catania. Di Maio ha risposto ad altrte domande riguardanti la situazione politica attuale e futuribile. Di Pietro e Di Maio hanno esternato l’intenzione di opporsi al decreto che prevede un’alternanza della sede della nuova Autorità portuale. Di Pietro ha detto chiaramente che, con questa manovra, Catania prosciugherà i 19 milioni di attivo tesaurizzati dall’Autorità portuale di Augusta.

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AUGUSTA, PORTO, DELRIO: KILLERAGGIO POLITICO, CATASTROFE CROCETTA E ALTRI COMMENTI – di Cecilia Càsole

banchine porto commercialeAUGUSTA – I coordinatori cittadini di Fratelli d’Italia di Augusta, Marco Failla e Enzo Inzolia, hanno osservato che in Italia niente è più definitivo del provvisorio. Infatti, hanno scritto: “La sede dell’Autorità di sistema portuale sarà “temporaneamente” a Catania. Insomma, tanto tuonò che addirittura diluviò! Perché si sa che in Italia niente è più definitivo del provvisorio, perché non avrebbe alcun senso né logica spostare nuovamente tra un paio di anni la sede dell’Autorità; esattamente come non ha senso né logica ubicarla (in spregio a tutte le regole, comprese quelle della ragione) al di fuori di Augusta. Le cause sono sotto gli occhi di tutti: l’inerzia, l’incompetenza, gli interessi inconfessabili della classe politica che ha governato e, non se la prenda chi ormai da quasi due anni amministra la città, governa Augusta. La democrazia, tanto decantata e sbandierata a parole, ci dice che abbiamo l’arma del voto; ebbene, tra non molto saremo chiamati alle urne e Fratelli d’Italia si augura che quel giorno gli augustani abbiano buona memoria.” L’ex presidente dell’Assoporto, Davide Fazio, ha proposto contro questa decisione “una bella manifestazione di piazza, come quella  del 28 dicembre 196o quando, vicesindaco Saraceno in testa, consiglieri comunali compatti e  semplici cittadini scesero in piazza contro un analogo decreto. La battaglia fu vinta. E’ stato calcolato che un terzo d’Italia rimarrebbe senza carburante se il porto di Augusta venisse bloccato. Il deputato regionale  Enzo Vinciullo (NCD), presidente della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS, è stato categorico e, a tratti, sprezzante al limite dell’insulto:”  “Responsabile unico del provvedimento di killeraggio politico è il Ministro Delrio. La risposta, formulata in modo irrituale e illogico, infondata dal punto di visto legislativo, del Presidente della Regione Siciliana, non doveva essere accolta dal Ministro, in quanto si fonda su presupposti errati e non conducenti alla verità. In tutta questa vicenda è insopportabile che a dare notizia della firma del decreto è colui il quale dovrebbe usufruire dello scippo, cioè il sindaco di Catania, che, con un dispaccio personale, rende nota la volontà del Ministro, volontà che rimane ancora oscura, in quanto sul sito del Ministero, a tutt’ oggi, non è stato pubblicato il decreto che, vorrei ricordare anche al sindaco di Catania, dev’ essere approvato dal Consiglio dei Ministri, altrimenti è carta che può utilizzare per i propri bisogni fisiologici. Crocetta avrà pure formulato una proposta scomposta ed illegittima, ma chi doveva garantire il rispetto della Legge è colui il quale ha firmato il decreto.

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